I love you too.

Guardo l'orologio.

Manca poco più di un'ora e mezza.

Dovrebbe essere ancora a casa sua.

Devo sbrigarmi.

Fortunatamente il suo appartamento non è molto distante dal mio studio, quindi ci metto poco ad arrivare.

Il problema, è cosa fare adesso.

Sono venuto qui, ed ora?
Quell'idiota di Miyoshi mi ha detto di fermarla, non come fare.

Non posso presentarmi lì e dirle “Ciao Aoki, senti, ti va di sposare me al posto di Hiramaru?”

È ridicolo.

Cazzo.

Ok, sono arrivato fin qui, non posso tirarmi indietro adesso.

Busso alla porta, forse con un po' troppa forza.

Non è un'idea geniale, visto che non so cosa fare, ma da qualche parte devo iniziare.

Si sta aprendo la porta.
Prendo un respiro profondo.

…

Chi cazzo è questa?
…

Oh, giusto, questo è un fottutissimo matrimonio.

La sposa va preparata.

Certo.

E ora come le caccio, queste?

Merda.

“Le serve qualcosa, signore?”

“Si. Devo parlare con la sposa.”
“Oh, adesso non è possibile... La stiamo preparando... Non può aspettare?”

Aspettare? Aspettare?
Aspettare cosa?
Che si sia sposata?
“No, non posso. Spostati.”
“Mi rincresce, ma non posso farla passare, rischia di farci perdere troppo tempo.”
“Spostati, cazzo!”
La spingo di lato, cercando di non essere troppo violento, mentre tento di passare.

“Signore! Le ho detto che lei non può-”

“Oh, e sta un po' zitta.”

Entro nell'appartamento, le voci vengono dal salotto.

Apro la porta violentemente, preso dalla foga, mentre la donna che mi ha aperto la porta starnazza come un'oca.

Accidenti, non possono farsi i cazzi loro, 'ste megere?

Ignorando lei e le sue allegre compagne che cercano di spingermi fuori, porto lo sguardo su Aoki.

È fottutamente bella.

È seduta difronte uno specchio, con un semplicissimo vestito bianco. Tremendamente bianco.

La signora che le sta pettinando i capelli si gira, cercando di fulminarmi con lo sguardo.
Crede di intimidirmi?
Ma mi ha guardato?
Ne ha di cose da imparare.

Percorro a grandi falcate la distanza che intercorre tra la porta ed Aoki, liberandomi con un gesto secco delle allegre comare, piazzandomi difronte a lei.

Mi guarda spaesata, cercando evidentemente una risposta al mio “strano” atteggiamento.

…

Cazzo.

“C'è qualcosa non va, Fukuda?”

…

“Si. Devo parlarti.”

“Adesso?”
“Adesso.”
Mi guarda per un secondo, prima di far cenno di uscire alle donne che la stavano preparando.

È strano, di solito le donne che stanno per sposarsi emanano tanta di quella gioia e dolcezza da far venire il diabete.

Lei no, anzi...

Forse Miyoshi ha ragione... Forse lei non lo ama.

Una volta che sono uscite tutte quelle oche indesiderate, Aoki mi fa cenno di sedermi su una delle poltrone del suo salotto, momentaneamente occupato da talmente tante di quelle cianfrusaglie inutili che le spose hanno il vizio di portarsi dietro, che mi chiedo come facessero a stare qui dentro in 6, o quante diavolo sono.

“Qual è il problema?”

Sembra preoccupata.

Forse non dovevo fare irruzione in questo modo...

Fanculo.

“Tu vuoi sposare Hiramaru?”
“... eh?”

“Mi hai capito. Non farmi ripetere, cazzo. Prima finiamo meglio è.”
Miyoshi me la pagherà, per questo.

Io che cerco di impedire un matrimonio.
Ma dove si è mai vista, una cosa del genere?
Cazzo.

