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Autore: adelfasora    26/06/2012    2 recensioni
Una vita.
L’amore colpisce solo gli opposti, o anche le persone più simili?
Un incontro.
Quante sorprese può rivelare?
E se nessuna, può lo stesso essere importante?
Misha Inamori. Kyouya Ootori.
Vite simili e scelte diverse. E il loro, di incontro?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kyoya Ohtori, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Conclusione.

- spesso e volentieri è sinonimo di inizio, l’ha mai detto nessuno? –

 

 

 

 

 

 


Bagnetto di Ruga-

 

“Dunque.”

Ti fissa interrogativo. E ci credo, dato che la tua frase è priva di predicato, soggetto, oggetto e significato!

“Il motivo per cui io sarei fuggita da casa mia, eh?”

“Già.”

Già è l’unica cosa che ti viene in mente?”

“A dire la verità all’inizio davvero.. cioè.. adesso è diverso!”

Ti guarda serio. Troppo serio. Non lo meriti! Oh.. voglio essere io la protagonista di questa storia, quest’essere poco femminile è uno stoccafisso inutile!

“Diverso come?”

“Inizialmente mi irritavi, e parecchio.”

“Ti piacevo troppo già allora quindi?”

 

Non sembra arrabbiata, o incavolata, o comunque una che vorrebbe martoriarmi. Più che altro mi sta prendendo per i fondelli.

“No. Semplicemente  ero attratto da te, nonostante tu non fossi un granché” forse non avresti dovuto aggiungere quella frase, gentleman! Sebbene concordi pienamente con te che davvero, qualcuno di meglio si poteva cercare… questa parla con una tartaruga domestica! Cioè.. da ricovero, dico!  “Era irritante come mi sentissi euforico (in maniera molto poco plateale, eh) perché mio padre aveva scelto proprio te.”  

“E poi?”

“E poi tu sei scappata, mio padre che voleva farci convolare a nozze mi ha consigliato di avvicinarmi, e io ho accettato di buon grado, e poi tu ti sei innamorata di me” follemente come tutte del resto, e non possiamo dar loro torto, visto il gran pezzo di ..  “e non vedo dove sia adesso il problema a stare insieme. Quindi dovrei farti una proposta seria, adesso.”

“E quindi..”

“ E quindi vorresti uscire con me?”

“No.”

“No?”

“No, hai preso troppe volte tu l’iniziativa.”

Ma si è rincretinita più di quant’è tutto d’un botto? Qui ci vuole una casa di cura, ma per me, che ormai ne ho sentire troppe per non perdere il senno anch’io.

“Ah.”

“Ehm.. Io, mi chiedevo se, t-ti sarebbe potuto piacere uscire con me, da qualche parte.. t-ti andrebbe il cinema?”

“Sì.”

Ah. Oddio è meraviglioso! Gli hai chiesto di uscire insieme. Sono sarcastica, ovvio. Idiota, e lo faccio solo per te a chiamarti così, a pensarci è quasi un complimento. Perché non ti preoccupi di cose molto più importanti, tipo che lui a breve sarà nella vasca con te?

 

Il Suo Cervello registrò quel dato molto malamente, e lei per poco non capitombolò nell’acqua della vasca.

Beh, ovviamente c’è da contare il terzo incomodo verde, ma basta buttarlo via ed et voilà, una serata piccante per voi.

Lei, tutta rossa, prese a giocare con Ruga, mentre pensava – tu essere davvero una donna dalla personalità multipla e contorta.. ma ci godi a soffrire di fronte al suo corpo magnificamente scolpito, che non potrai toccare? Mhmm. Masochismo, eh? – a come sarebbe stato fare il bagno a lui, che, lo capì eccome, aveva acconsentito con sguardo di sfida.

Solo una volta in acqua, capì che la temperatura non sarebbe stata più la stessa.

Ed ecco che la tartaruga, stupido essere, viene buttata fuori dal ring, mentre i nostri ormoni a mille gridano e svolazzano divertiti come al parco giochi.

Ma lei aveva accettato una sfida in piena regola.

