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Autore: xyoumakemesing    20/06/2012    22 recensioni
"Tu sei il migliore, Zayn. Quanti ne hai già uccisi?” domandò.
“Quarantasei” dichiarò secco il ragazzo, fissandolo senza alcun timore.
“E hai solo ventiquattro anni!” esultò l'uomo piacevolmente sorpreso, concedendogli un piccolo applauso.
“Tornando a noi, voglio che tu faccia fuori Arianne.” disse semplicemente, come se stesse parlando del suo gusto di gelato preferito.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: Questa storia è stata scritta a quattro mani, dalla sottoscritta e da Eleonora , senza un preciso motivo a dire il vero. Non siamo fans degli One Direction quindi non c'entriamo nulla con questo fandom ma Eleonora ha una cotta per Zayn, (e io per Niall ma questo è un dettaglio), quindi abbiamo deciso di buttarci in quest' avventura. 
E' meglio avvisarvi che nessuno degli altri ragazzi sarà presente a parte il protagonista e che questa storia non è scritta a fini di lucro. Zayn Malik non ci appartiene (con enorme disappunto di Eleonora) e tutto ciò che troverete scritto è solo frutto della nostra fantasia.
Epilogo

Arianne si guardò intorno, respirando a fondo. Batteva nervosamente il piede a terra, sistemandosi di tanto in tanto il tocco che le scivolava dalla testa di continuo. Zayn non era ancora arrivato. Le sedie pieghevoli accanto a quella su cui sedeva scompostamente suo padre erano completamente vuote. Arianne sbuffò, lisciandosi istericamente le pieghe della toga nera. Stava per diplomarsi e il suo fidanzato sembrava essere sparito nel nulla.
"Benoit, Arianne!" 
La voce possente del preside la fece sobbalzare. Si morse il labbro inferiore, alzandosi dalla panca riservata ai neo diplomandi, incamminandosi verso la pedana traballando un pochino sui tacchi alti. Sperò vivamente di non inciampare nei suoi stessi piedi o, se proprio il suo equilibro avesse deciso di farle fare una brutta figura, che la gente avesse avuto la buona educazione di non ridere sguaiatamente vedendola capitombolare a terra.
Il preside Higgins le porse la pergamena arrotolata, accogliendola con un sorriso. 
"E' con immenso piacere..." cantilenò, stringendole saldamente la mano. Ma Arianne non badò troppo alle sue parole, il suo sguardo venne improvvisamente catturato dalla figura di Zayn che correva verso le sedie libere accanto a suo padre, infilando convulsamente gli orli della camicia bianca dentro i jeans. Accanto a lui, un bambinetto biondo lo seguiva a ruota, agitando una mano nella sua direzione. 
Il preside finì il suo discorso velocemente, invitandola con un gesto della mano ad abbandonare la pedana. Spinto da un moto di euforia, suo padre si alzò dalla sedia applaudendo. 
"Quella è mia figlia!" urlò, con aria fiera. Zayn, una volta preso posto, battè educatamente le mani, lanciando qualche occhiata imbarazzata alla gente intorno a lui, con un'espressione da giuro che non lo conosco.  Anche James, unitosi all'allegria del signor Benoit, cominciò a strillare e a saltellare sul posto facendo il tifo, quasi stesse vedendo una partita di calcio particolarmente entusiasmante.
Arianne scoppiò a ridere di gusto, coprendosi la bocca con la mano che non reggeva la carta filigranata del suo diploma, scendendo dal palco per poi fermarsi davanti al pubblico, proprio accanto ai suoi compagni. 
Lanciò un'occhiata a Zayn, che le sorrideva tenendo la mano sulla sedia del piccolo James. Gli occhi ambrati del suo ragazzo erano pieni di orgoglio. 
E anche quelli di Arianne lo erano. Era orgogliosa di poter anche solo pensare che grazie a lei, Zayn aveva trovato il coraggio di allontanarsi dalla vita che faceva.
Dagli omicidi, da una vita passata nell'ombra e dal pericolo costante.
Quando il preside chiamò anche l’ultimo dei diplomandi, Arianne si guardò intorno distratta. Tutti erano pronti all’ultimo passo per la fine della cerimonia, ogni studente vicino a lei teneva la mano stretta sull’orlo del tocco, pronti a lanciarli in aria come di consuetudine.
"Congratulazioni classe del 2012, ce l'avete fatta!" dichiarò allegramente Higgins, alzando il pollice verso i suoi allievi mentre la folla scoppiava in un fragoroso applauso e una moltitudine di cappellini scuri volavano sopra le loro teste sorridenti seguiti subito dopo dai flash delle macchine fotografiche pronte ad immortalare i loro ultimi secondi da liceali.
La scuola era finita, ed ora era ufficialmente libera da tutto.

