Allora,
lo so che avrei ancora una storia da portare a termine, ma questo mi è venuta così, ho molte idee e quindi...per ora abbandono
Scherzi del Destino, anche se, lo prometto, la continuerò. Ma
non ora. Non ho l’ispirazione giusta per quella storia e non voglio cadere nel
banale! Quindi ecco a voi la mia nuova storia,
sperando vi possa piacere! E’ ambientata al sesto anno, ma ovviamente non tiene
conto degli avvenimenti del sesto libro.
Buona
Lettura!
Erin.
šsšt›s›
Era
appena il 17 settembre, il giorno dopo tutti i ragazzi del sesto anno sarebbero
dovuti partire per un gita scolastica, ma tuoni e
fulmini agitavano la tempesta che riempiva il mondo, la fuori. I finestroni delle sale comuni e dei dormitori di ogni casa, riflettevano quello spettacolo rischiarando le
stanze a intermittenze, quasi ogni lampo facesse giorno. A smentire quest’ultima affermazione era messa in discussione dai
rumorosi tuoni che facevano, a volte, tremare addirittura le suppellettili.
Come di consueto, in ogni notte piovosa e fredda, per il troppo rumore o
semplicemente per la bellezza di una tempesta che ha sempre suscitato nell’uomo
emozioni e brividi unici, nessuno dorme.
Nell’altissima
torre di Grifondoro, ad esempio, il dormitorio dei
ragazzi era vuoto così come quello delle ragazze. Tutti i Griffyndor
erano riversati nella loro sala comune, chi abbracciato, chi mezzo assopito,
chi seduto in ginocchio, chi sul divano, chi sulla poltrona, chi immerso tra i
cuscini. Tutti davanti al fuoco, tutti attorno a quell’unica
figura che adesso, gesticolando e con voce cupa, raccontava una storia di
paura.
Hermione
Jane Granger, seduta a
gambe incrociate sul tappeto cremisi ed oro, dinanzi al divano scarlatto, stava
raccontando un storia che parlava di pericolosi
assassini babbani, in cui pistole e altri oggetti
sconosciuti alla maggior parte, dominavano il racconto.
Avvolta nel suo pigiama appena rosato a pantaloncini e canottiera, i
boccoli tenuti debolmente da un fermaglio a farfalla dietro la testa, stringeva
un cuscino in grembo, mentre con l’altra mano mimava le varie pericolose e
paurose situazioni.
Tutti la seguivano sbalorditi, impauriti e curiosi
allo stesso tempo, col fiato sospeso. Ogni tanto qualche mano veniva stretta fin troppo, qualcuno si mordeva il labbro,
qualcuno soffocava un gemito di paura. La cerchia man mano si restringeva
attorno a lei, mentre Ron, interessato ed impaurito
da quegli aggeggi babbani di cui il padre non aveva
parlato, stringeva convulsamente la manica del pigiama di Harry,
che sorrideva per le facce buffe dei compagni di casa.
“ Quando d’improvviso, Jack spinse in avanti la porta
cigolante e un rumore simile ad un urlo strozzato si diffuse nella stanza. La
luce dei tuoni e dei lampi irradiò l’interno, facendo
scorgere a Jack una figura minuta in un angolo, raggomitolata, con le mani
sulla testa. Si passò la lingua sulle labbra, assaporando le gocce di sangue
della sua vittima precedente, avanzò e rise: una risata aspra e malvagia. Sei qui, piccola...sibilò nel buio,
quando un lampo lo illuminò di nuovo, rivelando un coltello che Jack teneva stretto nella mano destra!” disse Hermione con enfasi, qualcuno emise un urlo soffocato,
qualcun altro strisciò ancora più vicino all’amico. La colonna sonora di quel
racconto, intanto, infuriava fuori dal castello.
“ Jack mosse dei passi e gocce d’acqua provenienti dal suo
corpo si mischiarono a gocce di sangue, che distillavano dal coltello. La
piccola cercò di assottigliarsi contro la parete, ma lui rise. Vano tentativo. Morirai, come sono morti loro prima di te...biascicò debolmente, indicando
dei cadaveri al suo fianco. La ragazza s’irrigidì, quando Jack le fu vicino e
levò in alto il coltello, la cui lama scintillò sotto la luna...” raccontò tetra Hermione, levando anche lei la mano a mezz’aria, come se
stesse impugnando un finto coltello, mentre una spallina della canottiera
cadeva dall’altra spalla, lasciandola scoperta.
Il panico
si diffuse negli occhi dei presenti, che si stringevano ancora di più,
ascoltando le parole dell’amica.
Quando
delle ombre ed un rumore sordo echeggiò nella sala
comune dei grinfondoro.
“ Cosa succede?!” urlò, una ragazza spaventata. Un vocio si
diffuse per la sala, un altro rumore sordo. Un rumore di passi, di acqua che gocciola sul pavimento. Tutti avevano il fiato sospeso, si guardavano intorno impauriti,
in cerca di qualcosa.
