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Autore: Nena Hyuga    17/06/2012    6 recensioni
“Ushishishi~ Paura, eh?”
“No, Bel-senpai, volevo solo darle un po' di soddisfazione per poi sfotterla ulteriormente della sua pessima sceneggiata. E non sono più un moccioso, è finita l'età in cui avevo paura degli shinigami.”
“Tu, bastardo...”
“Bel-senpai, mi dice che cosa sta facendo conciato in quel modo ridicolo?”
“Ushishishi~ Che domande, volevo farti schiattare di crepacuore!”
“Non le sembra di essere un po' troppo cresciuto per mascherarsi e giocare a nascondino al buio? O le è venuto il feticcio dei cosplay?”
[Capitolo 3]

L'avevo promesso che sarei tornata con una nuova diavoleria dovuta ai miei innumerevoli viaggi in treno e stavolta vi propongo una Belphegor/Fran, un'altra delle mie coppie preferite e che mi divertono sempre un sacco ^w^
Spero che con questa breve fanfiction a capitoli possiate divertirvi e percepire quella punta di ironia e sarcasmo che avvolge questa coppia in un eterno rapporto di amore-odio ^.-
Buona lettura ^w^
Vostra, Nena Hyuga ^-^
[Personaggi: Belphegor Tyl e Fran Tyl]
PS: La nota "Non per stomaci delicati" è dovuta alla descrizione di scene leggermente macabre.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Belphagor, Fran
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Di amorevoli dispetti ed inutili tentativi di omicidio




Capitolo 1 – Blonde hair and bloody eyes



Lo osservava da parecchi minuti ormai, ma il principino non si era minimamente accorto della silenziosa aura omicida che gli era vicino.

Forse Fran l'aveva sopravvalutato e pensare che Belphegor tenesse la guardia alta anche mentre dormiva era stato un po' troppo pretenzioso da parte sua.

Inoltre era appena tornato alla magione reduce di una missione di classe S, o Sanguinaria, come preferiva definirla Bel per creare l'atmosfera adatta alla sua regale immagine, e l'illusionista sapeva che significava letteralmente uno spargimento di sangue.

I biondi crini del Varia erano imbrattati di liquido cremisi e chiazze più dense e appiccicaticce di linfa vitale già rappresa; il viso era nelle stesse condizioni, con la differenza che sulle sue gote si notavano le impronte nitide di una mano.

Evidentemente, pensò Fran, Belphegor era stato preso da uno dei suoi soliti moti d'eccitazione dovuti alla vista del suo stesso sangue e si era sporcato la faccia toccandosi con le mani unte e grondanti.

Semplicemente raccapricciante.

La maglia a righe, poi, era diventata un miscuglio di macchie scure su sfondo viola, ripugnante alla vista e all'olfatto, poiché l'odore ferroso del liquido viscoso ormai secco diede del filo da torcere allo stomaco forte del giovane illusionista, il quale lottava contro la voglia di vomitare e desistette nell'andarsene quando una nuova ondata di maleodorante olezzo raggiunse le sue narici.

Ma il macabro quadro aveva una nota stonaca che ammaliò Fran e lo obbligò a rimanere con lo sguardo smeraldino puntato sul principe, steso in una posa innaturale e apparentemente scomoda, sul letto gonfio e straripante soffici cuscini intrisi di sangue anch'essi.

Belphegor, infatti, seppur immerso nel profondo dei propri sogni, ostentava un sorriso soddisfatto ed appagato, innocente, come constatò l'apprendista di Mukuro Rokudo.

Non era il ghigno sadico a cui erano abituati tutti quanti, nulla a che vedere con il felice stiramento delle labbra caratteristico del genio quando si inebriava della malsana follia omicida.

Non sembrava colui che si auto-proclamava Prince the Ripper.

Le labbra morbide di Bel erano tirate in un docile e flebile sorriso angelico che appariva disumano rispetto a ciò che lo circondava: dopotutto Fran si rendeva conto che al suo senpai mancava qualche rotella per sentirsi felice di sguazzare in un lago di sangue.

Non si accorse che, man mano che i dettagli si facevano via via più nitidi, il giovane si era avvicinato imprudentemente al letto dell'assassino più folle dei Varia senza badare a celare la sua presenza.

Aveva davvero sottovalutato le capacità di percezione di Belphegor o semplicemente il principe era troppo stanco per accorgersi di lui?

Eppure Fran non si insospettì: il profondo respiro non aveva subito variazioni, il battito cardiaco era regolare e rallentato dal sonno, ciò gli suggerì che Bel o stava dormendo realmente o era davvero un attore eccezionale.

Puntando sulla prima ipotesi, l'illusionista si avvicinò ulteriormente, affascinato come un bimbo davanti a quella maschera di serenità che il volto del principino rispecchiava.

Era curioso di scoprire come gli occhi del genio assassino apparissero, poiché nessuno si era mai spinto a tanto.

Si issò sul letto con agilità felina, raggiungendo lentamente il corpo steso del ventiseienne ancora immobile.

Si mise cavalcioni sopra il suo petto, tant'era che ormai a Fran non importava più nulla se si fosse svegliato proprio in quel momento, giacché avrebbe comunque avuto il tempo necessario per sfidare i misteriosi occhi demoniaci che gli avevano procurato il suo famigerato soprannome, il Principe Squartatore.

Con la mano longilinea scostò delicatamente la frangetta bionda impiastricciata di croste maleodoranti, mostrando, sotto di essa, un paio di palpebre chiuse con delle ciglia nere lunghissime, segno di bellezza nei paesi orientali.

Nonostante l'odore nauseante, ed ignorando le disgustose ditate color cremisi sulle guance affilate del Varia, il mago si chinò sul senpai, allungandosi e stendendo il busto verso il giovane uomo.

