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Autore: sonounaspugna    25/06/2012    2 recensioni
(Fine terza stagione, se non l'hai vista e non vuoi spoiler passa oltre!)
Mi ero chiesta per quale motivo sognassi Damon e non Stefan, poi avevo trovato la risposta.
Avevo scelto Stefan perché glielo dovevo, non perché lo amassi di più.
Avevo scelto Stefan perché era meno pericoloso, non perché lo amassi di più.
Avevo scelto Stefan perché era stato il primo ad entrare nella mia vita, non perché lo amassi di più.
Avevo scelto Stefan perché avevo paura di amare Damon.
Ma la realtà era un’altra ancora. Non erano sogni quelli su Damon, erano ricordi.
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ero chiesta per quale motivo sognassi Damon e non Stefan, poi avevo trovato la risposta.
Avevo scelto Stefan perché glielo dovevo, non perché lo amassi di più.
Avevo scelto Stefan perché era meno pericoloso, non perché lo amassi di più.
Avevo scelto Stefan perché era stato il primo ad entrare nella mia vita, non perché lo amassi di più.
Avevo scelto Stefan perché avevo paura di amare Damon.
 
Ma la realtà era un’altra ancora. Non erano sogni quelli su Damon, erano ricordi.

 
 
Come riavvolgere un nastro, solo tutto in un unico secondo, nel momento esatto in cui le mie palpebre si spalancano a quel mondo che è sempre lo stesso ma che i miei occhi vedono diversamente. Mi si sovrappongono nella mente ricordi di momenti mai vissuti, immagini nuove  che mi ritraggono in luoghi mai visitati, e voci. Tante voci.
Flashback uno via dietro l’altro, che non mi permettono neppure un respiro.
E quel viso. Un viso dai tratti decisi, ma eleganti, degli occhi simili a cristalli, penetranti, coperti a tratti da ciocche di capelli scuri. La sua voce - melliflua ma irritante allo stesso tempo - è l’unica a cui il cervello riesce dare senso.
Vuoi un amore che ti divori. Vuoi passione e avventura.. E anche un po’ di pericolo.
Spalanco la bocca alla ricerca di ossigeno, sento i polmoni protestare. Annaspo l’aria.
-Elena?- una voce apprensiva mi porta alla realtà, quella vera. Due occhi mi scrutano dall’alto, più spaventati che preoccupati. Lui: la mia scelta.
-Dov’è Damon?- sento la mia voce uscire debole tra lo spiraglio delle labbra.
-Ecco io..- preso in contro piede risponde balbettando. -Non lo so.- riesce poi a dire non soddisfacendo la mia domanda. -Tu come ti senti?-
-Solo una gran sete. Tutto qui.-e delle voci che mi sussurrano in testa, dovrei aggiungere. -Ma- mi metto a sedere sulla barella su cui mi sono svegliata. -Siamo in obitorio.- commento senza capire.
-Diciamo che non sarebbe stato normale per gli altri pazienti vedere una ragazza apparentemente morta risvegliarsi.-
-Morta?- le sue parole mi arrivano in ritardo, ma poco alla volta sono finalmente in grado di completare il puzzle e un senso di smarrimento mi si appropria. Io un.. No, non sono neppure in grado di pensarlo.
Molte volte ho pensato a questa possibilità, non posso negarlo. Ma è una di quelle cose che ho sempre pensato potessi decidere, anche se, ormai, della mia vita, non sono poi così tanto padrona.
-Tu..- attento ad ogni mia reazione mi fissa spalancando gli occhi. -non te ne eri resa cont..-
-Damon!- sussurro sentendo la sua voce rauca - quella vera - urlare qualche corridoio più in là.
-Voglio vederla, non me ne fotte un cazzo che ci sia già Stefan. Meredith, ti prego!- mi sorprende quell’insolito Damon supplichevole, sorrido.
-Non è carino origliare.- mi punzecchia con un velo di acidità il fratello che avevo accanto.
