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Autore: Unbreakable_Vow    17/06/2012    2 recensioni
Mirzam, fra sé e sé, giurò che gliel'avrebbe fatta pagare cara
Primo (e unico) tentativo di Wolfstar, versione femminile!
Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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(L'iniziativa a cui aderisco è linkata alla fine della shot, se qualcuno di voi volesse parteciparvi)

Quando ho visto il prompt col quale Daphne Kerouac mi ha sfidata - che per inciso è fem!R
emus/fem!Sirius, Libro macchiato di smalto - mi sono sentita un attimo... come dire, disperata? Io e la Wolfstar non viaggiamo per nulla sugli stessi binari.
Ma non si dica che io non accetto le sfide, perciò, beh, ci ho provato. Come sia venuto il risultato, poi, è compito vostro giudicarlo!

Precisazioni varie e necessarie:
Mirzam (detta anche β Canis Majoris) è la seconda stella più luminosa della costellazione del Cane Maggiore - quando, ovviamente, la prima è quella di Sirio (detta anche α Canis Majoris). Da questo la scelta del nome. Mentre per quanto riguarda Emma... boh, ho pensato fosse il nome più simile a quello di Remus, semplicemente.
Parlando di quest'ultimo, noterete che è piuttosto OOC. Ho ben due motivazioni a spiegare il perché:

a) Motivazione Che Sembra Seria - E' una donna, e ho immaginato che questo avesse reso il suo approccio con la licantropia un po'... diverso. Che lo avesse reso una persona altrettanto insicura ma a tratti anche decisa, e sopratutto tanto "altalenante", piena di sbalzi d'umore. Non so perché, ma ho la sensazione che viverla da donna sia molto diverso che viverla da uomo.
b) Motivazione Reale - Detesto Remus, e ho cercato di farne una versione che mi piacesse di più XD

A-ehm, un'ultima cosa: non troverete menzione dell' "incidente" di Severus semplicemente perché non è mai avvenuto. Spiacente, nonostante tutta la sua estrema somiglianza con Sirius, Mirzam - che pure detesta Snivellus con tutta se stessa e lo sfotte con James regolarmente - non arriverebbe mai a rischiare di farlo ammazzare.
Si insomma, adesso avete capito perché non scrivo Wolfstar.
Buona lettura!
 
 


Titolo: Approcci sbagliati
Autore: Unbreakable_Vow
Personaggi: Fem!Remus, Fem!Sirius, Lily Evans
Ambientazione: Durante l'adolescenza dei Malandrini.
Frase-chiave: Mirzam, fra sé e sé, giurò che gliel'avrebbe fatta pagare cara.
Genere: Comico (?), Introspettivo.
Rating: Verde
Avvertimenti: What If?, Femslash, Gender Bender, One-shot, OOC pesante (sopra le spiegazioni).

 
 

Mirzam stava andando a colpo sicuro.
Sapeva che c'era soltanto un posto dove Emma andava a rifugiarsi quando voleva stare da sola. Di qualunque natura fosse il suo malessere, Emma cercava sempre e soltanto quel luogo, lo stesso in cui lei, Mirzam, James e Peter si dirigevano ogni volta che spuntava fuori quella certa questione lupesca.
Così sapeva di non star sbagliando a dirigersi verso la Stamberga Strillante: era sicura di trovarla lì.
Ma ciò non le impediva di sentirsi comunque molto nervosa.
Perché, poi? Quel sentimento era del tutto immotivato! In fondo lei a Emma non aveva fatto niente.
Certo, sapeva di aver esagerato un po' quel giorno - e anche se pensava che in fondo Snivellus se lo meritasse e che il grosso lo avesse fatto James, non poteva impedire a se stessa di sentirsi comunque in colpa nei confronti della Evans. Divideva il dormitorio con lei da cinque anni ed era la ragazza che piaceva al suo migliore amico: era un sentimento del tutto legittimo. Ma per la Evans, appunto! Non per Emma! Per quale assurdo motivo quell'idiota era dovuta scappare non appena aveva visto la Evans entrare in lacrime nel dormitorio? E perché sentiva che la colpa di quel gesto fosse sua - sua che, alla fine, quel pomeriggio si era limitata soltanto a dare l'input a James per agire?
Era James quello che disturbava Snivellus perché ronzava sempre intorno alla Evans, lei si limitava soltanto a spalleggiarlo. Non era come se volesse davvero dargli fastidio...
Ok, forse un pochino sì...
Ma in ogni caso, perché Emma doveva prendersela?
Quando si comportava così irragionevolmente Mirzam proprio la detestava. Era sempre stata comprensiva quando si trattava degli improvvisi sbalzi d'umore di Emma, ma la sua (ad essere onesti scarsa) pazienza aveva ormai raggiunto il limite.
E' l'ultima volta che la rincorro! disse a se stessa mentre si avvicinava al Platano Picchiatore.
 
