Videogiochi > Final Fantasy VIII
Ricorda la storia  |       
Autore: Ashbear    13/05/2004    6 recensioni
Quando cadiamo, chi c'è a prenderci, nel buio? Rinoa perde la vista e Squall impara a vedere cosa dentro il 'suo' stesso cuore ... non possiamo credere negli altri, quando non crediamo in noi stessi.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CASTLES IN THE SKY
di Ashbear, tradotto da Alessia Heartilly

Prefazione dell'autrice, 29 agosto 2002
Non perdere mai di vista chi sei, o perché siamo qui.

A volte perdiamo di vista il motivo per cui abbiamo iniziato a scrivere. Nel luglio del 2002, uno dei nostri autori di fanfiction.net se ne è andato. Mai nella mia vita ho pensato che qualsiasi cosa potessi fare avrebbe toccato qualcuno. Con una semplice lettera da parte di sua moglie, ho ricordato perché tutti noi siamo qui.
Quindi, Brian, voglio ringraziarti - per questo, per tutto. Le tue storie erano davvero speciali, come eri tu per tutti noi. A volte penso che ci perdiamo in tutta questa fantasia, e dimentichiamo la realtà intorno a noi. A volte è una buona cosa, a volte no... e a volte è un richiamarci a ciò che è davvero importante.
E per questo, non sarai mai dimenticato.
Per te Brian, Azrieal, ovunque tu sia, spero che tu abbia trovato il tuo castello in aria.

Castles in the sky
~ Capitolo 1: Ieri ~

Le luci erano così intense.

Cercò di ricordare esattamente cosa stava succedendo; voci, tante voci. Poteva sentire il movimento del veicolo in ogni respiro. Perché era così difficile respirare? La stavano toccando, infilando aghi in Dio sa cosa. Poteva sentire la pressione, ma non registrava il dolore.

Fuori, ora era fuori, nell'aria fredda della notte, trasportata in un edificio. Sembrava che stessero urlando, allarmati. Chi erano loro? Ora si fermò bruscamente. Le stavano ancora mettendo cose addosso; voleva solo che la smettessero.

All'incirca ventenne, donna... incidente automobilistico, trauma cranico ed emorragia interna.

Ecco... ricordava parti dell'incidente. Il camion non l'aveva vista. L'autista, stava bene l'autista? Aprì gli occhi, guardando il soffitto. Era ricoperto di piastrelle bianche, e illuminato da luci intense e incassate quasi come a formare un disegno.

Cercò di parlare. Nessuna parola uscì, solo la voce nella sua mente.

L'autista, devo sapere se sta bene. Sono così esausta. Chiuderò gli occhi per un secondo. Il dolore, se ne andrà il dolore? Poi sentì suonare gli allarmi dei monitor. Smettete di toccarmi! Le sue urla non erano sentite. Un'improvvisa oscurità ebbe la meglio su di lei...

Chiuderò gli occhi per un secondo... solo un secondo, e poi vedrò che sta succedendo..

*~*~*~*~*

Sei mesi dopo

Ragazzi, quanto odiava questi eventi. Garantire la sicurezza di un branco di ricchi, sì, era proprio quello a cui era stato addestrato tutta la vita. Squall Leonheart, guardia del corpo dei ricchi e irritanti. Seduto, guardava fuori dal finestrino della limousine, mentre le luci di Deling si avvicinavano.

Un balletto?

Ora era costretto ad andare ad un balletto. Era più una richiesta di Cid che altro. La signora Maude McCay voleva mostrare la sua gratitudine ai tre SeeD che l'avevano aiutata alla presentazione del nuovo presidente di Galbadia. Come li aveva ringraziati? Non con una bottiglia di vino o un biglietto di ringraziamento. No, aveva inviato biglietti per un balletto. Quando Squall aveva informato Cid di avere già altri piani, come pulire il suo gunblade o contare le mattonelle del pavimento, gli era stato detto senza mezzi termini: cambiali. Come avrebbe fatto ogni piccolo bravo mercenario, non aveva replicato a questa. A volte quando il preside prendeva una decisione, semplicemente non si poteva fargli cambiare idea. Nonostante ciò, mentre la città si avvicinava, desiderò davvero di essere nella sua camera a contar le mattonelle.

