Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Ricorda la storia  |      
Autore: xjonaswhore    21/06/2012    11 recensioni
per tutte quelle che non si sentono belle abbastanza.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa os è per tutte quelle che non si sentono mai belle abbastanza, che credono di non valere niente e che credono sia normale vergognarsi del loro corpo, dei loro chili in più o di quel brufolo enorme proprio sul naso.
Sapete cosa?
Io penso che siate tutte bellissime, dalla prima all’ultima.
Dovete solo crederci.
 
 
P.S. Ciao francesca, spero che un giorno, guardandoti allo specchio, tu ti accorga di quanto sei bella.
 

 
 
 
 
 
 
 
A quanto pare, sbuffare non funzionava.
La ragazza si sistemò meglio sul letto, sistemandosi la felpa enorme che aveva addosso e passandosi una mano fra i corti capelli marroni.
In quei cinque minuti aveva sbuffato almeno 20 volte, ma il suo umore non era migliorato di una virgola.
Per quanto cercasse di impedirlo, i suoi occhi erano come attirati dallo schermo del suo cellulare, rigorosamente spento.
Si odiava per quello.
Per tutta la vita si era sempre ripetuta che non aveva bisogno di un ragazzo, che non le interessava e che stava benissimo anche da sola.
Eppure, continuava a fissare il telefono da 5 dannatissimi minuti.
Probabilmente lui non l’aveva richiamata perché i suoi fianchi erano troppo grossi. Le sue gambe troppo corte, la sua seconda scarsa non faceva invidia nemmeno alle bambine delle elementari e i suoi occhi di quel patetico color cacca gli facevano venire il voltastomaco.
Si sentiva stupida, perché per un attimo aveva pensato davvero di poter piacere ad uno così.
Non che fosse la prima volta che si faceva complessi sul suo fisico.
Non ricordava volta in cui si fosse guardata allo specchio e si fosse sentita bella abbastanza.
C’era sempre qualcosa fuori posto, qualcosa che non andava.
Non era giusto.
Perché le ragazze la fuori erano tutte più belle di lei? Tutte così perfette?
E perché lei era così dannatamente sbagliata?
Non ci riusciva a sentirsi bella, non ci riusciva proprio.
Non servivano a niente tutte quelle amiche che le ripetevano quanto fosse bella da mattina a sera. Sapeva che lo dicevano solo per tirarle su il morale, che non lo pensavano davvero.
Sbuffò per la 21esima volta in quei 6 minuti.
Era passato un altro minuto e lui non l’aveva ancora chiamata.
Perché non la chiamava?
Probabilmente aveva incrociato una di quelle tante galline con le labbra perfette e si era dimenticato di lei, ovvio.
Perché lei non metteva jeans attillatissimi e magliette che lasciavano strabordare le tette tenute su con un reggiseno push-up. Lei nemmeno sapeva che forma avesse un reggiseno push-up.
Il suo viso non era appesantito da chili e chili di trucco, e non girava con un negozio di make-up nella borsa. Massimo ci teneva la matita o il lucidalabbra, e non aveva mai usato del fondotinta in vita sua.
Non aveva nemmeno intenzione di iniziare a fare la troia solo per ricevere l’attenzione dei ragazzi, ma di certo non le sarebbe dispiaciuto sentirsi un po’ più bella di così.
Controllò l’ora, e si accorse che gli sbuffi erano saliti a 24 in 10 minuti.
Sorrise amaramente mentre si piegava per ripescare le ciabatte da sotto il letto; forse una bella tazza di cioccolata calda le avrebbe fatto bene: fuori si gelava e lei aveva decisamente bisogno di risollevarsi il morale.
Non era nemmeno arrivata a metà scala quando qualcuno suonò alla porta, spezzando il perfetto silenzio che regnava in casa.
Un po’contrariata, la ragazza si accinse ad aprire la porta, rimanendo a bocca aperta.
« che cosa ci fai qui? » chiese, forse un po’ troppo fredda
Il sorriso smagliante del ragazzo vacillò « s-sono venuto a trovarti.. disturbo? »
La ragazza sospirò « no Joseph ma.. perché non mi hai richiamata? »
Il ragazzo sorrise di nuovo, più dolcemente questa volta « perché volevo farti una sorpresa, e pensavo che chiamandoti e dicendoti che ero diretto a casa tua avrei rovinato tutto.. o no? »
La ragazza rise, nascondendosi la faccia tra le mani e dandosi della stupida « sono proprio una paranoica del cazzo »
« una paranoica? » chiese Joseph, mentre la seguiva in salotto
« esatto.. per quei 10 minuti di ritardo ho tipo pensato di non essere… bella abbastanza, ecco »
Il ragazzo la fissò in silenzio per qualche secondo, prima di scuotere la testa « potresti gentilmente sederti un attimo? » chiese, indicando il tappeto con un cenno della testa.
La ragazza annuì, sedendosi a gambe incrociate proprio di fronte al ragazzo
« allora, da dove posso iniziare? » Joseph si guardò in giro, come in cera di ispirazione
« da quando usciamo insieme, hai cercato in mille modi di farmi capire che non ti senti mai abbastanza, per niente. O meglio, non è che l’hai fatto, è che io me ne sono accorto. E sai che cosa? Sbagli, mia cara »
La guardò in silenzio per alcuni secondi, prima di ricominciare « non c’è nessuno la fuori che si sente bello. Nemmeno le troiette che vanno in giro con le tette di fuori. Anzi, loro si sentono belle meno di tutti. Abbiamo tutti delle insicurezze, delle cose che vorremmo cambiare in noi stessi. Ma sa qual è il segreto? Il segreto è amarsi. è essere fieri di quello che si è. Bisogna accettare i propri difetti.. per esempio, come pensi che io riesca a convivere con queste sopracciglia? Sono stato costretto ad accettarle. »
Joe rise brevemente, prima di continuare « devi andare avanti per la tua strada, ammettere di essere una pasticciona, devi ricominciare da capo. Impara a trascinare gli altri, impara a conoscere quello che vuoi, ad accettare chi sei.devi volerti bene, caspita se devi volerti bene! è l’unico modo. Non piacerai mai a tutti, mai. Ma poi, alla fine, saranno poche le persone che ti porterai dietro per sempre.. te stessa, tu sei l’unica persona con cui conviverai per sempre. Come speri di essere accettata se tu sei la prima a non farlo? »
Il silenzio era tornato a regnare nella casa, mentre la ragazza si asciugava una lacrima solitaria e Joe la guardava, intenerito.
« è solo che.. » balbettò la ragazza « è che è così difficile.. io sono così..»
« dannatamente bella? » la interruppe joe.
La mora alzò la testa di scatto, con un sorriso storto « si ma.. è pieno di ragazze cento volte migliori di me la fuori »
Joe alzò le spalle, avvicinandosi a lei « è vero ma.. io amo solo te »
 

 
 

Seems the only one who doesn't see your beauty 
Is the face in the mirror looking back at you 
You walk around here thinking you're not pretty 
But that's not true


 

  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: xjonaswhore