“Posso lavarti la schiena?”

Forza e coraggio. Oddio, com’è che si respira?

Non ci pensare nemmeno, che magari si decide a salvarti con la respirazione artificiale.

Beh, in questo caso.

Lo s-a-p-e-v-o-!

 


Pulizie, che passione.-

 

Niente. Cioè. Non è successo niente. Vi siete lavati vicendevolmente. Ma per tutti gli anticoncezionali, ma non lo senti l’Ormone? Rispondi al richiamo come Dio comanda, diablo!

Ed era davvero così. Però dopo eravamo andati al cinema. Non ci siamo tenuti per mano, no, ma ho appoggiato la mia testa sulla sua spalla, e lui non si è lamentato come al solito di qualsiasi cosa che non fosse al suo livello. Adesso però non è il momento per ciarlare. Importante è lavare, stirare, pulire. La Morte. Perché la vecchina arzilla io non la chiamo, sia chiaro! Dovessi finire nella lavatrice assieme all’ammorbidente, nessuno mi farà chiedere l’aiuto di quella.. donna!

Mi apparve così la gelosia in persona. E che dolore nel sentirla mordere e strappare le carni del suo povero cuore..

Smettila! Io non sono gelosa! È .. è lei che è poco consapevole della sua età. E poi, ovvio, di fronte a Kyouya anche una come lei può benissimo perdere la testa!

Dlin dlon.

Chi è?

Che subconscio fastidioso, diamine.

- Ehmm.. chi è? –

- Cara? Sono io, Petronilla! –

Lo dico e sottoscrivo, signori lettori: che donna!

 

Aperta la porta intimorita e intontita al pensiero di ciò che sarebbe successo, si fece trasportare dal tornado che era quell’anziana vecchina.

Tzè.. fossi tu come lei alla sua età, nemmeno per grazia ricevuta!

- Ma, signora, cosa ci fa.. –

- Oh, cara! Ormai conosco alla perfezione la tua routine, e sapevo che avresti avuto bisogno di me, in che giorno e a che ora, eh eh! –

Questa donna è fantastica, una veggente, in pratica. Potrei chiederle di fare bagagli insieme a me, e abbandonare questa giungla di falliti.

- E poi bisogna fare bella figura con il tuo uomo. Vanno presi per la gola, certo, ma non si dimentica facilmente una brutta impressione con il calzino sporco sul divano, o l’unto del reparto cucina, cara! –

Parole sante. Prendi esempio da lei, inutile ammasso di sudiciume. Vai nonnina, e distruggili! Solo tu ci puoi tirar fuori da questa balla di sterco, illuminaci con la tua esperienza e fa compiere loro il grande passo!

- In realtà a lui piaccio già così, che cucino da schifo – tossicchia – e poi oggi usciamo insieme. – Sì, brava, siine orgogliosa.

Idiota, fatti dare consigli e smonta il tuo ego appena nato e ingiustificato!

Respiro profondo.

- Secondo le-

- Oh, guarda cara, a mio parere devi assolutamente preparare qualcosa di leggero, da mettere nello stomaco se si va da qualche parte dopo il cinema, perché andrete al cinema vero?, ed è ovvio che passeggerete, probabilmente ti porterà in qualche parco divertimenti fuori città, un bravo ragazzo non osa mai troppo, e non vorrà annoiarti con gite a scopi culturali!,  e in pratica dovrai essere pronta a rifilargli il suo miglior sandwich mai assaggiato. Poi sarà il momento di sbucciarti il ginocchio, giusto un po’, e prontamente mostrare il tuo lato accorto e previdente, lui ti aiuterà e prenderà dolcemente in giro, ma queste sono quisquiglie!, arriverà il momento di una cenetta in un ristorante facoltoso, lui è un aristocratico, eh? Si notava, sai, dal portamento, e allora dovrai saper parlare con lui, ti mostrerai seducente e innocente, dolce ma passionale, intelligente ma al punto giusto un po’ottusa, come se cascassi dalle nuvole per qualcosa che lo sconcerta, devi esercitarti a tenere il controllo di te e della situazione facendogli credere di avere tutto nelle sue mani. E cose così, banalità. Allora? –

Senza prendere fiato una sola volta.. impressionante!