Hermione,
ancora con la mano levata a mezz’aria, con la bocca leggermente aperta, non
capiva cosa stesse succedendo. Abbassò la mano e vide
che tutti erano impauriti e sconvolti, ma erano tutti presenti.
Chi
poteva essere, allora?
Ron
ed Harry, a pochi passi da lei, tranquillizzavano
alcuni primini, Ginny
infondo alla sala, era accovacciata vicino a Lavanda
che era bianca dalla paura. Altri ragazzi erano riuniti in gruppo attorno al
camino, impauriti anche loro.
Un altro
rumore, il buio della sala comune fu rischiarato dal un
lampo e si levarono delle ombre incappucciate dal basso, afferrando dei
ragazzi. Molti urlarono, molti tentarono di scappare.
Hermione
si immobilizzò quando sentì un respiro caldo sulla
spalla scoperta. Delle dita gelide le afferrarono alcuni boccoli che ricadevano
dall’alta pettinatura e glieli spostarono, lasciando visibile il collo e
l’orecchio.
“
Diventerai una di noi, mezzosangue...” bisbigliò una
voce languida e sensuale al suo orecchio, prima di affondare un morso nella
carne, ma non sentì dolore. Solo una bocca calda poggiarsi sul suo collo
latteo.
Hermione
soffocò un gemito voltandosi improvvisamente, la mano premuta sul morso, si
trovò a pochi millimetri dal suo aggressore, tant’è
che i nasi riuscivano a sfiorasi.
Due occhi
glaciali le perforarono lo sguardo, prima che un altro lampo rischiarasse il
tutto, rivelando l’identità del ‘lupo mannaro’.
Alcune
risate si levarono dalla sala, mentre i grifondoro
smettevano di urlare e, invece, iniziavano ad insultare qualcun altro. Molti vaffanculo e Ma porca troia! Echeggiarono nella stanza, facendo distrarre Hermione per un secondo. Quando
tornò a guardare davanti a lei, un biondo platinato rideva di gusto.
Imperiosa
si alzò, guardandolo dal basso e lo riconobbe.
“ Malfoy!” esclamò con rabbia, mettendosi le mani sui
fianchi.
Il serpeverde si alzò, mettendosi davanti a lei, passandosi
una mano tra i biondissimi capelli, ghignando. La mano diafana e fredda del
Principe Slytherin le aggiustò la spallina della
canottiera.
“ Attenta
mezzosangue, domani c’è la luna piena. Ora sei un lupo mannaro a tutti gli
effetti...” la prese in giro
sottovoce, guadagnandosi uno schiaffo da Hermione,
incavolata nera.
Ma Malfoy le bloccò il polso ad un centimetro dalla sua
faccia, tirandola verso di sé, tanto che per non finirgli addosso, Hermione dovette mettergli la mano
libera a fare pressione sul petto.
Furono
così vicini per l’ennesima volta, che Hermione, con
tutta la rabbia che provava dentro di sé, si trovò spaesata, incredula e stupita
di quando Draco fosse bello.
Il cuore prese a martellarle forte nel petto, mentre i loro due
respiri ansanti si fondevano e i nasi si sfioravano.
“ Che idioti! Avete abboccato in pieno!” disse un voce alle loro spalle, rivolta a dei ragazzini che
corsero verso i dormitori. Alcuni, invece, sbuffarono
infastiditi, ma seguendo gli altri, salirono anch’essi verso i
rispettivi dormitori.
Draco
lasciò la presa al polso di Hermione e si allontanò
di qualche centimetro, senza dire una parola. Si fissarono per qualche secondo.
“
Sei...sei...sei uno stupido!” sbottò Hermione, irritata.
“ Sporca
Mezzosangue, non osare rivolgerti a me in quel modo!” urlò lui, di rimando.
“ Vaffanculo!”
esclamò la riccia voltandosi e trovandosi di fronte gli altri serpeverde mentre si toglievano il cappuccio, rivelando di essere Blaise Zabini, Theodor Nott, Tiger e Goyle,
ridendo sguaiatamente.
“ Come
diavolo avete fatto ad entrare?” sbottò ancora.
“ Dalle
finestre! Vedi che siamo tutti bagnati?” fece Blaise, il più cordiale.
“ E con cosa...”
“ Con le
scope...” continuò lui, aggiustandosi il mantello.
“ Lo sapete che non è permesso introdursi nei
dormitori di un’altra casa?” fece Hermione, retorica,
con quell’aria da so-tutto-io.
“
Mezzosangue, da quando ti risulta che noi rispettiamo
le regole?” fece la voce odiosa di Malfoy alle sue
spalle, suscitando le risate dei suoi amici serpeverde.
“ Infatti, non le rispettate” disse Harry,
seguito da Ron, che appena ebbe sistemato alcuni
ragazzini, affiancò Hermione.
“ Ma
forse incomincerete quando domani
“ Non
oseresti, donnola” disse tagliente Malfoy.
“ E perché mai?” ribatté Hermione, mettendosi
davanti agli amici, come per proteggerli.
