Nick

<< L'ho persa, Joe >>.
<< Non per sempre >>.
<< Si, invece. Sono stato un codardo, e l'ho persa >>.
<< Perché fai sempre così, Nick? Perché non.. a volte non ti capisco proprio >>.
Eravamo seduti nel soggiorno di casa nostra ed era passato un mese da quando avevo chiesto a Miley di restare e lei mi era semplicemente scivolata via dalle braccia.
E me lo meritavo, eccome se me lo meritavo.
Ero stato un codardo.
Come potevo pretendere di averla senza lottare seriamente?
Adesso lei era con Liam, chissà dove a fare chissà cosa, e io ero nella mia cucina a mangiare una pizza con mio fratello.
Che depressione, ragazzi.
<< Non lo so, Joe! Davvero, non lo so.. >>.
<< Ma lei è l'amore della tua vita e tu.. sembra che quasi non te importi, quando entrambi sappiamo che stai morendo adesso, senza di lei.. è come se tu volessi farti del male >>.
<< Non sono un masochista >> dissi, anche se forse non era proprio vero.
A volte mi ero inferto le peggiori punizioni possibili giusto per sentire qualcosa. 
Mi ero lasciato scappare Miley così tante volte che ormai avevo perso il conto.
Ogni volta lei mi trattava bene e tutto quello che riuscivo a fare io era ferirla, ferirla e ferirla solamente.
Mi sentivo un idiota, il peggior uomo sulla faccia della terra, ma non potevo neanche fare grandi gesti visto che lei era fidanzata con un altro.
<< A volte invece penso che tu lo sia, eccome! >> mi appostofò Joe, colpendomi sulla nuca con la mano. << Svegliati, fratellino! Hai l'amore della tua vita a portata di mano e te ne stai in cucina con me a mangiare una pizza che neanche ti piace! >>.
<< Si che mi piace la pizza.. >>.
Joe mi colpì di nuovo. << Coglione, svegliati! >>.
Mi presi la testa fra le mani, stavo per scoppiare a piangere. 
Miley era l'unica ragazza che mi avesse mai fatto piangere.
E io piangevo per tante cose.
Joe mi prende sempre in giro, dice che sono troppo sensibile, ma non ho mai pianto per nessun'altra che non sia stata Miley.
Ho pianto per film.
Mentre scrivevo canzoni. 
Per un amicizia persa.
Ma mai, per una ragazza che non sia Miley.
Perché lei era l'unica che ne valeva la pena. 
Eccome.
<< Joe.. non è così semplice... lei sta con un altro, ricordi? >>.
<< E allora? Tu sei arrivato prima! >>.
<< Non è un pupazzo e noi non abbiamo tre anni >>.
<< Per certe cose si ha sempre tre anni, Nick. Quindi ora vai a riprenderti la tua ragazza >>.
<< Non è più la mia ragazza... >> piagnucolai, come - appunto - un bambino di tre anni.
<< Dio, a volte sei insopportabile! E smettila di piangere! Non serve a niente, sai? Esci e prenditi quella ragazza, cazzo! >> mi urlò Joe, alzandosi di scatto e costringendomi a fare lo stesso.
Cercai di nascondere le lacrime, ma Joe le vide comunque.
Per un secondo la sua espressione sembrò quasi dispiaciuta, ma un attimo dopo riprese ad urlarmi contro: << Reagisci, Nicholas! >>.

Miley

Liam era diventato un estraneo per me, da quella serata con Nick.
O meglio, l'avevo fatto diventare un estraneo. 
Non parlavo con lui, non lo baciavo, non ridevo alle sue battute cretine, non andavo alle sue premiazioni.
Lui mi chiedeva che diamine avessi, io non rispondevo.
Mi ero chiusa in me stessa, di nuovo.