 
Come aveva previsto, Emma si trovava lì.
Voltava le spalle alla porta e teneva la testa china, singhiozzando piano. Mirzam si avvicinò più silenziosamente che poté e, sedendosi accanto a lei, notò che teneva le ginocchia attaccate al mento.
Sembrava in tutto e per tutto una bambina spaventata. O me da piccola, dopo che mamma mi picchiava. Togliendosi dalla mente quel pensiero sgradevole, cercò di sondare il terreno.
"Ce l'hai con me?"
Nessuna risposta, almeno a voce. Emma si limitò soltanto ad annuire con la testa. Beh, ci aveva visto giusto, allora. Purtroppo.
"E' per qualcosa che ho fatto a te?"
Stavolta Emma, dopo aver negato con la testa, parlò. "No, ma è lo stesso."
"E si può sapere cos'ho fatto perché adesso tu ce l'abbia con me?"
Emma alzò il viso verso di lei, e solo in quel momento Mirzam notò che, oltre a essere vistosamente triste, sembrava anche arrabbiata.
"Tu e James avete esagerato oggi, e a farci le spese è stata Lily. L'hai vista anche tu, no?"
"Oh Emma, andiamo!" sbottò Mirzam che, a dirla tutta, stava cominciando ad innervosirsi. Che diavolo significa che ce l'ha con me per questo? "E' Snivellus! Quel ragazzo puzza di odio a miglia di distanza! Si vede che è uno fissato con quelle stronzate del sangue puro e che non vede l'ora di liberarsi della Evans! Al massimo le abbiamo fatto un favore."
D'improvviso lo sguardo di Emma si fece più duro, e Mirzam trasalì fissandola. Non aveva mai visto gli occhi dell'amica così cattivi prima.
"Tu non capisci," e stavolta la voce era più forte di un sussurro, anche se comunque bassa. "E' ovvio. Che diavolo ne sai tu della solitudine? Non sto dicendo che Snape è un santo, ma non è come dici tu: non si vuole liberare di Lily. Voi gli state portando via l'unica amica che abbia mai avuto da quando siamo a Hogwarts, e tutto perché vi divertite a fare gli idioti alle spese di quel ragazzo. Voi non capite, non vi rendete conto di cosa gli state facendo."
E da quando Emma era diventata la paladina dei Mangiamorte in erba? E che razza di discorso era quello? Lei non capiva? Lei che viveva in una casa dov'era sola contro tutti? Ma come si permetteva di accusarla di non capire la solitudine?
"Io non capisco? Io? Senti Emma vaffanculo, continua pure a fare la tua sceneggiata. Scema io a darmi pena per te!"
Stava per alzarsi e mollarla lì quando Emma le afferrò il braccio in una morsa fortissima, tanto che dovette soffocare un verso di dolore. Si voltò verso Emma per dirle di lasciarla andare ma questa le si gettò addosso e la strinse a sé, per poi poggiare la testa sulla spalla e cominciare a piangere a dirotto.
Anche dall'alto della sua rabbia, Mirzam non riuscì a non sentirsi un mostro. Odiava veder Emma piangere, e dato che di solito i suoi pianti erano inconsolabili, quelle scene la facevano sentire completamente inerme. Non poteva aiutare Emma più di quanto già non facesse, e vederla così triste la faceva sentire malissimo.
La strinse a sua volta e stettero in quel modo per un po' di tempo, mentre i singhiozzi di Emma lentamente si calmavano.
"Vediamo cosa significano adesso questi sbalzi d'umore... Per la luna piena ci vuole ancora qualche giorno, anche se di solito cominci a dar di matto anche prima... non è che per caso hai anche il ciclo, no? Sarebbe un'unione letale e spiegherebbe tutto!"
Emma si mise a ridere e si allontanò dalla sua spalla, per poi asciugarsi gli occhi con il dorso della mano. "Scusa se ti ho inzuppato il maglione."
"Nulla," rispose lei tranquilla, la rabbia molto attenuata di fronte la ritrovata serenità della sua Emma. "Adesso mi dici perché te la sei presa tanto?"
Emma prese un profondo respiro prima di parlare. "Te l'ho detto, è che lui è solo e si vede che tiene a Lily. E si vede anche che lei tiene a lui. Io... quando ho visto la scena non ho potuto fare a meno di pensare a cosa sarebbe successo se fosse capitato a me. Ti sembrerà assurdo, ma io credo di essere simile a Snape: siamo entrambe persone che hanno bisogno di qualcuno accanto."
Non riusciva a credere a quella frase. Era seria? "Emma, onestamente, tu simile a quello? E da cosa? Tu sei stupenda mentre lui è un coglione."
Emma ridacchiò appena. "Non dire così. Lo so che non è una bella persona... ma è affezionato a Lily. Almeno quanto io lo sono a te, Peter e James. E non mi guardare in quel modo, si vede che è così!"
