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Autore: Hylaa    22/06/2012    4 recensioni
Apre lo zaino blu di Emma facendo fuoriuscire una pioggia di fogli disegnati.
Ne raccoglie qualcuno, ma sembrano tutti rappresentare un solo panorama, un solo personaggio.
Ecco un segreto di Emma, un segreto che ha rinchiuso nella sua cassa toracica, accanto ai polmoni e sotto al cuore.
Un segreto di cui si vergogna così tanto da aver deciso di occultare persino da sé stessa, con scarsi risultati.
Zayn osserva con più attenzione il tratto accentuato sul disegno e i colori tenui usati per rendere quello schizzo di realtà quasi impalpabile.
Si gira basito verso la ragazza che è arrossita da capo a piedi: vorrebbe essere solamente risucchiata da delle sabbie mobili inesistenti.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just believe, 'cause everything 
will be fixed.
Maybe by you.

 


La ragazza scaraventa per terra il suo zaino riempito con gli anni di scritte, come le pareti davanti a lei,
Apre lo zaino in fretta e furia, afferrando la bomboletta blu, pronta per disegnare –o come dicono tutti imbrattare- il muro bianco davanti a lei.
Comincia a tracciare segmenti spezzati, ricurvi, convessi, concavi, alcuni senza nemmeno una vera e propria classificazione geometrica.
Continua in quel gioco sporcandosi le mani, sia dell’illegalità di quell’atto che del colore vero e proprio.
Sorride orgogliosa del suo lavoro, diciamo che il sorriso è il suo marchio di fabbrica.
Inspira l’aria del mare inglese, mentre gli stridii dei gabbiani si fanno spazio nel suo padiglione auricolare.
Vede un altro zaino accanto a lei buttato in malo modo, e segue la figura che l’ha buttato lì per terra. Sorride distrattamente, come sempre del resto mentre il ragazzo accanto a lei è serio, quasi impassibile mentre comincia a delineare i primi tratti del suo disegno.
Lei non si pone problemi a salutarlo educata, sono amici da tempo, ma lui risponde al saluto con un cenno di capo il che la fa impazzire.
La biondina odia quando qualcuno le nasconde i suoi segreti, anche se non dovrebbe saperli.
Si ferma un secondo per osservare quel ragazzo con la pelle ambrata e i capelli corvini, antipode a tutti i ragazzi inglesi.
Vuole decifrare l’espressione impassibile del ragazzo, ma nulla le sembra d’aiuto, è una maschera d’argilla greca.
Così decide semplicemente di spostare lo sguardo la sua opera: le linee stese dal moro sembrano piene di rabbia, un tipo di disegno diverso dai soliti.
‘Bingo’ pensa soddisfatta dei suoi sensi di investigatrice.
-Cosa succede?- domanda lei gentile, guardando il cappellino grigio del ragazzo sul marciapiede.
Il moro si gira verso quella ragazza con sguardo torvo.
-Cazzi miei.- replica incurante.
-Stai calmo eh.- bisbiglia lei, sperando di non aver graffiato le orecchie del ragazzo accanto a lei con quella frase amara.
Invece i padiglioni del moro quasi sanguinano dopo aver sentito le parole della ragazza-
-Cosa cazzo hai detto? A me poi?- domanda, buttando arrabbiato la bomboletta per terra.
-Ehy,ti ho detto di stare calmo e dovresti farlo sai..- risponde lei, tentando di scappare da quella conversazione.
-Senti Emma, ringhia lui. -evita di sparare cazzate e chiudi il becco.-
La ragazza percepisce la sua calma lacerarsi.
Il moro non era mai stato così maleducato e Emma non è il tipo di ragazza da farsi prendere a parolacce dal primo ragazzo di Bradford che trova, è di Londra lei, non del la campagna inglese e non ha problemi a rispondergli per le rime.
Per una volta prova ad essere gentile e questa è la moneta con cui viene ripagata? Il mondo non gira così.
O almeno non per lei.
-Ascolta Zayn- articola aguzza. – sono venuta qui per rilassarmi e non è che tu devi farmi incazzare solo perché la tua giornata è andata uno schifo. Cercavo di essere gentile, ma non c’è problema, non ti dovrai più preoccupare di me, finisco e me ne vado, ok? E mi faccio i cazzi miei, contento moretto?-
Lo scruta negli occhi scuri, in una ricerca curiosa di risposte. Ma le iridi paiono deserte e le pupille aride.
Fortunatamente  non è la prima volta che i loro discorsi si fanno pesanti e che l’aria intorno a loro diventi malsana.
Eppure c'è qualcosa che la atrrae in tutta quella situazione.
-Piccola, non me ne frega un emerito cazzo, né di te, né dei tuoi disegnini di merda, ok?- afferma velenoso.
Di certo non era la più brava di tutti a disegnare graffiti, però non erano nemmeno ‘disegnini di merda’.
Così, accecata da un sentimento rabbioso ,quasi sporco, afferra la bomboletta color oro e sfregia il viso della donna raffigurata nel murales di Zayn.
E poi ripassa il segmento più e più volte, come a spiegare che nessuno deve provare a sfidarla anche solo con lo sguardo.
-Bel disegno.- mormora aspra sull’orecchio del moro che se ne sta con la bocca dischiusa, basito.
