The
GazettE's Pets
03. Le Ansie Di Keiji
Ssssssììììììììììììììììììì eccolo finalmente!
E’ tornato‼‼!
E non è solo!
«Bentornato padroncino‼‼ Ciao Ruki, ciao Aoi,
ciao Uruha, non ti conosco ma ciao lo stesso, ciao Koron, ciao Kai…‼»
La voce mi muore in gola.
Oh Dio dei Pappagallini aiutami tu‼‼‼!
No, c’è anche LEI‼‼‼!
«Ciao piccolino, come stai?» mi chiede il mio adorato padroncino
avvicinandosi alla gabbia.
«E me lo chiedi?? Ti ha seguito a casa e non l’hai
vista??»
«Uh, come siamo agitati. Sei felice di vedermi?» Lo vedo guardare nella
gabbia mentre la apre, «La pappa c’è, l’acqua anche. Allora sei felice di
vedermi!»
«Sono ad una zampetta dalla morte!»
«Pennuto, sei noioso. E’ stata una giornataccia. Non
provocarmi.»
Mi cheto all’istante mentre Koron mi racconta la giornataccia di Tsuki. La mia poteva essere una giornata come tante
altre fino a quando lei è entrata in questa casa!
Nel frattempo Kai la fa uscire dalla gabbia…
cosa che mi inquieta e non poco.
Dal resoconto di Koron, effettivamente non se la passa bene. Se non
avesse un arsenale tale che la coda basta per uccidermi, potrei anche provare
simpatia per lei.
«Mi fanno passare la voglia di prendere animali» dice improvvisamente
Uruha. «Ma come fanno ad essere così rumorosi?»
Spero con tutto il cuore che non cambi idea! Mi sembra di avere già
abbastanza preoccupazioni!
«Ti sei mai ascoltato? Fai più casino tu da solo di loro tre messi
insieme» ribatte Ruki.
Intanto mi sono spostato sul dito del mio padroncino.
Ho bisogno di distrarla. Oggi ho anche te come diversivo.
«Ma lei chi è?»
«La vede anche lui.»
«Certo che la vede Tsuki. Sono loro che non la vedono.
Era in macchina con noi, ma tu non potevi vederla.»
«Ah, quindi la vedi anche tu. Credevo fosse un aiuto
inviato dalla mia Dea e la vedessi io e basta. Ma perché non parla?»
«E’ probabile che sia troppo occupata a cercare di
capire perché ci capisce.»
«O forse sta cercando di capire cosa ci fa qui? E’ la
prima volta che la…»
Mai intromettersi quando quei due non mi prestano attenzione. Un pappagallino
saggio come me dovrebbe saperlo.
Fare l’indifferente.
Beh, chiunque tu sia, sei la benvenuta. … Eh? Sono il terzo che te lo
dice? Me lo immagino. Sarò anche l’ultimo perché ci siamo solo noi tre… almeno fino a quando Tsuki non deciderà di fare di me
il suo antipasto.
«Reita, ma lo hai pettinato come te?» chiede Ruki.
«Lui non si pettina Ruki, c’è nato così.»
«Ah, allora sei tu che ti pettini come lui» dice Aoi.
Tsuki comincia a ridere.
Non l’ho capita. Che significa che il mio padroncino si pettina come me? Che significa pettinare?
Uruha gli tocca la testa…
Aaaaaahhhhhhhhh aspetta‼‼ Ha la cresta come me‼‼ Ma certo!
Ci sono arrivato. Di solito sono molto più sveglio sai? E’ che quella
gatta mi innervosisce.
Nel frattempo, Kai le si è inginocchiato accanto, «Oh no, ricomincia a
tossire‼‼»
«Ringrazia Tsuki, Aoi. Non sarà allergica a Keiji…»
dice preoccupato il mio padroncino.
Oh, magari. Sarei relativamente al sicuro. Purtroppo so che non è così.
Ride perché già mi immagina nel suo stomaco.