Un balletto, perché?

"Hey amico." Irvine interruppe rudemente i suoi sarcastici pensieri. "Prendila da questo lato - tutte le ragazze in calzamaglia e gonna corta; tutte le ricche giovani donne che ci saranno stanotte. Se non avessi avuto Selphie, questa sarebbe stata una grande esperienza per entrambi. Credo che dovrò viverla indirettamente attraverso di te."

Squall continuò a guardare fuori dal finestrino e mormorò, "Forse".

Lauren, il SeeD più giovane in macchina, finalmente parlò. "Non vedo l'ora! Sarà magnifico. Pensate a tutti i movimenti aggraziati, è una specie di battaglia... è un'arte."

Irvine si voltò verso Squall, "La prima volta che saremo in battaglia e comincerai a saltellare intorno finendo con la spaccata... sarà il giorno in cui ti sparerò io stesso." Ricevette una rigida occhiataccia da Squall. "Hey, ti stavo solo avvisando, amico. Squall, se mai indosserai una calzamaglia nelle mie vicinanze, ti farò ricoverare."

Dopo questa, Squall si voltò di nuovo verso il finestrino.

Un balletto, con Irvine... perché?

*~*~*~*~*

Quando arrivarono al Centro delle Arti dello Spettacolo di Deling, videro qualcosa di molto elegante, uomini in smoking, donne nei vestiti più raffinati. Squall d'improvviso pensò di non entrare, ma poi decise di affrontare questa situazione come ogni altra missione. Semplicemente una durante la quale il Comandante sperava di non addormentarsi. Non sarebbe stata una buona cosa per la reputazione della SeeD, nonostante i tre avessero scelto di non indossare le uniformi ufficiali. Eppure il completo blu scuro che indossava sembrava restringersi ogni minuto di più. La cravatta, ne era del tutto sicuro, gli stringeva intorno al collo come un cappio.

Irvine, comunque, aveva scelto il look 'cowboy elegantÈ con un lungo soprabito nero e pantaloni abbinati. Ad ogni modo, Cid lo aveva informato che un cappello da cowboy sarebbe stato inappropriato alla rappresentazione. Lauren aveva scelto un semplice vestito nero senza spalline.

I tre SeeD scesero dalla limousine e furono immediatamente scortati nella sala d'aspetto a lato della fila. La signora McCay aveva pianificato tutto, perfino il sedersi in un palco... con lei come accompagnatrice.

Grandioso pensò Squall, il mio primo appuntamento in un anno ed è con una donna di settantacinque anni. Che ha una scollatura davvero troppo profonda!

Lo stretto vestito rosso e l'abbinato rossetto rosso fuoco sull'anziana donna stavano attirando l'attenzione di chiunque passasse. Squall cercava di evitare gli occhi di chiunque. Ora era quasi sicuro di aver fatto il salto da mercenario a gigolò in poco più di quattro secondi e mezzo. La signora McCay offrì la sua mano a Squall perché la prendesse. Lui lo fece con un'espressione di disgusto che solo i suoi amici più intimi potevano distinguere. Per tutti gli altri era un perfetto gentiluomo.

Irvine si chinò verso Squall sussurrando, "Bel colpo! Non penso che porti il reggiseno."

Squall ignorò lo sgradito commento del tiratore.

*~*~*~*~*

Aspettare che quella sofferenza iniziasse fu la parte più difficile. Finalmente, le luci si abbassarono e l'orchestra cominciò a suonare. La prima parte non fu così male. Le donne danzavano con eleganza. Squall dovette perfino ammettere la bellezza della cosa, anche se solo a se stesso. Mentre i ballerini lasciavano il palco, apparve una carrozza da dietro le quinte. Poteva vedere una coppia nel mezzo trainato da cavalli.

Ovviamente, le star di questo piccolo spettacolo, pensò tra sé e sé. Questo oppure i cattivi ora viaggiano con stile. Ma chi porterebbe cavalli veri in scena, chi è stato il genio che ha avuto quest'idea?

Le sue ironiche riflessioni furono interrotte quando l'uomo uscì dalla carrozza e stava davvero indossando la calzamaglia. Grandioso... Beh, questo ha veramente reso la serata un successo.

