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Autore: lirin chan    19/06/2012    7 recensioni
Balthazar spedisce Dean anni nel futuro per impartirgli una 'terapia d'urto'. Riuscirà il nostro cacciatore a sopravvivere all'idea di vivere insieme a Castiel e di avere addirittura un figlio?! Probabilmente no...
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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Autore: Lirin Chan
Fandom: Supernatural
Personaggio/Coppia: Dean/Castiel
Rating: Pg13
Spoiler: Metà sesta serie, prima della scoperta del patto di Castiel con Crowley
Capitoli: 1/X
Conteggio Parole: 1629
Beta: Princess_Perona
Trama: Balthazar spedisce Dean anni nel futuro per impartirgli una 'terapia d'urto'. Riuscirà il nostro cacciatore a sopravvivere all'idea di vivere insieme a Castiel e di avere addirittura un figlio?! Probabilmente no...
Note: Parto subito col dire – prima che piovano accuse di plagio – che il nome del bambino l'ho ripreso dalle bellissime fanfiction di koorime e samek che io venero con tutto il cuore per quelle meraviglie che hanno creato e che spero possano perdonarmi per aver ripreso questo particolare che io ho adorato.
Ovviamente questa storia non c'entra nulla con le loro, non mi permetterei mai di accostarmi a certe perfezioni.
Allora, il titolo proviene dal film 'Anger Management', conosciuto in Italia come 'Terapia d'Urto', invece i titoli dei capitoli sono ripresi dalla triologia de 'Ritorno al Futuro', che io adooooro!
Comunque non durerà molto, giusto qualche capitolo, ma spero che possa deliziarvi – e soprattutto che io riesca a fare un buon lavoro, cosa di cui dubito fortemente.
Titolo del capitolo: Visto che non tutti conoscono 'Ritorno al Futuro' così bene da sapere le citazioni in ogni capitolo aprirò questo siparietto per spiegarle... Ovviamente non voglio offendere nessuno! È solo che ogni citazione ha un suo perché e mi piacerebbe che fosse capito a pieno!
La citazione di oggi è 'Great Scott!' [cit. dalla Triologia] in italiano tradotto con il celeberrimo 'Grande Giove!' che Doc ripeteva sempre quando si stupiva di qualcosa. Beh, leggendo il capitolo capirete perché l'ho scelta come prima citazione della storia! Buona lettura!
Disclaimer: Dean, Castiel & Co non sono miei!... Vi prego, datemi un Cass tutto per me çwç Ne ho bisogno!


Anger Management

~ Great Scott! ~

"Figlio di puttana!"
Sul serio, ma cos'aveva il mondo, il cosmo, se non addirittura l’intero universo contro di lui, eh?! Non ne aveva già passate tante?! Evidentemente no, altrimenti come si poteva spiegare il fatto che Balthazar l'avesse spedito chissà dove… di nuovo?!
Ok, aveva leggermente dato di matto quando quell'angelo - anche se aveva il forte sospetto che fosse lui il responsabile dell'esistenza degli stronzi nel mondo – aveva insinuato ancora che lui – il grande scopatore Dean-vincerei-il-premio-Nobel-per-la-poligamia-Winchester - avesse una relazione non propriamente amichevole con Cass-verginello-scopa-nel-culo.
"Ascoltami bene, razza di stronzo pennuto! Io sarò gay quando Sammy diventerà un nano pelato!" aveva detto prendendolo per la maglietta dallo scollo orribilmente a V. Suo fratello dietro di lui aveva borbottato un qualcosa come 'Non mettermi in mezzo...', ma lo aveva bellamente ignorato.
A quel punto quel bastardo dalla faccia da prendere a colpi di mazza chiodata aveva sorriso… no no, era meglio dire, ghignato mostrando i suoi orribili denti perfetti.
"Oh, Dean. Mio caro, piccolo, anti-gaio Dean." Replicò Balthazar, con quel suo tono da presa per il culo che fece venire ancora più voglia al cacciatore di prenderlo a sprangate. "E se ti dicessi che mi basta uno schiocco di dita?"
A quel punto il Winchester aveva fatto in tempo a sgranare gli occhi e a mormorare un mezzo 'Cosa-?' che quell'altro aveva già schioccato le sue dita angeliche.
E puff! Ecco lì.
Dean Winchester in mezzo ad una fottuta strada ignota di chissà quale parte del mondo, con attorno a se il nulla totale. Solo campi aperti e cornacchie che se ne stavano placidamente accovacciate sugli spaventapasseri.
"Balthazar! Bastardo del cazzo! Riportami indietro! Adesso!" Urlò al vento, contento che non ci fosse anima viva nei paraggi. Sapeva benissimo che non sarebbe servito a nulla. Quando gli angeli si mettono in testa di fare gli stronzi non c'era verso di fargli cambiare idea, figuriamoci poi quando vogliono solo prenderti per il culo.
Con forza evitò di pensare a Gabriel, anche perché tutte le volte che la sua faccia gli compariva davanti non poteva far altro che prendere a calci in culo il primo che capitava – che di solito era il povero Sammy.
Fece un lungo respiro profondo, tentando di riprendere il controllo per poi guardarsi attorno cercando un qualsiasi segno di vita che, per fortuna, si rivelò essere il cartello stradale dell'inizio della cittadina di Sioux Falls. Esultò internamente di gioia ringraziando che quel pazzo lo avesse almeno teletrasportato in un posto che conosceva – in effetti, guardandosi per bene attorno il paesaggio era familiare.
Con tutta la pazienza che riuscì a trovare dentro di sé si incamminò verso casa di Bobby.


