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Autore: Cristie    18/06/2012    5 recensioni
In una Londra dei nostri giorni,in piena sitazione di crisi economica e nessuna popolazione aliena. C'è lei.Rose Tyler, ragazza semplice ma con una grande voglia di avventure, che lavora come commessa insoddisfatta in un negozio di abbigliamento. E poi c'è lui. John Smith, scrittore della celebre saga del Doctor Who, dove si sa ogni dettaglio del suo personaggio quanto altrettanto poco del suo creatore.Cosa potrebbe mai succedere dall'incontro di queste due persone?La risposta è questa mia prima fanfiction su DW.
Seguite insieme a me lo sviluppo della loro storia tra madri impiccione, manager con troppa voglia di divertimento e molto altro ancora.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 9, Donna Noble, Jack Harkness, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19.
 
Dove si celebra il matrimonio.

 
 
 

I raggi del sole filtravano attraverso le finestre colorate della chiesa. Un piccolo gruppo di persone, una trentina massimo, stava prendendo posto in ordine silenzioso e composto.
I parenti degli sposi sedevano nei posti davanti.
Jackie Tyler si guardava intorno, osservando gli altri invitati e riconoscendone alcuni. C’era Martha, la ormai ex coinquilina di Rose,  in un bellissimo abito color panna. Sua figlia le aveva accennato alla rottura con Mickey, Jackie lo reputava un caro ragazzo ed era sicura che la loro rottura era solo una cosa temporanea. Nessuno poteva immaginare per quali vie tortuose il fato intrecciava la vita delle persone, facendole incontrare a volte in situazioni e contesti totalmente sbagliati, se osservati con un occhio razionale.
Jack Harckness fasciato in un elegantissimo tre pezzi blu scuro, era uno di quelli che ancora non aveva preso posto. Avrebbe probabilmente atteso l’arrivo dello sposo per dargli una pacca d’incoraggiamento sulla spalla. Se ne stava in mezzo al corridoio dove la sposa sarebbe stata accompagnata all’altare da suo nonno. Aveva il suo classico portamento fiero e sicuro, e non si stava perdeva alcun movimento compiuto dal signor Jones, che se ne stava a qualche metro lontano da lui.
C’era poi lo strano tipo che aveva organizzato il matrimonio in un lampo. Al momento stava distribuendo a ciascun invitato un sacchettino con del riso da tirare agli sposi alla fine della cerimonia.
Rose le aveva detto che era l’ennesimo Smith,  tanto che si chiese  quante persone andassero a comporre quel particolare nucleo famigliare.
Tuttavia mancava ancora qualcuno.
- La vedi? -  Marv voltò la testa verso di lei, con lo sguardo che simboleggiava solo una domanda “ Chi?”.
Jackie alzò gli occhi al cielo per l’esasperazione – Parlo del’ex moglie di nostro genero – bisbigliò lei a voce bassa per non farsi sentire.
- Non pensi che sia un po’ troppo presto considerarlo già nostro genero? – chiese Marvin pazientemente.
- Sciocchezze, ci scommetto le nostre prossime vacanze che sarà la mia Rose a prendere il bouquet –
- Staremo a vedere – disse Marv con tono neutro, aveva convissuto abbastanza con le ragazze Tyler da sapere che quando si mettevano in testa qualcosa allora sarebbero riuscite a compierla.
Il problema che Jackie non aveva considerato, era che Rose non aveva mai menzionato al matrimonio. Ma questo evitò di farlo presente alla sua consorte. Si mise quindi comodo in attesa che la cerimonia cominciasse.
 
