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Autore: yachan    27/06/2012    3 recensioni
Ash torna a Pallet Town, ma al suo ritorno una sorpresa lo coglierà impreparato, portandolo a riflettere sulle sue scelte.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Brock, Gary, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Non so come sia successo...ho pubblicato questo capitolo sul mio blog, ma ho completamente dimenticato di farlo anche su questo sito. Visto che nuovamente, sì nuovamente, sto rispolverando le mie vecchie fic, Light and Shadow è una di quelle che avrà la sua fine. Sto infatti scrivendo il capitolo che segue, ma con il caldo mi è difficile stare davanti al pc, quindi non sarà immedicato.
Ora vi lascio con questo capitolo scritto tempo fa e tra non molto ci sarà un nuovo capitolo. Per le anticipazioni, seguite il mio blog ^^
Buona lettura e a presto!




Cap. 17

- Allora…- disse Gary al nuovo raduno di persone- Questa è la mappa provvisoria ricostruita dai ricordi di mio nonno e qualche informazione della Elite. Purtroppo dovremmo accontentarci di questa mappa per attuare il nostro piano- Gary si chinò per indicare dei punti sulla mappa- Ci sono tre entrate, di cui due principali e uno sul retro.
- Bene, è chiaro che purtroppo non sappiamo quel che ci aspetta una volta entrati li dentro- disse Brock- Qualcuno dovrà rimanere fuori e coprirci.
- Dobbiamo anche pensare all’effetto a sorpresa. Una volta che tenteremo di entrare, faranno di tutto per fermarci. Quindi dovremmo distrarli con dei finti attacchi.
- Una specie di esca per le allodole?- chiese Koga.
- Esatto. Gli faremo pensare che tenteremo di entrare dalle due entrate principali, mentre altri entreranno dal retro.
- Però finiranno comunque per accorgersi del nostro piano. Sarà di sicuro controllata anche l’entrata nel retro- disse Sabrina.
- Certo, è per questo che altre persone entreranno dall’alto.
- Dall’alto? Ma è assurdo! Ci vedranno sicuramente!- disse Lt.Surge- E poi, come la mettiamo con i loro laboratori? Si trovano nei sotterranei. Perderemo tempo a percorrere il tragitto, senza contare dei numerosi avversari che incontreremo.
- Dopo il nostro attacco combinato, saranno così impegnati a fermarci, che non penseranno di certo che arriveremo dall’alto-spiegò Gary- E proprio perché si precipiteranno agli ingressi, che il tragitto dal tetto ai sotterranei sarà libero.
- E con i sistemi d’allarme?- chiese Koga- L’ingresso ai laboratori è protetto da codici di sicurezza.
- Per loro sfortuna- disse il prof. Oak- sono così sicuri di se stessi, che nessuno avrebbe il coraggio di affrontare la Lega, che dopo anni non hanno ancora cambiato il codice di sicurezza. Ne sono sicuro perché durante una mia recente visita al responsabile della Lega, si è fatto sfuggire questa affermazione. Quindi, conosco i codici di accesso, perché in passato lavoravo lì.
- Allora è fatta- disse Lt. Surge- Sarà facile attaccare la Lega.
- No- Gary scosse la testa- Il nostro obiettivo principale non è attaccare la Lega.
- E perché mai? Abbiamo un piano perfetto, abbiamo i codici d’accesso, siamo in tanti e forti.
- Mi dispiace deluderti Surge, ma anche loro sono forti e sono molto più numerosi di noi. Ci metterebbero poco a sconfiggerci, anche se abbiamo un ottimo piano.
- E allora…cosa stiamo facendo?- chiese Erika.
- Il nostro obiettivo è quello di accedere ai sotterranei della Lega e trovare prove inconfutabili che stanno tramando qualcosa. Una volta terminato, ci dovremmo ritirare immediatamente. Non possiamo rischiare che qualcuno di noi rimanga ferito.
- Tanta fatica per poi scappare via?- Lt. Surge fece una faccia disgustata- Suona così vigliacco.
- No, suona ragionevole, se ci tieni alla tua salute. Quello che finora ha impedito alla Polizia di incastrarli, sono le prove. Prove che incredibilmente riescono a far scomparire.
- Come ci suddivideremo?- chiese Brock.
