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Autore: Violet Tyrell    18/06/2012    6 recensioni
Chi era, Minos, prima di abbracciare la causa di Hades?
Lui stesso lo aveva dimenticato, e non si poneva più domande strane su cosa fosse meglio; da quando era giunto in Ade, Minos aveva trovato la propria dimensione e non sentiva la mancanza di quella vita terrena che aveva vissuto per tanti anni.
Minos- Giudici - Nuovo pg.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grifon Minos, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Der Puppenspieler Sì, sono viva.
No, non sono un miraggio.
Per chi ne è felice, la Vio è tornata u.u con calma e senza alcuna fretta, però.
Storia senza pretese ambientata nell'Ade canonico(no Canvas o ND, per capirci), in primis userò il mio amatissimo Minos del Grifone, ci sarà un nuovo personaggio(no Mary Sue, non le so manco creare xddd) e i Giudici. Insomma, gli spectre u.u
Se siete Goldisti, ahimè non li troverete.
Un bacio a tutti colo che leggeranno, recensiranno in qualunque modo (critiche costruttive ben accette) e mi seguiranno in questa nuova avventura.
La dedico alle mie care amiche di EFP e FB, e a tutti coloro che credono nel detto "anche i personaggi cattivi sono interessanti, specie se bistrattati e poco considerati". L'avvertimento OOC non è necessario.





Der Puppenspieler




Lui aveva dimenticato da tempo che cosa volesse dire essere vivi; la permanenza in Ade lo aveva completamente isolato da quella che era la sua vita di un tempo.

Chi era, Minos, prima di abbracciare la causa di Hades?
Lui stesso lo aveva dimenticato, e non si poneva più domande strane su cosa fosse meglio; da quando era giunto in Ade, Minos aveva trovato la propria dimensione e non sentiva la mancanza di quella vita terrena che aveva vissuto per tanti anni.


***



Londra. Una città assolutamente piena di vita; quello sarebbe stato il teatrino del Grifone avernale per quel giorno. Raramente il Giudice saliva in superficie, ma in questo caso c'era un'ordine ben preciso, ovvero seminare morte e distruzione al fine di dimostrare che Hades non temeva un confronto con l'eterna rivale Athena.
La sola precisazione che Pandora gli aveva fatto avere, era quella di non scegliere un luogo greco; volevano destabilizzare le certezze altrui, pertanto era libero di recarsi dove più gli garbava... e compiere il proprio lavoro.




***




Pochi minuti erano bastati invero per scatenare il panico: nessuno aveva mai visto un'essere del genere e tutti strillavano. Chi poteva, scappava. Erano in netta minoranza comunque, dato che il Giudice si stava divertendo a tirare letteralmente i fili di quello spettacolo: che delizia, il suono delle ossa che si spezzava, contornato dalle grida di dolore delle vittime che nulla potevano contro il devastante potere del suo amato Cosmic Marionation.
La piazza principale di Londra era ormai un campo di battaglia: i cadaveri erano disseminati qua e la come se fossero stati appoggiati casualmente. In quell'istante una ragazzina strillava a pieni polmoni, ma poco dopo anche il suo lamento venne meno: evidentemente Minos aveva fatto spezzare tutte le sue ossa, riuscendo facilmente a tacitarla.
Un sorriso si delineò sul suo volto: ecco il suo potere, chi o che cosa avrebbero potuto contrastarlo? L'odore di morte era ciò di cui si nutriva e si sentiva davvero a casa propria; un attimo dopo il sorriso vacillò per alcuni istanti mentre alcune gocce di sangue caddero a terra. Qualcosa di tagliente lo aveva sfiorato all'altezza del collo, pur senza colpirlo; Minos alzò lo sguardo e vide la ragazzina vestita di verde chiaro che lo guardava con aria di sfida. Non aveva visto che gli avesse lanciato contro quel pugnale, era stato troppo impegnato a occuparsi degli altri.
"Piccina, la mamma non ti ha insegnato che lanciare pugnali non è un'azione da signorina ben educata?"
Il sarcasmo grondava da ogni sillaba pronunciata, e la ragazza arretrò automaticamente di due passi; quell'uomo giovane la spaventava  - soprattutto vista la strana armatura che indossava -, ma non era riuscita a impedirsi di agire. Le sue due amiche erano state ridotte a cadaveri senza che lei potesse fare qualcosa, e vederlo addirittura compiaciuto... No, era davvero troppo.
Elise capì subito di essere nei guai: qualcosa di invisibile e indefinito ghermì il suo corpo, come se l'uomo in armatura la stesse usando come burattino. "Da brava, rispondimi: ti fa male, vero?"
La voce di Minos somigliava a quella di un gatto ronfante, mentre si crogiolava nella superiorità di potere; era solo una stupida umana che ben presto si sarebbe trovata a terra, a far compagnia ai cadaveri. Il rumore delle ossa che si spezzavano parlò un linguaggio molto più chiaro di quello che la giovane Elise avrebbe potuto dire; le sue urla erano sempre più forti, eppure non implorava la morte.
E Minos si divertiva troppo per smettere: perchè rompere subito un giocattolo quando lo si poteva utilizzare a proprio piacimento? Doveva anche essere molto giovane, Minos calcolò che potesse avere a malapena diciotto anni; il corpo della ragazza venne lasciato cadere a terra, ma lo spectre sapeva di non averla uccisa. Elise agonizzava, preda di un dolore infinito, ma il Giudice aveva visto qualcosa di imprevisto.





***



"Hai cacciato, oggi?" La replica di Aiacos andò perduta; Minos gli passò davanti, diretto al proprio Tribunale, il corpo della ragazza buttato sulla spalla come un sacco di patate qualunque; non diede segno di voler rispondere al collega, e depositò la giovane Elise con malagrazia su una branda mentre alcuni skeletons lo osservavano timorosi.
Era pericoloso parlare in presenza di Minos, lo sapevano tutti e di conseguenza si regolavano.
"Fate in modo che si riprenda, ma senza esagerare. Questo non è un centro benessere". Lo disse con aria impassibile, l'autocontrollo di nuovo presente: lo sfogo di poco prima a Londra era ormai solo un ricordo; attese che i poveretti annuissero per poi allontanarsi.
C'erano delle anime da giudicare, il lavoro nell'Ade non mancava mai.






Note:

La psicologia di Minos sarà sviluppata andando avanti: da quello che so io è uno molto freddo, ma che mentre duella diventa sadico. Spero di avere reso abbastanza bene la cosa.
Siamo circa nel 1984. Ho sfasato un po' le cose in Ade, ovvero ho fatto sì che ci sia già "vita" diciamo xddd spero possa essere gradevole la cosa. Mi sembra chiaro che Elise non è morta u.u e che quindi deve avere delle caratteristiche per poter entrare - anche costretta - in Ade senza crepare.
A voi u.u

   
 
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