 

Chris stava finendo di vestirsi nella saletta che gli era stata riservata, si stava allacciando la camicia, anche se il tremore delle mani non lo stava aiutando molto.
- Hey tutto a posto? – suo fratello irruppe nella stanza a passo silenzioso.
- Riuscirei a vestirmi più velocemente se smettessi di tremare…lo trovi divertente vero? – ma suo fratello non ripose, al contrario prese la cravatta del maggiore e dopo avergliela fatta passare da dietro, cominciò ad annodarla.
- Gli invitati si sono tutti accomodati, fuori è tutto tranquillo ed in perfetto ordine. Matt è peggio di una sentinella di Alcatraz. -
-Meglio così-
John fece un piccolo ghigno, avere a che fare con suo fratello in modalità tremolante e monosillabica era un’occasione che proprio non poteva lasciarsi scappare.
- Sei nervoso? -  cominciò quindi a pungolarlo.
- Già –
- Tranquillo, scommetto che Donna è molto meno isterica di te –
Chris ormai completamente vestito, stava giusto finendo di allacciarsi i polsini con i gemelli. – Ti stai divertendo vero? – avendo capito immediatamente a che gioco volesse giocare il fratello.
John infatti fece un gran sorriso – Moltissimo –
- Hai preso le fedi? – per un attimo si fece più pallido, credendo quasi che lo scrittore le avesse dimenticate da chissà quale parte. Ma i suoi timori sfumarono quando il fratello minore gli fece vedere la scatolina.
-È ora di andare – gli fece John mettendogli una mano sulla spalla. Ed insieme si avviarono verso l’altare, davanti a padre Davros, pronti ad attendere la sposa.

 
 

***

 
 

Intanto nella chiesa tutto era pronto, gli ospiti sedevano in religioso silenzio, con l’organista pronto ad attaccare con la marcia nuziale a l’arrivo della sposa.
Lo sposo ed il testimone erano ritti in piedi come fusi.
Poi le porte si aprirono. E la musica iniziò. La prima ad entrare fu Rose naturalmente, in quanto damigella d’onore.
Era molto nervosa, e stringeva tra le mani un piccolo mazzo di fiori come se stesse pregando. Dentro di sé la ragazza non faceva che ripetere: Un passo alla volta Rose, non cadere…non cadere.
Questo perché portare un tacco dodici sotto lo sguardo penetrante di John e nel mentre cercare di non fare una figuraccia poteva essere una bella impresa.
Seguivano poi dietro di lei, altre tre donne. Miranda, Charlotte e Samantha tre grandi amiche di Donna dai tempi del’università.
Dietro di loro, arrivò la sposa a braccetto con nonno Wilf, un vecchietto tutto pepe che Rose adorava.
Gli ospiti si alzarono in piedi, mentre Chris raddrizzava le spalle e spalancava gli occhi alla vista di Donna che avanzava avvolta nel suo bellissimo abito.
Nel vederli, un grande sorriso si formò sul volto della ragazza bionda. Ma non era l’unica, perché John stava sorridendo lui stesso, ed il suo sorriso si allargò ancora di più quando i suoi occhi incrociarono quelli della ragazza.
E così padre Davros cominciò a parlare.
Con il senno di poi Rose poté permettersi con se stessa, di ammettere di non aver seguito nemmeno una sillaba di ciò che fu detto quella mattina.
Per tutta la durata della cerimonia cercò di rimanere in uno stato si semi contatto con la realtà, fu il massimo che riuscì ad ottenere dalla sua mente.
Perché ad ogni parola, ad ogni sguardo che i due sposi si scambiavano, ad ogni sguardo che lei rivolgeva a tutti gli invitati, nella sua mente si stava scolpendo un termine che le calzava benissimo:
la quadratura del cerchio.
E questa espressione non era rivolta solo a se stessa, ma immancabilmente di applicava a tutte quelle nuove persone conosciute da poco meno di un anno, che avevano cominciato a riempirle la vita.
Jackie e Marvin : la sua incredibile e pettegola madre. Che aveva combattuto come una leonessa sin da appena dopo la morte di Pete. Che aveva lavorato facendo anche doppi turni lavorativi per permettere a sua figlia tutto quello che desiderava. Grazie a lei, Rose aveva imparato ad essere una persona responsabile senza contare la sensazione di complicità che solo con la propria madre si può avere.
Marvin invece si era fatto strada con discrezione nella vita di Jackie e nella sua. Avendo rispetto nel ricordi di suo padre ed allo stesso tempo amando sua madre di un amore maturo e consapevole. Come quelli di una volta, dove un legame tra due persone veniva costruito e cementato giorno dopo giorno, tra alti e bassi.
Facendo in modo che quel legame a due fosse qualcosa di veramente prezioso.
Non due…ma tre! Dovette correggersi la bionda. La notizia gli era stata data solo la sera prima. Sua madre Jackie era alla terza settimana di gravidanza. Quindi tra otto mesi circa, un nuovo pargolo avrebbe fatto il suo ingresso trionfale in casa Tyler.
Rose sperava di tutto cuore che fosse un maschio. Aveva sempre desiderato avere un fratellino.
Martha : la sua migliore amica, in tutta la loro via si erano perse e poi ritrovate. Ora sembrava molto più matura di quanto già non fosse. Dopo la notizia di Mickey era venuta a patti con i suoi errori. Buttando tutte le sue energie nello studio. Sarebbe diventata un grande medico. Di questo Rose ne era assolutamente certa. E forse avrebbe trovato anche lei quel’amore che Mickey non poteva più dargli.
Jack e Ianto  :  due persone totalmente opposte, ed era forse per questo che le cose tra loro andavano alla grande. Jack era irriverente di natura, e sembrava quasi che nulla potesse turbarlo, almeno finché non si parlava di Ianto. Una persona posata e riflessiva, Rose avrebbe sempre provato gratitudine verso di lui.
Donna e Christopher :  la storia più bella di tutte. Entrambi con un bel bagaglio di esperienze sulle spalle. Eppure eccoli oggi, ad unire le loro esistenze. Il loro legame è nato da così poco. Ma come lei stessa aveva capito,  non era veramente importante la quantità di tempo passata con una persona, ma come lo si trascorreva.
E poi l’ultimo ma non meno importante John.

