Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: zeroborine    18/06/2012    6 recensioni
Gemma Styles spegne la sua prima sigaretta del mattino dentro la tazzina con la faccia di Liam Payne sopra. Sorride, tra sé e sé, del modo in cui Louis Tomlinson tiene la mano sulla pancia nuda del suo fratellino, come se fosse un suo riflesso incondizionato. E sorride al suo principio di emicrania, retaggio della sbronza, come dandogli il buon giorno.
[ ATTENZIONE! Questa storia contiene Louis/Gemma, Louis/Harry ed accenni Louis/Gemma(/Harry) ][ Personaggi: Harry Styles, Gemma Styles, Louis Tomlinson ] [ Autore: zeroschiuma ]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao! ♥♥♥
Qui zeroschiuma, reduce della più produttiva delle notti in bianco, con una fame da lupo ed ancora più sonno. ;O;
Ma, sweet Jesus, da quanto non scrivevo così tanto in un giorno solo? Mesi, probabilmente: sicuramente è successo poche volte, da quando Judine ed io abbiamo messo su The Zeroborine Project.
C'è da dire, ad ogni modo, che volevo scrivere questa storia da qualche tempo. Più precisamente: dalla prima volta che ho visto Gemma Styles. È stato amore a prima vista, ladies 'n' vegetables, non posso non ammetterlo. In pratica, come dicevo stanotte su #THEGAYSHAVEGAYEDAGAIN, è Harry senza il cazzo e con le tette. In pratica senza i piccoli inconvenienti genetici che m'impediscono di manifestare il mio imperituro amore. ...Perché sì, friends o' mine, sì: sono S., ho vent'anni, sono omosessuale e farei sesso con entrambi i fratelli Styles. È per questo, più o meno, che ho scritto Rovine: ho come al solito reso il nostro beneamato Louis la mia personalissima Mary-Sue "XD ed ho scritto, sentite qua, una Louis/Gemma. Con velati accenni Louis/Gemma(/Harry).
...Certo che mi rendo conto che è het. E certo che il vero Louis non lo farebbe mai. Ma io sentivo l'esigenza di scrivere questa cosa, ok? Fatevene una ragione, dannati! e_e O, tutt'al più, scrivetemi una recensione negativa. Adoro le critiche costruttive e le bandierine arancio di Erika. u_u
Adesso vi incollo un bel disclaimer sexy e me ne vado a studiare. Intanto sappiate che ho scritto tutto ascoltando questa famosa Wings of heaven dei Tiamat, della quale parlo anche implicitamente nell'ultima parte della storia.
Intanto buona lettura, grazie ad ansloved (che ha una pagina @ Faccia nuova di zecca, yay! *C*) per l'icon fatta in dodici secondi, della quale per altro mi farò fare anche una gigantografia da appendere in camera :Q_, e più Gemma Styles per tutti! :*

ATTENZIONE! Rovine è essenzialmente una Louis/Gemma, ma tratta in maniera piuttosto esplicita di un rapporto amoroso/erotico tra Harry e Louis. Be careful, perché potrebbe includere anche hint Louis/Gemma(/Harry) e Stylescest.










ROVINE
Di zeroschiuma


Thank you for the blood and tears and for the table dance
Wholeheartedly I thank you, dear, for our short romance


(Tiamat, Wings of Heaven).
Si sveglia col rossetto sbavato, le ciglia finte per metà scollate, le unghia rotte, la t-shirt bianca di suo fratello strappata e macchiata di birra. Si solleva piano dal divano, come le fosse difficilissimo, per scoprire che ha ancora le scarpe, sporche di vomito, ai piedi. Le toglie come scendendo da un gradino e cammina sul parquet a piedi nudi, per scoprire che è già giorno e che il party deve essere finito, mentre teneva gli occhi chiusi.
