Crossover
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Autore: ilcantastorie    09/01/2007    2 recensioni
Docrobei e l'ennesima missione di recupero della pietra Docroston. Tra Pattuglie Spaziali comandate da panciuti direttori, Mazuko in missioni segrete, Draghi dalle mazze ferrate, Buoi di nome Alvaro, Tartarughe di nome Camilla, sbagli spazio/temporali, ex presidenti del consiglio ridotti al ruolo di aiutanti, con degli Yattaman sostituiti da personaggi ben piu' interessanti; signori e signore, tutto questo ed altro ancora in questa Fanfiction.
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Erano nel tempo sbagliato

Erano nel tempo sbagliato.

Perché altrimenti, non si poteva spiegare la presenza di Cesare e il fatto che Silla marciasse verso Roma.

Il Cesare presente ora era il padre del famoso Cesare.

Poi, secondo la Storia Silla doveva prendere Roma nel 88 a.c….

Ed ORA Silla stava occupando ora!

Quindi ora erano nell’88 a.c.

Questi erano i pensieri che passavano nella mente di Bojaki, appena saputo la notizia dell’appropinquarsi dell’esercito del rivale di Mario.

Ma come avevano fatto ad arrivare li’?

Avrebbero dovuto essere all’incirca  verso gli anni 40 a.c.

Forse era tutta colpa di quell’idiota del macchinista.

Possibile che dopo tutte le volte che l’aveva usata aveva sbagliato a digitare i tasti?

Quattro semplici tasti?

Che incompetenti reclutavano in quell’accademia!

Prima Ikaro e Nana’, poi il Bue e la Tartaruga e infine il Demone e il Drago.

Sospiro’.

Finiva che lui fosse l’unico elemento decente in quella squadra di dementi in cui si trovava.

“Quindi” continuo’ a riflettere Bojaki“forse avrebbero trovato la pietra comunque, magari era, sotto il letto del neonato Caio Giulio Cesare”

***

Il panciuto direttore Tonnan era arrabbiato.

Arrabbiato?Dire che era arrabbiato era piacevolmente sminuente.

Era incazzato nero.

Mai, mai e poi mai, nella gloriosa storia della Pattuglia del Tempo era successo qualcosa di simile.

I suoi subordinati erano tornati prima di aver fermato i Predatori del Tempo.

Ma non si accorgevano in che modo irreparabile sarebbe potuta cambiare la storia, se qui criminali fossero riusciti nel loro intento?

E la loro giustificazione a ciò?

Erano andati per sbaglio in una dimensione spazio temporale, che li aveva portati in un distorto mondo abitato da maghette dagli abiti scintillanti.

Ma lui sapeva cosa era quella.

Una menzogna.

Una menzogna bella e buona poi…cosi’ spudorata…ma lo prendevano per scemo?

Evidentemente si, visto che gli avevano rifilato una simile bubbola, cercando poi di farla passare per verita’.

Adesso li avrebbe rimandati nell’epoca giusta e...avrebbero fatto meglio a fare il loro dovere!

Altrimenti le conseguenze sarebbero state tragiche.

Tragiche e dolorose.

E il Direttore Tonnan, con quest’ultima affermazione, si chiese se per caso non avesse sangue Mazuko nelle vene.

***

Quel direttore aveva sangue Mazuko nelle vene.

Mazuko della peggiore specie poi, di quelli sadici fino al midollo.

Non c’era altra spiegazione altrimenti, pensava Xellos, a quello che aveva visto nella mente del direttore Tonnan nel caso non avessero compiuto la missione a puntino.

Rabbrividi’ ancora una volta.

Per questa volta avrebbe dimenticato la sua vera missione e avrebbe eseguito gli ordini del ciccione.

La missione era il motivo per cui era con la pazza dalla mazza ferrata.

Xelloss era li’ per ordine di niente popo di meno che Zelas Metallarium,the Great BeastMaster.

Ella era subordinata di Shabranigdo, Ruby Eye, creato direttamente dalla Divinita’ che dominava quello(la terza dimenzione, la nostra) e del loro mondo: Lon.

Gia’, la sua Master avrebbe trovato veramente molto utile usare quelle macchine che permettevano di viaggiare nel tempo.

Zelas era riuscita, grazie ad un ingegnoso sotterfugio, a mandare il suo sottoposto più fidato(nonche’ unico) nella terza dimensione, dove lui, Xelloss, avrebbe potuto impadronirsi di una di quelle macchine.

Ma i Dragon Lord avevano il naso fino.

Avevano mandato una delle loro più fidate vestali nella terza dimensione.

Questa azione aveva un duplice scopo:

Primo di  impedire che i Dark Lord si impadronissero di una tale macchina, poi secondariamente di impadronirsene loro stessi.

E, a causa del Ciccione, lui e la vestale(che era niente popo di meno che Philia) si erano trovati in squadra insieme.

Ma per un po’ avrebbe trascurato il suo compito.

Ora sarebbe stato opportuno mettersi a bordo della sua navicella spaziale e sperare che tutto andasse per il verso giusto.

O probabilmente sarebbe morto.

Spinse il pulsante d’accensione, e per fortuna nessuna musichetta irritante ne usci’.

Guardo’ alla sua sinistra Philia, per poi passare alla tartaruga e al bue.

Gia’ sopratutto il bue.

Come diavolo aveva fatto ad entrare in possesso di una copia della Clear Bible?

Decise di chiederglielo direttamente: dopotutto era un sempliciotto.

“Alvaro, dove hai preso una copia della Clear Bible?”

Il bue lo squadro’ per un momento, poi rispose:

“Ho trovato la Clear Bible dentro il mi’ frigorifero”

Il pensiero che passo per il capo di tutti fu il medesimo.

Erano stupefatti, irretiti, stupiti.

Probabilmente avrete gia’ capito quale poteva essere il pensiero:

“Che diavolo di faceva la Clear Bible dentro un frigorifero?”

Invece, NO.

“COME DIAVOLO HA FATTO ALVARO A PRONUNCIARE CLEAR BIBLE?”

In effetti questo era ben più misterioso di come una copia di una Clear Bible fosse finita dentro un frigorifero di un bue che viveva in una foresta abitata da ogni sorta di animale.

E sopratutto l’abitazione non aveva corrente elettrica.

Come funzionasse il frigorifero era un mistero.

E intanto nell’iperspazio qualcosa accadeva.

***

Kerokerokero… come procedono i piani di conquista?”

Ci fu un attimo di silenzio.

Ihihihi…non procedono”

“COSA?”

Gia’”una terza voce intervenne, dura e decisa, che apparteneva al comandante in seconda Giroro  “Purtroppo Lady Natsumi ha distrutto il pannello di controllo, ed ora siamo fuori controllo”

NOOOOOOO!”

***

CRASH!

“Cosa e’ stato?” urlo’ Philia

“L’Urania ha ricevuto danni nella parte posteriore” la informo’ Camilla

“Perché?”chiese Alvaro

“Abbiamo urtato qualcosa…ma, non vedo nient-

Camilla si interruppe.

Sullo schermo dove prima non c’era niente, era apparsa un’intera astronave.

E una frase risuono’ per lo spazio(anche se nello spazio il suono non si propoga):

“COME SAREBBE A DIRE:E’ SALTATA L’ANTIBARRIERA’, KEROOOO?”

 

  

 

 

 

 

 

  
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