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Autore: cartesparse    17/06/2012    2 recensioni
Una ragazza che, di notte, sceglie di raccontare la propria storia, una notte che la cambierà, o forse no.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanti anni si aspetta il vero amore?
Io l'ho aspettato, aspettato e aspettato.
Ma lui, aveva smarrito la strada.




***
A quindici anni ho amato il mio primo ragazzo.
In ritardo rispetto alle mie coetanee dell'epoca,
ma in cuor mio ne andavo fiera.
All'apparenza poteva anche sembrare il perfetto principe azzurro
e a dirla tutta anche io ne ero convinta.
Poi un giorno mi lasciò, sapete, cose che capitano.
In quel momento mi resi conto di quanto forte sia l'esistere su questo mondo.
Come una tavola di legno che ti colpisce in faccia, forte.
Successivamente divenni disillusa,
mi sentivo matura ma ancora non avevo capito
fino a che punto poteva spingersi la natura umana.
Per due anni rimasi single, quello status mi faceva sentire sola,
ma la paura di una nuova batosta mi terrorizzava,
letteralmente, quindi decisi di lasciar perdere.
In quel periodo capii tanto su gli esseri umani in generale.
Andavo ogni mattina a scuola con la metro e ogni mattina
restavo incantata a guardare le espressioni della gente.
Tutti erano assorti, immersi nei loro problemi, probabilmente.
Sorridevo pensando che se solo una di quelle persone si fosse girata a chiedere qualcosa,
avrebbe dato un minimo di sollievo a qualcun altro.
Ovviamente in due anni di scuola non vidi mai una scena del genere.
Passato questo periodo cominciai a dedicarmi a me,
non che non l'avessi fatto in precedenza
ma avevo deciso di prendermi molta più cura di me,
di cominciare ad amarmi, in un certo senso.
Durante quell'estate conobbi un'altra persona.
Apparentemente felice, come tutte del resto,
ma dentro non era così, dentro era afflitto,
aveva bisogno di qualcuno su cui appoggiarsi per sopravvivere; si appoggiò a me.
Sapete, non lo biasimo.
Ogni persona sceglie di affrontare le cose nel proprio modo,
io per due anni evitavo di avere relazioni,
lui scelse di affondare me per salvarsi e ci riuscì.
Successivamente divenni cinica,
penso che nessuno ci nasca, è la vita che ci rende cinici,
probabilmente per difesa e perché le troppe delusioni ci fanno rassegnare,
ma non avevo ancora capito nulla. Badate bene, li amai tutti, ma in modi diversi.
Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa, qualcosa che porterò con me sempre.
Penso che se conoscessimo il nostro futuro non avremmo il coraggio,
o per meglio dire la forza, di affrontare le cose.
In realtà non so nemmeno perché sto scrivendo queste cose,
sono sempre stata tanto brava ad ascoltare,
a dare consigli alle persone ma è raro che qualcuno mi abbia ascoltata,
forse è per questo che scrivo.
Una volta andai da un'altra parte, più di una volta in realtà.
Non ho mai viaggiato, non viaggi rilevanti.
Quelle poche volte che mi sono spostata da casa mia ho conosciuto dei
'minimondi' che mi hanno molto impressionata.
Non c'e bisogno di andare in America per conoscere modi diversi di vivere,
basta cambiare casa, famiglia, per un po' e io l'ho fatto.
Penso che con questa scelta abbia dato 10 anni in più ai miei,
quando tornai li vidi più vecchi, più stanchi.
Conobbi un'altra persona,
anche questa apparentemente innamorata di me.
Non avevo conosciuto altro da quando avevo cominciato a relazionarmi con l altro sesso,
è proprio vero che le apparenze ingannano,
signori, non potete capire quanto.
Chiusi. Con tutto, perfino con la vita,
con il destino o con qualsiasi cosa esista, tranne che con Dio.
Lo pregai così a lungo che sono sicura mi abbia ascoltato.
Gli chiedevo di far smettere quel dolore che avevo dentro,
che mi spingeva a morire lentamente,
che mi chiudeva lo stomaco
e mi faceva digiunare per giorni interi.
Eh sì, digiunavo. Persi 10 chili, tra tutte le relazioni avute.
Reagivo passivamente,
forse perché ero sempre stata io quella ad amare sinceramente.
Inaspettatamente trovai una persona che davvero teneva a me.
Era innamorata persa,
ma per qualche strano scherzo del destino non era ricambiata allo stesso modo.
Lo amavo in modo diverso,
poco e per questo mi sono sempre odiata tanto.
Non riuscivo più ad amare 'forte' e lui non meritava un'amore a metà.
Ho guardato tante persone negli occhi, ho osservato i loro gesti,
i loro comportamenti e ho capito tante cose da tutto questo.
Quindi vi prego, osservate le altre persone,
anche senza parlare perché le cose più vere si dicono in silenzio.
Osservate i comportamenti,
cercate di intravedere le persone sotto alla maschera
che indossano la mattina prima di affrontare il mondo.



Note dell'autrice*
Ci sono tracce autobiografiche.


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