L'appartamento che suo fratello divide con Louis Tomlinson deve averne vista qualche centinaia, di party come quello. È la figura di suo fratello, già in piedi, in cucina, a rivelarglielo. Ha i capelli spettinati, evidentemente incollati alle tempie col sudore e con lo sperma, ed è completamente nudo, come se tutto quello gli fosse del tutto famigliare. Tra i coriandoli ed i vestiti sul pavimento, sta versando del latte in due ciotole di cereali. "Ciao" le dice, bevendo l'ultimo sorso di latte, probabilmente scaduto, dalla tanica.
Poi prende entrambe le tinozze e misura la cucina in punta di piedi, facendo attenzione a non versare il loro contenuto ed a non pestare le patatine disseminate sul parquet. Quando si incrociano, a metà strada, è Gemma a dire, ironica, "ciao, little brother", con un mezzo sorriso. "Porti la colazione a Louis senza niente addosso? Apprezzerà".
Harry ridacchia, imbarazzato solo per finta. Sembra siano la sua maschera quelle guance arrossate; sfodera l'imbarazzo perché non sa recitare, non l'ha mai saputo fare. Dice, senza voltarsi: "non mi guarderà neanche", ma Gemma sa che sta mentendo. Si accende la prima sigaretta del mattino, specchiandosi dentro il forno in alto, mentre Louis Tomlinson fa la sua primissima apparizione del giorno in cucina.
"Buondì, famiglia Styles" dice, sbadigliando. Ha una scritta in pennarello blu sulla pancia. C'è una freccia che dice "mine". Gemma riconosce la grafia precisa, la M troppo bassa, la punta della freccia triangolare, col vertice che punta in basso, colorata grossolanamente. Le si siede accanto, mentre Harry riporta le ciotole sul tavolo.
"Ciao" è tutto ciò che Harry gli dice, troppo vicino. Le loro braccia si toccano, i loro sguardi sono complici, i loro fiati hanno lo stesso odore.
Con il cucchiaio a mezz'aria e la bocca sporca di latte, Louis "ieri sera" li informa, come se non se ne fossero accorti, "c'era chiunque alla mia festa".
Harry annuisce soltanto, versando dello Yorkshire Tea, arrivato a casa loro dritto dritto dalla ditta, in una tazzina con la faccia di Liam Payne sopra. Poi la porge a Gemma, mentre quella "ti ho sentito chiacchierare di calcio con Finn Jones" dice a Louis.
Quello sorride, ridacchiando, prima di indicarla, inghiottire e "gay" annunciare, lapidario, a mo' di responso.
"Come tutti" aggiunge Harry. Poi, visibilmente, si accorge del suo errore e "secondo Louis" aggiunge. Una volta Harry aveva rotto un vaso a casa dei loro nonni; Gemma, che era sempre stata una sorella maggiore protettiva, si era presa tutte le colpe ed era stata messa in punizione per direttissima. Ma mentire non era mai stato il suo forte ed alla fine Harry aveva detto la verità, scagionando Gemma e venendo persino premiato per la sua sincerità. A Gemma tutta questa bontà d'animo non era mai piaciuta granché, in realtà, di suo fratello: ciò che invece le piace, adesso che lo vede di rado, è leggergli le cose addosso, proprio come se se le scrivesse col pennarello, con le sue M troppo basse.
"Harry" fa subito Louis, ridendo, con quel suo tono stridulo di quando prende in giro, "tu hai versato la birra in bocca a Kaya Scodelario e le hai chiesto di baciare Nick Grimshaw. Ed hai filmato la cosa". Poi prende un'altra cucchiaiata di cereali e, masticando, "non sono io quello malato" conclude.
Gemma ride, rischiando di sputare un sorso del suo té. Perfetto, per altro: Harry ricorda ancora quante zollette di zucchero ci mette, quanto latte, qual è la temperatura alla quale preferisce servirlo.
E poi Harry e Louis stanno parlando del party: di Lou e Tom, di Niall in coma etilico fuori alla porta d'ingresso, di Danielle sul tavolino da caffé a ballare Alejandro di Lady Gaga con un tizio della TV, della comparsa frettolosa ma gradita di Adele, di quella assurda, ma ancora più apprezzata, di Simon Cowell.