 
 
 
 
 

Intanto nella funzione era arrivato il momento dello delle promesse.
Fu Chris ad iniziare.
- Si arriva ad un momento nella vita, in cui non ci si aspetta nulla al di fuori di quello che si ha.
Ma questo era prima di incontrarti, con te ho imparato nuovamente ad aspettarmi sempre qualcosa di nuovo dal futuro, e di questo non te ne sarò mai grato abbastanza. La promessa che faccio oggi è quella di rimanerti accanto ogni giorno di questa mia nuova vita al tuo fianco. Sempre.  -
Nel dirlo non aveva smesso di guardare Donna, che a quelle parole, si stava facendo venire gli occhi lucidi.
Venne il suo turno -  Sei entrato nella mia vita a passi così piccoli…che a volte devo sforzarmi per ricordare come erano le mie giornate senza di te. E le poche volte che mi ritrovo a pensarci, l’unica conclusione a cui arrivo alla fine è che non voglio più pensare alla mia vita prima di te. Con oggi ci sarai sempre tu al mio fianco-      
 
 
John poteva osservare le spalle del fratello tendersi alle parole di Donna. Ma il suo sguardo si sollevò molto al di sopra della sposa.
Eccola lì, Rose, che se ne stava ritta in piedi davanti alle altre tre damigelle. Guardava davanti a lei, ma aveva l’aria trasognante.
John capì che la sua testa non era con il resto del corpo nella chiesa, ad un matrimonio.
La ragazza aveva raccolto i capelli, ed aveva un trucco abbastanza semplice, che non faceva altro che aggiungere un tocco di eleganza ai suoi tratti, ma non solo. A John un altro aggettivo che venne da aggiungere era consapevolezza.
Rose era cresciuta, acquisendo un’espressione ormai completamente da adulta.
Il suo sguardo si fece attento quando la bionda sembrò riprendere contatto con la realtà ed incrociare finalmente il suo sguardo.
Si sorrisero.
E lui le disse solo una parola in labiale, scandendo lettera per lettera. – Grazie –
Non ci fu bisogno di ripeterla una seconda volta. Rose capì a l’istante il messaggio. Lo scrittore vide per un secondo gli occhi della giovane spalancarsi per la sorpresa, ma fu solo una questione di un attimo.
Poi vide il suo viso illuminarsi in uno splendido sorriso.
Ultimamente sorrideva spesso Rose, molto più di quando si erano conosciuti. Quando ancora le faceva incursioni a sorpresa e mandava messaggi alle ore più disparate della notte.
Ormai non c’era più necessità di fare tutto questo.
Perché ormai il Dottore non era altro che un personaggio letterario, ed a breve cinematografico, interpretato da un bravissimo attore.
Le notti invece non erano più un problema. Gli incubi di una vita passata e lontana, non popolavano più ogni singola notte, da quando ad ogni risveglio c’era Rose al suo fianco. Tornavano solo ogni tanto, ed i maniera sporadica.
Come a ricordargli la loro esistenza, e John abbracciava quei momenti, quei ricordi che ormai non facevano più alcun male.
La sua vita aveva preso finalmente il percorso giusto, dopo tanti vicoli ciechi.
Ragion per cui, mentre suo fratello e la sua manager pronunciavano le loro promesse di matrimonio, volle anche lui fare una promessa silenziosa.  Pronunciata solo nella sua mente certo, ma aveva la stessa valenza delle promesse che si stavano scambiando gli sposi.
Ti prometto non farti mai più del male, non volontariamente.
Ti prometto che da oggi in poi la vita che stiamo cominciando sarà solo nostra, senza fantasmi del passato a tormentarmi. Solo trasparenza.
Non ci saranno sempre giorni di risate e scherzi, ci saranno anche giorni di litigi e lacrime.
Ma da oggi, comincia la nostra più grande avventura che merita di essere vissuta, la nostra vita assieme Rose.
Intanto la cerimonia era ormai giunta al termine, ed alla frase di padre Davros – Lo sposo può baciare la sposa! –
Chris e Donna si scambiarono un bacio appassionato.
Intanto gli invitati si erano disposti a semi cerchio con riso alla mano, pronti a lanciarlo alla coppia che usciva dalla chiesa.
 