E tu volevi fare le pulizie. Nonnina sprint, vada a trasformarmi questa brutta copia di una femmina in una femme fatale!

Bene – Nonnina, cominciamo! –

Tiriamoci su le maniche, Mishamon digevolve..

 

- Oh, signora Petronilla, come mai qui? Misha non mi aveva avvisato della vostra presenza, sarei venuto a salutarla. –

- Non poteva, stavamo parlando di cose da donne, sa. –

Ah Ah! Viva la nonnetta! Scusami tanto, o grande figo, compagno di vita dei miei ormoni, ma nutro troppa stima per questa signora. E' ufficialmente orribile annunciare la mia possibile ambiguità sessuale!

- Beh, che aspetti a vestirti? Il nostro film non aspetta di certo te! –

Gambe non troppo scoperte, trucco che mette gli occhi in risalto, maglia scollata ma non esagerando, capelli morbidi e setosi.. Viva la nonnetta!

 

Che dire? Tutto andò come previsto dalla Baroni che, giustamente, dall’alto del suo balcone, ci scommetto, mi aveva fatto l’occhiolino.

Io non ci scommetterei poi tanto, dato che eri impegnata a fare ben altro, che guardarti intorno.

Ah…  

 


Imprevisti e previsti … -

 

Era passato poco tempo. Però faceva davvero freddo. Ma questo non c’entra niente.

C’entra di più dire che Kyouya portò a vivere da sé Misha, in una casa più grande, dove non si scendessero piani per buttare la spazzatura né risalire senza ascensore, e di genitori esasperanti se ne faceva a meno.

 

“Allora l’hai conquistata.”

“Meglio dire il contrario: lei ha soggiogato me.”

“Crediamo che per motivi di attrito potrai anche non avere il peso di quella ragazza.. dopotutto sei ancora giovane.”

“Davvero? E noi che pensavamo di convolare a nozze.”

“E’ una sciocchezza e, ovviamente, non lo farai.”

“Qui, intendi? No.”

“Ma se volete siete invitati tutti.” Misha si era intromessa, rossa in volto, ma tranquilla in maniera inquietante “Potreste informare anche la mia famiglia.”

Un passo dopo l’altro uscirono da quell’atrio soffocante, insieme.

Ma io, che sono il testimone onnisciente della vicenda, posso riportare il sorrisetto compiaciuto di otoo-san, che resta il migliore, sempre.

 

Anche se dall’ultima volta qualcosa dovevano averla capita. Che si amavano di sicuro. A lungo, per certo.

 

- Cara, è invitata anche lei. –

- Misha, io le farò da cuoca e sarta, sarebbe un onore, per una vecchia comare come me, stare accanto alla mia figlioccia! –

- Oh, signora Petronilla! –

ah, lo sapevo.. Non ha detto “cara”!

 

 

Gatto e Tartaruga suggellarono la pace con La Voce.

E vissero per sempre felici e contenti.

 

 

 

 

 

 

                            _____________________________________________________________

Spazio autrice_

*con otoo-san mi riferisco al padre di Kyouya, perché sono convinta che in fondo a lui non importino poi tanto “l’economia” della situazione quanto del figlio. E credo che sia rimasto colpito dalla ragazza –come fece per haruhi, eh eh -

Magari lui ha conosciuto e informato del tutto la signora Petronilla, onnipresente anch’essa. Chissà.

 

 

Alla fine? Che dovrei dire io a conclusione

di questa così gaia parentesi di ars scriptoria?

….

Facciamo che ringrazio le persone fantastiche che hanno recensito e messo tra le seguite, che spero non me ne vogliano (non troppo almeno) per essere scomparsa tutti questi mesi, ma tra partenze, ultimi giorni di scuola e crisi d’ispirazione, credevo davvero di non farcela.

Il capitolo è breve, ma è appunto conclusivo, non volevo dilungarmi troppo ^^ 

Alla prossima <3

  
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