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Autore: alara_guitar    19/06/2012    1 recensioni
Alara e Jessica, detto tutto
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Svegliati Alara!”. Ecco. Doveva sempre svegliarmi così. Mi veniva voglia di tirarle qualcosa in testa! Comunque, non volevo rovinarmi quel giorno per una sciocchezza del genere. Beh come dire, quel giorno avrebbe cambiato la mia vita, almeno credo. “Alzati che farai tardi per andare da Jessica!” “Arrivo!”. Lo so lo so vi starete chiedendo chi cavolo è Jessica, beh è la persona che riesce a capirmi più di tutte, la mia migliore amica. Ormai era come una sorella per me. Ci siamo conosciute al conservatorio, lei con batteria e io con chitarra… Facciamo una bella coppia! Decisi di alzarmi. Andai in bagno, raccolsi i miei lunghi capelli scuri e mossi in una coda alta, iniziai a farmi la doccia… Ci voleva una doccia! Feci tutto quello che dovevo fare e corsi in camera mia, cosa che faccio sempre dopo essere uscita dal bagno. Aprii l’armadio e tirai le poche cose che mi erano rimaste, dato che avevo messo tutto in valigia. Mi misi i miei bellissimi DIY Shorts e una camicia di quelle che si infilano nei pantaloni e poi fuoriescono dal “bacino” dei pantaloncini in modo molte “floscio”. Mi truccai, mi sistemai i capelli e scesi al piano di sotto. “Eccoti finalmente!” “Scusa mamma…” “Sei pronta, oggi è il tuo grande giorno!” “Si! E sono anche in ritardo!” “Scusa ma non m…” “Scusa mamma faccio uno spuntino da Jessica!” “Ok, ti voglio bene! Divertiti e buona fortuna!” “Anche io! Grazie!!!”. Non so perché ma mia mamma mi reputava americana. Forse per i miei capelli lunghi scuri, occhi grandi e verdi… O forse anche per il mio accento americano quando parlo l’inglese? O da come mi comporto? O forse anche perché sono turca e italiana e quindi si formava un misto? La mia mente da anni cercava di rispondere a tutte queste domande inutili che mi perseguitavano la testa. Ma ora non ci dovevo pensare! Presi le mie valigie, le misi in macchina e corsi da Jessica. Mentre andavo da lei, non so come mai avevo trovato tanto traffico e di solito a Londra non ce ne a quest’ora. Le mandai un messaggio. Lei rispose subito “Ok ma cerca di muoverti! Non possiamo fare tardi!!!” Cercai di schivare più traffico possibile ma la strada era otturata. In tanto per rallegrare la situazione accesi la radio e c’era una delle mie canzoni preferite, Let me love you. Quella canzone mi ricordava Zayn Malik, quel ragazzo che mi aveva rubato il cuore da anni. Ogni volta che ci pensavo mi veniva da piangere, lo amavo troppo ma non lo avrei mai potuto incontrare quindi mi ero rassegnata. Dal tronde che ci fa lui con una come? Una semplice fan, illusa e disperata che ora è nel traffico di Londra ed è in ritardo per prendere la sua amica Jessica e correre all’aeroporto. Mi decisi allora di mettere a tutto gas e partire come già dovevo fare quasi un’ora fa! Dopo un’ora e venti minuti ero davanti a casa sua. Suonai il clacson e lei precipitò fuori dalla sua porta come un fulmine. “Ciao Jess” le dissi mentre le stampavo un bacio sulla guancia, “Ciao Ala. Forse ti conviene correre!” “Lo so!” “Andiamoooo!” Misi a tutto gas e avevo paura da come andavo veloce. Beh c’era in ballo la mia carriera da musicista e la carriera di Jess come stylist. Durante il tragitto, tranquillo per fortuna, parlammo del più e del