"Ciao, Dean"
Per poco al poveretto non venne un infarto quando si ritrovò davanti di punto in bianco la faccia affilata e tronfia di quello stronzo alato. Era in cammino da poco più di mezz'ora e ancora non aveva trovato anima viva.
"Tu! Sei morto! Riportami indietro!" Esclamò cercando di mollargli un gancio destro che l'altro lo evitò facilmente svolazzando poco più in là.
"No, no, no mio caro, non si fa così! Ammettilo, pensavi fossi il mio frigido fratellino, eh?"
Dean lo guardò con rabbia, ma non negò. Quel saluto apparteneva a Cass e sentirlo pronunciare da quelle labbra sottili e canzonatorie gli faceva montare ancora di più l'astio contro quel tizio.
Balthazar lo guardò con espressione trionfale di chi ha fatto colpo al primo tiro.
"Mio piccolo Winchester, sono qui per proporti di arrenderti prima della tua inevitabile perdita di faccia, sai oggi mi sento magnanimo!" Disse, sbattendo le ciglia e cercando pateticamente di sembrare dolce e innocente.
"E cosa dovrei fare?" Ringhiò il cacciatore sapendo già che il prezzo sarebbe stato alto e pericolosamente imbarazzante, ma doveva almeno provare a venire a patti con quel pazzo maniaco. No aspetta, il pazzo maniaco era Gabriel, lui era più il tipo…stronzo all’ennesima potenza.
"Oh, niente di difficile..." Sibilò l'angelo avvicinandosi. "Tuuu~" Enfatizzò passandogli un braccio sulle spalle, Dean lo guardò in cagnesco, ma non lo scostò. "Dovrai semplicemente arrenderti all'evidenza che il mio angelico, quanto tonto e fiscale fratellino Castiel ti mandi a fuoco le mutande più di 'Casa Erotica' – che Gabriel sia benedetto per un tale capolavoro di poesia!"
Per un attimo il Winchester non recepì bene il messaggio, ma quando il significato arrivò ai suoi eterosessuali neuroni non poté far altro che ringhiare come un cane idrofobo e tentare di azzannare la giugulare di quel ridacchiante figlio di puttana. Ovviamente l'unica cosa che riuscì a mordere fu l'aria e un pezzo della sua lingua visto che l'altro si era di nuovo teletrasportato lontano da lui.
"Tu sei completamente fuori di testa! Non dirò mai una cosa del genere! Non sono gay!" Urlò a squarciagola facendo pure volare via due o tre uccellini che riposavano, pacifici, su un albero vicino.
Balthazar lo lasciò sfogare continuando ad osservarlo a braccia incrociate.
"Hai finito di sbraitare come una donnicciola a cui hanno toccato il culo? Prova a vederla in questa maniera... Noi angeli non abbiamo sesso, quindi... Non sei proprio totalmente gay!"
"Non lo sono per nient-!"
"Zitto, zitto, non sprecare ossigeno" Lo zittì con un gesto della mano come a scacciare una mosca fastidiosa dalla faccia. "Sinceramente mi sono stancato della tensione sessuale tra voi mentre vi guardate con quegli occhioni languidi. Giuro, mi fate arricciare i capezzoli ed è un male perché sotto queste magliette attillate fashion da fastidio quindi..." Per la prima volta da quando Dean lo conosceva il volto ironico dell'angelo si fece serio. "O tu ti dai una mossa nel capire che vuoi solo strappargli quell'orribile trench di dosso oppure ci penserò io a darti una svegliata in puro stile 'Anger Management'!"
Dean digrignò i denti guardandolo con odio.
Tutta quella storia era assurda. Lui non aveva mai guardato Cass in maniera particolare, tanto meno languidamente. Era come un fratello per lui, si fidava ciecamente e ormai nemmeno gli dava più fastidio che invadesse il suo spazio personale senza nemmeno chiedere scusa, ma da qui a dire che se lo voleva portare a letto c'erano mari e oceani sconfinati!
"Fottiti, figlio di puttana!" Urlò cercando di incenerirlo con gli occhi.
"Oh, ma tu le battute me le servi su un succulento piatto d'argento, caro raggio di sole... In realtà sei tu che dovresti essere fottuto, ma questi sono dettagli che deciderete tra voi in privato" In un attimo Dean se lo ritrovò a pochi centimetri dalla faccia.
"Comunque, deduco che la tua risposta sia un bel 'no', giusto?!"
"Riportami indietro, pennuto del cazzo!" Gli ringhiò in faccia il cacciatore ottenendo di rimando un sorriso di scherno.
"Allora, che la terapia d'urto abbia inizio" e in uno schiocco di dita, così come era apparso, Balthazar scomparve.