 

***

 

Il rumore del cristallo del bicchiere che veniva picchiettato da un’elegante forchetta d’argento, risuonò così limpido ed acuto da attirare l’attenzione degli invitati.
John prese parola, alzandosi e facendo un bel respiro.
- Quando cominciai a pensare che tra mio fratello e Donna stesse accadendo qualcosa, rimasi completamente stupito a l’idea. Voglio dire, conoscendoli entrambi non mi sarei mai immaginato che dalla loro frequentazione si sarebbe arrivati a tutto questo – e con le mani indicò i tavoli con gli invitati. – Eppure eccoci qua, io con in questo scomodissimo abito che di certo non metterò mai più, e voi ad abbuffarvi fino a scoppiare. Ma a parte gli scherzi voglio fare un brindisi al mio fratellone Chris e alla mia manager Donna. Perché ora che la famiglia si è finalmente riunita, auguro loro moltissimi giorni felici! A Donna e Chris! – e tutti gli invitati levarono su i bicchieri.
E mentre John si rimetteva a sedere, la sedia accanto alla sua si fece indietro.
Era il turno di Rose a fare il discorso.
- Quando Donna mi ha proposto di essere la sua damigella d’onore…mi sono sentita lusingata del pensiero. Voglio dire che è l’ennesima prova di quanto sia straordinaria, non la conosco da molto, ma per me è come se fossimo amiche da un’eternità. E Chris..? – la ragazza attirò l’attenzione sullo sposo, che si fece più attento con lo sguardo. – Quando Donna è con te è come se brillasse…non esiste un metro uguale per giudicare la profondità dei sentimenti che proviamo verso una persona, quindi non dubitare mai dei suoi sentimenti verso di te. Non farlo mai. Per cui propongo un brindisi agli sposi! -
E tutti brindarono alla coppia.
Rose si rimise seduta facendo un bel sospiro, il suo discorso era andato bene, a quanto pare.
- Bel discorso – si complimentò John seduto accanto a lei avvicinò poi una mano alla sua e gliela strinse, per farle capire che era andata alla grande.
E lei grata del sostegno annuì piano.