Mi vien voglia di piangere. Ma per il mio padroncino mi faccio forza e
gli volo sulla spalla per dargli quello che lui chiama il bacino del bentornato.
Devo stare attento perché ho il becco molto più duro del suo. Morirei
se gli facessi del male. Lui è così buono con me.
«Ah ecco, pensavo che te ne fossi scordato, Keiji!»
Mi accarezza affettuosamente e per un attimo scordo tutto il resto.
Mi ha detto che sono famoso perché mette le mie foto in rete… ancora non ho capito cosa ci fanno le mie foto in una
rete (ho capito cosa è una foto quando me ne ha messa una davanti al becco…), ma se ce le mette il mio padroncino va bene di
sicuro, quindi tu sai chi sono?
Ma mi capisci? Ah, ok.
Anche Koron è conosciuto. Sempre nella solita rete.
Mah, fino a quando mi parlano di reti ma non le vedo va tutto bene.
Tsuki invece no. Kai preferisce tenerla nascosta, specie ora che è
piccola.
Piccola. E’ un carro armato accidenti. E cresce a vista d’occhio.
Sono nervoso e quando sono nervoso non riesco a…
Dio dei Pappagallini cosa sta facendo Kai???????
LE TOGLIE QUEL COSO DALLA TESTA????? SONO MORTO‼‼‼!
«Rilassati Keiji, Tsuki ha già mangiato a sazietà
stasera, vero?»
Li vedo scambiarsi un’occhiata che mi gela il sangue.
Da quando questi due vanno così d’accordo?
«Più o meno. Oh, finalmente senza quell’aggeggio
infernale mi posso pulire a dovere. Potete sopravvivere un po’ senza di me?»
E’ una domanda trabocchetto?
Mi nascondo fra i capelli del mio padroncino mentre Koron, che
sghignazza, si accuccia sui piedi di Ruki e Tsuki fa sua una poltrona e
comincia a lavarsi.
Mi sa che ti tocca stare in piedi, a te.
«Keiji, occhio a non incastrarti di nuovo fra i capelli» mi dice il mio
padroncino.
«Sì, sto attento.»
«Ecco, bravo, così.»
«Quella gatta è incredibile» dice Aoi. «Si è presa una poltrona.»
«Non preoccuparti tesoro, ti prendo in collo io!» dice Uruha.
Scoppiano a ridere tutti.
«Con le medicine hai finito stasera, vero Kai?» chiede il mio
padroncino dopo avermi appoggiato sul supporto di legno. Avrei preferito
rimanere su di lui. «Ah no, la schiuma.»
Tsuki solleva di scatto la testa e la vedo puntare con intenzioni
chiaramente assassine…
«NON OSARE FARE DEL MALE AL MIO PADRONCINO!»
Silenzio totale.
Tsuki si volta lentamente verso di me, come tutti gli altri.
La differenza è che lei ha gli occhi ridotti a due fessure.
Oh Dio dei Pappagallini stavolta avrai bisogno di rinforzi per aiutarmi.
«Keiji… che hai?» chiede preoccupato il mio
padroncino.
Cosa ho? Te lo riassumo in due parole:
«Tanta paura!»
Torna vicino a me e mi permette di risalire sul suo dito.
Se non altro, torno su di lui.
«Ma… che era quel ruggito?» chiede Ruki
perplesso «Ero pronto a scommettere che fosse un pappagallino.»
«Chi avrebbe mai detto che dietro un pappagallino si nascondesse una
tigre?» chiede Uruha fissandomi con la testa reclinata.
Ma mi sta facendo il verso?
Sbaglia parte.
Gli mostro come si fa.
Ah, ha capito. Adesso è reclinata dalla parte giusta.
«A volte ho l’impressione che questo pappagallo mi prenda per il culo
con quella testolina reclinata» dice Uruha.
«Sembra che gli fai il verso! Sbaglierai parte!» dice il mio
padroncino.