La donna indossava un vestito bianco che scintillava sotto i riflettori. Poteva vedere che aveva i capelli neri raccolti con un fermacapelli luccicante, ma poteva solo vederla di schiena in quel momento. Questa rappresentazione, per qualche sconosciuta ragione, era migliorata dieci volte tanto. Dopo che il ragazzo ebbe saltellato per il palco per qualche minuto, tornò alla carrozza per riprendere la ballerina. Quando la ragazza uscì dalla carrozza, il suo cuore perse un battito.

"Rinoa, merda... quella è Rinoa?" sussurrò Irvine avvicinandosi a Squall. L'espressione sul viso del comandante rispose alla sua domanda. "Dannazione, è proprio figa... um... voglio dire bella." Il cowboy desiderò non aver detto nulla, ma a dire il vero, Squall non aveva sentito una parola. Si era ritirato in quel posto dove solo Squall Leonhart viveva.

Cercando tra i suoi ricordi, Squall ricordò un momento in cui lei aveva detto di aver studiato danza. Qualcosa a cui suo padre l'aveva costretta insieme alle lezioni di pianoforte e canto. Il tipo di cose sociali che i figli dell'alta società di Deling dovevano saper fare per qualche legge non scritta. Rinoa aveva detto di essere abbastanza brava, ma lui non aveva mai immaginato che fosse così brava. Non poteva quasi muoversi, mentre osservava ogni movimento pulito di lei.

Dio, Irvine aveva ragione, è più splendida che mai.

La signora McCay si chinò, per informare Squall che quella era la figlia del Colonnello Caraway. Squall lo sapeva; Squall sapeva tutto tranne il perché se ne era andata.

*~*~*~*~*

Un anno e una vita fa...

"Squall... Squall!"

L'energica Selphie quasi si scontrò contro di lui nei corridoi per quella che doveva essere la centesima volta.

"Indovina, molti studenti del mio vecchio Garden passeranno una settimana con noi! Siccome Rinoa è fuori città, ho già disposto che qualcuno usi la sua stanza, ma ci sono ancora circa quindici studenti che van sistemati. So che tu e Zell partirete per una missione domani. Mi chiedevo se potessimo usare la tua stanza per sistemare qualcuno? Una delle mie migliori amiche sarà tra loro. Lauren è una persona fidata e non toccherà le tue cose. Può per favore stare nella tua camera, per favore, per favore, per favore...?"

"Sì, va bene." Stava per andarsene, perché tutta quella felicità non faceva bene al suo carattere. Come ripensandoci aggiunse, "Non so quanto starò via. Chiamerò prima che la missione termini. Fai in modo che chiunque... o qualunque cosa... sia nella mia camera, sia fuori per il mio ritorno, capito?"

"Grazie Squall, sei così dolce!"

Selphie lo raggiunse, dandogli un abbraccio enorme. Sapeva che a Squall non piaceva ancora essere toccato, ma durante l'ultimo anno era migliorato giorno per giorno. Allungò la mano, battendole qualche colpetto sulla schiena come per dire, "Va bene. Ora levati." Selphie capì immediatamente e corse per i corridoi saltellando di gioia. Vedere di nuovo i suoi amici di Trabia sarebbe stato meraviglioso.

Quattro giorni dopo, la missione fu cancellata. Squall chiamò per informare Irvine che sarebbe tornato all'incirca all'alba. Rivoleva la sua stanza per l'unico scopo di buttarsi sul letto. Per l'ora in cui sarebbe arrivato, sarebbero già passate quasi ventiquattro ore senza che lui avesse potuto dormire.

Quando raggiunse il Garden, era tardi, o forse era davvero presto? Beh, era sicuramente buio. Dopo essersi spogliato nella sua camera, Squall si diresse immediatamente sotto una doccia veloce. Dopo essere uscito ed essersi asciugato con una salvietta, guardò il letto e vide Rinoa addormentata. I suoi capelli neri erano perfetti nella luce della luna. Se fosse stato più vigile, si sarebbe arrabbiato per questa invasione della sua privacy. Ma le aveva dato una chiave per le emergenze. Per lui, questa non era un'emergenza, ma la mancanza di sonno gli impedì di indugiare su sentimenti negativi. Anche se, doveva ammettere, una parte di lui amava tornare da qualcuno, da lei. Ma non l'avrebbe mai fatto trapelare.

