Film > Iron Man
Segui la storia  |       
Autore: _Lightning_    25/06/2012    6 recensioni
Tony è appena tornato dall'Afghanistan, ma i ricordi della prigionia continuano a tormentarlo, rivelando un lato della sua personalità che non aveva mai conosciuto.
Dal capitolo 4, "Insomnia": Due uomini parlano intorno al fuoco, uno di fronte all'altro. Le fiamme si alzano e si inseguono in mezzo a loro. Uno dei due, quello più magro, prende un rametto e smuove le braci come riflettendo sulla risposta dell'altro. Il bagliore del fuoco si riflette nei suoi occhialetti rotondi e ne cela lo sguardo vivo.
L'altro, più robusto e giovane ma dall'aspetto provato, si agita sullo sgabello dov'è seduto, messo a disagio dal quel silenzio.
Infine l'uomo magro sospira e lo guarda di nuovo negli occhi.
-Il tuo lavoro sembra essere molto richiesto, qui.-

[post-Afghanistan // Spin-Off di "It's Just My Phosphorescent Shampoo" // Serie: Newborn]
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Yinsen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Newborn'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2. Head Up High


 
"That's me in the corner,
That's me in the spotlight,
Losing my religion
Trying to keep up with you,
And I don't know if I can do it.
Oh no, I've said too much...
I haven't said enough."

[Losing My Religion - R.E.M.]

 




Il sole a picco arroventava spietato l'asfalto della pista e il calore distorceva le immagini, rendendo l'aeroporto militare una massa tremolante in lontananza.
Pepper si schermò gli occhi dalla luce, accecata dal riflesso sulla fusoliera dell'aereo appena atterrato e cercando di scorgere qualcosa in quell'intenso bagliore. Si sentiva oppressa da un miscuglio di emozioni contrastanti, sulle quali predominava il sollievo, ma allo stesso tempo l'angoscia per le condizioni in cui avrebbe rivisto Tony. Rhodes era stato estremamente vago, limitandosi a dire che era rimasto ferito ma che adesso stava bene, seppure un po' acciaccato, e alle sue insistenze aveva aggiunto a malincuore di averlo trovato nel deserto mezzo morto di sete e caldo. Poi si era chiuso in un ostinato silenzio ed aveva interrotto la chiamata accampando una qualche scusa riguardo ai suoi doveri militari.
La riluttanza dell'amico a parlare dell'accaduto la turbava più di quanto volesse ammettere: temeva in cuor suo che oltre ai danni fisici della prigionia anche il carattere e la mentalità di Tony fossero cambiati in qualche modo.
Cercò di tranquillizzarsi: avrebbe potuto constatarlo tra poco di persona.

La pancia dell'aereo si aprì con esasperante lentezza, e infine Pepper poté distinguere due sagome nell'ombra che avanzarono piano alla luce, permettendole di riconoscere Rhodes e Tony. Sentì un nodo sciogliersi in fondo allo stomaco quando vide che le sue uniche ferite visibili erano un braccio al collo e un paio di cerotti sul viso; si appoggiava a Rhodes per camminare e sembrava piuttosto incerto sulle gambe, ma per il resto era sano e salvo, praticamente impeccabile in un sobrio giacca e cravatta. Sentì gli occhi inumidirsi, ma rimase immobile, temendo che un qualsiasi movimento avrebbe potuto far traboccare le lacrime.
Aveva già pianto abbastanza.


Tony mosse qualche passo, sempre sorretto dall'amico, e rifiutò con un gesto secco e un'espressione dura la barella che si stava avvicinando.
Pepper si accigliò appena: a parte le sue evidenti difficoltà fisiche, c'era un qualcosa nel suo modo di muoversi che non la convinceva e che la spinse a riflettere. Tony non si ammalava spesso, ma quando accadeva era un tragedia. Un semplice raffreddore diventava una malattia incurabile, e Pepper non avrebbe mai dimenticato il mese d'inferno che aveva passato quando si era rotto una gamba tre o quattro anni prima: era il peggior paziente e convalescente con cui avesse mai avuto a che fare, sempre pronto a lamentarsi e completamente insofferente. Adesso, invece, nonostante i suoi ovvi problemi motori e il dolore che dovevano comportare, avanzava con una sorta di cieca determinazione e notò che evitava di appoggiarsi troppo a Rhodes, pur zoppicando vistosamente. Sembrava deciso a non mostrare il minimo cenno di debolezza e non voler neanche sminuire il disagio con le sue solite battutine o il suo sorriso beffardo. Si limitava a procedere a testa alta, indifferente a chiunque, e il suo sguardo era puntato unicamente su di lei.
Lentamente la raggiunse, ora non più scortato da Rhodes, e Pepper poté vedere la sua espressione insolitamente seria e il suo viso provato e un po' smunto, con un preoccupante livido violaceo che spiccava sullo zigomo e un'altra decina di graffietti e sbucciature minori che da lontano non aveva notato.
Gli sorrise, e a quel gesto un po' della tensione sembrò svanire dal volto dell'uomo, ora di fronte a lei. Abbassò un po' la testa e strinse gli occhi, come a scrutarla meglio, e sollevò le sopracciglia apparentemente perplesso.
 
– Ha gli occhi rossi. – osservò, con voce che suonò molto meno spiritosa del solito – Lacrime per il suo capo scomparso? – aggiunse, con una scintilla d'ironia negli occhi troppo seri e determinati.
 
Il sorriso di Pepper non si affievolì neanche di fronte a quella freddezza così estranea, anche se lo osservò più intensamente, alla ricerca di un qualcosa di familiare e rassicurante in lui.
Trovò solo una maschera di diffidenza e distacco.
 
– Lacrime di gioia. Odio cercare altri lavori. – tentò di sdrammatizzare, offrendogli la possibilità di rispondere a tono come suo solito e cercando di non far tremare troppo la voce.
 
– La vacanza è finita. – commentò invece lui seccamente, e la superò per dirigersi alla macchina.
 
Pepper colse di sfuggita un accenno appena percettibile di sorriso sulle sue labbra, ma i suoi occhi rimasero impassibili e persi in qualche altro pensiero.
Rimase spiazzata per qualche secondo, sentendo quel nodo d'ansia che riprendeva a stringersi.

Forse Tony non era ancora tornato.


___________________________________________________________________________________________________________________________



Note Dell'Autrice:

Mi rendo conto che questo capitolo è molto più corto del precedente, ma volevo focalizzarmi unicamente su questa scena.
Credo che i successivi non si rifaranno al film e ritorneranno a "riempire" i Missing Moments, ma sono indecisa se inserire la conferenza o meno... vedremo. Comunque saranno sicuramente altri tre capitoli (sì, sono prolissa al massimo...)
Spero di aver mantenuto IC i personaggi e che il capitolo non vi sia dispiaciuto :)
Ringrazio
Halley, AriCastle66, Rogue92, JoJo92 e Nightly Blossom che hanno recensito lo scorso capitolo.
Grazie davvero!

-Light-

 

-Tutti i diritti di Iron Man vanno alla Marvel; tutti i diritti di "Losing My Religion vanno ai R.E.M.. Questa storia è scritta senza scopo di lucro.-

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Iron Man / Vai alla pagina dell'autore: _Lightning_