Rimango un attimo bloccato. Mi capisce. Ecco la prova suprema. Io lo
adoro quando capisce al volo le situazioni. Come fa a non capire quanto quella
gatta mi metta in crisi?
«Ma figurati» dice Uruha.
«Ma con chi ce l’aveva?» chiede perplesso Aoi.
«Keiji, cosa ti hanno messo nel mangime oggi?»
Koron è chiaramente divertito.
Chi ha detto che cane e gatto non vanno d’accordo non ha visto questi
due.
Ti rendi conto in che situazione sono?????
«Ci deve essere qualcosa che non va oggi» dice Kai lentamente. «Anche Tsuki
e Koron hanno… diciamo discusso a casa, ricordate? Ed in macchina sono stati zitti per
poco.»
E’ una buona o una cattiva notizia? Discutevano di come uccidermi e
hanno trovato un accordo prima di arrivare qui?
«Forse sentono il nervosismo di Tsuki che sta male» dice Uruha. «Quando
sta male una femmina ne risentono tutti.»
Specie se la femmina in questione è una killer nata.
«Koron e Tsuki sono cane e gatto» dice il mio padroncino che mi sta
studiando attentamente. Effettivamente lui la testa la reclina sempre dalla
parte giusta. «E’ quasi ovvio che a furia di miao e bau diventino
rochi. Keiji dovrebbe essere un giocatore esterno.»
«Sarò un giocatore più che interno di questo passo,
interno al suo stomaco. Quella mi mangia padroncino‼‼»
Non sono riuscito a trattenermi, nella foga ho anche teso un’ala verso
quella gatta.
Io più chiaro di così non riesco ad essere.
Tsuki ricomincia a ridere.
Stavolta Koron la segue e si rovescia di schiena.
Ecco, vedo che stai ridendo anche tu.
Il mio padroncino mi guarda basito. «Keiji, non ti ho mai sentito
chiacchierare così. Peccato non capisca un benemerito cazzo di quello che dici,
perché devi essere un comico nato.»
«Ma che stai dicendo, Reita?» chiede Aoi.
«Ma non li vedi? Tsuki e Koron stanno ridendo.»
Scoppiano a ridere anche Aoi, Kai, Ruki e Uruha.
«Che serataaaaaaaaaaaaaaaaaaaa‼‼!» esclama Uruha piangendo
da come ride.
«Questa mi mancava!» dice Aoi «I gatti non ridono!»
«Nnnnooooo» dice Ruki, «ma hanno un miagolio preciso per dire che hanno
fame!» Si getta in ginocchio davanti a Tsuki e… «Come
si dice ho fame, Tsuki?»
Tsuki lo fissa come se volesse mangiarselo, poi…
«Ho fame.»
Kai ricomincia a ridere e si sdraia sul divano andando addosso ad Aoi,
Ruki fissa basito Tsuki.
«Siete tutti testimoni: me lo ha chiesto lui.»
Detto questo, la belva assassina ricomincia a lavarsi.
«Ma… ma… non è
possibile. Ha rifatto esattamente quel
miagolio!» dice Ruki rivolto a Uruha.
«Quale miagolio?» chiede
Uruha.
«Lasciamo perdere, ok?» dice Aoi «Leader, ricomponiti!» aggiunge
spingendolo di nuovo a sedere.
Tsuki gli lancia un’occhiataccia, ma credo di averla vista solo io.
E’ molto gelosa di Kai, ti fosse sfuggito. Lo chiama “il suo umano”. Ha
ringhiato e soffiato al manager un paio di volte (me lo ha raccontato il mio
padroncino, intendiamoci: io sarei morto d’infarto se fossi stato presente),
credo perché ha detto che Kai doveva disfarsene.
E’ stato Koron a spiegarmi cosa significa… e
la capisco. Eh se la capisco. Non ricordo di aver avuto una vita prima del mio
padroncino. E’ come… come se fossi nato quando ha
detto Keiji la prima volta.