meno. “E dai Jess come va? Emozionata?” “Non sai quanto!!!” “Non dirlo a me…” “Hey Ala perché triste?” “E’ che oggi ho as…” “Hai ascoltato una canzone che ti fa ricordare lui, lo so lo so. Non pensarci, se sarà destino lo incontrerai se no pazienza.” “Già.” “Dai non fare così! Per me dovrebbe essere lui a cercarti non tu a cercarlo.” “Non lo sto cercando infatti.” “Vai a New York per la quarta volta anche per quello.” “Anche ma non solo.” “Senti cucciola, lo so che lo ami da anni, ma stanne certa che quando sarai diventata qualcuno d’importante nel mondo della musica, ti correrà dietro!” “Non penso ma grazie” “Ma scusa guardati: sei perfetta per lui” “No” “Si… è come se descrivesse te quando parla della sua ragazza ideale” “Sono tutte cavolate, e poi lui sta con Perrie” “E chi te lo dice magari si sono lasciati” “Forse… le sue relazioni sono un casino non si capisce mai se sta con una o no” “Già.” “Jess” “Si.” “Grazie.” “Di che cosa?” “Di esserci” “Grazie a te!”. Detto tutto ci ritrovammo in un silenzio tombale che fu interrotto dal mio sospiro con l’intento di rompere il silenzio tenebroso. “Siamo arrivate Jess” “Ala, ho paura” “Di cosa?” “Di non poter prendere quel lavoro” “Guardami negli occhi! Tu ce la farai! Se bravissima! Stai tranquilla!!!” Jess respirò profondamente e mi abbraccio. “Ala ti voglio bene.” “Anche io Jess anche io.” Parcheggiai l’auto e prendemmo le valigie, ci mettemmo gli occhiali da sole e ci incamminammo dentro. “Jess! Perché c’è tutto questo casino!” “Ala aspetto che chiedo.” “Scusi ma perché c’è tutta questa gente?” “Non lo sa? Oggi i One Direction partono per il loro tour in America, oggi vanno a New York.” “Oh Grazie mille signorina, buon giornata!” Visi Jessica che si incamminava con l’aria triste, forse era uno dei suoi scherzi o forse no. “Jess sputa il rospo!!!” “Ala…” “Dai così mi preoccupi” “Beh… è una notizia che ti sconvolgerà” “Dimmi!!!” “Beh OGGI I ONE DIRECTION PARTONO PER NEW YORK!!!” Io a quelle parole mi sentivo l cuore che si stava fermando lentamente finche una persona mi prese e mi tenne su, stavo per svenire.” “Ala stai bene?” “No Jess” “Ala!!!” “Jess mi gira la testa” “Ok ok sediamoci bambolina :3 “ Mi fece sedere su una di quelle poltroncine degli aeroporti, quelle marroni. “Sei sicura?” Jess non fece in tempo a rispondere che una massa di ragazzi aveva portato all’aria tutto l’edificio rincorrendo cinque ragazzi. “Oh cavolo Jess sono loro oh mio dio oh mio dio oh mio dio oh mio dio oh mio dio oh mio dio oh mio dio oh mio dio!!!” “Ahaha Ala tesoro stai calma! Le fan non possono passare con loro, saranno tutti nostri!” “Siii!” “Ala sembra una bambinetta contieniti! Lo sai che a Zayn non piacciono le ragazze così cucciola mia!” “Lo so scusa…” “Va beh andiamo a fare il check-in e poi passiamo dalla sicurezza e andiamo a mangiare qualcosa ti prego!” “Si Jess hai ragione.” Mentre ci incamminavamo per il check-in sembrava tutto tranquillo. Forse la sicurezza aveva impedito loro il passaggio… Non si sa ma meglio così! “Jess…” “Si?” “E se non li piacessi?” “Come no va guarda vai via a prendere in giro qualcun altro!” “Sono seria.” “Ok emh… perché non dovresti piacergli?” “Non so guardami” “Vedo una musicista bellissima con tanti sogni, stai tranquilla!!!” mi disse mentre si infilò sotto al mio braccio. Arrivammo al check-in. Davanti a noi c’erano cinque ragazzi con tipo una ventina di valigie. “Jess