"Ma insomma," sbottò Mirzam che, onestamente, vedeva quel discorso vero quanto l'oro dei Lepricani, "ho capito che secondo te tu e Snivellus siete simili. Che stronzata. Vabbè, comunque... che c'entra col fatto che te la sei presa?"
Emma tacque per un istante, come indecisa sul da farsi. Poi deglutì e riprese.
"Ti ricordi quando Peter ti ha detto che ero lesbica e tu non volevi più rivolgermi la parola?"
Oh-ho. "Sì," rispose lei sottomessa.
Ricordava fin troppo bene quel periodo dell'anno precedente. Una cotta spaventosa per la sua migliore amica, ore a parlarne con James - "Che devo fare per farmela passare? Come si fa? Non può piacermi Emma!" - e le rassicurazioni fra sé e sé che Emma fosse etero e quindi inavvicinabile. E poi, boom!, la notizia che non era affatto così. Che a Emma piacevano le ragazze, e che tutte quelle meravigliose remore erano crollate come un castello di sabbia. E cos'avrebbe più potuto impedire a Mirzam di provarci e rovinare tutto? Cos'avrebbe dovuto impedirle di confessarsi e ferire Emma in modo incurabile, facendole perdere una delle poche persone che conosceva il suo segreto e che la supportava?
E chi avrebbe guarito le sue ferite, di ragazza rifiutata alla sua prima cotta?
Allora non aveva fatto altro che reagire d'istinto: allontanarsela più possibile, non rivolgerle né parola né saluto. Era durata un mese, da una luna piena alla successiva: non avrebbe mai potuto lasciare che Emma trascorresse la sua notte da Lupo Mannaro con la sola compagnia di Peter e James. Loro erano quattro, erano amici.
Dopo, di quel mese e dell'omosessualità di Emma non ne avevano più parlato.
"Ecco... in quel periodo stavo esattamente come sta stasera Lily. Male. Avevo perso una delle persone più importanti della mia vita. Una delle poche persone che mi fosse mai stata amica. Proprio come Snape e lei. Capisci perché mi sono arrabbiata? Mi rivedo nella situazione... e certe cose non dovrebbero mai accadere."
In realtà, Mirzam non aveva del tutto compreso se Emma si fosse messa nei panni della Evans o di Snivellus. Il suo discorso era stato piuttosto... confuso, o forse era lei ad averlo percepito in quel modo? Ciò che le era chiaro, comunque, era che Emma stesse soffrendo per quella situazione, anche se non la riguardava direttamente. Stava per replicare quando Emma parlò di nuovo.
"E poi io non ho fatto niente!" sbottò di colpo. "Sono stata lì a guardare anche se sono un Prefetto e avrei potuto fermarvi. Non l'ho fatto perché sono una codarda. Ho permesso una cosa simile."
...ecco il vero motivo per il quale Emma si stava dando così tanta pena. Si sentiva in colpa. In colpa! Era oltremodo ridicolo!
"Non è colpa tua se quei due hanno litigato. E' stata Snivellus a chiamarla Sanguesporco, mica tu! Anche se ci avessi fermato, che altro avresti potuto fare?"
D'improvviso lo sguardo di Emma si accese, e un sorriso enorme le si stampò sul viso. Così, da un momento all'altro. "Ora però posso fare qualcosa! Parlerò con entrambi e farò fare loro pace! Mica possiamo aspettare che facciano come noi e tornino a parlarsi: conoscendoli, potrebbero anche non farlo più per il resto delle loro vite. E posso fare qualcosa anche per voi! D'ora in poi smettetela di tormentarli e lasciateli in pace: se vi pesco a farlo giuro metto in atto tutti i miei poteri di Prefetto. Se James vuole corteggiare Lily che lo faccia da ragazzo serio, non con questi giochetti da idiota! E adesso noi andiamo a dirglielo!"
"Cosa? No!" E il tono era davvero incredulo, come la stessa Mirzam. Le ha dato di volta il cervello? Ma che razza di proposta è! "Emma, tu sei pazza. Io non voglio smettere di tormentare Snivellus!"
Ma Emma si mise a ridere un po' più forte, prima di - Dio, si metteva pure a sghignazzare?
"Non è che per caso James non è il solo che ha modi sbagliati di approcciarsi a chi gli piace?"
"CHE CAZZO DICI!" le urlò in faccia Mirzam, ancora più stravolta di quanto non fosse in precedenza. "Io e Snivellus? Piuttosto mi uccido!"
Quanto sei lontana dalla verità... avrebbe voluto aggiungere, ma per qualche motivo non si sentiva pronta a rivelare la propria omosessualità a Emma, che era stato il suo primo amore. Forse, col tempo... no, quel momento non era adatto, e se ne rese conto quando Emma si mise a ridere ancor più forte.
Mirzam, fra sé e sé, giurò che gliel'avrebbe fatta pagare cara.
 
