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Autore: Edelwise    25/06/2012    2 recensioni
Dopo la Guerra e il ritorno di Hermione alla scuola, per la giovane strega ci sarà una dura sfida da superare. Riuscirà a non farsi trascinare nelle grinfie della serpe?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Per fortuna che quella sera , Hermione, aveva il turno di ronda con Corvonero e Tassorosso.

Non avrebbe retto un’altra notata a battibeccare con il suo compagno.

Salutò Cho Chang lievemente con la mano, quest’ultima si fermo.

“Herm, è vero quello che si dice in giro?”chiese piano.

“Dipende da quello che a cui ti riferisci.”chiese sorridente.

“Al fatto che Ron sia…”

“Sparito? Oh no, Cho si è solo preso una vacanza”mentì “troppo stress nel lavorare con il fratello.”

La Corvonero sorrise “ Meno male ho pensato il peggio.”disse piano “Siete una bellissima coppia”si complimentò.

Hermione divenne leggermente rossa.

“ Scusami, so che la tua vita privata non vuoi che venga insomma spiattellata in giro, ma vi trovo magnifici, ho pensato che c’era qualcosa tra di voi dal primo giorno che vi ho visti insieme battibeccare al primo anno, poi ho avuto le mie conferme al quinto.”

“Ti ringrazio per i complimenti.”

“Figurati, se vedi Harry mandagli i miei saluti”disse andandosene per continuare il suo giro di ronda.

Pochi passi più in la, si accorse che qualcuno la seguiva.

Il tempo fuori era cambiato e lei non se n’era resa conto, pioveva.

Accelerò il passo, cercando di raggiungere Cho, ma sentì solo una botta in testa e poi il buio.

 

Si risvegliò con un forte mal di testa.

In una stanza poco famigliare, poca luce e molte tenebre.

Immediatamente d’istinto prese la bacchetta in mano, cercando di osservare il posto con cautela.

“Posala, non ti servirà”disse una voce fredda.

“Malfoy?”

“Sì.”

“Che diavolo ti è saltato in mente?”

“Non mi avresti seguito, nè tanto meno usato un tono pacato…sono stato costretto.”

“Come se la cosa non ti piacesse!”

“Mi rammarica, ma non mi è piaciuto.”

“Fai più bella figura se taci.”

“Sanguesporco io capisco il tuo nervoso, capisco il tuo stato d’animo, ma io non ci posso fare nulla, perché se vedessero me cercare Weasley sarebbe come vedere Voldemort sposarsi con la mia ormai defunta zia, impossibile!”

“Una cosa la puoi fare, smettila di trattarlo come un pezzente.”

“Granger per favore, lui è un pezzente!”

“Non andremo mai d’accordo di questo passo, probabilmente ho sbagliato tutte le mie teorie.”

Si mise a sedere su una sedia che era appena comparsa, si trovava nella Stanza delle Necessità.

Draco la osservava “Posso chiamarlo Weasley in tua presenza. Solo Weasley niente pezzente, Lenticchia, Piattola…”

“Diciamo che questo è un buon inizio.”

Il ragazzo si avvicinò con cautela, sapeva che una sua azione sbagliata avrebbe portato ad una reazione altrettanto sbagliata.

“Sono un fascio di nervi…”osservò piano.

“Se Potter è alla ricerca del suo migliore amico, puoi dormire sogni tranquilli. Potter non vive senza Lent…Weasley”si corresse.

“Il punto è che non vorrei fosse sparito a causa mia, perché l’ho trascurato.”

“No, al massimo è lui che ha trascurato te.”

“Ma…”

“Oh ma al Diavolo Sanguesporco, hai inviato gufi su gufi e lui non si è degnato nemmeno di scriverti.”

“Non capisci…”

“Cosa non capisco?”chiese confuso “ mi sembra un ragionamento più che logico.”
“Non capisci perché non sei mai stato innamorato…”

Il biondo ridusse gli occhi a due fessure “Non ho mai avuto il tempo di innamorarmi…”

“Lui magari sta cercando un qualcosa che possa rendere la nostra storia migliore.”

“Ovvero?”

“Non lo so, un impiego migliore, una casa nuova…”

Malfoy si accese una sigaretta “Quindi mi stai dicendo che lo sta facendo per te?”

“Voglio pensarla così, ho questo presentimento.”

Un velo di tristezza coprì il viso del ragazzo.