 
 

***

 
 
 

Donna se ne stava ancora seduta al suo posto a chiacchierare con sua madre ed un gruppo di amiche. Felice come non mai.
La sua vita non poteva essere più felice, suo marito era anche lui intento a parlare con un paio di invitati, ma non perdeva mai momento di incrociare lo sguardo con lei anche  solo per qualche secondo.
- Vi dico che è così! Quei due si rimetteranno insieme! -
- Io non credo, infondo lei non è una nobile. La regina si opporrà a qualsiasi matrimonio –
- Io li trovo perfetti insieme –
L’argomento della conversazione riguardava la storia del futuro regnante e della sua relazione con Kate, e di come si vociferassero voci di un matrimonio.
Tanto per rimanere in tema .
La rossa a tal proposito non si era pronunciata, non era ne pro e ne contro ad un matrimonio del genere, semplicemente per lei..l’amore era amore. In qualunque delle sue forme esso di manifestasse.
Chris interruppe quello scambio serrato di gossip facendo in piccolo colpo di tosse, ottenendo immediatamente l’attenzione delle signore sedute alla tavola.
- Chiedo scusa, posso rubarvi mia moglie? – il tono usato era così profondo e possessivo che Charlotte fece un sospiro invidioso.
Donna che aveva visto la scena, mentre si allontanava mano nella mano con suo marito, gli scoccò un’occhiata fulminante.
- Hai fatto colpo, bravo! – Chris se la guardò divertito, se bene la rossa non esprimesse sulla con il viso, il tono altamente sarcastico arrivò molto chiaramente. Ma Chris sapeva esattamente come rasserenarla. E portandola al centro della sala le lasciò la mano. – Non me ne sono neanche accorto, il mio cuore è già tuo. Ed ora balleresti con me? -

 
 
 
 

It's amazing 
How you can speak 
Right to my heart
Without saying a word, 
You can light up the dark 
Try as I may 
I could never explain 
What I hear when 
You don't say a thing 

 
 
 

La voce del vocalist della cover band assunta da Matt si diffuse in maniera avvolgente lungo tutta la sala.
Donna sorpresa per la canzone che Chris aveva scelto non dicendole nulla, rafforzò la presa sulle spalle del marito.
Chris invece la trascinò con passi lenti in un piccolo ballo.
 

 
 

The smile on your face
Lets me know
That you need me
There's a truth
In your eyes 
Saying you'll never leave me 
The touch of your hand says 
You'll catch me
Whenever I fall 
You say it best 
When you say 
Nothing at all 
 

 
 

Lentamente altre coppie li raggiunsero cominciando a ballare.
Ognuno con un proprio ritmo, chi un po’ più veloce rispetto alla canzone, chi molto più lentamente.
- Sei pensierosa – constatò lo scrittore, rivolto alla ragazza. La bionda tornò a guardarlo, facendo un lieve movimento con la testa per liquidare la faccenda, come se non fosse nulla di importante.
Peccato che John non era affatto convinto.
- Che hai Rose? – e la ragazza mangiò la foglia.
- È solo che tutto questo mi da l’idea della fine di qualcosa. Sono contenta per tuo fratello e Donna ovviamente…- e si fermò a quel punto non riuscendo a trovare le parole giuste per spiegare quel’attacco di malinconia improvvisa.
- Me lo hai insegnato tu Rose, il cambiamento arriva per tutti. Riesci ad immaginare che da domani loro due verranno a vivere insieme a noi. Qui? Non è bellissimo? –
Rose ancora una volta non rispose, non poteva trovare le parole, semplicemente.
John così felice e sereno come non lo aveva mai visto, era un qualcosa di così nuovo e unico. Che meritava di essere impresso nella memoria e di avere un posto speciale nel cuore.
 

 
 
 
 

