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Autore: MedusaNoir    26/06/2012    5 recensioni
- Pasticcino mio! – esclamò, felice. – Che ci fai qui? Volevi farmi una sorpresa o stavate complottando contro di me? -. Finse di mettere il broncio, ma smise quando si accorse che le due persone più importanti della sua vita mostravano un’aria colpevole: Silvia si torceva le mani ed Ettore faceva il possibile per non guardarlo negli occhi. – Cos’è successo?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sulle note di Cat Stevens'
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Il peggior tradimento

Silvia si mordeva le unghie, percorrendo avanti e indietro il salotto dell’appartamento che condivideva con Davide. Quando il campanello suonò, fu riportata bruscamente alla realtà e sobbalzò; tirò un sospiro di sollievo trovando Ettore dall’altro lato della porta.

- Entra, - lo invitò.

- Davide?

- Non è ancora tornato, ti avevo scambiato per lui.

Ettore sbuffò. – Meglio così, in fondo. Credo preferirebbe anche lui che ci fossimo entrambi…

- Così da poter sfogare la sua rabbia su tutti e due?

Silvia rivolse all’amico un sorriso amaro, sinceramente pentita di ciò che era successo il giorno prima: non era riuscita ancora a guardare in faccia Davide dopo quell’episodio. Ettore socchiuse gli occhi e si lasciò cadere sul divano.

- Faremo bene a dirglielo? – chiese, cercando una scappatoia dal litigio con il suo migliore amico che sapeva sarebbe presto avvenuto.

- Ti prego, non riesco più a fingere! Anche solo vederlo sorridere stamattina è stato difficile, preferisco dirgli la verità.

- Lo deluderemo, lo sai?

- L’abbiamo già deluso, fingere che non sia successo non cambierebbe niente.

Ettore affondò la testa tra le mani, poi si riscosse e le incrociò le dita davanti a sé. – Mi rendo conto che è un pensiero assurdo, però… Voi vivete insieme, io sono solo un amico, ma ho paura che sarà io a dargli la delusione più grande.

- Lo pensi perché da te non se lo sarebbe mai aspettato -. Silvia portò le braccia al petto, seria. – E non sei “solo un amico”, sei il suo migliore amico, suo fratello… Oddio, questo peggiora ancora le cose. Dobbiamo…

In quell’istante la porta dell’appartamento si aprì di nuovo, rivelando la presenza di Davide; non appena vide Ettore, il volto del ragazzo si illuminò.

- Pasticcino mio! – esclamò, felice. – Che ci fai qui? Volevi farmi una sorpresa o stavate complottando contro di me? -. Finse di mettere il broncio, ma smise quando si accorse che le due persone più importanti della sua vita mostravano un’aria colpevole: Silvia si torceva le mani ed Ettore faceva il possibile per non guardarlo negli occhi. – Cos’è successo?

- Ero furiosa con te, - esordì immediatamente Silvia, incapace di mantenerlo ancora nell’inconsapevolezza, - dopo quello che mi avevi detto…

- Di cosa stai parlando?

- Di ieri, - intervenne Ettore, alzandosi e poggiando una mano sulla spalla dell’amico.

- Silvia, avevo un impegno di lavoro, - disse Davide, sospirando e rivolgendo lo sguardo al soffitto. – Pensavo che ormai ti fosse passata la rabbia, stamattina mi parlavi di nuovo…

- Mi sentivo il colpa!

- Per cosa?

Silvia fece un respiro profondo, poi guardò Davide dritto negli occhi. – Ieri sono uscita con Ettore.

- Beh, mi fa piacere! – si rilassò il ragazzo. – Non è che se lavoro tu devi startene chiusa in casa. Non sono geloso di Ettore, tranquilla, e nemmeno di te: meglio con lui che con altri, almeno di Ettore mi fido!

- Non dopo questa volta, - sbuffò Ettore.

- Perché? – si agitò nuovamente Davide. – Che cosa avete fatto ieri? Che…? -. Un lampo di consapevolezza attraversò le sue iridi azzurre, mentre la bocca restava aperta per la sorpresa. – Oh. No… no, non è possibile. Dimmi che mi sto sbagliando, Ettore, dimmi che ho frainteso, che non è successo assolutamente quello che penso…

Ettore strinse la spalla del suo amico, oscurandosi in volto. – Mi dispiace, ma era giusto che lo sapessi da entrambi.

- Ti dispiace? -. Davide scacciò via la mano di Ettore, poi additò Silvia. – Tu… Non puoi avermi fatto una cosa del genere.

- Davide… - mugolò Silvia, implorandolo con lo sguardo.

- Porti in grembo mio figlio!

- È successo per caso! – esclamò dispiaciuta. – Non lo avevamo progettato: io ero così furiosa con te, mi avevi promesso che ieri…

- STAVO LAVORANDO! Cazzo, Silvia, pensi che per me sia stato facile?! Non ci posso credere! Ti ho dato buca, ma che colpa ho io? Ti avessi mai fatto…

- Ah, ora non dire che non mi avevi mai fatto niente di male! Mi ha tradita per due mesi!

- Ora non tirare fuori quella storia! Non perché io l’ho fatto tu avresti dovuto… Tu… tu… Con Ettore, poi!

Davide li osservò entrambi, fuori di sé dalla rabbia, mentre il suo petto si alzava e abbassava rapidamente; infine fece un passo verso la camera, ma Ettore lo fermò.

- Da, ci sentiamo uno schifo entrambi. È comprensibile che ci detesti ora…

- Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da te! – lo interruppe Davide, ringhiandogli contro per la prima volta. – Da Silvia sì, ma con lei non c’è questo rapporto che… E poi tu… Non avrei mai pensato che potessi farlo!

- L’ho già fatto una volta con Aurora, lo sai.

- Ma erano altre circostanze, ti ci sei trovato e non hai potuto fare altro! Stavolta… No, ti prego, lasciami andare: non ho voglia di vedere nessuno di voi adesso.

- Ne parliamo domani? – chiese tentennante Silvia.

Davide si voltò verso di lei, additandola di nuovo. – Oh no, con te ho chiuso! -. Entrò nella stanza e sbatté con furia la porta. – Dovevamo vedere insieme l’ultimo film di Harry Potter, ora non c’è più gusto!




È una scemenza. Lo so, è una scemenza, una mini one-shot scritta all'improvviso. Ma a me piace! Sarà che in questa pagina e mezzo c'è l'essenza della Silvia/Davide... ♥

Come quasi ogni mia originale, questa storia fa parte della serie Sulle note di Cat Stevens, ma credo possa essere letta tranquillamente senza conoscere nei dettagli trama e personaggi. Così, tanto per leggere qualcosa di scemo e... Ok, è sempre più evidente: in questi giorni chiusaincasaperlostudio ho perso l'uso dell'italiano (motivo, tra l'altro, per cui sto pubblicando storie scritte tempo fa).

Spero vi sia piaciuta, se volete leggere le altre storie della serie cliccate su in alto sul tiolo della serie (ma va? Mi stupisco di me, a volte), la storia originale è quella con il titolo della serie :)


Medusa

   
 
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