Lo stupido orgoglio ha il suo prezzo.

Infilatosi dei boxer, si asciugò i capelli e scivolò nel letto. Allungandosi, si voltò verso la figura addormentata e le mise cautamente un braccio intorno. Rinoa era rimasta nella sua camera di notte solo una volta prima di allora, ma non era successo nulla, era soltanto rimasto steso accanto a lei. Toccare un'altra persona non era un gran passo per tutti gli altri. Ma per lui, era un gesto pieno di significato; aprirsi era qualcosa che prendeva tempo. Tenerla stretta durante la notte era il primo importante passo che stava facendo. Era così tardi; si addormentò immediatamente tenendola stretta.

*~*~*~*~*

Rinoa non vedeva l'ora di tornare al Garden. Trascorrere del tempo con suo 'padrÈ era qualcosa che si era ripromessa di fare. Cercare di far pace dopo tutti i tragici eventi della sua vita sembrava soltanto un'azione responsabile. I due avevano ancora opinioni molto differenti su tutto, dalla politica ai gusti della pizza, ma lei voleva provare a stabilire una relazione. A volte Rinoa sentiva che era tutto quello che faceva, un atto di bilanciamento tra due uomini testardi... due uomini che amava teneramente.

Dopo qualche giorno a Deling, Caraway era stato chiamato. Alcune manifestazioni anti-governative minacciavano di mettere a rischio le imminenti elezioni. Quindi, invece di rimanere sola nella grande e desolata magione, aveva deciso di tornare prima e fare una sorpresa a Squall. Quando il treno arrivò a Balamb era mattino presto, e lei voleva andare direttamente dalla persona che le mancava di più.

Afferrò la scheda-chiave della camera di lui, 'solo per le emergenzÈ le aveva detto. Era contro le regole avere la scheda di un altro SeeD, specialmente uno del sesso opposto. Ad ogni modo, visto che erano passate più di due settimane, per lei questa era un'emergenza. Fece scivolare la scheda e aprì la porta.

Rinoa non poteva credere a ciò che vide. Squall nel letto con un braccio intorno a un'altra. Trattenne il respiro, avvicinandosi di un passo; Rinoa poteva vedere che la donna non indossava vestiti. Da quello che sembrava, non ne indossava nemmeno Squall. I lunghi capelli neri della donna erano sparsi sul cuscino di seta. La sensazione nello stomaco le diede la nausea. Poteva sentire la bile in bocca; le parole le sfuggirono e i sentimenti la tradirono.

Squall Leonheart l'aveva baciata solo poche volte, mai nulla come... come... questo. Era consapevole che lui voleva andarci piano e pensarci bene. Era sicura di dargli tutto il tempo di cui aveva bisogno. Senza fargli pressione, ma sempre lì quando aveva bisogno di lei.

O non lì quando non aveva bisogno di lei.

Ma ora, lui aveva fatto questo con lei, chiunque 'lei' fosse. Le lacrime ora cominciavano ad annebbiarle la vista. Rinoa scosse la testa, ma ancora nessuna parola le uscì dalla bocca. Finalmente, riuscì a sussurrare le parole 'no... per favore... no'. Voltandosi chiuse la porta, non solo fisicamente ma simbolicamente su quella parte della sua vita.

Era ancora molto presto e nessuno si era già alzato al Garden. Rinoa Heartilly lasciò quel posto, giurando di non tornarci più.

Non al Garden, non da lui.

*~*~*~*~*

Beep, beep, beep.

La sveglia tagliò il silenzio nell'aria. Lauren borbottò parecchi bestemmie alla fastidiosa macchina... era ora di alzarsi e farsi una doccia, e affrontare un'altra eccitante giornata di innumerevoli lezioni. Dormire nuda era un'abitudine in cui aveva indugiato per moltissimo tempo, ma appena si voltò per alzarsi, lanciò un grido agghiacciante. Squall aprì gli occhi e si bloccò come un animale spaventato.