Il sole cominciava a tramontare quando dopo un'ora e mezza di strada completamente deserta e desolante, riuscì a raggiungere casa di Bobby.
O forse no.
Dean era perplesso.
La casa era sicuramente quella solo che sembrava più... pulita? Integra? Non una catapecchia? E dov'erano i rottami di auto? La sporcizia? L'odore di olio di motore e cadaveri bruciati? E cosa ci faceva un giardino curato davanti alla porta d'ingresso con tanto di staccionata bianca e altalena per bambini? Il vecchio ubriacone si era dato alla maternità? Eppure era quasi certo che la menopausa ce l'avessero solo le donne...
Si avvicinò titubante alla casa bianca verniciata da poco guardandosi attorno e dicendosi mentalmente che lì qualcosa non tornava.
Che fosse opera di Balthazar? Gli angeli potevano trasformare un vecchio, rude, alcolizzato uomo di mezza età in una donnina in menopausa con la voglia di cambiare l'arredamento?
"Joel! Aiutami ad apparecchiare!" Udì da dentro casa.
Sgranò gli occhi. Era la voce roca di Cass, ma... con qualcosa di diverso. Da quand'è che Cass parlava di apparecchiare e con un tono così normale?
E poi chi cazzo era questo Joel?!
Silenzioso, entrò nel giardino - evitando per un pelo di inciampare nel camion dei pompieri giocattolo - per poi avvicinarsi alla finestra della cucina – sul serio, quelle erano tendine con delle pannocchie?! Dove cazzo era finito, nella casa dei Simpson?!
Sbirciò attraverso le orride tendine e per poco non gli partì un embolo.
Dentro la cucina di Bobby, tirata a lucido anch’essa come mai l'aveva vista, Castiel con addosso dei normali jeans, una t-shirt rossa e una camicia a quadri, stava delicatamente porgendo una piccola pila di piatti ad un bambino di non più di cinque anni dai capelli scuri, viso lentigginoso e salopette azzurra.
"Papà tornerà tardi stasera?" chiese il piccolo alzandosi sulla punta dei piedi per mettere i piatti davanti a quattro sedie.
"No, lui e lo zio dovrebbero arrivare tra poco"
Il bambino fece un largo sorriso pieno di felicità prima di correre fuori dalla stanza. "Vado ad aspettarli fuori!"
Vide Cass ridacchiare – sul serio?! - prendendo le posate.
"Non sporcarti!" Gli urlò dietro per poi borbottare di panni da lavare.

Il cervello di Dean ci mise un po' a ripartire – o meglio, ci mise più del solito.
Ok, Cass era passato dallo stato di 'angelo-del-Signore-soldato-super-cazzuto-verginello-palo-nel-culo' a 'casalinga-babysitter-super-mamma-verginello-palo-nel-culo'. Tutto ciò era strano, assurdamente strano.
E quei vestiti era sicuro che fossero i suoi.
Poi c'era il marmocchio. Il suo cervello poteva benissimo essere anche in uno stato di morte apparente, ma aveva recepito benissimo quel 'lui e lo zio' ed aveva lo strana sensazione che 'lo zio' non fosse riferito a se stesso.
Insomma, in quale diavolo di fottuto posto fuori di testa l'aveva spedito quel figlio di puttana?!
"Papà?" Quella vocina alle sue spalle lo raggelò peggio di quando suo padre lo aveva beccato a masturbarsi in macchina.
'Oh porco cazzo' fu l'unico pensiero coerente che ebbe prima di voltarsi incontrando un paio occhi verdi così simili ai suoi.
   
 
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