Prima di leggere un paio di precisazioni.

- Questa storia farà parte di una serie intitolata "ABC, That's How Easy Love Can Be", che è una raccolta alfabetica, perciò ogni one-shot sarà ispirata a una lettera dell'alfabeto diversa. Le storie non saranno pubblicate secondo l'ordine classico, infatti ho deciso di iniziare dalla C. Non posso prendermi il merito di aver inventato questo tipo di fan fiction, ma ho notato che nel nostro fandom non ve ne era alcuna così ho deciso di farmi avanti. Non è un'idea molto originale, ma spero che l'apprezziate comunque.

- La serie sarà ad aggiornamento decisamente lento e comprenderà tutte le coppie possibili.

- Questa storia è dedicata a colui che in una passata recensione mi definì "Regina delle Zott", ossia Il Saggio Trent. Scritta in un momento di ispirazione e creata per ringraziarlo di essere il mio mentore/generale/Kyle/cantante/pioniere dai mille volti. Quindi con tanto affetto e con la speranza che questa fanfiction sia di suo gradimento, buona lettura.

Honest










 

~Cenere

- Scott ha gli occhi color cenere .. - si era lasciato sfuggire Zoey, mentre Anne Maria blaterava dell'aspetto di Vito e dei suoi muscoli. Tutte le ragazze avevano fatto silenzio quasi sorprese da quella presa di posizione così inconsueta.
- Era tanto per fare un confronto. - aveva poi sussurrato la ragazza, abbassando lo sguardo sul pavimento di legno malconcio, e chiedendosi il motivo di tanto interesse per gli occhi di un concorrente con il quale aveva a malapena parlato. La quiete successiva a quell'osservazione svanì rapidamente, grazie alle congetture che Anne Maria aveva iniziato a fare in previsione di un eventuale matrimonio.

La rossa trasse un sospiro di sollievo, ma smise di ascoltare quei discorsi deliranti e si figurò nella mente l'immagine degli occhi di Scott. Il grigio che lei stessa aveva definito color cenere era incantevole, si potrebbe dire magnetico. Lo sguardo di ghiaccio, così freddo e distaccato sembrava addolcirsi ogni volta che Zoey lo vedeva sorridere per i più svariati motivi. Forse era solo curiosa di conoscerlo per scoprire cosa nascondesse sotto quella cenere, o forse quando l'aveva per sbaglio urtata dopo la cerimonia di eliminazione, sillabando le sue scuse e svanendo nella penombra, l'aveva colpita a tal punto che ora sentiva il desiderio di averlo accanto, di indagare su di lui.

Nel dormiveglia più nascosto Zoey continuava a pensare a Scott e alla cenere nei suoi occhi. Si alzò in punta di piedi ed uscì dalla casetta senza far rumore. La luna nel cielo illuminava l'isola di una pallida e flebile luce bianca, così passeggiò fino al molo, cercando di riordinare qualche pensiero. Quando raggiunse il sottile lembo di spiaggia vi trovò l'oggetto delle sue fantasie, che con i piedi a mollo osservava il proprio riflesso nello specchio dell'acqua. La ragazza si avvicinò incerta sedendosi al suo fianco con agilità. Scott sobbalzò lievemente ma dopo averla vista, un sorriso gli colorì gli occhi grigi.
- Notte insonne ? - le domandò con voce sommessa. Zoey si limitò ad annuire.
- Neanche tu prendi sonno. - osservò la ragazza, immergendo anche lei le gambe in acqua.
- Continuo a pensare ... - rispose, anche se avrebbe voluto corregersi con cercare, ma la ragazza non aveva idea delle sue incursioni notturne per trovare la statuetta dell'immunità.
- Capisco. - ammise infine lei, giocando con una ciocca rossa, sfuggita dalla sua coda.
Lui sorrise ancora una volta, il secondo sorriso della serata contò Zoey divertita. Non ci furono altre parole per parecchio tempo, fino a che il ragazzo non si passò una mano fra i capelli già spettinati e le chiese perchè era ancora lì con lui.
- Ti do fastidio ? - aveva chiesto lei, quasi offesa.
- No, mi piace guardarti. - aveva replicato il ragazzo a bassa voce.
Zoey sorrise, un po' meno a disagio e strisciò lungo il legno umido, per sedergli più vicino.
Scott la lasciò fare rincuorato da quei gesti. Tutto sembrava più accogliente quando erano insieme, riflettè con tenerezza. Poi rivolse la cenere dei suoi occhi verso l'acqua e ascoltò il respiro di Zoey fino a che non videro sorgere il sole, e decisero che era tempo di tornare a letto, pronti a non svelare quel momento di pacata intimità che avevano condiviso.