"Chi diavolo sei!?" domandò. Lauren si sedette velocemente tirandosi le lenzuola davanti al seno nudo. Per un momento, si fissarono l'un l'altro, Lauren scioccata, Squall con pura paura.

Quando la sua mente si ricompose dall'incredulità, lui ordinò, "Vattene!"

Lauren abbassò lo sguardo verso le lenzuola, impacciata, e replicò in modo imbarazzato "Ciao, devi essere Squall. Um... Selphie mi ha lasciato usare la tua camera e credo che tu sia tornato dalla tua missione."

Squall concentrò lo sguardo su qualsiasi cosa tranne che sulla donna esposta nel suo letto.

"È Comandante Squall Leonhart per te. Ho chiamato, ho detto che la missione era stata cancellata. Ho pensato che tu... fossi qualcun altro, non volevo toccarti. Ora vado in bagno. Per favore vestiti e vattene, come comandante di questo Garden ti ordino di non nominare mai questa cosa."

Lauren annuì con comprensione, capendo come avrebbe potuto apparire agli altri. Squall se ne andò, lei si vestì, uscì dalla stanza e nessuno dei due parlò ancora di quell'incidente.

Grandioso pensò Squall, la prima volta che vedo una donna nuda nel mio letto mi viene da vomitare. I suoi capelli, pensavo proprio che fosse Rinoa la scorsa notte. Si gettò dell'acqua in viso, grato che Rinoa fosse parecchie centinaia di miglia lontano, a Deling.

Rinoa non sapeva dove andare. Aveva deciso di tornare a Timber, sperando di incontrare Zone e Watts. L'avevano sempre trattata come una principessa e ora, aveva bisogno di quello più di ogni altra cosa. Dopo qualche giorno, Rinoa lasciò un messaggio a Quistis dicendo che sarebbe rimasta a Deling un po' più a lungo e che poi sarebbe andata in giro con suo cugino. Dopo essersi inventata delle scuse per più di tre settimane, Rinoa seppe finalmente cosa doveva essere fatto. Tolse Griever dalla sua collana, e lo posò in una scatoletta con un semplice biglietto.

Squall,
L'ultimo anno è stato meraviglioso,
ma è ora che andiamo avanti con le nostre vite.
Ho trovato qualcun altro,
per favore non provare a trovarmi.
Non voglio saperne di te.
--Rinoa.

Era una bugia, per giunta una dolorosa. Rinoa non aveva trovato nessun altro, e sapeva che probabilmente non l'avrebbe mai fatto. Dato che non le interessava più il futuro, voleva solo che lui pensasse che era andata avanti nel presente. Era più facile dire bugie che affrontare la verità. Rinoa si sentiva come se non fosse abbastanza per lui. Per lo meno secondo lei, doveva non essere stata intelligente abbastanza, bella abbastanza, o formosa abbastanza. Solo non sapeva perché lui l'aveva fatto, ma sapeva che Squall Leonhart non l'avrebbe ferita più.

Quando Squall ricevette l'anello con il biglietto, non riuscì a fare altro che fissarlo. Non capiva come lei potesse ferirlo così tanto. Il comandante sapeva che si stava aprendo lentamente, okay... molto lentamente. Le emozioni avevano bisogno di tempo, lei significava per lui più che il cielo e le stelle insieme. Lei doveva saperlo, anche se a lui mancava il coraggio di dimostrarlo. Squall voleva che lei fosse la prima, la prima in ogni senso: la prima nel suo cuore, la prima a cui concedersi completamente, e la prima a guardare negli occhi dei loro figli. Forse se fosse stato capace di comunicare meglio, di non nascondersi dietro la paura, nulla di tutto questo sarebbe successo.

Squall afferrò stretto l'anello e lo ripose nella scatoletta, insieme al biglietto. Mise il contenitore di velluto nero nel suo comodino, sapendo di non volerlo ora. Ironico, era stato con lui per tutta la sua vita... non era stato eccitato quando Zell l'aveva dato a Rinoa all'inizio. Ora detestava vedere l'oggetto metallico. Giurò a se stesso che non l'avrebbe mai più messo al dito. L'anello gli avrebbe solo ricordato del dolore e dell'angoscia che lei gli aveva provocato. Gli avrebbe anche sempre ricordato di non lasciar entrare nessun altro, perché non ne valeva la pena. Chiuse il cassetto, si sedette sul letto, e per la prima volta nella sua vita... sentì lacrime sulle guance.