non è che saranno loro?” le sussurrai “Mi sa di si!” “Oh santo cielo sono a qualche centimetro di distanza da loro… adesso muoio” “No!” “Scherzo…” Non avevo il coraggio di chiedere un semplice autografo o di fare una semplice foto con loro… Avevo mille pensieri per la testa ed era come se Jessica li potesse leggere uno ad uno. Avevo mille farfalle nello stomaco, come se qualcuno ne avesse aperto una gabbia intera! Cercavo di resistere! Ed eccolo. Se ne stava andando con gli altri. Era la mia unica possibilità e l’avevo persa. Mi arresi ancora di più. “Hey Ala su non fare così, ci saranno mille e mille altri modi per incontrarli.” “Si, nei miei sogni.” Jess ormai non mi rispondeva, si era scocciata delle mie continue lamentele e la capivo, chissà com’era difficile sopportarmi. Arrivò il nostro turno, facemmo il check-in e mentre stavamo per andarcene notai che uno di loro aveva dimenticato il passaporto sul bancone. Lo presi per vedere di chi era. Era di Zayn. Mi sentii una fitta al cuore. “Ala… stai, stai bene?” “Jess ho un’altra possibilità!” “Ooook, corri allora cucciola!” “Vado :3!” Stavo praticamente volando e mi stavo guardando intorno per vedere se c’era. Ad un certo punto BUM. Mi scontrai con una persona che mi fece cadere tutte le cose per terra. Che nervi! “Mi scusi signorina, non l’avevo vista…” “No non fa n…” Appena alzai lo sguardo eccolo, il mio angelo. “Emh… oh mio dio… questo deve essere suo…” “Oh grazie… stavo giusto ritornando indietro per riprenderlo… grazie :3” “prego…” “Emh lasci faccio io, le ho fatto cadere tutto sono un coglione.” “No Zayn non lo sei, sei il mio angelo.” Ecco mi era scappato di bocca. Avevo la faccia rossa. “Come scusa?” Mi disse arrossito e con una voce imbarazzata. “No niente… non sei coglione.” “Ok se lo dice lei.” “Ti prego dammi del tu…” “Certo… comunque mi dispiace ancora” disse alzandosi da terra con metà della mia roba “No ma figurati, non ti avevo visto” “Posso farmi perdonare con un caffè?” “Ma io ti ho già perdonato” “Sai di solito mi faccio perdonare così dalle ragazze” “Ah davvero?” dissi ridendo. Sembravo calma anche se dentro di me stavano esplodendo migliaia di fuochi d’artificio. “Ti prego, voglio farmi perdonare nei miei modi, anche se non è un gran che” “Ok, che ne dici magari se lo beviamo a New York?” “Certo…” “Ok, ci vediamo dopo allora” “Ciao” “Ciao”. Ecco era fatta! Non ci credevo!!! Stavo tremando come una foglia e non riuscivo a muovermi. Corsi da Jess che aveva visto tutto. “Jess!!!” “Ala, calma respira!” “Sono stati i tre minuti più belli della mia vita!” “Spara!” Ci eravamo messe a braccetto e lei sentiva il mio cuore, lo sapevo. “Beh come dire…” “Dai!!! Non tenermi sulle spine!”. Le raccontai tutto, senza saltare nessun dettaglio… “Wow, Ala…” “Già.” “Beh almeno ha preso il tuo numero e te il suo?” “Oh merda” sussurrai “Cosa?” disse Jess “Emh no niente…” “Va beh, oggi sei strana e ti capisco” “Umh…”. Camminavamo a braccetto quando sentimmo che chiamavano il nostro volo all’imbarco. “Corri Jess!” “Ala calma, non è che vuoi correre per vedere tu sai chi?” “Ma chi? Io? Pff non mi conosci bene come credevo…” E misi un musone e le voltai le spalle, sapevo che aveva ragione, aveva sempre ragione “Dai Ala stavo scherzando!” mi prese per una mano e mi trascinò all’imbarco per New York. Ci mettemmo in fila, non era tanto lunga come mi aspettavo, l’ho sempre trovata interminabile