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Autore: Harihanna    26/06/2012    1 recensioni
"Juli io vado a sedermi" dissi avvicinandomi al suo orecchio cercando di farmi sentire, mi guardó e anche lei si avvicinó al mio orecchio "non vorrai mica perderti la limonata di gruppo" disse maliziosa, sbarrai gli occhi, "la che?".
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO AUTRICE: 
In questi giorni ho un sacco di ispirazione con le One-Shot :') vabbè comunque questa è un' altra One Shot in cui i protagonisti sono rappresentati da Carly Rae Jepsen e Zayn Malik :3 Buona Lettura:
-Ally



"Indovina, indovina, indovina?" chiese tutta elettrizzata la mia amica entrando in camera mia, "cosa cosa cosa?" dissi imitandola mentre uscivo dal bagno, prese dalla borsa 2 biglietti, ok mi stavo seriamente preoccupando! "cosa sono quelli?" chiesi indicando col dito, fece un sorriso preoccupante, "questi sono..." inizió, la guardai quasi minacciosa "l' entrata alla discoteca più figa di tutta Londra" squittì, ero paralizzata, "tu che cosa?" urlai, "non accetto no, stasera noi andremo in quella discoteca quindi alle 8 fatti trovare fuori o pubblicheró il video di te da piccolina mentre ti pisci addosso davanti a tutti" disse, "non puoi farlo!" urlai fuori di me, "se stasera non ti farai trovare giù alle 8, lo faró eccome" finì uscendo dalla stanza, sbuffai, rientró facendo sbucare solo la testa fuori dalla porta "e mettiti qualcosa di carino è?" disse per poi uscire definitivamente, non solo odiavo ogni tipo di festa che centrasse con l' alcol ma odiavo soprattutto andarci e ora non avevo via di scampo.

Avevo disfatto come minimo 3 armadi senza trovare l' abito giusto, alla fine ero stata costretta a chiederglielo a mia sorella visto che lei ama le feste e ha un infinità di vestiti, Jenna è più grande di me di 3 anni infatti io ne ho 16 e lei 19, a volte non la sopportavo ma infondo le volevo bene. Dopo finalmente aver indossato il vestito che mi stava un pó stretto e che soprattutto evidenziava il mio seno, sbuffai davanti allo specchio cercando di tirarlo su ma se lo facevo mi si vedeva il sedere e quindi alla fine era la stessa cosa, bussarono alla porta, andai ad aprire trovando Jenna davanti che appena mi vide sorrise, "ti sta d' incanto" disse lei, feci una smorfia contrariata per poi cambiarlo in un sorriso, "senti vorrei truccarti io se non ti dispiace" disse, la guardai per qualche secondo, infondo mia sorella è sempre stata brava in questo genere di cose, ero io la sfigata che tra poco non sapeva nemmeno mettersi la matita, annuì sorridendo facendola accomodare. Mi sedetti accanto a lei mentre lei prendendo matita e altri aggeggi di cui io non sapevo nemmeno il nome, incominció a truccarmi. Dopo circa 20 minuti finì soddisfatta del suo lavori, mi alzai chiudendo gli occhi e dirigendomi verso lo specchio, avevo una paura marcia di essere un pagliaccio, li aprì, sembravo diversa come migliorata infondo mia sorella non era così male. La guardai sorridendo, sentivo gli occhi pizzicare senza saperne il motivo, "ti prego non piangere o combini un macello" disse lei, annuì facendo una piccola risata per poi abbracciare Jenna, mi sussurró all' orecchio "sei bellissima sorellina", "grazie" risposi, per poi allontanarmi e uscire dalla stanza.

Appena uscì trovai la mia amica, Juliet, girata di spalle, a quanto pare lei stanotte ai ragazzi voleva dare molto spazio all' immaginazione. Si giró e appena mi vide, fece un sorrisi a 46733 denti, ero un pó in imbarazzo, forse perchè di solito quella più bella è sempre stata lei. Ci accomodammo nella macchina che era guidata dal suo maggiordomo, a già non ve l' avevo detto Juliet è straricca, l' auto partì e dopo nemmeno 10 minuti arrivammo.
Juliet uscì, come al solito a me sembrava una di quelle uscite a rallentatore dove tutte la guardavano invidiose mentre i ragazzi sbavavano come maiali. Uscì io, la maggior parte dei presenti mi guardarono sconvolti, ero cambiata così tanto? Feci quella specie di passerella fino all' entrata insieme a Juliet, presentammo alla guardia i nostri biglietti facendoci entrare, appena entrammo la musica rimbombava nel locale a tutto volume, infondo non era così male, in quel momento c'era Ma Cherìe canzone che apprezzavo molto, Juliet mi tiró in mezzo alla pista cercando di farmi ballare ma senza buon esito, notai che non lontano da lì c'era quell' idiota cronico di Zayn Malik, ragazzo amato a dir poco da tutte, ognuna si sarebbe presa a sberle pur di averlo, secondo me era solo un presuntuoso dalle tante arie che snobbava la gente come me. Mi notó e mi sorrise, mi voltai verso la mia amica scettica, la canzone terminó da lì c' è ne furono circa altre 3, ma niente di che, i miei piedi stavano andando letteralmente a fuoco. "Juli io vado a sedermi" dissi avvicinandomi al suo orecchio cercando di farmi sentire, mi guardó e anche lei si avvicinó al mio orecchio "non vorrai mica perderti la limonata di gruppo" disse maliziosa, sbarrai gli occhi, "la che?" chiesi preoccupata, "ora vedrai" rispose, già il nome non mi piaceva. E anche la 4 canzone terminó, sul palchetto non molto distante da me, salì un giovane e impugnando il microfono parló "questa è la notte delle limonate, molto famosa in questa discoteca per chi non sapesse cosa significa lo scoprira da sè, siete obbligati tutti a partecipare anche i fidanzatini" finì scherzando sull' ultima parola, sentì diversi gridi di gioia provenire dagli altri, improvvisamente diventó buio solo qualche luce colorata qua è la che facevano vedere quasi niente, deglutì, (http://www.youtube.com/watch?v=EQDNx_Qfm8A) sentì partire Lemonade di Alexandra Stan la cosa non mi piaceva affatto. Sentì schiamazzi e molta confusione, cercai di camminare senza un buon esito, a un certo punto sentì afferrarmi per i fianchi, la tensione stava salendo e non di poco, dopo circa 10 secondi le labbra di qualcuno si appoggiarono sulle mie facendo entrare la sua lingua tra le mie labbra, che discoteca a dir poco schifosa! Lasció la presa dai miei fianchi e prendendo le mie mani le ripose attorno al suo collo, per poi lui tornare ad appoggiare le mani sul mio bacino. Se qualcuno mi avesse visto non so cosa avrebbe pensato, ma non ci pensai per molto e mi convinsi a provare questa nuova esperienza. La musica era quasi finita e io avevo già insinuato la lingua nella sua bocca, appena finì si riaccesero le luci mostrando il volto di colui che avevo baciato, il sangue si fermó insieme al ritmo del cuore, "Malik" l' unica cosa che riuscì a dire fu questa, lui sorrise e avvicinandosi al mio orecchio sussurró "non sei niente male Jepsen" disse per poi lasciarmi un ultimo bacio sulle labbra e sparire tra la folla.

Quella notte avevo provato qualcosa di forte e di concreto, qualcosa che in 16 anni non avevo mai provato ed era stato proprio quel bacio a farmi rendere conto che le farfalle che sentivo mentre intrecciavamo le lingue, non erano una semplice cottarella ma qualcosa di più forte.


  
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