“ Perché è troppo stupido e nessuno gli crederebbe. E poi, con
San Potter al seguito, che fa sempre la vittima,
farebbero una scena patetica informando
“ Ma come ti permetti!” s’infuriò Hermione
avvicinandosi a lui, le mani sui fianchi, a fronteggiarlo.
Draco
si sporse verso l’orecchio della ragazza, mettendole una mano gelida sulla
spalla, facendola trasalire.
“ Sei
molto sexy con questi pantaloncini corti...” le sussurrò all’orecchio, con voce sensuale, in modo che
solo lei potesse sentire.
Hermione
arrossì di botto, si allontanò da lui biascicando
qualche passo all’indietro, facendolo sorridere.
Noncurante
degli sguardi confusi degli amici slytherin ed
infuriati dei nemici griffyndor, guardò compiaciuto Hermione.
“ Sortito
l’effetto desiderato...” rise, squadrandola. “Basta poco, vedo, per ammutolirti. Le parole giuste,
infondo” disse, prima di sparire con gli amici, oltre
i finestroni dove la tempesta sembrava essersi
calmata.
Harry
e Ron corsero a chiudere le finestre, prima che il
vento gelido irrompesse nella sala comune.
Hermione
rimase al centro della stanza, cadendo in gnocchio su
un mucchio di cuscini, ancora sconvolta.
“ Herm! Cosa ti ha detto? Avanti
dimmelo, se ti ha minacciato giuro che...” masticò furente Ron.
“ No no, niente di importante” si
limitò a dire, scuotendo la testa, mentre prendeva il cuscino del suo letto,
che aveva portato fino alla sala comune.
Harry
e Ron si scambiarono un’occhiata interrogativa, senza
capire.
“ Io vado
a dormire, è tardi” disse e come un automa salì le scale.
Sembrava in trans.
“ Ma cose
le prende?” fece Ron, quando Hermione
chiuse la porta del dormitorio alle sue spalle.
Harry
scosse la testa, pensieroso.
“ Saliamo
anche noi, io almeno devo finire di sistemare il baule per la gita” sospirò Harry, salendo le scale del suo dormitorio.
“ Io no,
l’ho sistemato oggi pomeriggio. E dobbiamo anche
svegliarci presto domani, ora che ci penso!” aggiunse Ron,
rassegnato.
“ Si,
alle 7.00 abbiamo radunata in Sala Grande. E adesso sono le 3.20. Buonanotte
amico!” disse ridendo, prima di aprire le porta del
dormitorio maschile.
Quando
Hermione rientrò nel dormitorio si chiuse la porta
alle spalle, appoggiandovisi. Sospirò, poi buttò il cuscino sul suo letto e si
ficcò sotto le coperte. Mille pensieri le affollavano la mente, così che prese
sonno solamente dopo un’ora. Ma un pensiero la confondeva particolarmente e la
faceva infuriare contro sé stessa.
Perché diavolo sono
arrossita?
šsšt›s›
Ed ora un
bacio stramegagigantesco a tutti quelli che hanno recensito “Tutta colpa di un pò
di gel”, sono davvero contenta che vi sia piaciuto!
Ringrazio:
UCB: Un piccolo capolavoro?
Davvero*_______* Non esageriamo! Sono felicissima che ti sia piaciuta!^^
GreyLady: stai
iniziando ad apprezzare la coppia Hermione/Draco? Davvero, sono commossa! Neanche a me piaceva,
sinceramente ero una forte sostenitrice di Hermione/Ron, ma poi...me ne sono
innamorata!
Arwel e Mavi: Vi ringrazio dei complimenti! Grazie grazie grazie!!^^
white_tifa: Anche
io sono morta dalle risate ad immaginarmi draco che
cerca di ingellarsi i capelli con la schiuma da
barba!! Ihihihihih! Sono contenta
ti sia piaciuta!
Yle:
Grazie! E come ho detto nella prefazione, aggiornerò prima o
poi Scherzi del Destino, ma non ora! Ma non
demordere! -__^
Krinolampra: Grazie
dei complimenti!!!! E’ vero che per essere a casa
senza nulla da fare, ero proprio di buon umore!!^_______^
Gemellina: *____________*
Proprio tu mi parli di capolavori! Le tue ff sono
stupende!!!!! Anche tutto quello che esce dalla tua
testolina è meraviglioso!!!
Valemione: Grazie
anche a te! Tutti questi complimenti! So che non sono nella posizione di dire
una cosa del genere (perché scherzi del destino è rimasta in sospeso)
ma...perchè Una missione very important è rimasta incompiuta?? Uffi...mi piaceva davvero!! Spero
tu posterai, non prendere esempio da me! Scherzo! -__^
@ngel, Roby,
RoryVentimiglia_86920: Grazie, sono contentissima che vi
sia piaciuta!! Spero di non deludervi caso mai doveste leggere questa!^____^
Kit_05: Grazie per i complimenti, e anche
per le critiche! Sono sempre ben’accette! Quando sono
andata a rileggerla, mi sono accorta che davvero suonavamo male tutti quei ragazza/ragazzo! Hai ragione!^^