Intanto il mio padroncino mi appoggia sulla sua spalla. «Tu resti con
me, ok? Sei parecchio agitato oggi, piumino.»
«Come lo chiami??» chiede Kai
fra altre risate.
«Piumino. Che vuoi? Tu chiami quella gatta principessa!»
«A volte proprio non li capisco. Il mio padroncino mi chiama
piccolo di papà.»
«Già, ma se fossi un po’ più attento ti saresti
accorto che lo fa quando gli altri non lo sentono.»
Koron ci pensa un attimo e poi si rassegna tornando a sdraiarsi.
E’ proprio vero: a quella gatta non sfugge nulla. Figurati quante
possibilità ho io, di sfuggirle.
Il mio padroncino per fortuna va a sedersi sul divano, ma dalla parte
opposta alla poltrona dove sta Tsuki.
«Quando le metti la schiuma?» chiede Uruha.
«Subito prima di rimetterle l’imbuto. Non deve assolutamente leccarsi
dopo l’applicazione.»
Koron con un sospiro sembra comprimersi sul tappeto.
«Mi si sta deprimendo il piccolino» dice Ruki.
«Ma smettila» dice Uruha.
«Dico sul serio. Oggi sembra ci sia empatia fra Koron e Tsuki. Hanno
iniziato male, ma poi…»
… magari si sono trovati d’accordo? E’ la mia fine.
«Ruki ha ragione» dice Kai. «In macchina sembrava quasi che Koron la
stesse consolando.»
Dio dei Pappagallini, ho sentito bene? La situazione è anche peggiore di
quanto temevo.
Fisso basito Koron che, ovviamente, se ne accorge.
«Pennuto, falla finita, ok? Siamo in pieno armistizio
e solo tu non te ne sei accorto. Tsuki ha altro a cui pensare. Goditela fino a
quando non si rimetterà sulle zampe.»
Per la seconda volta, stento a credere alle mie stesse orecchie.
Guardo di sfuggita Tsuki che si sta lavando accuratamente.
«Ma… ma stai davvero male?»
Parlarle può essere pericoloso, lo so… ma la
parola “armistizio” mi piace un sacco, e se lo dice Koron tutto sommato posso
fidarmi, quindi corro il rischio.
«Vuoi vedere il vero problema pennuto?»
La vedo sollevare la testa e mi rendo conto che parte del pelo sul
collo, esattamente sotto il muso, non c’è più. Al suo posto c’è una macchia
rossa.
Mi sento quasi male anche io.
«Mi… mi dispiace.»
«Compassione da parte di un pennuto? Oggi è la mia
giornata. Comunque, grazie. Ne ho proprio bisogno.»
Mi ha sorriso? Era un sorriso quello?
Oh Dio dei Pappagallini, sta proprio male poverina.
«Che devo fare per far fare le fusa a Tsuki?» chiede Aoi.
«Mah, grattale la testa» risponde Kai, «ma ora si sta lavando, potrebbe
non apprezzare.»
«Ma non è un po’ troppo… indipendente?»
chiede Ruki.
Le orecchie di Koron schizzano come me quando ho paura.
«Mmmmmhhhhh… no» risponde Kai. «Ho imparato
un sacco di cose da quando è con me. Adora i grattini sulla testa ma non sulla pancia… specie da quando l’ho fatta sterilizzare. Le piace
giocare e dormire sotto il piumone con me. Se non la fermassi passerebbe ore a
fare le fusa e la “pasta” sulla mia pancia. Detesta le cose che volano,
essenzialmente perché non riesce a prenderle. Se non vuole stare in braccio non
c’è modo di prenderla, ma se mi sale in collo… in
quel momento è un esserino che vuole dare e ricevere amore. Ed è
incondizionato. Guardala ora. E’ lì e sembra che non presti attenzione a
niente, ma è con noi e ci controlla. Quando entro in casa mi trotterella
incontro e mi da il benvenuto. Non sono più solo. A prescindere dall’avere qualcun
altro in casa con me o no.»