Zayn si volta verso gli occhi dilatati della bionda pieni di vittoria e con un gesto rapido le sfila la bomboletta dalle mani e comincia a segnare di oro anche l’operato della ragazza, con sorrisetto vispo in viso.
Emma si lecca le labbra pensando a un altro colpo da sferrare, magari quello finale se è fortunata.
Distende le labbra furba e raccoglie il cappellino grigio del moro: con una bomboletta blu lascia una striscia irregolare di colore.
Un'altra caratteristica della ragazza è il suo essere lunatica.
E forse è anche una caretteristica di zayn, visto che non si fa prolemi a sorridere.
O forse è la presenza di Emma che lo fa semplicemente stare bene?
Così ride guardando l’espressione del moro, che spalanca gli occhi sconvolto per ciò che la ragazza ha fatto.
-Ti sei rincoglionita?- domanda ma con un sorriso in pieno volto mentre raccoglie la bomboletta rossa.
Prende la biondina per la felpa e l’avvicina al suo petto.
Gli occhi di Emma diventano gelidi e impauriti, che si sia arrabbiato davvero?
Ma Zayn invece traccia una striscia sui jeans aderenti della ragazza.
-Fanculo!- dice osservandoli Emma mentre Zayn ride a crepapelle.
- Ridi ridi. - dice lei, tentando inutilmente di pulirsi i pantaloni.
Alza lo sguardo verso Zayn cercando disperatamente di farlo stare zitto.
-Comunque i tuoi rimangono disegnini di merda.- scherza lui, spezzando quell’atmosfera divertente.
-Io non so fare i murales, coglione.- risponde lei all’insulto.
Zayn alza le sopracciglia.
-Beh allora vediamo in cosa sei più brava.
Corre verso lo zaino della ragazza e lo afferra prma di Emma.
-Lascialo- grida lei e la zip dello zaino sembra supplicarlo affinché non venga aperta.
A Zayn però non interessa.
Apre lo zaino blu di Emma facendo fuoriuscire una pioggia di fogli disegnati.
Ne raccoglie qualcuno, ma sembrano tutti rappresentare un solo panorama, un solo personaggio.
Ecco un segreto di Emma, un segreto che ha rinchiuso nella sua cassa toracica, accanto ai polmoni e sotto al cuore.
Un segreto di cui si vergogna così tanto da aver deciso di occultare persino da sé stessa, con scarsi risultati.
Zayn osserva con più attenzione il tratto accentuato sul disegno e i colori tenui usati per rendere quello schizzo di realtà quasi impalpabile.
Si gira basito verso la ragazza che è arrossita da capo a piedi: vorrebbe essere solamente risucchiata da delle sabbie mobili inesistenti.
Emma respira affannosamente, mentre presa dalla paura delle reazioni successive a quel momento, ha cominciato a correre via dal marciapiede, lasciando tutto lì, nelle mani di Zayn, ancora sbalordito dalla precisione dei disegni.
Se con le bombolette fa 'disegnini di merda', con un pemmello riesce a rappresentare tutto ciò che vuole egregiamente.
Emma si ferma esattamente sul confine irregolare della costa che sembra getta nelle braccia enormi del mare.
Cerca di riprendersi inutilmente dalla corsa, ma soprattutto dagli avvenimenti.
Si guarda indietro un’ultima volta, cercando con lo sguardo Zayn, ma non trova nulla, se non il rosato del tramonto.
Si tranquillizza momentaneamente, finchè non vede una macchina accostare al ciglio della spiaggia.
Vede aprire la portiera da quel ragazzo color caffelatte che la guarda, felice?
Subito dopo l’irruzione di Zayn sulla scena milioni di fogli disegnati con matite, pennelli, pastelli si cospargono tutt’intorno a Emma che li osserva incredula.
Ne afferra uno a caso e nota dei capelli biondi disegnati con un’ accortezza quasi maniacale.
-Z-zayn.- balbetta scettica, riconoscendosi nei ritratti.
A grandi passi il moro si avvicina.
-Shh.- bisbiglia andando a sfiorare le labbra di Emma veloce, mentre tutto intorno a loro si fonde.
Emma vorrebbe solamente ringraziare Dio per quelle emozioni che ha sognato per fin troppo tempo.

 
 
-Sinceramente immaginavo al tour effeil più alta.- racconta la biondina contemplando l’ammasso di ferraglia bella città degli innamorati.
-Sta’ zitta che il signore ha quasi finito.- dice il moro assistendo il pittore nella sua opera.
Emma si volta verso Zayn e silenziosamente si avvicina al quadro.
Per la prima volta sono in un ritratto insieme.


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E' mezzanotte e quarantasette e io non ho sonno.
Perciò pubblico la prima os dell'account!
E' solamente una prova, tanto per fare qualcosina di produttiva al posto di cazzeggiare sul web.
Ringrazio tutte le ragazze che hanno speso tempo a leggere la mia insulsa os, non ho nemmeno voglia di rileggere, quindi scusate eventuali errori grammaticali.
Ora penso che per addormentarmi ascolterò un po' di musica, anche se ascoltare musica mi fa sentire protagonista di videoclip musicali e non mi aiuta a dormire.
Ma questi sono miei problemi ahhaha
Grazie per aver letto, se mi lasciate una recensione ve ne sarò davvero grata :)
un bacione,
Alessandra 
 
  
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