 Io voglio che tu abbia tutto ciò che cerchi.
Ancora quella voce, la sua voce, nella mia testa.
Ancora quegli occhi, i suoi occhi, nella mia testa.
La porta che ci isola del resto dell’ospedale si spalanca, lasciando entrare tanti rumori e odori che mai avrei creduto potessero esserci in uno stesso istante, contemporaneamente. Ma li percepii tutti: dal ticchettare dell’orologio al polso di un uomo in sala d’aspetto, al pianto di disperazione di una donna e il bip regolare di alcune macchine mediche.
-Elena!- Damon è sulla soglia e mi sorride gaio, ma una luce diversa gli illumina lo sguardo: dolore. Pare abbia pianto, gli occhi sono stranamente arrossati, gonfi e - ci potrei scommettere sebbene non ci creda affatto - umidi. Il volto è sfregiato, con graffi e tagli profondi e sanguina. Una goccia cremisi gli scorre giù, lungo il collo, la gote..
La gola comincia a bruciarmi, ma del tutto sopportabile.
-Il sangue ti dà già alla testa?!- beffardo si passa il dito sopra uno dei graffi e poi lo lecca di gusto.
Improvvisamente capisco. Capisco il suo sguardo diverso, capisco il suo tono saccente. Più saccente del solito, perlomeno. 
Avevo fatto la mia scelta, e non era stata lui.  
Non ho neppure il tempo di provare pena, sincero dispiacere e amore nei suoi confronti, che vengo strappata da quell’obitorio, ritrovandomi in camera mia. E lui è lì, davanti a me.
Ti amo, Elena. Mi dice. La sua voce è poco più che un sussurro distrutto dal dolore. Ed è proprio perché ti amo che non posso fare l’egoista con te. Per questo non puoi saperlo. Io non ti merito.. Ma mio fratello si. Fa qualche passo verso di me e - per niente in stile Damon - mi bacia. Sulla fronte, come può fare un padre con una figlia, un fratello con una sorella. Ma è più forte, più potente, più passionale. Dio, mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Come vorrei che non dovessi scordarlo. I suoi occhi sono fissi sui miei. Ma devi. Una lacrima gli scende lungo la guancia, io sono pietrificata. Damon Salvatore che soffre, Damon Salvatore che ama, Damon Salvatore che vive.
Un battito di ciglia e quello sbruffone è ancora sulla soglia della porta con una strafottenza dipinta in volto ma che non riesce ad oscurare del tutto la sofferenza che lo sta distruggendo e sminuzzando in tanti piccoli pezzi.
Prima di morire ho scelto chi mi aveva intralciato la vita per primo, pensando avesse la precedenza, ma ogni cosa ora è ribaltata.
Ora il fatto che sia stata soggiogata in passato non ha più rilevanza, perché ricordo tutto. Alla memoria sta riaffiorando ogni conversazione cancellata, ogni gesto rimosso.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime che, malgrado tento di trattenere, iniziano a sgorgare. -Elena.. Elena..- preoccupato Stefan mi abbraccia e cerco di convincermi - inutilmente - che, cinta dalle sue robuste braccia, io mi senta a casa. -Qual è il problema?- i suoi occhi verdi controllano ogni movimento del mio viso, senza comprendere.
-Oh.- il grugnito distante di Damon attira la mia attenzione. -I.. I ricordi.- come illuminato da quell’idea cerca di sorridere, ma il risultato è solo una smorfia. In parte è di paura, perché tutto ciò che lui mi ha nascosto sta per riaffiorare, in parte è di dolore perché ha capito: è troppo tardi.
Troppo tardi per.. Troppo tardi per.. Troppo tardi per cosa?
-Non avresti dovuto.- cercando di ricompormi, per quanto mi è possibile, mi alzo e mi avvicino paurosamente al Salvatore sulla porta. -Perché,- gli tiro uno schiaffo. -diavolo- un altro schiaffo. -hai cancellato tutto?- i miei occhi infiammati lo fissano minacciosi da vicino.