Tsuki interrompe la pulizia e, in un attimo, è in collo a Kai.
Tu hai visto come ci è arrivata? Io non ho fatto in tempo a muovere la
testa.
E’ velocissima.
Ecco come morirò. Mi ha appena dato un assaggio di quello che è capace
di fare.
Struscia il muso contro il viso di Kai e gli da una leccata sul becco…
«Non per niente sei il mio umano. Ti amo.»
Si sistema sulla pancia di Kai e ricomincia a lavarsi.
«Anche io» risponde Kai con un sorriso accarezzandole la schiena.
«Anche tu cosa?» chiede Uruha
perplesso.
«La amo» risponde Kai.
«Non prenderò mai un animale» decide Aoi. «Vi state completamente
rincoglionendo!»
«Se tu avessi un gatto dovresti prendere una femmina e chiamarla En»
dice Ruki grattando la gola a Koron che se la gode.
«Sei simpatico come un calcio in culo alle 6.00 la mattina» ribatte Aoi
fra le risate generali.
«Se prendessi un gatto avrei un compagno di bevute fisso in casa» dice
Uruha.
Se prendi un gatto tu, giuro
che mi suicidio. Sei il migliore amico del mio padroncino,
maledizione‼‼ Stai più qui che a casa tua‼‼
«Se tu avessi un gatto lo uccideresti in meno di due minuti!» ribatte
il mio padroncino dopo un attimo di silenzio generale «Gli animali non bevono
alcolici‼»
Uruha lo fissa un attimo, poi… «Peccato non
possano guidare allora. Ci sarebbe sempre qualcuno sobrio che mi riporta a
casa.»
«Già, uno chauffeur che si ricarica ad acqua e croccantini» dice Kai
divertito.
«Sei scemo forte eh…» dice Ruki.
Tsuki si stiracchia improvvisamente e si appallottola in grembo a Kai
che l’accarezza. «Sei stanca, vero principessa?»
«Forse è anche l’antibiotico che la destabilizza» dice Ruki.
Ah, ecco… ci doveva essere una spiegazione.
Vorrei conoscere questo Antibiotico e
farmi spiegare come si fa a destabilizzare quel bulldozer.
«Quasi certamente» dice il mio padroncino. «Per fortuna Keiji non ha
problemi di salute. Non saprei come fare.»
«Fino a quando mi tratti così, non avrò problemi di
sorta.»
Gli do una beccatina sotto l’orecchio.
Lo sento ridere. «Ho il pappagallino più affettuoso del mondo!»
«Ma perché non viene mai sulla spalla a me?» chiede Uruha.
Ora sei troppo vicino a Tsuki. Troppo. Spiacente.
«Fallo contento, Keiji. Tsuki, io e te siamo in
armistizio.»
Guardo Koron per qualche secondo, poi prendo la decisione.
Sperando che non sia l’ultima della mia vita.
Con un breve volo mi sposto sulla spalla di Uruha.
Cala il silenzio più assoluto.
«Ditemi che sto sognando…» mormora Uruha
sbalordito.
Il mio padroncino mi sta fissando stupefatto. Non penserà mica che lo
preferisco a lui vero??
Il sorriso che gli illumina improvvisamente il viso mi blocca dal
tornare di corsa sulla sua spalla. «Bravo Keiji, sono orgoglioso di te‼!»
Uruha mi gratta dolcemente sotto il becco con un dito, «Ma bastava
chiedere? Se lo avessi saputo prima!» dice ridendo contento «Come sei
piccolino, sei tutto piume!»
«E’ quello che gli salva la vita…
non mi fa neanche da antipasto. E poi le piume non le digerisco, è già
fastidioso rigurgitare il mio pelo.»
Mi volto verso Tsuki. Avrei giurato che stesse dormendo! Non si è mossa
di un millimetro, occhi chiusi.
O quasi.
No, a guardarla bene uno è un po’ aperto.