Non piangeva mai; non ne aveva mai avuto un motivo, fino a quel momento.

Ma quello era allora...

*~*~*~*~*

La musica aumentò fino a quando raggiunse il suo culmine. L'intera compagnia di danza ritornò sul palco prima che calasse il sipario; ora era finito. La guardò inchinarsi con grazia di fronte al pubblico. Il ballerino le afferrò la mano sottile, porgendole un grande mazzo di rose rosa. Erano bellissime. Squall non era sicuro se fossero le rose, o la donna dietro ad esse a possedere la vera bellezza. La scena era uno dei momenti più memorabili a cui avesse mai assistito.

Chinandosi verso di lui, Maude gli diede una forte gomitata con le sua braccia ossute. Riteneva molto scortese che lui non stesse applaudendo, né partecipando alla standing ovation. Squall non poteva muoversi a quel punto, non era nemmeno sicuro che le sue gambe funzionassero. Figurarsi poi se aveva l'abilità di applaudire e stare in piedi nello stesso momento. La signora McCay avrebbe potuto dirgli di andare a ballare lui stesso sul palco; il risultato sarebbe stato lo stesso. Squall rimase seduto incantato ad osservare Rinoa.

Mentre tutti se ne stavano andando, Maude si avvicinò a Squall insistendo molto per un accompagnatore maschile. Aveva già messo gli occhi sul comandante. Ma lui era inconsapevole di qualsiasi cosa la più che impaziente donna implicasse. Sebbene non molto delicate, le sue avances non ricevettero risposta. Finalmente fu portato alla realtà quando la signora McCay lo informò del programma per il resto della serata. Avrebbero attraversato il viale per andare al ricevimento che seguiva lo spettacolo.

Squall era ancora immobile. Lei ci sarà? Ci sarà anche l'altro uomo? Non voleva andare, ma la curiosità gli diceva che doveva scoprire di più su di lei... sulla sua vita. Rinoa non lo voleva nella sua vita, ma forse lui poteva porre un qualche termine a questo insopportabile avvenimento. No, questo non sarebbe stato possibile, ma doveva cercare di comprendere.

*~*~*~*~*

La sala del ricevimento era decorata con finiture dorate e rosoni floreali. Irvine a Lauren erano rimasti alcuni passi indietro rispetto al comandante, lasciandogli il suo spazio personale. Il tiratore poteva solo immaginare le emozioni che il suo migliore amico doveva provare. Lauren aveva sentito che qualcosa non quadrava, ma non riusciva a capire bene cosa.

Selphie e Lauren erano di nuovo diventate migliori amiche. Quando un posto si era liberato a Balamb, Lauren era stata più che ansiosa di far richiesta di trasferimento. Il comandante aveva accettato la richiesta, con la massima professionalità. Lauren si sentiva a suo agio insieme agli altri, anche dopo 'l'incidente Squall'. Ora che era passato un anno, ne rideva dentro di sé. Anche se non lo aveva mai detto a nessuno, proprio come Squall le aveva fatto promettere. Sapeva che era la cosa migliore, perché il suo ragazzo avrebbe potuto non credere all'inverosimile circostanza.

Squall scrutò la stanza, vedendo Rinoa da sola in un angolo. Sembrava bellissima proprio come sul palco, se non di più. Indossava un vestito color avorio antico, i capelli neri raccolti in modo eloquente. Il vestito sottolineava i suoi lineamenti, facendola sembrare ancora più angelica. Era aderente intorno al busto, le cadeva gentilmente lungo le spalle. La guarnizione di perline poteva essere paragonata solo alla più raffinata arte del ricamo a mano, e poteva competere con qualsiasi vestito indossato da un regnante. Il vestito aderiva alla sua vita e poi scendeva dolcemente dai fianchi.

