INCUBO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
 
La prima cosa di cui Lavi si accorse fu che Yu era assolutamente, gloriosamente nudo. Mollemente adagiato su un letto di erbe profumate e fiori, mentre la mammoletta (proprio lui!) gli pettinava i lunghi capelli neri con languidi gesti lentissimi e ogni tanto gli serviva nettare di fiori in una coppa preziosa. D’altra parte Kanda indugiava a guardarlo e di quando in quando andava a solleticarlo con la punta delle dita, deliziandosi di vederlo arrossire.
La seconda cosa fu che Lenalee, dall’altra parte, amoreggiava sfacciatamente col generale Marian Cross, il quale dal canto suo sembrava decisissimo ad approfittare della situazione. Al posto del solito logoro cappello portava una leziosa corona di fiori, che gli donava quanto ad un asino, e si adoperava a brancicare la sua estasiata compagna con la stessa delicatezza del suddetto quadrupede.
La terza, e qui Lavi ebbe l’inequivocabile certezza di trovarsi dentro un incubo, fu il vecchio Bookman che, con un paio di alucce trasparenti sulla schiena,  gli leggeva da un polveroso libro le istruzioni per un filtro d’amore (qualcosa che comprendeva un “piccolo fiore d’occidente” e che cavolo di pianta era si poteva sapere?).
Kanda lanciava ogni tanto a Lenalee un’occhiata indecifrabile, fra il geloso e il divertito. Attorno a loro, nel caldo della prima notte estiva, svolazzavano fatine dispettose; voci inconsistenti si rincorrevano nel bosco, chi erano? Sembravano lamenti di amanti abbandonati.
Perché a Lavi pareva che c’entrassero qualcosa con lui? Cos’è che doveva fare?
In quel momento le parole di Yu gli arrivarono con il suo inequivocabile tono seccato.
- Cos’hai combinato, idiota? Ti sbagli sempre, se pure non lo fai apposta!  Avanti, devi fare presto, prima che arrivi l’alba…
Lavi schizzò via senza avere ancora capito niente. Doveva fare qualcosa prima dell’alba.
Prima che arrivi l’alba…
 
Spalancò l'unico occhio di colpo, realizzando solo dopo alcuni momenti che Kanda lo stava scuotendo con pochissima grazia e gli stava dicendo: - Avanti, muoviti, l’alba è già passata da un pezzo!
- Yu! – esclamò, e fu così felice di svegliarsi che gli gettò le braccia al collo stampandogli un sonoro bacio sulla guancia.
Esattamente tre secondi dopo stava fuggendo a gambe levate inseguito dal luccicare minaccioso di Mugen.
- Ti faccio smettere io di ridere, idiota! – gli urlava dietro Kanda. Lavi però non riusciva proprio a stare serio. Era troppo felice di aver scoperto che era stato davvero solamente un incubo!
 
***
 
Nota: questa demenzialità è saltata fuori non so come dalla notte di Mezza Estate. Che il Bardo mi perdoni... Calare Kanda nella parte di Oberon, Lavi in quella di Puck, Lenalee in quella di Titania, Marian Cross in quella di Bottom, Allen nel paggetto indiano e il vecchio Bookman in quella di una fatina  mi è sembrato troppo bello.
Ah, il “piccolo fiore d’occidente” è la viola del pensiero J