Gemma Styles spegne la sua prima sigaretta del mattino dentro la tazzina con la faccia di Liam Payne sopra. Sorride, tra sé e sé, del modo in cui Louis Tomlinson tiene la mano sulla pancia nuda del suo fratellino, come se fosse un suo riflesso incondizionato. E sorride al suo principio di emicrania, retaggio della sbronza, come dandogli il buon giorno.


***


"Io dico che dovreste aiutarmi" dice Harry, con l'aspirapolvere tra le braccia.
Louis, dal divano, "io dico che dovresti venire qui e chiamare la colf" lo ammonisce, serio, col ciuffo spettinato e gli occhi arrossati.
Gemma, sedutagli accanto, cambia canale. Danno What makes you beautiful su Channel 4. Louis le fa segno di cambiare ancora, ma a Gemma fanno ridere i capelli di suo fratello, il modo in cui ad un certo punto del video Louis Tomlinson gli circonda le spalle con un braccio. Quanto tempo è passato dalla prima volta che sono stati negli U.S.A. con gli One Direction? Sembra passata una vita, da quando hanno girato quel video.
Harry, da allora, è diventato più alto; le sue braccia si sono fatte muscolose, la sua pancia piatta. Anche la sua voce è cambiata, mentre "la donna delle pulizie viene di giovedì, Louis" spiega, passando la scopa elettrica sotto ai loro piedi senza neanche avvertire, "e non è giusto che debba fare tutto io".
Louis, più divertito che altro, rotea gli occhi pleatealmente. Ha addosso dei pantaloncini del Chelsea ed una t-shirt sdrucita, di qualche taglia più grande della sua, che gli lascia scoperta buona parte di una spalla e tutto il resto dell'altra. Prende un pop-corn raffermo da un bracciolo del costosissimo divano del salotto di casa loro e "telefono" annuncia, mentre ogni telefono dell'appartamento dà Call me maybe a tutto volume.
Anche Louis è cambiato. Gemma ricorda precisamente la prima volta che l'ha visto; ricorda il modo in cui già allora guardava il suo fratellino e quello che Harry disse, parlando di lui, quando tornò ad Holmes Chapel subito dopo The X-Factor. Erano nella loro cameretta, quella coi poster dei Ramones alle pareti ed i vinili dei Sex Pistols in libreria; erano le cinque del mattino. Avevano deciso di non dormire, di restare svegli a parlare. Gemma gli aveva offerto una sigaretta, facendogli promettere che non avrebbe detto niente alla mamma ed ai manager. Harry aveva detto che c'era da preoccuparsi più per Liam: era impazzito, quando aveva saputo che Zayn Malik fumava da prima di The X-Factor. Poi, di punto in bianco, Gemma gli aveva chiesto di Louis. Ed Harry, portandosi la sigaretta alla bocca, aveva sussurrato: "non smetto un attimo di pensare a lui". Gemma non aveva detto niente. Aveva solo riso e gli aveva intimato di aspirare, almeno, che non le andava di sprecare una sigaretta per un moccioso che non sapeva neanche fumarla. Ma poi, più in là, le era capitato di ripensare a quella notte.
Adesso, mentre Harry "in questa casa faccio tutto io" si lamenta, andando a rispondere al telefono, Louis le sorride e le strappa il telecomando di mano.
"Odio What makes you a bad sister" le confessa, serio, guardando lo schermo del loro settantadue pollici.
Gemma, un po' incredula, si solleva i capelli, tenendoli stretti in un pugno. Quando li lascia ricadere, "davvero?" chiede. "Credevo di essere la sola a detestare tutti quei na na na".
Louis, allora, con quella serietà giocosa che è un po' il suo biglietto da visita, le avvolge un braccio in vita e "non sei la sola, sorella mia" la rassicura, intimo, vicinissimo, "non sei la sola".