tutte le altre volte che ci ero andata. “Jess, secondo me lui ha detto quelle cose tanto per dire” “Secondo me gli piaci” “Nah, c’è di meglio in giro ha una ragazza lui” “Ma se ha una ragazza perché ti avrebbe chiesto di prendere un caffè?” “Per farsi perdonare di avermi fatto cadere tutte le cose” “Ecco.” “Ma io l’ho già perdonato” “E poi mi hai detto che è un modo per farsi perdonare dalle ragazze, magari scoppierà la scintilla, chi lo sa.” “Boh”. Ci fu un silenzio lungo tra noi due, forse il silenzio più lungo della nostra vita. Finalmente toccava a noi, dopo quel silenzio il tempo era passato così lentamente… Passammo da lì, mancava sempre di meno… Camminavamo, camminavamo e finalmente eravamo dentro l’aereo. “Salve” dissero due hostess contemporaneamente “Salve” dissi io poi seguita da un semplice sorrisetto di Jess. Non le piaceva parlare con le hostess, le sembravano false. Scorrevo delicatamente con un dito il numero dei posti. “K-2” mi sussurrai e aspettai che Jess si sedesse, perché lei era K-3. Lei voleva stare sempre vicino al finestrino. La tranquillizzava. “Jess vuoi che ti metta la borsa qui sopra?” dissi “No va beh la tengo io” “Sicura?” “Si” “Ok”. Mi sedetti sperando solo che nessun’altro si sedesse vicino a me. Appena mi posizionai, visi Jess che era girata e guardava fuori, come se ci fosse tanto da vedere. “Hey, Jess stai bene?” “Umh” mi disse. Sapevo che non stava bene… “Jess?” non rispose. Mi arresi. Non mi voleva parlare, non sapevo se era colpa mia o colpa di quel coglione del suo ex ragazzo che l’aveva l’asciata un mese fa con niente. L’unica cosa che potevo fare era spegnere il cellulare, impostare l’iPod in ‘flight mode’ e aspettare un segno di vita sia dall’aereo sia da Jessica. Dopo dieci minuti tutti erano seduti, non capivo perché non partivamo. Odiavo quando facevano così. Lo odiavo tantissimo! Nel lungo corridoio passava una hostess “Scusi, perché non partiamo?” “Mi scusi ma c’è un problema con un passeggero” disse. “Ok grazie” dissi buttando la mia testa dietro. Non capivo che problema c’era. Passò di nuovo la stessa hostess che si fermò vicino a me. Ad un certo punto sentii che qualcun altro siero seduto vicino a noi. Mi girai e era Zayn! “Jess!!!” “Umh?” la girai verso di me e aveva gli occhi gonfi e rossi “Oh cucciola se stai piangendo per quel coglione di Matt non ti conviene, ti meriti di meglio” “E ma…” “Jess, ti voglio tanto bene, forse posso dire che ti amo ma non posso vederti così! Ti prometto che ti troveremo un ragazzo degno di te a New York, te lo prometto” Le dissi stampandole un bacino sulla sua guancia. “Grazie” mi sussurrò. “Comunque, volevo dirti che qui accanto c’è una persona” dissi. Lei si girò a vedere. “Oh mio dio Ala!!!” “Sto per morire!” “Non se ne accorto di te?” “Non lo so.” “Calma!” “Jess non riesco” presi una sua mano e la misi sul mio petto per farle sentire il mio cuore. “Oh Ala” io appoggiai la mia testa sulla sua spalla mordendo il labbro inferiore. Ad interrompere quel momento fu la voce del capitano che annunciò che stavamo per decollare. “Finalmente!” dissi sospirando. Decisi di mettere su le cuffie e ascoltare Bruno Mars. Appena stavo per cliccare su una sua canzone sentii una voce “Ti piace Mars?” “Si…” dissi timidamente “Che coincidenza anche a me” disse ridendo. Lo gurdai, i suoi occhi erano di un colore nocciola che ti facevano perdere in un mondo parallelo. “Hey ma