-Avrebbe cambiato qualcosa?- la domanda più sincera che mi abbia mai fatto.
Mi si stringe un nodo in gola. L’immagine di lui, della prima volta che l’ho incontrato - la prima vera volta, quella mi era stata occultata - , mi passa dalla mente. Mi sussurra un Katherine confuso e sorpreso, e poi si giustifica, dicendo che assomiglio solo ad un’amica.
-Sì- ritorno al presente. -Sì, tutto sarebbe cambiato.-
-Ma ora è tardi.- aggiunge con una vocina acuta, imitandomi.
-Io.. Io..- No, non sono poi sicura sia troppo tardi. Ma dopotutto ho già scelto, e non sarei capace di lasciare Stefan, mai. -Sarebbe cambiato qualcosa non perché magari la mia scelta sarebbe stata diversa, ma perché tu avevi trovato la risposta a tutto ancora prima di conoscermi: Vuoi un amore che ti divora. Vuoi passione e avventura.. E anche un po’ di pericolo.- ripeto come da copione le sue parole.
I suoi occhi azzurri si spalancano, è come incantato risentendo le proprie parole uscire dalla mia bocca.
-Elena, ma.. ?- Stefan, alle mie spalle, è giustamente spaesato.
-Sei fortunato ad avere un fratello come lui.- sorrido pensando ai commenti cancellati che Damon aveva fatto su Stefan.
-Ecco!- una voce cristallina fa capolinea nella stanza. -Qui c’è il sangue perché la trasformazione sia completata.- Meredith mi sventola sotto il naso il sangue rosso vermiglio, ma non è quello a tirarmi l’acquolina. E’ un battito, il battito del suo cuore sotto il petto e le vene che le pulsano sotto la pelle d’avorio.
La gola è presa da una fitta e un bruciore mai provato prima e percepisco i canini ingrossarsi. Un secondo e mi sono trasformata in un predatore assetata di sangue.
-No, no, no, bellezza.- con la sua prontezza Damon mi sbatte contro il muro.
-Un vero gentiluomo.- commento spregevole, non dovrebbe togliermi il cibo dalla bocca.
-Inspira ed espira, Elena.- Stefan mi è accanto e cerca di calmare la mia improvvisa brama di sangue. -Meredith,- si rivolge alla dottoressa che, esterrefatta, non si è mossa di un millimetro. -forse è meglio se esci.- Non se lo fa ripetere.
-Ora sai cosa si prova a stare dall’altra parte..- mi bisbiglia Damon indispettito da prima.
Il dolore alla gola si placa di secondo in secondo. -Scusa.- bisbiglio riferendomi al gentiluomo di poco prima. -E grazie.-
-Il grazie me lo deve più che altro la Fell. Tieni.- Mi lanciò la sacca di sangue. -Direi che hai sete.-
Tra le mie mani il sangue mi pare piuttosto invitante, ma cerco di mettere a tacere almeno per qualche istante quella brama che mi fa perdere me stessa.
Quella era la vera scelta da fare al momento.
Vita da vampiro, o morte?
Un’eternità accanto ai Salvatore o una fine tra le loro braccia?

Mi porto alle labbra il liquido rosso, consapevole che anche solo una goccia mi condannerà ad un futuro con entrambi. Esattamente come Katherine.
Sempre che un giorno non mi decida a scegliere, per davvero.  
 
 
Mi è venuta un po’ di malinconia ripensando ai Salvatore, e questo ne è il risultato. Forse si nota la mia tendenza nello spalleggiare più Damon, ma ho cercato con tutta me stessa di essere imparziale. (Ma non potevo non lasciare uno spiraglio di speranza di un finale a lieto fine tra lui e Elena.)
Qui sotto i link dei video da cui ho preso alcune delle battute in corsivo, sono attimi magici, riguardateveli (e magari non fatevi venire gli occhi lucidi come me):
http://www.youtube.com/watch?v=4QVEu5JdISM
http://www.youtube.com/watch?v=zhmEF_zU6Qg


   
 
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