- Bruno, Prima, Cynthia, Lt.Surge entreranno dalla porta principale a sinistra- disse il prof. Oak- Erika, Brock, Blaine e Sabrina in quella di destra. Gary, Lance, Koga e Tracey all’entrata del retro. Ash, Haruka e Misty entreranno dall’alto.
- E io?- Masato si indicò, deluso di non essere stato nominato.
- Scherzi? E’ troppo pericolo per te- disse Haruka.
- Non sono più piccolo- si difese Masato- Voglio rendermi utile.
- Non se ne parla- disse seria Haruka.
- Non sei tu a decidere.
- In questo caso- intervenne Lance per destare la disputa- collaborerai con il prof. Oak e le sorelle Yawa, che si terranno in contatto con noi tramite delle ricetrasmittenti. Così rimarremo in contatto, in caso di problema.
- Beh…suppongo che vada bene…
- Ma siamo così pochi?- chiese Blaine.
- Quelli della Elite Four sono stati avvisati e alcuni di loro sono già presenti qui con noi- disse Tracey- Purtroppo non tutti potevano venire, quindi ci raggiungeranno se potranno. Se però rispetteremo il piano, non avremmo bisogno di rinforzi.
- E con questo è tutto…- Gary arrotolò la mappa- agiremo stanotte stessa.

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Gary guardò nuovamente la piantina della sede. Voleva essere sicuro che non ci fossero falle nel piano. Non poteva permettere che qualcuno si facesse male. Doveva filare liscio.
- Gary- entrò dentro la stanza Erika- Non vieni a mangiare? Gli altri hanno già iniziato.
- Sì…do solo un'altra occhiata e poi vi raggiungo.
- Ancora?- disse Erika guardando il tavolo pieno di scartoffie- Lo abbiamo esaminato già tante volte.
- Lo so, è solo che…- abbassò lo sguardo- voglio esserne sicuro.
- Io dico che è il miglior piano che potevamo organizzare al momento. Purtroppo non sappiamo cosa ci aspetterà lì e se ci saranno imprevisti. Ma stare qui ad arrovellarsi su ipotesi, non farà che stressarti. Devi fidarti delle tue abilità e confidare nei tuoi amici. E soprattutto, mettere sotto i denti qualcosa. Non vorrai mica attaccare la Lega con la pancia vuota, no?
- …sì- disse con un leggero sorriso- hai ragione.
- Bene- disse lei soddisfatta e avviandosi fuori dalla stanza- Allora, ti aspetto a tavola.
- Mh- fece cenno e la porta si chiuse.
Il ragazzo castano si allontanò dal tavolo e allungò le braccia.
- Uff- si stiracchiò e lasciò cadere le braccia con un sospiro- Sì, è inutile stare qui a pensarci. Sarà quel che sarà.
Si alzò dalla sedia e sistemò le carte, poi uscì dalla stanza. Chiuse la porta dietro di sé e si avviò per i corridoi del laboratorio.
Si sentiva leggermente nervoso. Sapeva quanto fosse importante che il piano riuscisse senza intoppi. Doveva essere così, altrimenti c’era in rischio non solo la vita degli altri, ma anche quella di Misty. Doveva fare in modo che a lei non capitasse niente, ma non poteva neanche tagliarla dal piano. Era giusto che anche lei venisse con loro. Però…a che prezzo? Solo da poco aveva ripreso a combattere. E se…fosse ancora troppo presto per lei?
Ricordò l’espressione di Misty quando era insieme ai suoi due amici Ash e Brock. Non l’aveva mai vista sorridere così da molto tempo. E dire che aveva cercato in tutti i modi di prendere il posto dei suoi amici e aiutarla.
Criticava Ash del suo comportamento infantile, ma una parte di sé invidiava quel ragazzo. Com’era possibile che riusciva in cose che lui falliva?
Prenditi cura di lei.
Ci aveva tentato, davvero. Voleva proteggerla. Ma non credeva che la partenza di Ash potesse farle questo effetto, farla sprofondare nell’oscurità. Era davvero così importante per lei?
Ancora una volta si era sentito inutile.

- Ciao!- salutò un ragazzo entrando dalle porte scorrevoli dell’ingresso.
- Oh Gary, sei arrivato- disse Daisy andandogli incontro.