Una volta che la folla si fu dileguata, Arianne traballò sui tacchi alti fino alla sua famiglia, li abbracciò ad uno ad uno, posando poi un bacio sulle labbra di Zayn che rivolse a suo padre un'occhiata imbarazzata. 
"Congratulazioni, dolcezza" le disse poi, carezzandole una guancia. Arianne aggrottò la fronte, liberandosi del tocco che ficcò senza troppi preamboli tra le mani del padre. Si diede una veloce sistemata ai capelli rossi, raccolti per l'occasione in un'elegante treccia laterale prima di tuffarsi senza preavviso tra le braccia di Zayn. "Devi darmi un bacio come si deve, dolcezza - lo apostrofò - papà non si scandalizza mica!"
Il signor Benoit  sventolò una mano, dando al ragazzo il permesso di baciare la propria figlia, per poi voltarsi verso il piccolo James, evitando accuratamente di guardare la sua bambina amoreggiare teneramente con  con il suo fidanzato.
Adagiò il tocco sulla testa di Jamie sorridendo della risata cristallina del piccolino.
"Ho una sorpresa per te" disse Zayn, allontanandosi di qualche centimetro la ragazza tenendo però le mani strette suoi fianchi. 
Arianne sorrise, annuendo. Zayn si voltò a guardare prima Jamie e poi il signor Benoit e improvvisamente strinse le mani ad Arianne sussurrando un leggero "Spostiamoci!" stringendole la mano, trascinandola verso un angolo più appartato
del giardinetto dove si era svolta la cerimonia. Arianne arrancò con i tacchi sul terriccio fresco, cercando di non cadere, poggiando la schiena sul tronco scuro e ruvido lasciando che la toga toccasse la corteccia.
"Che succede?" domandò, visibilmente incuriosita. 
Zayn le strinse le mani, sorridendole con fare impacciato.
"Meriti un regalo.." le sussurrò avvicinandosi di qualche centimetro.
Con la coda dell'occhio Arianne vide suo padre giocare con James, che sorridente cercava di scappare dalla presa dell'uomo.
Dopo quello che lei aveva vissuto, il signor Benoit aveva acconsentito a chiedere aiuto senza tante smancerie. Perdere Greg, l'aveva fatto sprofondare in un abisso di paure e aver quasi perso anche la figlia, l'aveva invece fatto riflettere. 
Era riconoscente a Zayn per averla riportata a casa sana e salva. 
Un po’ ammaccata forse, ma comunque viva.
"Sei tu il mio regalo?" domandò lei con sguardo malizioso. 
In un anno Arianne aveva imparato tanto del ragazzo.
Sapeva che Zayn odiava il cioccolato all’arancia, non beveva Redbull, odiava indossare i calzini mentre dormiva e preferiva bere il caffé nero con solo una zolletta di zucchero. 
Aveva scoperto pian piano che quando litigavano anche per un semplice ritardo, lui preferiva zittirla con un bacio, piuttosto che sentirla sbraitare su quanto tempo avesse sprecato ad aspettarlo. 
"Forse - ridacchiò Zayn, avvicinandosi di qualche altro passo, per posare le sue labbra carnose su quelle della ragazza - o forse no" aggiunse, staccandosi di un paio di centimetri.
Arianne lo guardò confusa, perdendosi a fissare i suoi occhi che continuavano a scrutarla. Ringraziò mentalmente il tronco dell'albero a cui si era poggiata, se non avesse avuto qualcosa che la sosteneva, sarebbe probabilmente caduta come una pera cotta a terra.
"Comunque questo è il regalo!" confessò finalmente infilando una mano nella tasca posteriore dei jeans. Tirò fuori una busta bianca completamente sigillata, porgendola alla ragazza. 
Arianne la prese tra le mani e socchiuse gli occhi tastando la busta. 
"Un biglietto per l'isola che non c'è?" tirò ad indovinare, ridendo.  
Lui annuì e sorrise. "Quasi..."
Arianne scartò la busta tirando fuori due biglietti aerei.
"Dove andiamo?" domandò sorpresa alzando il capo, incrociando così gli occhi del ragazzo.
"Mi hai detto che ti sarebbe piaciuto andare a studiare da tua nonna, perciò..." mormorò Zayn, un po' titubante, guardando i biglietti stretti nelle mani tremanti della rossa.
"Stai forse dicendo che andremo a Parigi? - strillò lei, quasi istericamente.
Zayn annuì ancora e un sorriso di felicità illuminò il viso della ragazza. - E tu verrai con me?" domandò poi, staccandosi dal tronco e avvicinandosi con uno slancio verso il petto del ragazzo.
Lui annuì, abbracciandola e depositandole un veloce bacio tra i capelli. 
"Oh mio Dio! - esclamò piena di gioia, staccandosi per contemplare i biglietti che stringeva tra le dita - Quando partiamo?" fece poi, senza nemmeno preoccuparsi di trattenere l'euforia.
“Beh, mi sono informato... i corsi iniziano a metà settembre mentre le scuole elementari qualche giorno prima..." 
"Anche James verrà con noi a Parigi?" chiese stupita Arianne. 
Il ragazzo annuì, riprendendo a parlare. "Mi hanno finalmente dato l'affidamento, verrà a stare con me, quindi..- la informò, - e poi, beh, avevo pensato di iscrivermi ad un corso per interpreti... sai, per girare il mondo e..." balbettò, grattandosi la nuca imbarazzato. Arianne, entusiasta e super felice, gli prese  viso tra le mani, stampandogli un bacio a fior di labbra. 
Solo quasi due anni prima, si sentiva vuota e impotente di fronte a un mondo che non conosceva.
Le mancava suo fratello ogni giorno di più ma con l’arrivo di Zayn - e anche di James -  aveva cominciato a capire cosa significasse veramente avere una famiglia. 


Aww, che tristezza!
Siamo giunte alla conclusione di questa breve storia, mie care amiche! 
Finalmente Arianne e Zayn hanno avuto il loro happy ending - e Niall, nella mia testa, è a sciallarsela alle Maldive tutto contento di essere diventato il numero uno.
Btw, ci siamo divertite tantissimo a creare questo universo parallelo fatto di assassini, spie, strani tipi che danno la caccia a ragazzine innocenti. 
Beh, speriamo che lo stesso valga anche per voi!
Grazie infinite per tutto, siete fantastiche.
Non siate tristi, su, ci beccheremo sicuramente in qualche altra fan fiction! uu
Ele & Sorisò.








  
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