“C-che vuoi dire con questo?”
E poi lei non può afferrare il concetto e basta?
Non sono il tipo da spiegare le cose con calma.
“Lo ami?”
“B-beh, lui mi piace, certo-”

Ecco. Le piace.
Non lo ama.
Le piace.

“-perché mi fai questa domanda?”

No. Nonononono.

Io non farò una di quelle confessioni smielate e disgustose. Potete scordarvelo.

“Quindi ti piace.”

“Si, ma non capisco dove stai cercando di arrivare...”
Si alza, e cammina verso di me, cercando di guardare i miei occhi, che immagino siano coperti dalla bandana, al momento.

“Hai detto che ti piace. Quindi non lo ami, giusto?”

Si è fermata. È a meno di un passo da me, e posso sentire il suo sguardo sulla pelle.

Accidenti, perché è così complicato?

“Se non lo ami, non sposarlo.”
“Eh? M-ma ormai gli ho detto di si e-”
“Non hai negato. Quindi è vero. Non lo ami, eh? Allora non sposarlo.”

Alzo lo sguardo. Lei è in piedi, difronte a me, con gli occhi lucidi.

Perché ha gli occhi lucidi, adesso?
Cazzo. Non vorrà mettersi a piangere?
“Perché non vuoi che lo sposi, Fukuda? Perché ti stai opponendo ora?”

Una lacrima le riga il volto, portandosi dietro un po' del trucco che aveva sugli occhi.

Se credi che adesso sarò romantico solo perché stai piangendo, ti sbagli di grosso.

Una seconda lacrima segue il percorso della prima.

Cazzo.

Cazzo.

Cazzo.

Non mi faccio battere da una lacrima. Io non mi faccio battere da una fottutissima lacrima.

Non  piangere, per favore.

Abbasso lo sguardo, portandolo sul terreno.

Accidenti.

E lei è sadica.
Molto sadica.

Perché si accovaccia difronte a me. Vuole che la guardi.
Non capisce che è già abbastanza difficile fare quello che sto facendo?
È un calcio nei coglioni al mio orgoglio, dannazione.

Cosa vuole che le dica?
Che non voglio che sposi Hiramaru perché la amo?
Non farò mai una cosa simile.

“Fukuda, rispondimi.”
Si sporge in avanti, avvicinando il suo viso al mio, obbligandomi a guardarla.

Ormai il trucco è completamente sciolto. Dovrà farlo daccapo.

Ma è bella. È fottutamente bella anche così.

E il suo viso è vicino.

Troppo vicino.

Mi sta mettendo alla prova?

“Ti prego”

Non resisto più. Chiudo la distanza tra di noi.

La bacio.
Si, la bacio.
Sta per sposarsi, e io la bacio.
E le sue labbra sono così dannatamente morbide.

Hiramaru mi ucciderà. E ha anche tutto il diritto di farlo.
Eppure non riesco a sentirmi in colpa.
Quello che mi sorprende,però, è che lei ricambia.

Timidamente, ma ricambia.

Porto una mano dietro la sua nuca, per approfondire quel contatto.
So che è sbagliato. Ma non posso farne a meno.

Lei avvolge le sue braccia attorno al mio collo, per un secondo, prima di staccarsi velocemente e fare un passo indietro.

“I-io non posso, io devo sposarmi, Hiramaru-”
Si porta una mano alle labbra, e poi mi guarda, senza finire di parlare.

“-... Mi ami?”

…

EH?

Io vengo qui, a cercare di impedirti di sposarti, mettendomi in ridicolo, ti bacio, e tu mi chiedi se ti amo?
Accidenti.

Sposto lo sguardo, emettendo un mugugno di conferma.

“Quindi tu non vuoi che io mi sposi, perché mi ami!”
Cos'è, sei ritardata?
O vuoi semplicemente farmelo dire?
Oh, no, puoi scordartelo.

“...Però... Ho detto di si ad Hiramaru, non posso tirarmi indietro... Gli spezzerei il cuore e-”
Non ci credo. Non sto per dirlo. Fermatemi.

