CAPITOLO 1 Corro, corro senza meta su un viottolo pieno di fiori circondato da alberi. Arrivo alla fine di questa specie di sentiero e vedo un’enorme distesa d’acqua. – e’ un lago- penso. Acqua blu. Decido di tuffarmici . –è gelida- dico. In men che non si dica sento abbracciarmi.- ch-chi è?- dico balbettando impaurita. E’ strano come non avessi visto un altra persona prima di tuffarmi. Era così silenzioso il posto, non mi era sembrata di vedere nessuno. Ma nello stesso istante di tempo in cui penso cio’ –Ah, si scusa, sono un maleducato- dice e poi aggiunge –vivo qui vicino, è un posto meraviglioso questo non credi?- rispondo- gia’. Posso sapere perché mi hai abbracciata? – dico senza voltarmi. Non penso di aver visto quella persona prima d’ora. La voce mi è totalmente estranea eppure quell’abbraccio così caldo e sincero. –Voltati prima, sembri impaurita, tranquilla non sono nudo- dice ridendo – no, non fa ridere- . Mi giro. Lo vedo. Lui sorridente. La perfezione. I nostri occhi s’incontrano per la prima volta e lui si stacca da me. Arrossisco e abbasso il capo, poi aggiungo – Annie- lui- si e quindi?- dice –il mio nome è Annie!!!- dico arrabbiata – e non mi hai fatto nessun piacere eh!! Potevi essere un po’ meno scorbutica.- dice, -se,se ma ancora devi dirmi il motivo per cui mi hai abbracciata- dico io curiosa ma sempre con gli occhi che cercano di non incontrare i suoi. Improvvisamente ho una strana sensazione. Farfalle allo stomaco? No impossibile sto tipo m’è pure antipatico . penso tra me e me. –no , niente volevo solo spaventarti un po’- dice –bhè non ci sei riuscito- dico io scorbutica e lui aggiunge – mamma mia oggi siamo di cattivo umore vero?- dice in modo sarcastico – senti io manco ti conosco, lasciami in pace- .. E correndo vado via . –lascia almeno che ti dica il mio nome- dice urlando mentre io corro, - no, grazie!!- corro attraverso quel sentiero da cui ero arrivata al lago. Ho improvvisamente una fitta allo stomaco. Inciampo e cado. E’ probabile che abbia perso i sensi. Sento una voce chiamarmi – Pulciiiina- apro gli occhi – ohi mamma- dico tutt’assonnata. – come ti senti?- dice lei pacatamente. –come, come mi sento?- dico un po’ imbambolata. Mamma mi si siede accanto e dice - ricordi? È da l’altro ieri sera che dormi e ti sei svegliata solo per bere un po’, hai avuto febbre altissima dopo essere tornata da scuola bagnata fradicia per via della piovuta di martedì pomeriggio- le rispondo – non lo ricordavo, qu-quindi io dormivo?- le dico quasi con le lacrime –bhe’ si- risponde –oh, hai ancora gli occhi lucidi- mette la sua dolce mano sulla mia fronte e aggiunge – ohh scotti ancora tanto prendi la tachipirina e torna a nanna cerco di prepararti un brodo caldo dato che sei digiuna da un bel po’- le rispondo- grazie mamma-. Poi improvvisamente –ma ma Katherine? Lo sa? Dov’è? Non ci sentiamo da due giorni.- dice- tranquilla ieri è passata a trovarti . – e io rispondo – dopo se non riesco a chiamarla puoi dirle che sto un po’ meglio? Per faore- lei col sorriso- certo. Bimba ora dormi- Torno a rilassarmi nel lettino.Prendo la tachipirina e ingoiando mi accorgo di avere un mal di gola tremendo. Inizio a pensare ‘’e così sono due giorni che dormo… e quel ragazzo?era tutto un fottuto sogno. Ma che lo penso a fare, a me non piace anzi è stato un sogno bruttissimo perché non lo sopporto è antipatico e sarcastico. Meglio che torni a dormire.