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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    18/06/2012    1 recensioni
(All27)(Fluff)
I Vongola aspettando l'arrivo dell'anno nuovo riuniti attorno al kotatsu in attesa di qualcuno...
Una All27 schifosamente fluff che non avrebbe mai potuto vedere la luce senza l'infinita pazienza della mia beta ufficiale _Kurai_ UwU
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ASPETTANDO L'ULTIMO DELL'ANNO


Lambo era seduto in grembo a Chrome e guardava ammirato fuori dalla finestra la neve che cadeva. Nevicava anche piuttosto forte, con il vento che soffiava violento e che mozzava il respiro ad eventuali ed incauti vagabondi, senza contare il gelo pungente che s'insinuava fin nelle ossa, ma al piccolo tutto questo non importava: finchè era al sicuro, con il suo pigiama bianco e nero addosso, e la bocca piena di mochi, con la sorellona Chrome che lo cullava, tutto il resto non era importante.

Tranne forse le persone che tutti loro lì riuniti stavano aspettando.

Quando arrivano?!” biascicò il bambino, che saltellava in grembo alla paziente illusionista.

Anche lei, in pigiama e praticamente asserragliata sotto il kotatsu, sorrise gentile: “Presto, hanno detto che ci avrebbero messo poco.”

Lambo sbuffò, seccato e forse anche lievemente insonnolito – dopotutto era tardi per lui – ma a distrarlo giunse un piatto stracolmo di dolci colorati e una piccola tazza di latte caldo.

Con la manina paffuta, ne agguantò una manciata, suscitando le risate sottovoce di Takeshi, che provvedette a passare a Chrome la teiera per riempire la propria tazza di thè: “Finchè è caldo bevilo, poi andrò a farne dell'altro.” la incoraggiò la Pioggia.

La ragazza annuì, sorridendogli riconoscente.

Al momento, nella stanza già così abbastanza affollata, c'erano solo loro, riuniti attorno al kotatsu che avevano tirato fuori e sistemato apposta per l'occasione e attorno al quale avevano poltrito tutto il giorno: c'era Takeshi, che non perdeva di vista la porta del salotto di casa Sawada, c'era Chrome, che bilanciava la propria attenzione tra la porta e il bambino che non si era più staccato da lei da tutto il giorno – nel mentre, teneva la testa pigramente poggiata sulla spalla di Mukuro – e naturalmente l'altro Guardiano della Nebbia, che fischiettava con fare insolitamente allegro mentre creava piccoli fiori di loto mediante le proprie illusioni, quasi impalpabili al tocco ma meravigliosi alla vista.

Infine Ryohei, che russava sonoramente dall'altra parte del tavolo, con la testa poggiata su di una vecchia rivista e il corpo nascosto dalla spessa trapunta colorata.

Il silenzio che li avvolgeva, misto al calore della compagnia e dell'affetto, era piacevole, questo si, eppure sentivano la mancanza di qualcosa – o piuttosto qualcuno – che impediva loro di essere totalmente sereni e tranquilli nell'attesa che il tempo, scorrendo, li traghettasse tutti assieme nel nuovo anno.

Lambo vuole sapere quando arrivano...” borbottò il Fulmine ormai vinto dal sonno.

Mentre Chrome lo sistemava meglio, di modo che fosse del tutto raggomitolato sotto la trapunta, Mukuro alzò lo sguardo verso la pendola che ticchettava pigramente: “Sono decisamente in ritardo. Dobbiamo preoccuparci?” notò lui con uno dei suoi soliti e poco rassicuranti sogghigni dipinti in volto.

La Pioggia, che a propria volta stava seriamente rischiando di crollare tra le braccia di Morfeo, scrollò la testa con espressione intontita e sorridente: “Arriveranno presto...” biascicò, allungando a tentoni la mano alla ricerca di un cuscino e abbandonando il manga che stava leggendo al proprio triste destino, quello di essere ignorato senza pietà alcuna.

Ebbe appena poggiato il cespuglio spettinato che aveva al posto dei capelli quando udì distintamente il rumore della porta d'ingresso che s'apriva, seguito da due voci ugualmente familiari e infine dal rumore di qualcuno che armeggiava in cucina.

L'entusiasmo generale ebbe una decisa impennata.

Quando poi anche la porta del salotto s'aprì, il volto stanco di Tsuna venne accolto dai sorrisi dei tre ancora svegli: “Bentornato Boss...” sussurrò Chrome.