tu la ragazza di prima” “Si, ti eri già dimenticato di me?” “No, e neanche del nostro caffè” “Ah pensavo di si” rise. Il suo sorriso era stato sempre la mia medicina per tutto. “Che scemo, mi sono dimenticato di chiederti una cosa!” “Cosa?” “Come ti chiami?” “Ahah mi chiamo Alara” “Wow” “Cosa?” “Bel nome ” “Grazie” dissi arrossendo. “Senti ma… perché non sei in prima classe con i ragazzi?” “C’è stato uno sbaglio, avevano sbagliato a sc…” “Ah capito” lo anticipai dato che avevo già capito cosa fosse stato il problema ma volevo parlare con lui… “Tu perché vai a New York, Alara?” “Per farmi una carriera” “Bello, di che tipo?” “Musicista…” “Davvero?” “Si…” “Bello… suoni qualcosa?” “Chitarra e piano e canto, se si conta come strumento ahah” “Ahah come vuoi” “Tu? Tour?” “In verità, il tour inizia tra un mese, ma visto che amiamo New York ci andiamo prima” “Capito ;)” “Se vuoi una mano per conoscere gente importante nel mondo della musica, fammi uno squillo!” “Lo farei anche ma non posso chiamrti” “Perché?” “Ti lascio pensare” “Non hai il mio numero. Già è vero, mi era venuto in mente prima ma…” “Ma?” “Ma mi vergognavo a chiedertelo e poi darti il mio…” diventò tutto rosso… che tenero! “Ma di cosa ti vergogni?” “Boh, pensavo non…” “Non pensare niente, fai quello che ti dice il cuore, se segui il cervello non arriverai a niente.” “Bella frase, la scriverò su twitter!” “Ahaha ma voglio il copyright!” “Ok, metterò il tuo nome alla fine!” “Grazie ma stavo scherzando!” “Sei troppo gentile” “Me lo dicono in tanti” “Modesta eh?” “Ahah. Comunque sento che sarò odiata da tutto il mondo tra nove ore” “Perché???” “Perché sono seduta vicino a te” “ Chi te lo dice che lo sapranno tutti? Basta nessuno sappia che stiamo insieme.” “Eh?” “C’è volevo dire che non siamo stati insieme qui sull’aereo” “Aaaah ahaha ok” “Senti emh… mi vergogno a chiedertelo ma mi…” “Certo” “Cosa hai capito sentiamo?” “Se ti do il mio numero” “Ok, adesso ho paura di te, sai tutto!” “No dai ahah comunque tieni ecco tutto tuo” “Grazie” disse timidamente infilandosi il foglietto in tasca “Hey Zayn ti tremano le mani, stai calmo” “Scusa…di solito non capita” “Ok…triste?” “Un po’” “Ho fatto qualcosa io?” “No anzi, mi hai fatto spuntare un sorriso” “Oh… mi sento onorata” “Ahah comunque…” “Comunque?” “Non so che dire ahah” “Ahaha ne anche io” “Siamo messi bene” “Già… posso farti una domanda?” “Si…” “Puoi anche non rispondere” “Ok spara” “Una mia amica mi chiede sempre se stai ancora con Perrie e volevo sap…” “No abbiamo rotto un mese fa…” “Ah è per quello che sei triste?” “Anche…” “Senti, non per farti stare ancora più male ma ormai lo avevano capito tutti che ti stava usando…” “Già… scusami tu…” “E di cosa? Guarda che tu sei sempre stato il mio sorriso…” “Wow, mi devo ritenere fortunato” “Perché?” “Perché hai un sorriso stupendo” “Aww grazie *-*” “Di niente”. Continuammo a parlare per ore e ore e sentivo che stavo lasciando Jess… Mi girai per vedere che stesse facendo e visi che stava guardando un film e stava ridendo come una matta. La lasciai nel suo mondo. Ero stanca… Ma mancavano solo due ore ad atterrare. Decisi di dormire un po’ anche se solo il pensiero di avere uno dei miei idoli al mio fianco. Dopo poco tempo ero cosciente di essermi addormentata , non riuscivo a tenere gli occhi aperti, non potevo non dormire, anche se solo per due ore. Appena mi svegliai notai che avevo la testa