Selena

<< Justin, senti.. >> inizia, ma lui non mi fece finire. Mi prese per mano e ne baciò il palmo. << Dispiace anche a me >> disse. 
Non gli avevo parlato per quasi un mese.
Mi facevo vedere agli eventi con lui, sorridevo davanti alle telecamera, ma dentro di me mi sentivo terribilmente in colpa, perché sapevo che Justin moriva dalla voglia di capire cosa stesse accadendo dentro di me. E io glievo avevo nascosto. Ma lui aspettava, mi aspettava sempre. 
<< Selena, >> mi guardò dritto negli occhi, << Io ci sarò sempre. Basta fuggire, okay? Non c'è bisogno che nascondi chi realmente sei con me, speravo che tu l'avessi già capito.. con me puoi essere tutto quello che vuoi >>.
Sorrisi, il primo vero sorriso dopo un mese. << Okay.. scusa.. ma forse dovrei parlarti di una cosa.. >>.
<< Nick Jonas >>.
<< Oh.. lo sai.. >>.
<< Non posso prendere il posto del tuo primo vero amore, lo so.... >>, i suoi occhi divennero lucidi.
Justin Bieber. 
La celebrità mondiale.
Stava. 
Piangendo.
Per me.
Mi sentii la persona più importante del mondo.
Lui non mi nascondeva, non mi costringeva ad essere nessun'altra.
Non dovevo essere Miley Cyrus con lui, dovevo essere Selena Gomez. 
O meglio, Sel.
Sel e basta.
<< No, Justin, non puoi.. e sai perché? >>, mi avvicinai a lui. 
<< Mmh.. >>.
<< Amore, guardami.. >>, gli presi il viso fra le mani. Fanculo a chi diceva che sembrava un bambino, questo qui è il mio uomo.
Justin sollevò lo sguardo, << Mi hai chiamato amore.. grazie. Ti amo, ti amo, ti amo.. >> appoggiò il suo viso sul mio collo, riempiendomi di baci e carezze. Dolce, premuroso, perfetto per una come me che nella sua vita sentimentale aveva ricevuto solo rifiuti.
Accarezzai i suoi capelli dorati, << Justin, tu non puoi prendere il posto del mio primo amore, ma semplicemente perché non c'è mai stato quel "posto" prima di te.. non c'è mai stato nessun amore, prima di te.. tu sei il mio primo vero amore >>.

Nick

<< Sto reagendo! >>.
<< No, invece! >>.
<< Joe smettila di dirmi cosa devo fare!! >>.
<< Io invece te lo dico perché sono tuo fratello maggiore e tu hai bisogno di qualcuno che ti prenda a calci in culo! >>.
<< E' Kevin il maggiore, non tu! >>.
<< Kevin non c'era tutte le volte che piangevi per lei! >>.
<< Smettila, smettila! >>.
Mi sentivo che la teste stesse per scoppiare.
<< Fai qualcosa, allora!!! >>.
<< Cosa!? >>, diedi un pugno al tavolo della cucina.
<< Va a riprenderti l'amore della tua vita, Nicholas Jerry Jonas! >>, mi diede una spinta, abbastanza forte da farmi sbattere contro il tavolo.
Ma quella spinte non mi fece solo male, mi fece scrollare di dosso tutte le mie insicurezze.
Joe aveva ragione. 
Ma io avevo paura, avevo sempre avuto paura. 
E se Miley non mi volesse più? E se adesso fosse felice con quello lì? Come farei?
Ma erano domande a cui, finalmente, avevo deciso che avrei dato delle risposte. 
Presi la mia giacca e andai verso la porta, spostando ogni cosa che mi intralciasse anche solo minimamente. 
Joe mi seguì, faticava persino lui a tenere il passo con me. << Dove hai intenzione di andare?, sentiamo >>.
<< Vado a riprendermi l'amore della mia vita, come hai detto tu >>.
Stavolta, gli occhi di Joe si riempirono di orgoglio. << Questo, è il mio fratellino! >>.

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okay, questo capitolo è.. un casino.
non ha senso, veramente. 
ma non postavo da tanto e quindi..
boh, diciamo che è di passaggio e fa' un po' schifo.
ma come sempre, mi farò perdonare.
xoxo. mils