- Cosa c’è?- chiese Gary notando il tono di voce di lei leggermente in ansia.
- E’ Misty…- disse lei guardandosi dietro, dove c’era l’entrata per la sala centrale- E’ da stamattina che si comporta diciamo…in modo insolito.
- Ovvero?
- Ecco, diceva cose strane, ci guardava come se fossimo delle aliene ed è da alcune ore che se ne sta in palestra.
- E cosa c’è di strano?- scherzò lui- Lo fa sempre.
- Gary, dico sul serio- disse Daisy offesa- E’ come se da ieri ad oggi fosse cambiata. Ho provato a misurarle la temperatura, pensando che si fosse ammalata, ma invece niente.
- Proverò a parlarle io- disse Gary avanzando tranquillo, pensando che si trattasse solo di un timore infondato della sorella. A volte erano troppo apprensive con lei.
Arrivò alla sala centrale e la vide in piedi al bordo della piscina, con le spalle rivolte all’entrata. Pareva starsene immobile in silenzio.
- Ehilà!- la salutò entrando- Daisy crede che stai ammattendo o che ti stai ammalando. Quale delle due è vera?
La ragazza non rispose, ma si voltò lentamente verso lui guardandolo con occhi spenti e vaghi. Gary rimase sorpreso dallo sguardo di lei e rimase in silenzio a pochi passi da Misty.
- …chi sei?- disse con voce mogia.
- Eh?- lui la guardò sorpreso- Hai battuto la testa?
Ora lei si era completamente girata verso lui e lo guardava con quei suoi occhi celesti, in attesa di una risposta.
- E’ uno scherzo, vero?- aspettò una risposta da lei che non arrivò- Misty, non ti ricordi di me?- chiese con voce incredula, avvicinandosi di più a lei. Lei scosse la testa.
- …Dovrei? Ci conosciamo?
- Sono Gary. Non posso credere che ti sia dimenticata di me- la prese per le spalle- Sicura di non aver sbattuto la testa? Forse sei caduta dal letto- diede una controllata alla sua testa.
Lei scosse di nuovo la testa.
- Tu sai dirmi perché mi trovo qui?
- Misty, mi stai preoccupando…devo portarti dal dottore.
- Io sto bene…sono solo un po’ confusa…dici che mi conosci, ma io non ti ho mai visto. E quelle ragazze…dicevano cose senza senso. Non sapevo di avere delle sorelle…
Gary la guardò incredulo per qualche minuto. Cosa stava accadendo a Misty? Si comportava come se non si ricordasse davvero di loro. Eppure solo ieri, si erano lasciati tranquillamente.
- Misty, tu non ti ricordi niente? Delle tue sorelle, dei tuoi amici, della palestra, dei tuoi pokèmon, del fatto che sei un capopalestra…
- Capopalestra?- lei lo guardò confusa- Io non ricordo…
- Sforzati…- disse lui scotendola un po’ per le spalle- Non puoi aver dimenticato. Di tutte le persone che conosci, delle persone che ti sono amiche…
- Non riesco…- si toccò le tempie con uno sguardo stanco- La mia testa è vuota.
Gary la lasciò andare dalle spalle e la guardò.
- E di Jonathan? Dell’incidente a Staryu?
- Non so chi siano…
- E…di Ash?- lei scosse la testa.
- Non ricordo…non ricordo niente. So solo di essermi svegliata in un letto e di aver vagato in questo posto. Cosa mi sta succedendo?- disse con qualche lacrima agli occhi- Ho solo confusione nella testa…- si toccò il viso- Chi…chi sono io?- e socchiudendo gli occhi, si lasciò cadere. Gary riuscì ad afferrarla in tempo, prima che cada per terra.
- Misty! Misty che hai?- la chiamò lui- Misty svegliati!- ma la ragazza parve priva di sensi- Daisy, presto chiama un ambulanza!


Chiuse gli occhi. Si era sentito così impotente in quel momento. La ragazza più importante per lui, aveva inconsciamente cancellato i suoi ricordi. Perché non era riuscito a fare qualcosa? Perché non si era accorto del suo disperato bisogno di aiuto? Aveva permesso che la tristezza in lei la possedesse.
Come, che non lo sai! Dovevi starle vicino!