Intanto mentre praticamente tutti si erano dati alle danze, una donna se ne stava seduta ad un tavolo a sorseggiare l’ennesimo drink della giornata.
Melody Pond ne aveva fatte di scelte sconsiderate nella sua vita, ma quella di andare al matrimonio di Chris era stata veramente una follia.
Era come infliggersi un’auto punizione volontaria. Peccato che Chris abbia insistito talmente tanto che gli era stato impossibile dirgli di no.
Tanto che a tratti, rimpiangeva la riconciliazione con il suo ex marito.
Ed ora eccola lì, ad essere praticamente l’unica ad essere seduta mentre una marea di coppie, sconosciuti per lo più, ballavano a tempo di quella canzone, che neanche al suo di matrimonio ormai naufragato da un pezzo, avrebbe mai usato.
Un altro sorso, ma stavolta  a vuoto.
Stava per alzarsi per andare a prenderne un altro, quando un bicchiere le scivolò davanti.
La scivolata proveniva dalla sua sinistra.
E fu lì dove si voltò infatti.
Un uomo era seduto poco lontano da lei. – Una signora non dovrebbe rimanere senza il suo drink –
Melody se lo squadrò da l’alto in basso. – Pensavo che una donna non dovesse rimanere seduta durante un ballo ad un matrimonio–
L’uomo che teneva anche lui un bicchiere in mano si sedette – Non è questo quello di cui hai bisogno Melody – e di fece vicino, molto vicino.
La donna era sorpresa ma non lo diede a vedere – Di cosa avrei bisogno allora? –
- Di qualcuno che ti faccia provare qualcosa, che ti faccia battere forte il cuore, che ti faccia sentire protetta -
Una risata genuina, come non uscivano da tempo. Quella follia era geneticamente ereditata solo da una famiglia, era l’unica soluzione plausibile. – Sei uno Smith vero? Cosa sei un nipote? –
- Sono il cugino Matt – e le porse la mano. Melody gliela strinse – Io sono l’ex moglie… - Avrebbe voluto continuare con qualche altra battuta sarcastica, ma gli morirono in gola.
Perché Matt gli strinse ma mano, per poi ruotarla in modo che avesse il palmo della sua mano verso di lui, e posarvi le labbra sopra. – Veramente incantato –
Dopo qualche secondi di smarrimento Melody si riscosse – Lo sai dolcezza che sei veramente un bel tipo? -
- Non sai quanto Melody Pond. -

 
 
 

Volete sapere come andò a finire?
 
Melody Pond è diventata nuovamente la signora Smith, non di John ovviamente, ma di Matt.
Dal giorno del matrimonio gli ha fatto una corte serrata, tanto che è riuscito a convincerla a sposarlo solo dopo quattro anni. Si erano trovati fin da subito, e grazie al lavoro di lei non fanno altro che viaggiare da un continente a l’altro…anche se al momento la loro destinazione è ignota, sono sempre molto misteriosi quei due.
 
La storia tra Ianto e Jack è ormai stabile, il loro rapporto è fantastico non fanno che litigare dalla mattina alla sera, l’amore che provano l’uno per l’altro non è mai venuto meno. Attualmente vivono insieme in una casa in centro, e Ianto attualmente è alla ricerca di un lavoro.  Jack ha cercato di farlo desistere in tutte le maniere. Ma l’altro è stato irremovibile nella sua decisone di cercarsi un altro lavoro. “Non posso vedere la tua faccia ventiquattro ore al giorno Jack!” si era deciso a confessargli Ianto dopo l’ennesima domanda.
Jack ha incassato la risposta e non ha più indagato, Ianto invece è rimasto sorpreso dalla sua stessa risposta preferendo abbandonare il discorso.
   
Martha si è trasferita negli Stati Uniti con il suo fidanzato, anche lui medico. La storia con Mickey l’ha superata da tempo ed ora vive serena. Mi manca non averla qui, per una cosa qualsiasi, che sia per uscire insieme o anche solo per quattro chiacchiere. Ma lì è felice, e questo mi fa stare bene.
 
Mia madre e Marvin…ed il piccolo Daniel! Il mio bellissimo fratellino, identico al padre dalla testa ai piedi, è un tipetto sempre allegro e ogni volta che lo vado a trovare mi accoglie sempre con un grande sorriso.
Mia madre è tornata ad essere la mamma che conoscevo e Marvin non poteva essere più contento di così.
 
 
Donna e Chris vivono nella grande casa insieme a noi da tempo ormai, e siamo più uniti di quanto avessi mai pensato quattro anni fa. Siamo una grande famiglia allargata, specie con gli ultimi due arrivati. Paul e Everett una coppia di gemelli, impossibile non vedere in loro i caratteri dei loro genitori:  capelli rossi, occhi azzurri ed orecchie leggermente a sventola, con grande soddisfazione di Chris, contento di aver passato la sua “peculiarità”.
Donna è cambiata la maternità le ha fatto veramente bene, è da un po’ di tempo che si è presa una pausa dal lavoro, preferisce accudire i suoi figli, molto spesso le do una mano.
Chris invece lavora ancora in azienda. Al momento ha preso il posto di Ianto, ed è quindi l’attuale conducente.
 