Fran si chiese, a quel punto, quanto fossero morbide le labbra sottili e rosee del genio dei Varia, una domanda che gli sorse spontanea a vedere l'inquietante espressione infantile solcante il suo viso, come se fosse possibile saggiarne l'autenticità.

Fu allora che decise di sperimentare la sua teoria di persona, accucciandosi e posando, senza remore o imbarazzo alcuno, la propria bocca fino a farla combaciare perfettamente con quella sottostante.

Erano labbra calde, fini e crudeli, come aveva previsto, dal sapore acre e ferroso a causa del sangue che le bagnava.

Si rese conto dell'improvvisa accelerazione del battito di Belphegor e percepì sulla propria pelle il calore del fiato dell'altro farsi bollente e frenetico.

Un sibilo metallico, poi, accompagnò un sinistro luccichio al proprio fianco e la tipica risatina.

Prince the Ripper era sveglio.

“Ushishishi~ Che diavolo stai facendo, ranocchia?” soffiò il biondo, il quale aveva repentinamente mosso la mano verso la gola di Fran con un pugnale argentato pronto a recidergli la giugulare. Tanto, pensò Belphegor, anche se avesse sporcato di altro sangue le sue lenzuola non avrebbe fatto differenza.

Ma, cosa più importante, era che Fran si trovò di fronte agli occhi dell'assassino senza ostacoli di sorta.

L'aveva sempre sospettato che nello sguardo di Bel non vi fosse altro che sangue, sangue rosso brillante, due profondi pozzi colmi di disperazione cremisi che avrebbero fatto rimpiangere chiunque di essere stato tanto impudente da volerli vedere.

Erano gli occhi di un principe malvagio.

Fran ne rimase talmente scioccato da finire per esserne attratto ed affascinato, anche se tale piccolo particolare non lo avrebbe mai ammesso nemmeno con il suo cappello a forma di rana.

“Tentavo di ucciderla nel sonno, Bel-senpai.” rispose senza peli sulla lingua, estraendo un coltello illusorio da sotto la casacca firmata Varia.

“E che accidenti ci facevi sopra di me, rospo?” chiese in un filo di voce, segno che un folle istinto omicida si stava impossessando del biondino.

“Ah, ecco...lei è così carino quando dorme, Bel-senpai. Sembra un innocente moccioso viziato.”

“Ushishishi~ Eh, certo che lo sono. Dopotutto sono un principe figo, io!” sbottò divertito, lasciando ricadere la propria frangia sopra gli scintillanti occhi demoniaci e facendo ruzzolare lateralmente il portatore della fiamma della Nebbia.

“Certo che lei non li sa proprio ricevere i falsi complimenti di circostanza, stupido batterio dei denti con la frangetta abnorme.” mormorò le ultime parole per non essere udito.

“Fran, potresti venire un attimo qui? Dovrei ucciderti!” sibilò irritato digrignando i denti.

“Aaah~ Bel-senpai, puzza troppo di sangue marcio, mi disgusta più del solito. Si faccia una doccia...” disse atono, sistemandosi goffamente il cappello da rana, mentre il principe dei Varia imprecava a denti stretti e acciuffò una decina di pugnali acuminati.

“Ah, Bel-senpai! Non mi ha detto nulla riguardo il bacio. Devo supporre che le sia piaciuto?” continuò, sentendo la prima triade di lame conficcarsi nel copricapo illusorio.

“Ushishishi~ Non sia mai detto che un principe venga baciato da una ranocchia!”

“Lei è troppo violento, senpai, e poi i baci dei principi fasulli non valgono come quelli nelle fiabe.” rispose fuggendo dalla stanza e lasciando l'assassino con i pugnali ancora in mano, pronti per essere scagliati.

Se la sarebbe presa con Fran in un momento successivo, quando la sua improvvisa noia fosse scemata, ma, soprattutto, quando le sue guance già tinte di sangue avessero riacquistato una tonalità consona a non farsi deridere maggiormente dal suo detestabile allievo.





Angolino dell'autrice

Bene, sono riuscita a pubblicare l'inizio di questa nuova storia frutto di innumerevoli viaggi con Trenitalia e pure mentali, perché no u.u *dà sempre la colpa a Trenitalia*

Adoro le raccolte e mi piace ancora di più il fatto che questo pairing mi dia la possibilità di gestirmi e divertirmi come più mi pare e piace, Fran è un elemento meraviglioso da manovrare =w=
La coppia è giustamente una delle mie preferite in assoluto di Reborn, la BelFran è tra i pairing che più mi ispira feeling ed intesa, ma anche comicità e violenza xD Un po' come
Xanxus e Squalo, solo che Fran si ribella ed è meno incline ad essere vittima degli abusi di Belphegor.

Ma sto divagando, a voi sicuramente non frega un accidente del perché e del per come mi piaccia tale pairing, ed io voglio solo dirvi che spero la mia raccolta di One-shot, con vari momenti quotidiani in stile Varia, vi possa allietare qualche minuto di lettura ^w^

Ah, ecco, nonostante sia una raccolta, troverete che i capitoli sono comunque collegati cronologicamente, soprattutto i primi tre.
I commenti sono sempre ben graditi e le critiche per potermi migliorare lo sono altrettanto, purché si tratti appunto di commenti costruttivi e non distruttivi.

Ringrazio due piccole bestioline (<3)che mi hanno spinta a scrivere questa fanfiction e mi sostengono da dietro le quinte. Vi adoro <3

Detto questo, vi lascio al prossimo capitolo che non so quando arriverà anche se l'ho già bello e scritto u.u”

Alla prossima!

Nena Hyuga ^-^

   
 
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