“Malfoy, io lo penso”spiegò “ma non è detto che sia così…anzi non è così sicuramente si sarà ficcato in qualche guaio.”si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò.

Sorrise posando le sue labbra sui suoi capelli ricci e crespi “Sei un enigma delle volte?”

“Delle volte?Io direi la maggior parte delle volte.”

Alzò lo sguardo e i suoi occhi incontrarono quelli del ragazzo, si scambiarono un bacio piccolo, fugace ma pieno di sentimento.

Era un bacio trasportante, lento, come desideroso di poterlo divorare.

Famelico.

Era famelico, voleva sono lei.

Tra le sue braccia, tra le sue labbra, nella sua mente .

Solo lei, nessun’altra.

Lui si sentiva come suo, come se potesse farle provare emozioni uniche.

Lei invece si sentiva viva.

Viva come non lo era mai stata in questi mesi.

“Hermione…”disse piano lui.

Lo guardò, sorpresa dal fatto che aveva appena pronunciato il suo nome per poi tornare a sfiorare le sue labbra.

Baci roventi si stampavano sulle loro labbra.

Segni di una guerra che stava per iniziare e che avrebbe avuto fine solo alle prime luci dell’alba.

In poco tempo i loro vestiti finirono in un angolo scuro della stanza, come se non dovessero vedere quello che di li a poco sarebbe successo. Non dovevano essere testimoni di questo atto.

Erano nudi l’una di fronte all’altro.

Si scrutavano in silenzio osservandosi.

Non vi erano barriere che potevano dividerli.

Erano fatti di pelle, ossa e carne.

Erano fatti di sentimenti entrambi.

Notarono che non erano poi così diversi l’una dall’altro.

Ripresero a baciarsi.

Baci che poco dopo divenne passione.

E nella silenziosa e buia notte del peccato due nomi vennero pronunciati senza alcuna paura e timore, ma solo con amore e passione.

 

Aprì gli occhi e si ritrovò abbracciata ad un corpo freddo.

Il suo respiro controllato e costante.

Il suo profumo che inondava le sue narici e le immagini della sera precedente che inondavano la sua mente.

Si alzò, rimase immobile di fronte a quel ragazzo e pian piano si vestì.

I sensi di colpa fremevano per venire fuori, ma lei li respingeva dentro.

Sapeva che non poteva sentirsi in colpa per quello che aveva fatto perché sapeva benissimo che da un po’ di tempo non dipendeva più da Ron, considerando che traccia di lui non ve ne era in giro.

Era tranquilla, aveva passato una bella notte.

Ed era vero, lui l’aveva resa viva.

Sorrise, lasciandolo solo nella stanza per raggiungere la Sala Grande.

Notò che tra i due sue amici al tavolo dei Grifondoro c’era della tensione.

Si sedette affianco a Ginny che se ne stava zitta e teneva la testa china sul piatto, non la salutò nemmeno.

Neville sfogliava nervosamente la Gazzetta del Profeta e mangiando con molta frenesia dei biscotti.

Luna quella mattina non si era avvicinata al tavolo.

Come se qualcuno sapesse qualcosa ma non volesse riferirlo.

A lei quella situazione dava sui nervi.

“Posso leggerlo?”chiese a Neville dopo che ebbe finito di sfogliare il giornale.

Il ragazzo alzò la testa di scatto e ritrasse subito il giornale “No Herm”si scusò con voce tremante “Sai è di Seamus, il mio gufo stamattina non è passato e devo ridarglielo subito” si alzò dal tavolo e scompari dalla Sala.

“Ma che avete?”

La rossa alzò la testa distratta “Dici a me?”

Sbuffò e in quel momento si alzò un enorme brusio, come se ci fosse uno sciame di mosche che ronzava intorno a del cibo.

Era tutto davvero fastidioso, da far venire mal di testa.

Non poteva essere Malfoy, perché buttando un occhio sul tavolo dei Serpeverde era lì seduto che beveva il suo succo di zucca silenzioso con Pansy che gli ocheggiava intorno.

Sentì una fitta come gelosia.

I loro sguardi s’incrociarono e lui le sorrise maliziosamente.

A qualcuno uscì dalla bocca, un po’ troppo a voce alta il nome di Harry.

Fu in quel momento che la sua mente riprese a funzionare.

Perché aveva intuito che stava succedendo qualcosa, qualcosa che avrebbe portato dei seri guai.

Si voltò verso la porta e lo vide.

Vide il suo migliore amico farsi avanti, seguito a ruota da Ron.