Diavolo di una gatta!
«Mi stai proponendo un armistizio a vita o è l’Antibiotico?»
Koron schizza sulle zampe e comincia a saltellare da come ride.
Inutile dire che spaventa a morte Ruki che balza in piedi. «KORON,
PICCINO, CHE HAI???» si getta in ginocchio accanto a lui «Ti è andato di traverso
qualcosa?? Oh cazzo, aiutatemi voi‼»
Tsuki non si è mossa e Kai non si azzarda a disturbarla.
«Fammi smaltire l’antibiotico e poi te lo dico.»
«Uruha, se cominciassi a parlare di prendere un qualsiasi animale in casa, anche da ubriaco, ricordami questa
scena, intesi?»
«Stai tranquillo Aoi. Tu farai lo stesso, ok? Ti prendi il nano o il sacchettino
di pulci?»
«Il nano.»
«Perché ho perso tempo a chiedertelo?»
Mi trovo improvvisamente il viso del mio padroncino vicinissimo e mi
appoggio a lui.
«Se mi ci metto d’impegno uno dei due lo convinco ad adottare la tua
fidanzatina. Chi preferisci?» mi sussurra.
Lo guardo incredulo.
Dio dei Pappagallini, grazie. Grazie per questo padroncino
meraviglioso.
«Aoi?»
Scuoto la testa e il resto del corpo per riflesso.
«Uruha allora?»
Gli do una leggera testata sulla guancia.
«Aggiudicato Uruha.»
«Io ti adoro. Mi getterei nelle fauci di Tsuki per te.
Ma ti prego non mettermi alla prova.»
Il mio padroncino mi gratta dolcemente il petto. «Se mi stai dicendo
che mi vuoi bene, te ne voglio anche io.»
Con il mio becco cerco il suo e lui mi asseconda. Mi viene da piangere
per quanto sono felice.
«Ehi Tsuki, hai qualcosa in comune con Keiji» dice improvvisamente Kai.
Koron è in collo a Ruki e gli sta lavando la faccia a suon di leccate.
Per farsi perdonare, quel cane non ha uguali su questo pianeta.
«Già, di questo passo dovrò mettere in pensione la fascetta per il
naso.»
«Starai scherzando?» chiede Uruha attonito «Che c’entra?»
«Tsuki esterna il suo amore per Kai leccandogli il naso, Keiji mi ci
struscia il becco.»
C’è un silenzio assoluto per qualche secondo.
«Ok, dobbiamo trovare un diversivo per Keiji» stabilisce Uruha.
«Io un’idea ce l’avrei…» dice il mio
padroncino chiudendo velocemente solo un occhio e riaprendolo subito.
«Sentiamo.»
Mi piace quando fa così. Cerco di imitarlo ma proprio non ci riesco.
«Adotta una femminuccia gialla con la cresta e siamo a posto.»
«Co… co… COSA????» esplose Uruha «E’ arrivato il
momento di andarmene!»
«Ma Uruha…!» comincia Ruki.
«Di corsa anche! A domani ragazzi‼ Ryo, tu dormici sopra e
rinuncia all’impresa, per cortesia!»
Se ne va davvero.
Posso dire addio alla mia fidanzatina.
Mi è venuta voglia di comprimermi sul tappeto.
«Oooohhhh non preoccuparti Keiji. Siamo
appena all’inizio!» dice il mio padroncino «Azzardando un pronostico conoscerai
la tua fidanzatina entro un mese!»
Aoi si alza con lentezza.
«Dove vai?» chiede Kai.
«Me la do a gambe levate prima che a te o a Ruki vengano strane idee.»
«Io non voglio un fidanzato, ho già il mio umano.»
L’informazione è data senza muovere baffo o zampa.
«Invece io una fidanzatina la gradirei
davvero‼‼»
Questa invece è scodinzolata, con la lingua al pavimento e a dir poco entusiasta.
«Una fidanzata per Koron?» sembra chiedere Ruki come a voler essere
sicuro di aver capito bene.