‘’ Chiudo gli occhi e inizio a girarmi e rigirarmi. Penso a quei belli occhioni blu che mi guardavano. A quei bei capelli che vanno quasi nel castano. A quel suo sorriso così luminoso e al suo abbraccio con quelle mani che mi avvolgevano delicatamente la pancia. In quel momento mi sentivo così sicura. A chi ho voluto prendere in giro. Non mi ero girata non perché fossi timida ma perché sono stata così bene che avrei voluto che il tempo si fosse fermato. Ma purtroppo era solo un sogno. Purtroppo basta guardarmi per capire che io non avro’ MAI un ragazzo come lui. Rimarrà solo nei miei sogni. Quando riesco dal mio mondo dei pensieri, guardo il mio comodino e penso – sono già le 13.45- . inizio a girarmi nel lettino e in men che non si dica arriva mamma con un bel brodo bollente con un piattino in cui c’era del pollo e in un fazzoletto una compressina per le placche alla gola e lo spruzzino . Ero affamata non mangiavo da 2 giorni ormai quindi spazzolo tutto. Quando finisco di mangiare erano le 14.45 aspetto che finisce ‘Dragon Ball’ e finalmente inizia Gossip girl. Alla fine prendo il cordless e faccio il numero di casa di Katherine la mia migliore amica. L’ho conosciuta al liceo il primo anno. Siamo sempre andate d’accordo ma siamo diventate ufficialmente MIGLIORI AMICHE durante il secondo anno. Lei è la mia vita e non riesco a immaginare la mia vita senza di lei. Con lei ho imparato cosa significa la parola AMICIZIA,FIDUCIA,CONDIVISIONE… … K: It’s Katherine. A: Hey sono Anny. K: Moor, finalmente sei rinvenuta. A: Senti è successa una strana cosa. Studi? K: no no, devo ripetere solo l’orale di fisica ieri ho anticipato i compiti. Amor devo raccontarti anche una novità .. A: io non posso muovermi da casa . Dopo passi un po’ da me ? Stiamo un po’ insieme non parliamo da due giorni e anche se ho dormito è successa una cosa. K: si, si dopo arrivo. Ora stacco così ripeto e corro da te. A: okaay. A dopo best. Appoggio delicatamente il cordless sul comodino beige in cui c’era ‘ la ragazza di fuoco’ il secondo libro della saga the hunger games aperto a pagina 114 , una spazzola , il telecomando ,il telefonino e un piccolo elefantino di peluche. Penso alla novita’ che ha da dirmi Kate. Anche se io per due giorni ho dormito il mondo è andato avanti. Entra mamma dalla porta con una fettina di torta di mele ma non avendo ancora appetito le prometto di mangiarla piu tardi, l’avviso della visita di Katherine e lei acconsentendo esce fuori và via lasciandomi riposare. Continuo a pensare a quel ragazzo. Infondo avrei potuto farmi dire il suo nome ma non l’ho fatto. Sono scappata come una codarda. –ma tanto non m’importa di lui , anzi non so neanche perché lo penso ancora, è solo un sogno come gli altri- sussurro.. Prendo il cellulare e premo Alt per sbloccarlo. S’illumina il display con la splendida foto di Corey Gray sorridente e noto l’orario 17.30. ‘starà per venire Kate’ penso e decido di alzarmi per fare in modo che mi veda meglio di come sto realmente. Provo ad alzarmi dal letto per andare in bagno,ci riesco fortunatamente ma la mia debolezza fa’ si che perda un bel po’ di tempo per compiere tutto ciò . Mi rimetto nel letto e dopo qualche minuto sento il citofono bussare. –E’ la Kate è la kate- urlo a mamma entusiasta. ‘’Finalmente eccola’’ . Sento mamma rispondere al citofono per poi aprirla e d’istinto guardo il finestrone in camera mia. Non avevo notato che fosse già buio. Lo scrosciare della pioggia era intenso ciò significava che il tempo era l’unica cosa che non era cambiato da quando sono a letto. Continuo a fissare le gocce di pioggia come se volessi cercar di ricordare qualcosa ma il vuoto. Sento bussare delicatamente e con voce rauca dico -Kate entra!!.-