Più che la bellezza fisica, notò l'aura che la circondava. Rinoa non era mai stata il tipo da rimanere sola in un angolo... quello era lui. Ma era là in piedi, quasi un riflesso di come era lui prima. Non sapeva quanto a lungo l'aveva fissata, il tempo sembrava in qualche modo irrilevante. Una parte di lui voleva andarsene, scappare, ma una parte più grande voleva rimanere. Inconsciamente desiderava che lo guardasse, che sorridesse... che fosse la persona che ricordava.

I suoi sogni ad occhi aperti furono interrotti quando la signora McCay gli bloccò la visuale; era una visuale che non gli sarebbe mai importato di vedere. La sua scollatura era troppo vicina a lui per i suoi gusti, e non ne era sicuro... ma credeva che Maude si fosse appena passata la lingua sulle labbra in una mossa seducente. O questo o la sua dentiera era appena saltata fuori, sperava che fosse il secondo caso. La paura nei suoi occhi doveva essere stata un po' troppo visibile, dato che l'anziana signora si ritrasse leggermente Che era una buona cosa, visto che la quantità di profumo che si era messa era abbastanza forte da competere con un cadavere in decomposizione.

Finalmente, ebbe di nuovo una piena visuale di Rinoa, ma fu intristito dal vederla camminare lentamente verso un dignitoso collega. Non si spostava mai troppo dal pilastro, mai più di pochi passi. Quando si muoveva, la gonna di chiffon scivolava con lei, impedendogli di vederle i piedi. Sembrava che stesse volando. Tra le mani teneva ancora il bouquet di fiori che le era stato regalato dopo lo spettacolo.

In quel momento, Maude dal cattivo tempismo afferrò il braccio di Squall, trascinandolo verso la persona che lui stava esaminando. Irvine e Lauren li seguirono attentamente. Il cuore di Squall smise di funzionare quando si avvicinarono. Fu in quel secondo che realizzò dove stavano andando. Da lei.

"Rinoa cara."

La giovane donna voltò velocemente la testa verso l'impudica signora. Diede all'irritante voce un conveniente benvenuto, mostrando il sorriso che lui voleva vedere ancora - quello che gli tormentava i sogni ogni notte.

"Maude McCay, è meraviglioso vederla qui presente stasera. Si è superata di nuovo... un altro meraviglioso ricevimento. Spero che si stia divertendo stasera."

A insaputa di Squall, Maude gli fece l'occhiolino, posandogli una mano sulla schiena.

"Più di quanto pensi, dolcezza... oh, voglio che tu incontri il mio affascinante nuovo amico e i suoi compagni."

Rinoa aprì la bocca per parlare, ma fu bruscamente interrotta. Dal nulla, un pomposo signore di mezza età spinse via Squall. "Signora McCay abbiamo un problema, abbiamo bisogno di lei subito... l'organizzatore e la capo maitre d'area sono nel mezzo di un litigio tra innamorati! Hors d'oeuvres e caviale stanno volando per la cucina ad una velocità spaventosa. E hanno servito del chardonnay! È del tutto... imperdonabile."

Maude roteò gli occhi. "Quando imparerò?" Voltandosi verso Squall, gli diede una leggera pacca sulla schiena. Lui non lo notò, concentrato su una persona molto più importante. "Il dovere mi chiama, per favore presentatevi da soli. Farò in un batter d'occhio tesoro." E con questo, se ne andò con l'arrogante gentiluomo.

"Ciao, sono Rinoa Heartilly." Guardò direttamente le tre persone in piedi davanti a lei.

"Wow" disse Lauren con ammirazione. "Balli meravigliosamente, ti ho visto circa otto mesi fa quando hai partecipato al festival invernale."

Squall non poteva crederci. Stava guardando direttamente in faccia lui, poi Irvine. Si comportava come se non li conoscesse. Avrebbero potuto essere qualsiasi altra persona nella sala; non importava. Non si ricorda? O è questo il suo gioco? Bene, come vuole, possiamo giocarlo in due. Squall la fissò. Se gli sguardi potessero uccidere, i suoi sarebbero stati letali.

"Grazie, ho sempre amato ballare, fin da quando ero bambina." Il sorriso splendente di Rinoa poteva ancora illuminare la stanza. In quel momento, non fece alcun effetto sul suo cuore; la sua rabbia oscurava ogni luce.

Guardandola con rispetto, Lauren continuò la conversazione. "Ho sempre voluto incontrarti. Sei quasi una leggenda nel mio paese."