E ora, come prendere una decisione, senza sbagliare? Aveva escogitato un buon piano, aveva pianificato ogni loro movimento, sapeva come avrebbero reagito, ma non sapeva cosa scegliere per la sicurezza di Misty. E se qualcosa fosse andato storto? E se Ash non fosse in grado di proteggerla? Chi potrebbe dire come Misty reagirebbe davanti ad un altra sofferenza?

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A poche ore dall’inizio del loro piano, il gruppo iniziò ad incamminarsi, ma per sicurezza si suddivisero in due gruppi, per non destare sospetti, e si sarebbero incontrati tutti lì. Ash, Gary e Tracey erano andati insieme all’altro gruppo, mentre Misty, Brock, Haruka e Masato erano nell’altro.
- Mh…ammetto che sono un po’ nervosa- disse Haruka.
- Tu?- Masato la guardò sorpresa.
- Beh, è la prima volta che mi capita di assaltare una Lega Pokèmon.
- In effetti, è la prima volta per tutti- disse Brock- Ma vedrete che andrà tutto bene.
- E poi Gary e gli altri sono riusciti ad organizzare bene il piano- disse Masato- In ogni caso io e gli altri seguiremo le vostre mosse dal nostro monitor.
- Oh beh, certo, dici così perché non sei tu a combattere- ribatté la sorella.
- Sorellina, se potessi ci andrei io a combattere, che credi? E poi non sei stata tu la prima ad impuntarti che io non venissi?
- Lo faccio solo per il tuo bene. Pensa cosa direbbero i nostri genitori se sapessero che ti ho lasciato cacciarti nei guai.
- Caso mai, loro si preoccuperebbero per te, che ti metti sempre nei pasticci.
Mentre i due fratelli continuavano a parlare, Misty teneva lo sguardo fisso a terra. Le sembrava così strano…lei e gli altri uniti per sconfiggere la Lega. Aveva creduto che l’unico nemico fosse Jonathan, non poteva certo sapere che tutto era partito dalla Lega. Quanto era invischiata la Lega in questo affare? Quali erano i loro piani? E Jonathan come ci era finito in tutto questo? Possibile che davvero non ne sapesse niente? E la soluzione si sarebbe trovata davvero in quei sotterranei?
Più si avvicinavano al luogo, più le sue incertezze si facevano grandi.
Prese una sfera pokè dalla sua cintura e la guardò.
Sfidare la Lega…c’è l’avrebbe fatta davvero?
Quando si era deciso che Ash sarebbe andato nell’altro gruppo, lui pareva essere contrariato e insisteva che voleva che lei venisse con lui. Lei poi si era offesa da questo suo comportamento, si sentiva come incapace di difendersi. Non poteva sopportare che Ash cercasse in qualche modo di proteggerla, quando invece era in grado di combattere come tutti gli altri. Non voleva essere considerata da meno degli altri. Al che, inevitabilmente, aveva provocato una piccola discussione non voluta tra i due.
Quando però i due si separarono, Misty non si sentiva più così sicura. Aveva accusato Ash di essere troppo assillante, quando invece aveva ragione. La verità era, che per quanto lei si fosse allenata in quei giorni, faceva ancora fatica a riprendere i ritmi di una volta. Possibile che l’incidente l’avesse segnata così tanto?
Ad un certo punto, sentiva pure che il piano sarebbe fallito per colpa sua.
Ma non voleva ritirarsi. Non se lo sarebbe perdonata.
Cosa doveva fare allora?
- Misty, tutto bene?- chiese Haruka.
- Eh? Ah, sì…sono solo pensierosa.
- Hai paura di non farcela?- chiese Brock.
- …forse. E’ possibile che io non sia così brava…
- Che dici? Certo che sei brava- disse Haruka decisa- La migliore.
Misty la guardò stupita.
- Ti sbagli, io non…
- Un allenatore bravo, rimane tale anche dopo tanto tempo- disse Masato- Ti abbiamo già vista all’opera e siamo sicuri che te la caverai.
- Forse mi sopravvalutate. Non mi conoscete bene.
- Oh, ma noi sappiamo molte cose di te- disse Masato.
- Eh?
- Sì, Ash ci parlava molto spesso di te, le volte che ne aveva l’occasione- disse Haruka.
