Sorrido. «La “nuova me”?»

«Si, la “nuova me”. Come la “vecchia me”, solo migliore»

Migliore, certo.  È fin troppo facile, non trovi?

«Mi sei mancata, Cassie» confesso, studiando il tuo viso.

Tu, come da copione, rispondi pronta. «Mi sei mancata anche tu»

«No, ma dico davvero!» ribadisco seria «Mi sei mancata davvero» 

Vacilli impercettibilmente: queste battute non erano programmate.

«Ti voglio bene» aggiungo, tirando forse un po’ troppo la corda «Tu me ne vuoi?»

«Si» Hai paura e pure tanta. «Ne voglio in linea di massima»

Basta parlare, adesso: balliamo.

Questo smoking è ancora troppo largo, ma non importa la taglia: sei comunque bellissima.



 

 

Keep calm and read here.
Questo unseen è un qualcosa di meraviglioso e non mi interessa se sono appena le 8 e 38 ed io sto invadendo questo fandom, perché dovevo scriverne. A chiunque ancora non abbia avuto la fortuna di vederlo, lo consiglio vivamente: su youtube lo trovate anche sottotitolato in Italiano, se in Inglese non siete proprio una forza ;)
Amo Cassie in questa scena: calibra le parole, sorride tanto e segue un copione, appunto, impartitogli dalla clinica in cui era ricoverata. E allora Chelle, quasi per farle capire che è tutto finito, che ormai è solo un brutto ricordo, la sconvolge interiormente, inserendo frasi e parole che nessuno le ha insegnato ad aggirare: in sostanza, credo che se in una fic si parla della dolce Cassandra, l'angst sia inevitabile. Per quanto riguarda la drabble... be', non mi hanno fornito del mistico dono della sintesi, quindi critiche (costruttive) sono più che bene accette!
Adesso vado, i postumi di una notte in bianco si fanno sentire .-.
Piccia.