Sawada si fece strada tra I libri, le coperte e le tazze abbandonate per ogni dove, scivolò accanto a Yamamoto per salutarlo poi raggiunse Mukuro e Chrome, sedendosi in mezzo a loro: “Scusate il ritardo.” disse lui, raccogliendo Lambo e poggiando un bacio sulla guancia dell'illusionista.

La mano snella di Rokudo gli sfiorò la guancia: “Kufufufu, sei gelato Tsunayoshi.” decretò lui, gettandogli addosso un lembo della trapunta.

Il bambino si rannicchiò contro il petto del bruno, afferrandone il bordo della casacca con le ditine paffute mentre la porta, apertasi nuovamente, permise ad Hayato di raggiungerli: Takeshi fece per alzarsi per aiutarlo a trasportare il pesante vassoio ingombro di ogni possibile genere di conforto sufficiente per tutti loro ma l'argenteo lo bloccò con un semplice gesto della mano, costringendolo a starsene rannicchiato al caldo.

Sfregandosi gli occhi e sbadigliando, il Cielo gattonò fino all'altro lato del tavolo, accomodandosi accanto a Takeshi e lasciando al contempo un po' di spazio anche per la Tempesta: “Temevamo aveste deciso all'ultimo momento di passare il Capodanno da qualche altra parte.” flautò Mukuro, “Sasagawa, svegliati. Sono arrivati” disse infine, allungando la mano a scrollare poco gentilmente il pugile, che si svegliò con un sobbalzo.

Ben svegliato, oniisan.” lo salutò Tsuna, cullando Lambo.

Siete in ritardo...” mormorò lui, ancora intontito dal sonno.

Ci abbiamo messo il tempo che ci voleva...” replicò burbero Gokudera, rabbrividendo di freddo a propria volta.

Chrome gli allungò la propria tazza ancora intonsa e lievemente fumante: “Per scaldarti.” disse solo, riappropriandosi della posizione che teneva in precedenza.

Hibari si è fatto sentire?” chiese il Sole, guardandosi attorno, indispettito nel notare la mancanza del prefetto.

Il volto di Tsuna si rabbuiò mentre scuoteva la testa sconsolato: “Non siamo riusciti a trovarlo da nessuna parte...” ammise, visibilmente deluso.

Che. E' un maledetto ingrato...” sbottò Hayato, scottandosi la lingua con il tè.

Magari aveva qualcosa di importante da fare.” la buttò lì Yamamoto, cingendogli le spalle con un braccio e facendolo praticamente coricare accanto a sè malgrado le proteste: “Cosa può esserci di più importante?!” riuscì a dire, prima che Lambo si aggrappasse a lui nel dormiveglia e restasse appiccicato al suo collo.

Chrome si lasciò scappare una risata, risata che subito attirò l'attenzione di Ryohei e il suo entusiasmo: “Sawada, convincila a ridere di più!” saltò su il pugile, pungolando la ragazza, “Ha un suono estremamente bello!”

Lei arrossì mentre Mukuro le baciava una guancia.

E mentre tutti quanti si sistemavano come meglio credevano, l'orologio finalmente segnò la mezzanotte.

Buon anno a tutti...” sussurrò il Cielo, avvicinando le labbra alla tazza colma di liquido fumante.

Una mano si allungò ad afferrargli la manica del pigiama e I suoi occhi incrociarono quelli insonnoliti dell'argenteo: “Juudaime, fa freddo...” si lamentò con preoccupazione il braccio destro, tirandolo delicamente verso di sè.

Arrivo subito.” gli rispose in un sussurro prima di alzarsi.

Fece rapidamente il giro del tavolo per assicurarsi che tutti fossero ben coperti, poi andò a spegnere la luce della stanza, avvolgendo tutta la Famiglia di una piacevole e silenziosa oscurità e infine raggiunse gli altri, cercando di non rubare troppo posto a Ryohei o ad Hayato e Takeshi; allungò la mano come a sincerarsi della presenza di Lambo poi si lasciò precipitare tra le nebbie del sonno.

Ma la Famiglia non era ancora completa e fu solo quando, verso l'alba, udì il sussurro seccato di Hibari che gli intimava di fargli un po' di posto, che si rese conto che quello era, senza dubbio alcuno, il miglior Capodanno della propria vita.

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Note dell'Autore:

Una All27 schifosamente fluff che non avrebbe mai potuto vedere la luce senza l'infinita pazienza della mia beta ufficiale _Kurai_ UwU

   
 
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