 
"Sei stata tu."
Cosa stava sventolando Emma dal fondo della Sala? Un libro? Allora sì, era stata lei.
"Avevi anche dubbi?" le chiese quando si avvicinò.
"E' molto infantile da parte tua, Mì. Ti rendi conto che non se ne va?"
"Certo che me ne rendo conto. Perché credi che l'abbia usato?"
L'aveva trovato nel cassetto della Evans, proprio mentre Emma stava cercando di consolarla, quella stessa sera dopo essere tornate entrambe dalla Stamberga Strillante. Smalto indelebile, di un bianco perlato: un'occasione davvero perfetta, niente di più appropriato per la sua piccola vendetta contro Emma.
Così aveva atteso che arrivasse la luna piena e, prima che si facesse giorno, aveva lasciato i suoi amici da soli e si era intrufolata nel dormitorio per rubare lo smalto alla Evans e colorare artisticamente tutti i libri di Emma. Con forme rotonde. E bianche. Bianco luna.
"E posso sapere perché l'hai fatto?"
"Hai la memoria corta? Hai insinuato che provassi qualcosa per Snivellus! Era il minimo!"
"Il minimo imbrattarmi tutti i libri? In questo modo?"
Mirzam si mise a sogghignare mentre notava che, intorno a loro, si era creata una discreta attenzione. Così, cercando di parlare più a bassa voce possibile, rispose.
"Considerando la situazione, la mia risposta è stata abbastanza innocente. Ma li hai visti Snivellus e la Evans stamattina, no? Tutti amore e d'accordo... Ecco, credo che tu piuttosto debba stare attenta a James. Lui ha un sacco più inventiva di me!"
Emma sgranò gli occhi a quelle parole, ma immediatamente dopo esibì un ghigno che poteva essere comparato al suo. Cosa-
"Io non canterei vittoria troppo presto, Black. Mi hai finito tutto lo smalto per questo tuo piccolo scherzo, non credere che la passerai liscia. Ci vediamo fra mezz'ora al Lago, e portati anche quel deficiente di Potter. Vedremo chi è più bravo a fare scherzi."
Immediatamente dopo, la Evans si spostò dalle sue spalle e si mise di fronte a lei, per poi prendere per un braccio Emma - traditrice! - e portarla via dalla Sala Comune.
Fra mezz'ora al Lago, pensò. Cos'è, una sfida? L'annuncio di una guerra?
Ma - deglutì - ragionò che sembrasse più l'inizio della fine.





Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
   
 
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