Vide Ginny alzare la testa e sorridere.

Vide il cielo aprirsi e le nuvole scomparire.

Si alzò e gli andò incontro.

Nel mentre procedeva verso di loro, sentì un bicchiere infrangersi in mille pezzi, con la coda dell’occhio percepì il biondo furioso alzarsi e andarsene dalla Sala Grande.

-Mi dispiace- pensò.

Quando arrivò di fronte a loro, abbracciò il suo migliore amico.

“L’hai trovato!”disse radiosa.

Harry sorrise “Deve dirti delle cose…”

Hermione posò i suoi occhi sul volto del rosso “Mi dispiace non averti risposto a tutte le lettere, mi dispiace da morire”si giustificò “ero immerso in un impegno, un impegno grande, molto grande.”

“Di cosa stai parlando Ron?”chiese lei accarezzandogli in braccio destro.

“Herm, io…”la guardò negli occhi “io sono diventato Auror.”

“Cosa?”esclamò.

“Ieri ha dato quel famoso esamino…sai il Ministro ha fatto uno sconto”lo aiutò Harry.

“Ronald Billius Weasley!”esclamò “Avevi promesso!”

“L’ho fatto per noi”disse impacciato e sorridendo.

Per noi.

Quella frase fece si che i rimorsi di Hermione presero il sopravvento.

Mentre lui faceva qualcosa per loro, lei se la spassava con il suo peggior nemico.

Lui lo stava facendo per loro, per rendere la loro vita migliore, perchè lui voleva veramente un futuro con lei. Non l'avrebbe mai lasciata. Mai.

Aveva intuito bene quella notte con Malfoy.

Il suo sesto senso non aveva fatto cilecca, c'aveva visto bene anche quella volta.

Doveva ascoltarlo più spesso.

“Tutto ok Herm?”chiese Ron.

“Sì sì…”disse lei tornando alla realtà “Sono contenta per te”disse infine abbracciandolo e sfiorandogli le labbra.

 

 

Lo stava cercando per tutti i corridoi tutta la notte, ma di lui nemmeno l’ombra.

Doveva mettere in chiaro le cose, doveva mettere fine a tutto.

Poteva farlo passare come uno sbaglio.

Uno sbaglio che le era piaciuto tanto.

Una lampadina si accese nella sua mente, sapeva dove trovarlo.

Glielo aveva confessato lui.

Salì le scale della torre di Astronomia e lo vide poggiato sulla ringhiera a guardare il cielo.

“Che ci fai qui?”chiese con tono di voce irato il biondo.

“Volevo parlarti.”

“Di cosa?”continuò a chiedere “So benissimo che Lenticchia è tornato.”

La ragazza rimase seria.

“Ho sbagliato a venire a letto con te”disse piano.

Il biondo sgranò gli occhi è un velo di rabbia invase il volto.

“Tranquilla Sanguesporco, avevo bisogno di un’ennesima donna da portarmi sotto le lenzuola, avresti dovuto capirlo che non era per sentimento, ma per sfogo.”

Si sentì toccata nel profondo.

“Ma cos’è quello sguardo? Non dirmi che credevi che io mi fossi affezionato a te?”disse sprezzante “Te l’ho già detto in passato… odio il vostro stato di sangue, non potrei mai starci con una come te. Povera illusa.”

“E’ stato comunque bello poter parlare con te e vedere che tu sei cambiato.”

Tutte quelle parole erano dovute alla rabbia, voleva trovare un modo per umiliarla e lei voleva farlo calmare, ragionare.

“Io non sono cambiato, io sono sempre il solito bastardo, sono il cattivo della fiaba. Sono il Gramo. ”

“No”disse sorridendo “Non sei il cattivo delle favole, non sei il Gramo, e non sei un bastardo. Sei un essere umano dotato di cuore e anima,sei un lupo solitario e ricordati che non tutti i cattivi delle fiabe lo sono per davvero qualcuno si ricrede delle volte...”

“Sanguesporco…”

“Draco ascoltami!”esclamò.

Malfoy rimase immobile, aveva appena pronunciato il suo nome.

L'aveva appena pronunciato, ed era...meraviglioso.

Sentire quelle cinque lettere pronunciate da quella bocca, quelle labbra rosee era tutto un altra musica. Non il solito nome pronunciato con superficialità, ira, disprezzo, accidia.

No, in quelle cinque lettere c'era gentilezza,saggezza, disponibilità, felicità e forse amore.