Un groppo in gola impedì a Squall di parlare mentre la ragazza continuava. "Mi sono trasferita da Trabia al Garden di Balamb circa un anno fa. Per così tanti anni ho voluto incontrarti. Ma te ne eri già andata quando sono arrivata. Vorrei personalmente ringraziarti per il tuo aiuto durante la faccenda della compressione temporale."

Al sentir nominare il Garden, il sorriso di Rinoa si spense. "Beh, quello è stato tempo fa... come vanno le cose..." Si fermò, nonostante quanto volesse continuare. "Mi dispiace... non pensateci.

Improvvisamente un giovane gentiluomo la chiamò, e Rinoa voltò la testa verso di lui. Un'ombra del sorriso di prima riapparve. Avvicinandosi a lei, lui le disse qualcosa all'orecchio, e lei rispose con lieve cenno della testa. "Oh, questo è Robert. Era il primo ballerino nello spettacolo di stasera."

Avvicinandosi ai tre, lui offrì la mano al comandante. Come era prevedibile, Squall non rispose al gesto. "Beh... va bene. Rin è ora di andare."

Detto questo, le prese il braccio, accompagnandola immediatamente alla porta. Rinoa si voltò verso il gruppo dicendo pensosamente, "È stato bello incontrarvi. Spero di vedervi di nuovo. La prossima volta forse potremo chiacchierare di più." E poi senza una sola parola a Squall o Irvine, se ne andò.

Ancora confuso, Irvine fu il primo dei due uomini a parlare. "Comandante, tutto bene?" Squall continuò ad esaminare Robert mentre accompagnava Rinoa fuori dall'edificio.

"Sto bene," fu la breve e scortese risposta.

Perché? si chiese Squall. Perché si è comportata così? Era solo così... se è così che Rinoa vuole che sia, allora che sia.

*~*~*~*~*

Tenendosi stretta al suo braccio, Rinoa salì i pochi gradini verso la veranda. "Grazie Rob, diventa sempre più difficile nasconderlo... ad ogni occasione penso solo a tornare a casa, a scappare da tutti." Guardò in basso, battendo leggermente il piede sul cemento. "Sai quelle persone erano del Garden. Non dovrebbe interessarmi, ma mi chiedo come stia lui." Robert le tenne il braccio fino a che furono al sicuro dentro la casa di Caraway.

"Senti Rinoa, tu sei la mia cugina preferita, ma non possiamo tenerlo nascosto per sempre. Un giorno le persone lo scopriranno, non importa quando ci provi. Siamo riusciti a tenerlo un segreto per la maggior parte di Deling City per sei mesi. La sfida diventa estremamente più difficile ogni volta. Per favore, pensa a dire la verità a tutti. Nessuno ti compatirà."

"No Robert, lo faranno. Mi compatiranno... quella povera, sfortunata ragazza. Non voglio che la gente mi guardi come qualcuno di diverso, ma non credo che potei sapere se lo fanno." Finì la frase con una piccolissima risatina. "Ancora un pochino, per favore."

"Va bene" fu l'unica risposta di Robert. Per un momento, rimasero in piedi in silenzio, poi lui le passò un bastone. "Mi sa che non devo accendere la luce nella tua stanza."

Rinoa sorrise amabilmente, dandogli una forte gomitata nello stomaco. "Divertente, ha ha. Lo so anche adesso mi stai facendo quella faccia. Quindi smettila." Chiudendo la porta, si voltò, sentendo la sua strada su per le scale nell'abisso oscuro.

*****
Nota della traduttrice: nel tradurre e pubblicare i nuovi capitoli, mi sono accorta che l'autrice, Ashbear, aveva apportato qualche modifica a questi due. Poche cose; qualche corsivo in meno, qualche frase spezzata in maniera diversa, ma nulla più. Se li avete già letti di recente, insomma, non c'è bisogno di rileggerli. Mi limito a segnalare che sono stati leggermente modificati, però^^
Segnalo anche che la storia è stata betata da DefenderX, quindi eventuali errorini che erano presenti sono stati eliminati^^ -Alessia Heartilly

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VIII / Vai alla pagina dell'autore: Ashbear