“Vuoi spezzare il mio?”
…

L'ho detto.
Cazzo.

Lei mi guarda, sorpresa.

Ok, chiudiamo questa storia.

“Tu non vuoi sposarlo, giusto?”

Abbassa lo sguardo, scuotendo leggermente la testa.

“Allora adesso lo chiamo. Gli spiegherò io la situazione. Non dovrebbe essere ancora in chiesa.”

Rialza la testa, afferrando velocemente il cellulare poggiato sul tavolino lì vicino

“NO! Devo farlo io.”

Mi sorride, e poi mi supera, andando in un'altra stanza.

…

Lo farà sul serio?
Avrà sul serio il coraggio di rifiutarlo adesso?
Accidenti.

Getto la testa all'indietro, guardando il soffitto.

Ti prego, fa' che io non abbia fatto tutto questo per nulla.

* * *

È l'attesa più lunga della mia vita.

Sembra passata un'era, quando lei apre la porta, con il cellulare tra le mani, guardando il pavimento.

Cazzo.

“...Allora? Ti sposi?”
Fa di no con la testa, leggermente, continuando a guardare il terreno.

“I-io sono una cattiva persona?”
“...No. Non lo sei.”

In quel momento apre la porta che affaccia sul corridoio una di quelle streghe. Quella che mi ha aperto la porta.

“Miss Aoki, manca poco e noi dobbiamo ancora finire di sistemarla.”
Dopo averla guardata attentamente per qualche secondo, si gira verso di me, furiosa.

“Cosa le avete fatto? Lo sapevo che non dovevo permetterle di entrare! Come si è permesso? Oh, e manca così poco tempo al matrimonio-”

“Kagure, smettila. Non ci sarà nessun matrimonio. Tu e le altre potete andare.”

…
Non l'ho mai vista così risoluta, in realtà.
Nonostante i suoi occhi minaccino di lacrimare per la seconda volta.

Kagure la guarda sbalordita, boccheggiando più volte senza emettere alcun suono.

“L'ha sentita? Vada via.”

E lei obbedisce, in silenzio, chiudendosi la porta alle spalle.

Solo allora Aoki si lascia andare, e scoppia a piangere, singhiozzando.

“I-Io gli ho spezzato il cuore. Lui è stato così gentile con me, ed io gli ho spezzato il cuore.”

Esclama, tra i singhiozzi, afferrandomi per la felpa e nascondendo il suo viso sul mio petto.

Mi dispiace.

Le circondo la vita con un braccio, mentre con una mano le accarezzo i capelli.

Va tutto bene. Non è colpa tua. È mia.

La lascio andare solo quando si è calmata, e dopo averla guardata negli occhi, gonfi ed arrossati, la bacio velocemente, per poi dirigermi verso l'uscita dicendo di avere una cosa da fare.

E lei mi segue.

“D-Dove stai andando?”
“ A prendermi le mie responsabilità.”

* * *

“Siamo... a casa di Hiramaru?”
“Esatto, principessa.”

Busso alla porta.

Dovrebbe essere a casa, adesso.

E infatti mi apre la porta, con l'aria di un cadavere, per poi ricomporsi non appena mi vede.

“Che vuoi?”

“Dammi un pugno.”

Aoki mi guarda sorpresa, lasciandosi scappare un “Eh?”

Mentre Hiramaru obbedisce, senza fare storie.

E ci mette tutta la sua forza, scaraventandomi a terra.

Sorrido.

E lui mi guarda, sovrastandomi, scuro in viso.

“La ami?”

Cos'è tutti con questa fottuta domanda? Ok, lo dirò una volta per tutte.

“Si.”

“Bene.”
E detto questo rientra, chiudendo la porta dietro di sé.

Mi tiro a sedere, guardando Aoki, che mi fissa tra il dispiaciuta e il soddisfatta.

...

“Fukuda?”

“Che c'è?”

“...Ti amo anch'io.”