Come se lei non avesse paura di pronunciare quel nome che tutti un po' temevano.

“Ho fatto uno sbaglio è stata una sbandata…io non sapevo cosa diavolo stesse combinando Ron, mi sento sporca per quello che ho fatto, menzogne e tradimenti, tu ci sei abituato ma io no.”confessò “ma ti posso assicurare che è stato un bello sbaglio, mi hai ridato vitalità e questo per me conta tantissimo, mi hai dato una mano per cercare di andare avanti. Te ne sono grata, ma ora dobbiamo chiuderla qua. Dobbiamo continuare ad ignorarci e a non parlarci. Dobbiamo tornare ad essere quelli di prima.”

“Non possiamo Hermione.”disse lui “ho superato tutti i miei limiti. E tu non sei stata da meno,perchè sappiamo entrambi che quella Stanza ne è testimone.”

Hermione rimase immobile nella sua mente si scandivano una dopo l'altra le parole di quella frase.

Non aveva tutti i torti, lei aveva superato i limiti e quella stanza era la prova.

E poi lui aveva pronunciato per la seconda volta il suo nome, con gentilezza.

Un gesto che non poteva sottovalutare.

“Possiamo rientrare in quei limiti…”osservò con calma “Dobbiamo...”

“Cercherò di farlo, cercherò di tornare quel Malfoy.”

La ragazza sorrise “Ti sarei grata se non spiattellassi in giro questa nostra storia clandestina.”

“Granger, sarebbe uno scempio alla mia reputazione”disse ridendo “E' un'affermazione troppo stupida per uscire dalla tua bocca, l'avvicinamento di Weasley ti fa quest'effetto?”

La ragazza sorrise “E’ stato bello finché è durato.”

“Concordo.”

Si voltò per andarsene.

“Ricorda Sanguesporco, abbiamo un segreto io e te”disse serio.

Sarà il nostro segreto”ribatte piano Hermione scendendo le scale per tornare al suo dormitorio.

 

 

Note dell’autrice: Eccomi qua, come promesso ho scritto la Long. Per chi si fosse appena sintonizzato su questi canali, devo avvertirvi che c’è una one shot che parla di qualche anno dopo questa storia. Non c’è un lieto fine, non mi piacciono i “ e vissero tutti felici e contenti”. Non fanno per me, specialmente per questa coppia così strana. Allora, partendo dal fatto che ho lasciato un Draco Malfoy fedele all’originale di mamma Row, ho cambiato un po’ Hermione un po’ battagliera, ci sta sempre la donna bella cazzuta. Dunque, ci troviamo un anno dopo la battaglia, e ho messo i personaggi più importanti: Neville ,Luna, Ginny. Mi sono sentita di aggiungere Dean, Seamus, Pansy, Goyle e Lavanda. Per i caratteri dei personaggi sono andata un po’ alla cieca. Vi spiego ho dato a Ginny un vestito variopinto, ho dato varie sfumature al suo carattere così come a Neville che l’ho fatto diventare un po’ come dire…un gran bel personaggio. Lavanda mi è diventata una pettegola. Per gli altri ci sono state delle comparse consone alla storia.

I seguenti personaggi: Jack Portman e Alfie McCardic sono personaggi inventati da me, come anche Adele Kurt e il fratello. Non copiateli per favore!

Come avrete notato uso due termini Sanguesporco e Mezzosangue. Sanguesporco è molto dispregiativo in questa ff, anche se lo è in generale, infatti Draco lo usa con disprezzo nei confronti di Hermione all’inizio, dopo cerca di darsi una calmata ma per una casualità di eventi usarà sempre il termine Sanguesporco.

Il riferimento della Luna, è dato dalla canzone di Alessandra Amoroso “Estranei a partire da ieri” le frasi riferite al globo bianco, sono state gentilmente prese e modificate da quella canzone.

Spero sia venuta su bene, ci ho messo molto tempo a scriverla e vi assicuro che la trama c’era ma nel comporla ho avuto bisogno di tempo perché volevo darle un bel vestito.

Vi ringrazio anticipatamente per aver speso due minuti nel recensire questa storia vi assicuro che prima o poi risponderò a tutte quante.

In questo momento sono fuori casa e si sta occupando di tutto la mia Beta.

Penso che questo sia solo un arrivederci e non un addio.

Se sarà un addio, è stato bellissimo, un’esperienza che rifarei volentieri.

Un bacio a tutte.

K.

  
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