- Ah sì?- disse lei sorpresa- Non lo sapevo.
- Certo, ci raccontava di tutte le vostre avventure e dei guai che il Team Rocket provocava- disse Haruka- Fin dall’inizio ho avuto l’impressione che tu fossi molto in gamba da come Ash ti descriveva e quando ti ho conosciuta di persona, non ho potuto che confermarlo.
Misty rimase in silenzio a guardare i sorrisi dei tre.
- Ash tiene a te, Misty- disse Brock- Anche se è molto timido per ammetterlo.
Lei lo guardò, poi abbassò lo sguardo.
- Sì, anche per me è importante. Solo che…mi domando perché Ash non mi abbia mai scritto o chiamato in tutto quel tempo.
I tre ragazzi si guardarono tra di loro.
- Ma certo che l’ ha fatto- disse Haruka sorpresa- O meglio ci ha tentato- rettificò.
- Come?
- Quando capitavamo in un posto dove c’era un telefono, lui ci si fermava a lungo con la cornetta in mano senza decidersi a comporre il tuo numero- disse Brock- Ma non è mai riuscito a chiamarti.
- Ha tentato anche di scriverti una lettera…oh, se ci ha tentato- disse Masato sistemandosi gli occhi- Lo avessi visto com’era determinato e allo stesso tempo goffo nel scrivere qualche riga.
- E gli capitava pure di scambiare qualche ragazza per te e chiamarla con il tuo nome- poi Haruka si avvicinò a lei con un sorrisino e le parlò quasi bisbigliando- Pensa che una volta mi è capitato di sentirlo parlare nel sonno…pronunciava il tuo nome e borbottava qualche frase tipo “non lasciarmi”. Ma che resti tra di noi, se Ash scoprisse che te l’ ho detto non so cosa mi farebbe.
Misty si fermò e guardò sbalordita i tre amici.
- Ma come? Quando glielo ho chiesto, Ash non mi ha detto niente. Credevo che…- abbassò lo sguardo- Mi ha mentito.
- Vedi Misty…- disse Brock alzando lo sguardo e incrociando le braccia- Ash fa ancora fatica ad esprimere i suoi sentimenti. E credo forse che in parte sia perché l’abbiamo un po’ viziato. Finché c’eravamo noi, lui non si doveva sforzare nel prendere le sue decisioni. Per lo più, agiva d’istinto- alzò le spalle- Però credo che questa esperienza lo stia pian piano maturando.
- Già, già…- fece cenno di sì Masato- Anche se gli manca ancora molto.
Misty continuò a guardarli sorpresa. Allora Ash…Ash non si era dimenticato di lei? Però perché mentirle? Sarebbe stato tutto più facile, se avesse detto la verità.
Però, se ci pensava…non era poi così strano. Era tipico di Ash comportarsi così. E lei invece lo aveva accusato. Si sentiva così sciocca e ingiusta.
- Dai Misty- disse Brock appoggiandogli una mano sulla spalla e sorridendole- Andiamo…ci stanno aspettando.
- …sì.

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- Gruppo A…tenetevi pronti…- disse il prof. Oak- Tra due minuti si aprono le danze.
- Sì- dissero i ragazzi dall’altra parte del ricevitore.
- Gruppo B, siete posizionati?- chiese Lily.
- Certo- dissero altri.
- Gruppo C, avete raggiunto il retro?- parlò Masato.
- Sì, quando volete.
- Bene, gruppo D, voi partirete dopo, d’accordo?- disse Daisy.
- Sì, attendiamo il vostro segnale.
Il prof. Oak guardò l’orologio e diede un occhiata da lontano alla sede della Lega. Erano ben protetti tra la vegetazione, ma ogni precauzione non era troppa.
Pikachu che era al loro fianco si guardava intorno preoccupato. Si notava nell’aria che quella non sarebbe stata una semplice serata.
Finalmente i ragazzi videro le guardie darsi il cambio. Quello era il momento.
- In azione, ragazzi!- disse il prof. Oak.
Un esplosione introdusse l’entrata in scena di Bruno, Prima, Cynthia e Lt.Surge.
- C’era bisogno di tutto questo fracasso?- chiese Bruno.