 
E poi ci siamo io e John.
La nostra storia era iniziata in maniera surreale, come uno scrittore un po’ eccentrico ed una ragazza che aveva voglia di grandi avventure e perché no, alla ricerca del grande amore.
Ma non si può vivere per sempre nel mondo delle favole, perché John aveva perso una figlia ed un matrimonio naufragato alle spalle  ed io ero ancora un po’ immatura nel capire che le persone portano delle cicatrici nelle loro anime, segni indelebili del passato.
Abbiamo finalmente raggiunto un equilibrio solo nostro.
Dove alcune cose sono mutevoli..ed altre sembrano non cambiare mai.
Il mio lavoro da commessa, dove miss Hobbes non perde occasione per essere petulante e Meggie non può fare a meno di alzare gli occhi al cielo.
John ha recentemente deciso ci smettere con le avventure del Dottore per dedicarsi ad altro , l’ultimo libro è stato veramente una grande avventura sia per lui che per me, lo ascoltavo sempre coinvolta mentre mi raccontava su come concludere la sua ultima avventura cartacea.
Penso che abbia scelto il finale più bello di tutti, Il Dottore in forma umana che va a vivere sulla Terra insieme alla sua Rose, pronto ad affrontare l’avventura più grande di tutte: una sola vita umana accanto alla persona amata.
Lo penso davvero.
La vita non può e non deve essere perfetta, devono esserci gli alti e bassi, ci devono essere i confronti in una coppia, perché senza di quelli non si può crescere e costruire una vita insieme.
Per cui siamo qui, con tutti i nostri amici più stretti che sono ormai diventati la nostra famiglia, con i nostri lavori a volte alienanti e con i nostri viaggi in giro per il mondo nei continenti e luoghi più disparati.
Ogni tanto mi viene da chiedermi cose sarebbe la mia vita ora, se quel martedì mattina di tanto tempo fa non fossi andata al lavoro e non avessi  incrociato quegli occhi nocciola.
Beh…non riesco mai a darmi una risposta.
Sarà che adoro la mia vita così com’è che non mi impegno ad immaginarmene un’altra.
Sarà per quest’uomo che ora mi sta circondando le spalle, e che mi sussurra piano nel’orecchio che mi ama.
Allora mi limito ad appoggiare la testa al suo petto e guardare di  fuori il traffico cittadino.
E mi ritrovo a sorridere.
Non c’è forse una fine migliore di questa? 
 

 
 
 
 

- Fine -

 
 
Ed Eccoci arrivati alla fine di questa storia. Il finale non è perfetto ma io lo preferisco così, fedele a l’idea su cui si basa questa fanfic. Personaggi umani con le loro vite e le loro interazioni, il tutto raccontato nella maggior parte in maniera surreale.
Questa storia avrà sempre un posto nel mio cuore, perché ne verranno altre, ma la prima long è qualcosa di speciale.
Rose, John…anzi Ten, Donna, Martha, (Nine) Chris, (Eleven) Matt, Jack e Ianto è come se fossero diventati quasi delle persone reali per tutto il periodo di questa fanfic, e lasciatemelo dire il merito è in gran parte vostro, di voi fantastiche persone che avete seguito e recensito, ma anche solo letto e basta.
Questo ultimo capitolo è interamente dedicato a voi.
L’unico mio rammarico per questa storia è stato quello di aver saltato la tempistica bisettimanale negli aggiornamenti.
Per questo ho deciso che, la prossima long, quando arriverà l’ispirazione aspetterò di scrivere tutta la storia o almeno la maggior parte.
 
 
E con questo vi saluto, consigliandovi questo video ( non di mia proprietà ovviamente) fatto da tutto il cast e la crew del Doctor Who, con David Tennant, quindi vedrete gran parte dei protagonisti della fic.
 
http://www.youtube.com/watch?v=3s4Czla6tXc&feature=related
 
 
Grazie ancora per tutto, e qualora vi andasse di lasciare un piccolo commento.
Alla prossima Long .
Cristie.
   
 
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