sulla spalla di Zayn. “Oh mio dio scusa!” “No figurati” “Sicuro?” “Si si, si vede che eri stanza” arrossii “Siamo arrivati?” dissi per cambiare argomento “Quasi” “Ok…” dissi grattandomi l’occhio “Oh mio dio Zayn!” “Cosa?” “Ciao” “Sei scema” “Lo so ahah” “Mi hai fatto prendere un colpo!” “Scusa non volevo” “Stai tranquilla”. Il pilota avvisò tutti che stavamo atterrando. Sapevo che Jess aveva paura degli atterraggi quindi le dovevo stringere la mano. “Grazie Ala” “Niente Jess”. Finalmente eravamo atterrati e uscimmo dall’aereo che mi aveva portata a conoscere meglio Zayn, il mio angelo. Quando eravamo dentro all’aeroporto “Alara, ci vediamo dopo per il famoso caffè” disse sorridendo “Certo ;) “ dissi e lo vedevo avvicinarsi di più e mi diede un bacio sulla guancia. Mi stavo sciogliendo letteralmente. “Ala stai bene?” “Jess hai visto?” “Si, gli piaci yeahhhhh!” “Ahaha dai stai zitta poi ti sente” “Ok scusa!” “Ok adesso dobbiamo aspettare le valigie e io anche la chitarra…” “Eccone una!” “Jess vai prendila!” “Corro!” la vedevo correre e poi tornare con la sua valigiona! “Ala c’è al tua chitarra!” “Vado”. La presi e mi accorsi che anche qualcun altro la stava prendendo. Alzai lo sguardo e visi che era Niall. “Oh scusa… pensavo fosse mia Niall.” “Come fai a sapere il mio nome?” “Directioner?” “Capito” “Scusa Niall ma mi sa che è mia, perché la mia ha un adesivo con scritto ‘1D’ come questo” e indicai l’adesivo “Oh allora scusami ancora…” “Figurati ”. Corsi verso Jess e aspettai la mia valigia. “Jess aspetta eccola” “Corri ahah” a quelle parole corsi e presi la mia valigia. Arrivai dai Jess “Andiamo Jess, siamo a New York!” “Non emozionarti troppo!” “Se ti ricordi oggi vado a bere il famoso caffè con Zayn” “Corriamo!”. Dette queste parole uscimmo da li. Cercavamo disperate di trovare un taxi, ma niente! Le ultime volte si fermavano… “Ala, ora vado a dargli un calcio tu sai dove!!!” “Dai Jess stai tranqui…” Non riuscii a terminare la frase che sentii il mio nome in lontananza. “Alara, vuoi un passaggio?” mi chiese Zayn. Guardai Jess che faceva cenno di si disperata. “Certo” li orlai. Andammo da loro, io come sempre un po’ imbarazzata… Jess strinse la mano a tutti, lei non si vergognava mai di niente, era fatta così. “Emh grazie Zayn di tutto davvero.” Lui mi fece un occhiolino come per dire “Prego”. Salimmo nella loro limousine e sinceramente non volevo disturbarli… Si sentì Harry che fece un sospiro e iniziò a parlare:” Bene, perché siete nella città che non dorme mai?” “Io per fare diversi colloqui di lavoro come stylist e Alara per avere una carriera musicale” “Musica uh?” “Si” dissi con sicurezza “Wow, magari ci incontreremo ai Grammy Awards, chi lo sa!” “Magari…” “Aspetta ma sei la ragazza del famoso caffè?” “Si, ma Zayn mi conosce tutto il mondo come la ragazza del famoso caffè?” dissi ridendo “Nah, anche come l’autrice del mio famoso tweet” “Ah lo hai scritto?” “Si, sotto tuo nome. Sono stato bombardato di domande che chiedevano chi fossi” “Avrei fatto anche io così!” “Ah si?” “Si.” “Controlla le tue menzioni un secondo” “ooook” disse prendendo il suo telefono “Sei Alara_Aydin?” “Si *W*” “Hai scritto anche te ahah” “Si, grazie di averlo fatto sapere a tutto il mondo che è mia la frase, ma io ti ho detto che puoi prenderti il merito!” “No ma va!” disse dandomi una pacca sulla schiena.
  
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