- Certo, che senso avrebbe se no il nostro arrivo? Che inizino a tremare, io il grande Lt. Surge grida vendetta!
- Chi l’ ha fatto venire nel nostro gruppo?- chiese Prima.
Dall’altra parte, un altro gruppetto si preparò ad attaccare. Erika, Brock, Blaine e Sabrina fecero uscire i loro Pokèmon e iniziò la battaglia.
Le guardie prese alla sprovvista, chiamarono rinforzi. Altri uscirono a dare una mano. Si creò molta confusione alle due entrate.
Nel frattempo, anche un altro gruppo era entrato in azione. Cercando di essere silenziosi, attaccarono di sorpresa le poche guardie sul retro, distratte dai rumori provenienti dalle entrate principali. Gary, Lance, Koga e Tracey erano riusciti nella prima parte del piano. Ora si addentravano dentro la sede.

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- Okey, ricevuto- disse Ash ad un ricevitore. Guardò le due ragazze che erano con lui- Gary e gli altri sono riusciti ad entrare- fece uscire Charizard dalla poké sfera- Amico, dovrai darci un passaggio.
Il Pokèmon arancione annuì. I tre ragazzi salirono sopra il Pokèmon che iniziò a sbattere le sue ali.
- Sicuro che riuscirà a sostenere il nostro peso?- chiese preoccupata Haruka.
- Certo, sempre che una di voi due non abbia barato nel dire il proprio peso.
- Ehi!- dissero le due offese.
Charizard prese il volo e si avviò verso l’edificio. Sorvolò la zona, fece dei giri e approfittando della confusione e del fatto che nessuno stava guardando in alto, scese silenziosamente sul terrazzo.
- Arrivati- disse Ash e i tre scesero dal Pokèmon- Grazie amico- fece rientrare Charizard- Ora possiamo entrare anche noi.
- La porta è chiusa- disse Misty.
- Facciamola sfondare da uno dei nostri pokèmon- disse Haruka.
- Io ne avrei uno- disse Ash prendendo una pokéball.
- Non serve più- disse Misty.
- Eh?- i due ragazzi guardarono la ragazza aprire la porta tranquillamente ed entrare.
- Ma come hai fatto?- chiese Haruka.
- Mai visti i film di spionaggio?- disse Misty proseguendo avanti- Basta una forcina da capelli e tutto si può.
- La tua ragazza è astuta- fece Haruka al ragazzo.
- Mh- lui annuì istintivamente, poi sembrò ragionarci e arrossì- Che??
- Oh, andiamo- disse Haruka, sempre a bassa voce per non farsi sentire- Non dirmi che non vorresti segretamente che lei fosse la tua ragazza.
- Io non...che razza di idee ti metti in testa, Haruka!- borbottò Ash- Misty è una mia amica.
- Sii, come no- alzò lo sguardo- La pensi così intensamente, che tutti ci chiediamo quando ti deciderai a baciarla.
- Haruka, non dire stupidaggini!- disse lui ancora più rosso- E’ vero che penso a lei, ma questo non vuol dire che...aspetta, chi altri dice questa cosa?
- Voi due, pensate di essere ad un pic-nic?- disse Misty con tono di rimprovero- Datevi una mossa.
- Certo- disse Haruka con un sorriso- Veniamo subito.

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- Sta procedendo bene, per il momento- disse il prof. Oak, guardando il monitor che segnalava la loro posizione.
- Ha dei dubbi?- chiese Daisy.
- Non lo so...ho una strana sensazione. Ma forse è solo l’età. Sta andando tutto come nei piani.
- I gruppi C e D sono già dentro. Gary ha già incontrato altre guardie, ora stanno combattendo.
- E il gruppo D?- chiese Oak.
- Stanno proseguendo senza problemi- disse Lily- Le guardie si sono dirette tutte all’ingresso principale e sul retro.
- Per sicurezza ho mandato un’altra persona ad aiutarli. Dovrebbe raggiungerli tra poco.
- Pika…- il Pokémon giallo si guardò intorno. Qualcosa si stava avvicinando.
- Cosa ti prende Pikachu?- chiese il prof. Oak.
- Pika, pi!
- Credo che ci stia avvisando di qualcosa- disse Masato- Forse si sono accorti di noi.
