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Autore: mary_cyrus    25/06/2012    3 recensioni
Questa brevissima one-shot è basata su una storia vera, anzi è una storia vera. Sì, di come una ragazza molto diversa per i giorni d'oggi, che crede fermamente nell'amore vero, si è innamorata, e su come, da quel giorno, non ha mai smesso di amare quella persona. Nonostante gli anni che passano, nonostante non lo abbia più rivisto... Se mi lasciate un commentino, anche breve, sarei molto contenta =) Ero indecisa se pubblicarla perchè comunque è un qualcosa di molto personale...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Storia di una ragazza che amò una sola volta”
 
 
Apro il diario, cade una tua foto. Improvvisamente, come un flashback, tutto mi ritorna in mente, torno indietro di qualche anno e ti vedo. Come in un sogno mi appari come un angelo e vorrei tanto poterti toccare, ma così facendo so che romperei la magia di quel momento, così mi limito ad osservarti, a studiare il tuo viso perfetto, le tue labbra stupende ricurve in un sorriso che solo tu sai fare; i tuoi occhi che non sono né marroni né castani chiari, sono nocciola; i tuoi capelli biondi, ma non proprio…grano…no, neanche…non sono mai riuscita a trovare la definizione per il suo colore. Sei stupendo, il mio cuore si alterna tra perdere battiti ed aumentare il ritmo… so che è solo questione di istanti, che tutto tra pochissimo svanirà, e che sarò costretta a vederti solo in quella foto, in quel pezzo di carta che mi è costato così tanto…umiliazioni, bugie, alla fine perfino la perdita della persona a cui volevo più bene al mondo. Sì, la amavo quanto te. Tanto quanto tu odiavi lei. Tanto quanto tu disprezzavi me. Ma io non ho mai smesso un attimo di amarti, non ho mai rimpianto un singolo giorno passato a pensare a te, a guardarti, a farmi castelli mentali su come salutarti e sperare che ti accorgessi di me. Ma ora è tutto finito. Sono ormai passati i bei pomeriggi seduta a bordo campo, le mattinate con l’ansia di arrivare giusto in tempo per poterti solamente guardare e sperare che stessi bene, che sorridessi. Sì, ne abbiamo passate davvero tante…o meglio, io ne ho passate tante per te. Tu non lo sai e probabilmente non lo saprai mai, ma io non mi sono arresa un singolo giorno, le cattiverie di quelli che tu chiami amici mi sono scivolate addosso e niente mi ha fermata. Il mio amore per te è sempre stato più forte. Mi scende una piccola lacrima che mi riga la guancia, vorrei disperatamente tornare indietro ma so che è impossibile. Mi basterebbe anche un singolo giorno, una sola ora, un’insignificante minuto che però per me avrebbe un valore immenso. Poter sentire un ultima volta il tuo profumo, poterti passare accanto senza riuscire a fiatare, poter sentire ancora una volta la tua risata. Agli occhi degli altri tu non eri niente, ti amavano solo per il tuo aspetto esteriore e per altre stupidaggini materiali. Sì, lo devo ammettere, non sei mai stato simpatico, neanche gentile, ti atteggiavi sempre con quell’aria da superiore; non eri nemmeno bravo a scuola e negato per il calcio; la tua strafottenza era rinomata. Ma io non so che farci se il mio cuore ha deciso di iniziare a battere per te, se ha scelto te. Si dice che al cuore non si comanda e credo proprio che non sia detto a caso. L’ultimo giorno della mia vita in cui ho avuto la facoltà di vederti piangevo. Tutti pensavano fossi triste per chissà cosa ma non capivano. Nessuno ha mai capito veramente. Tu sei il mio segreto più grande ma anche la mia gioia immensa. E sai una cosa? Io non ti amo per i motivi che ho detto prima, quelli per cui stai tanto simpatico agli altri. No, io amo il tuo cuore perché so che non sei affatto così, ti atteggi in questo modo solo per farti accettare dalla società perchè in realtà tu sei un ragazzo dolcissimo, premuroso e sensibile, anche se non ti immaginerai mai come ne ho avuto la prova. Sì, in questi pochi anni ho avuto modo di scoprire molto su di te, a volte compiendo anche cose non proprio corrette ma si sa, in guerra e in amore tutto è lecito. E io avevo bisogno di sapere tutto, ogni singolo dettaglio, ogni piccolo particolare che agli occhi degli altri sarà anche insignificante, ma per me è il mondo, il mio ossigeno, che mi permette di andare avanti. Ho dimenticato una cosa, però. Sarei bugiarda se non la dicessi. Una volta siamo riusciti a parlare, a trascorrere una mezz’ora insieme, la più bella della mia esistenza, quell’insieme di secondi e minuti che sono volati senza che ce ne accorgessimo, perché ci siamo divertiti coma pazzi, abbiamo riso fino allo sfinimento e dopo quel pomeriggio sarei anche potuta morire felice. Mi daranno della pazza ma io riesco a ricordare ogni tuo minimo dettaglio, sia di quel giorno, sia dei mesi successivi; dal tuo taglio di capelli ai tuoi vestiti sempre perfetti su di te, dal tuo sorriso ai tuoi insulti. Ci sarebbero così tante cose su di te che potrei scrivere all’infinito…
Ma adesso che non posso più vederti cerco di non pensarti…altrimenti tutto mi ritorna in mente, ogni singolo dettaglio, ogni singolo momento, ogni piccolo attimo passato insieme. Maggio. Sì, il mese in cui ti ho conosciuto per la prima volta. Basket. Stavi giocando, quando non sei riuscito ad intercettare un lancio troppo lungo e la palla è finita ai miei piedi. L’ho raccolta e quando ho alzato lo sguardo sono stata catapultata in un sogno. Se esiste il cosiddetto colpo di fulmine? Non ho alcun dubbio. E sai perché? Perché dopo di te non sono più riuscita ad amare nessun altro, neanche a prendermi una piccola infatuazione. Niente da fare, ormai il mio cuore appartiene a te, anche se non lo sai, anche se andrai avanti con la tua vita, anche se non sarò io ad essere al tuo fianco… Ma va bene, perché io sorriderò, in pace con me stessa, solo se tu starai bene, solo se saprò che sei felice. Mi basta solo questo, nient’altro. E se poi sarà destino, ci rincontreremo, altrimenti continueremo a vederci nei miei sogni. Ti amo, anche se dirlo non è abbastanza.
  
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