Su Channel 4 danno Lego House, adesso, ed improvvisamente a Gemma viene in mente che c'era anche Emma Watson, ad un certo punto, alla festa. Deve averci scambiato anche due parole, perché ha la sua risata marchiata come a fuoco nella mente. Gemma, all'inizio, non aveva idea di come vivere l'improvvisa fama di suo fratello; improvvisamente le toccava fare i conti con migliaia di followers su Twitter, con le ragazzine che la fermano da Starbucks, coi paparazzi negli alberghi del loro piccolo villaggio dimenticato da Dio e dalla Regina. Poi, col tempo, ci aveva fatto l'abitudine. E, ad un certo punto, aveva addirittura cominciato ad apprezzare gli scatoloni di vestiti spediti dagli sponsor, i regali costosi di sua madre, le attenzioni di chiunque non cominciasse una conversazione con "ma tu non sei la sorella di quello gay degli One Direction?". Quando Harry torna in salotto, sbuffando, Louis sta ancora abbracciando Gemma in silenzio. "Era Tom" fa Harry, seccato: "non sanno a chi lasciare la piccola Lux per andare alla SYNC: la babysitter ha dato loro buca".
Louis, semplicemente, "ed hanno chiesto a te di tenerla d'occhio" aggiunge, come fosse la storia di sempre, una sorta di déjà-vu. Poi prende le chiavi della Porsche dalla tasca dei suoi pantaloncini da calcio e "vai" gli dice, con un sorriso che Gemma non riesce ad inquadrare, "pensiamo noi a questo macello".
Harry afferra le chiavi che Louis gli ha lanciato al volo e "devo fidarmi?" chiede, prendendo un paio di boxer sporchi dal pavimento ancora più sporco.
"Tranquillo" è la risposta di Louis, mentre cambia canale e, sicuro di sé, rivolge uno dei suoi strani occhiolini a Gemma ed un pollice in su, il più carico di sottintesi, al suo fratello minore: "fidati di noi".


***


La telefonata alla donna delle pulizie è stata veloce. Poi Louis ha tirato fuori le scorte di alcol dell'appartamento che divide con suo fratello ed "noi due" ha annunciato a Gemma, quasi solennemente, accarezzandosi il mento, "balleremo sulle rovine di quest'appartamento".
E, per prima cosa, hanno bevuto due bottiglie gemelle di Absolut Vodka senza staccare la bocca dalla bottiglia neanche per un istante. Poi, senza fiato, si sono guardati negli occhi per un tempo infinito e sono corsi in salotto, spintonandosi come ragazzini.
È stato allora che hanno cominciato a ballare. "What makes you sexy!" ha urlato Louis, alzando il volume dell'impianto Dolby Surround dell'appartamento al massimo. Ed hanno cominciato a ballare sul tappeto di moquette, mentre a Gemma cominciava a girare la testa. Ai primi albori di nausea, hanno stappato una bottiglia di champagne ed è partita I want to break free dei Queen: allora sono saltati coi piedi nudi sul divano, per cantare come su un palcoscenico.
Gemma, ridendo, ha urlato: "non sembra che tu lo faccia per vivere, dall'entusiasmo che metti in questi teatrini".
E Louis, saltando come una cavalletta, a piedi uniti sulla pelle costosissima di quel divano del quale Harry aveva parlato per mesi, "ti confiderò un segreto" aveva detto, avvicinandolesi pericolosamente: "io non so cantare!".
Gemma aveva bevuto un sorso di champagne col fiato di Louis addosso e poi l'aveva spinto giù dal divano, ridendo dei propri crampi allo stomaco. Poi Louis le aveva passato una bottiglia di gin ed avevano brindato, lei sul divano e lui sul tavolino da caffé, agli One Direction. Quando era partita I'm sexy and I know it, che Louis aveva giurato essere la suoneria dell'iPhone di Zayn, a Gemma girava così forte la testa che aveva dimenticato dove si trovasse, cosa stesse facendo, quale fosse il suo nome.
