Non mi piace nemmeno un po' scrivere qui. Lo schermo è insensibile, i tasti lontani. Eppure, sento che in qualche modo questa scelta è simbolica, come l'ascolto prolungato di "I Want You" nel pomeriggio mentre stendevo la mia interminabile tesina e quello di "Stairway to Heaven" nell'ultima ora. Forse è solo che ho il computer sotto mano. Ho visto "Notte prima degli esami", mi pare giusto, è emblematica. Eppure sento che qualcosa non è al suo posto, che dovrei aver studiato qualcosa per il tema, mentre invece, come al solito, mi affiderò alla fortuna e alla mia passione per la scrittura. So che la tesina fa schifo. È fatta proprio male. Eppure, in un certo senso sono al corrente dell'esistenza della mia buona stella, so che qualcuno sta lassù è ha fatto di tutto perchè venissi ammessa agli esami, e ora sta cercando di farmi promuovere. Azzarderei anche il nome, e direi che è lei, Anna. Ne sono quasi certa. Lei che non credeva nell'aldilà, eppure credeva in me, ed era l'unica, e per questo sono convinta che ovunque sia stia cercando di aiutarmi. Sarò anche una pazza con troppe ore di studio alle spalle, che per scrivere un libro e un'esperienza sbagliata quest'anno l'ha rischiato, ma sono certa che tutto quello che è accaduto negli ultimi mesi è stato una strana coincidenza voluta da lei perchè io uscissi da quella dannatissima scuola, e che quello che provo questa notte, con tutti i sentimenti contrastati, la voglia di uscire a sballarmi con amici che al momento sono altrove o proprio non esistono, la speranza che la tesina si trasformi in qualcosa di buono durante la notte, la paura di fallire e la sicurezza di andare là e spaccare il mondo, non tornerà mai più. E io non ho altro modo di immortalarlo se non scrivendo. Perchè questa, ragazzi, è la mia notte prima degli esami. L'ultima prima dell'inizio della fine.