«A domani scellerati‼!»
E anche Aoi sparisce.
«Ruki, io e te dobbiamo mettere a punto un piano» dice il mio
padroncino.
«UNA FIDANZATA, SSSSSììììììììììììììììììì‼‼
REITA TI ADOROOOOOOOOOOOO‼‼‼‼
ADOTTAMI‼‼‼!»
Koron è impazzito.
E Reita è il mio padroncino.
Senza compromessi.
Ma la mia saggezza mi dice che è meglio tenermelo per me. Rinsavirà.
«Io e Tsuki invece stiamo bene così adesso, vero?» chiede Kai.
Per tutta risposta, Tsuki solleva la testa e lo guarda.
«Però quando saranno due cani e due pennuti mi
aiuterai, vero?»
«Ma certo, che ce ne facciamo noi di un fidanzato e una fidanzata?»
Un nuovo sorriso si disegna sul muso di Tsuki e si conclude con uno
sbadiglio che, se ce ne fosse bisogno, mi conferma che potrebbe fare di me un
solo boccone.
Quelle zanne sono spaventose anche viste da qui.
Aspetta.
Non… non
penserà mica che mi fidanzo per sfamarla meglio vero?????
Devo assolutamente conoscere questo Antibiotico‼‼!
Aspetta, ora che ci penso: tu come ti chiami? Sei per caso tu
Antibiotico??
______________________________________________
NOTE:
En = alzi la mano chi non sa che è il nome delle chitarre di Aoi. ;)
kenia kenny: “Questa sarà una di quelle fic
che leggerò in quei momenti in cui voglio essere felice *-* grazie <3” … ma
grazie a te. <3
Stai certa che te la ricorderà. Quella fan art! XDDD
Kryss369: benvenuta! Grazie della recensione!
Soddisfatta di Keiji e Reita?
Principessa Neve di Luna: non ho mai avuto disegni romantici per Koron e
Tsuki. Proprio non esiste. Sono cane e gatta! XDDDD
Grazie per la richiesta di amicizia su FB e per aver deciso di
“seguirmi”!
Ami
For a Dream: Arigatouuuuuu!
Spero che Keiji non abbia deluso… se scrivere
di una gatta e un cane è stato un po’ un terno al lotto, entrare in quel capino
giallo è stato un salto nel buio‼! >.<
_Aelite_: ti adoro watashi mo, premesso questo….
scusami chibi ma deve finireeeeeeeeeeeeee‼‼
*si dispera anche lei*
E’ proprio pensata come una istantanea di una serata qualsiasi.
Il rapporto Kai/Tsuki è pari pari quello che ho con Perla. Ho perso il
conto delle serate passate con lei sul divano a farle da materasso (fusa e
“pasta” a volontà). Quando sono tornata dall’ospedale per settimane mi è venuta
addosso circumnavigando la pancia. Senza che le dicessi niente. Mi si
accucciava sul petto, sotto il mento. Mi seguiva in bagno, mi riaccompagnava a
letto. Mi ha fatto la guardia. XDDD
Vortex: Ben trovata! Benvenuta!
Grazie della recensione e dei complimenti.
Mi fa sempre piacere leggere la prima recensione di qualcuno che mi
legge, magari per la prima volta.
Keiji il paranoico ha passato l’esame?
Riot Star: ma ciao bella‼ Da quanto tempooooooooooo???
Spero tu abbia ragione, perché mi manca tantissimo lo scrivere come
facevo un anno fa. Ho anche aggiornato e odiato ciò che ho scritto.
Allucinante.
Leggere dei cavalli mi ha fatto sorridere. Quando ami gli animali,
qualsiasi animale, cerchi di capirlo e speri che ti capisca.
Ed eccoci alla fine.
Risponderò alle recensioni dell’ultimo capitolo con l’opzione di
risposta del sito.
Spero sia stato un bel viaggio anche per voi.
Alla prossima.