Poi Louis aveva salito le scale e si era lanciato sul divano dalla ringhiera. Gemma, senza pensarci, aveva fatto lo stesso. Ed allora Louis le aveva raccontato dell'Australia, del bunjee jumping, di quanto Harry fosse preoccupato per lui, mentre si lanciava. Gemma aveva detto, urlando per sovrastare la musica altissima, "ed Eleanor?".
Louis, con gli occhi chiusi, mentre il pezzo finiva e partiva una classica Sweet dreams, "che c'entra Eleanor?" aveva chiesto. E Gemma avrebbe voluto dirglielo, magari con una punta di sarcasmo, che Eleanor Calder era teoricamente la sua ragazza e che si sarebbe aspettata di vedere lei preoccupata e non suo fratello, ma la musica era sempre più assordante, l'alcol sempre più in circolo, Louis sempre più frenetico.
Avevano cominciato a ballare più stretti quando una bottiglia vuota di un liquore francese anonimo si era infranta sul pavimento; quando Sweet dreams era arrivata all'ultimo refrain, Louis gliela stava cantando contro la pelle sensibile del collo. Gemma aveva bevuto l'ultimo sorso di un Jack Daniel's spuntato dal nulla con la gola in fiamme, l'apparato digerente sottosopra e le prime note di Hummer dei Foals. Ed allora avevano ricominciato a ballare davvero, ma questa volta coi corpi pressati l'uno contro l'altro, con gli occhi lucidi e le labbra secche, guardandosi negli occhi. Era stato allora che Louis aveva detto, togliendole la bottiglia di mano, "hai gli stessi occhi di Harry".
E Gemma, in un altro momento, avrebbe detto qualcosa come "in realtà è lui che ha indebitamente preso i miei" o anche "purtroppo, sai, la genetica non è un'opinione", ma adesso, proprio adesso, non riesce a fare a meno di pensare alla bocca di Louis, al suo respiro, alla sua pelle nuda sotto quella t-shirt slabrata e larghissima; e non ne ha neanche coscienza, perché non se lo perdonerebbe, ma sta pensando che quella bocca bacia suo fratello, che quella pelle si sfrega contro quella di Harry, che quel respiro accelera e s'infiamma per lui.
Non se ne accorgono neanche, quando parte un vecchio pezzo metal, quasi lento, ballabile, perché si stanno baciando.
Prima ancora in piedi, poi contro il divano al centro del salotto; le bocche incastrate come due pezzi dello stesso puzzle, le mani a cercare pelle nuda da toccare, la testa vuota e le mani in fiamme; chi ha cominciato? Chi per primo ha leccato la lingua dell'altro in modo scomposto, irriverente, quasi osceno? Quand'è che le mani di Louis sono finite tra i seni di Gemma e la t-shirt di Harry che porta addosso? In che circostanze, precisamente, è finita con la schiena sul divano, col bacino di Louis intrappolato tra le cosce?
La consapevolezza di ciò che sta succedendo la coglie alla sprovvista. Cerca di scrollarsi Louis di dosso, lo respinge, si siede sul divano. "Il tuo ragazzo" dice, con la voce impastata e sottilissima, rischiando di non riuscire a farsi sentire, "la tua ragazza cosa penserebbe di tutto questo?".
Ma le mani di Louis sono di nuovo sui suoi seni nudi, la sua bocca è contro il suo collo, la sua erezione si preme, maleducata, contro il suo ombelico, quando un "ciao" annuncia il ritorno di Harry nel loro appartamento, ancora a soqquadro.
Posa i sacchetti del Lidl sul parquet, facendo rumore con le chiavi, suo fratello. Poi sorride, mentre Louis si china appena sui capezzoli di Gemma, e "bene" sospira, abbassando il volume dell'impianto stereo e massaggiandosi le tempie, "chi ha ordinato Apocalisse per pranzo?".
Il pezzo metal finisce, mentre Louis, con ancora quel "mine" scritto a pennarello nella grafia di suo fratello sulla pancia, si solleva in piedi. Tende la mano al suo ragazzo, ad Harry Styles, al fratello di Gemma e ride della sua risata pungente, amara, sensuale. Harry la afferra.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: zeroborine