- Com’è possibile? Siamo ben nascosti e lontani dal luogo della battaglia- disse Lily- Non possono averci trovato così facilmente.
- Che ci abbiano scovato o no, prepariamo i nostri Pokémon- disse Daisy- E stiamo attenti.

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Tre ragazzi correvano per i corridoi, fermandosi ad ogni svolta del corridoio.
- Libero- disse Ash guardando cautamente dietro la parete e ripresero la corsa.
- Quanto è lontano?- chiese Haruka.
- Dovremo scendere ancora tre piani- fece Misty- Il laboratorio si trova nei sotterranei.
- Aspettate- disse Ash e le altre due si acquattarono dietro la parete. Dall’altra parte videro tre uomini correre in un’altra direzione tutti allarmati- Ok, possiamo andare- disse quando i tre si allontanarono sufficientemente.
Ma dopo qualche minuto, qualcuno si accorse della loro presenza.
- Ehi, voi! Chi siete?- disse un uomo indicandoli- Non siete autorizzati a questa zona.
- Oh no, e ora che facciamo?- disse Haruka. Ash iniziò a tirare le sue pokéball, quando l’uomo prese una ricetrasmittente
- Pronto? Chiedo rinforzi. Ci sono altri intrusi nel settore…- non terminò la frase, che la ricetrasmittente andò in pezzi. Spaventato l’uomo guardò la sua mano e poi cercò di capire chi l’avesse mandato in frantumi. Un'altra persona comparve dietro di lui. Prima che potesse reagire, fu avvolto da delle liane che gli impedirono di gridare aiuto.
- Shuu!- esclamarono sorpresi Ash e Haruka.
- Serve aiuto?- disse lui con un sorriso sicuro e con affianco il suo Pokémon.
- Cosa ci fai qui?- chiese Haruka.
- Brock mi ha chiamato per raccontarmi del piano. Sono partito appena ho potuto. Ho fatto tardi, ma ciò che conta è il risultato.
- Che sbruffone- borbottò Haruka, anche se a modo suo era contenta di averlo lì.
- Ash, andate voi due avanti. I rinforzi non tarderanno ad arrivare. Io e Haruka ci occuperemo di loro, così non perderemo tempo.
- Ma…- fece per obiettare Misty, ma Ash la afferrò per la mano.
- D’accordo, lascio in mano vostra. Ci vediamo dopo- riprese a correre trascinando Misty.
- State attenti- disse Haruka.
- …è la sua ragazza?- chiese Shuu. La ragazza lo guardò e ridacchiò.
- Io scommetto che lo sarà presto.
Sentirono dei rumori di passi affrettati, altre guardie stavano arrivando.
- Bene, spero che dall’ultimo Contest, tu abbia continuato ad allenarti- fece Shuu.
- Ci puoi scommettere- disse lei ed estrasse una pokéball- Ti sorprenderai.

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- Credi che starà bene Haruka?- chiese Misty.
- Sì…e poi, c’è con lei Shuu. E’ in gamba anche lui.
- Oh…mh, okey.
- Andiamo- disse Ash incamminandosi per primo.
- Ehm, Ash…- disse Misty seguendolo- Posso chiederti perché mi tieni per mano?
Lui la guardò, poi fissò la sua mano stretta in quella della ragazza e il rossore lo pervase.
- Eh…ecco…perché, perché…se ti tengo per mano, non rischiamo di perderci- cercò di giustificarsi lui goffamente. Poi si coprì un poco con la visiera del cappellino- Ehm…per caso ti da fastidio?
Misty lo guardò, poi scosse la testa e sorrise.
- No, per niente.
Lui sembrò rilassarsi a quella risposta.
- Bene, allora proseguiamo.
- Sì- i due camminarono per un po’ in silenzio, finché Misty si fermò, fermando così anche lui- Ash…perché non mi hai mai detto la verità?- lei lo guardò con aria triste. Ash parve lentamente agitarsi, sospettando qualcosa- Se avevi tentato di farti sentire, perché quando te l’ ho chiesto, tu non mi hai detto la verità? Perché non mi hai chiamato? Perché non hai spedito quelle lettere?
- C-come fai a sapere questo?- disse lui agitato- Non saranno stati mica…
- Sì- fece cenno di sì- Ed è triste che l’abbia saputo così.
Ash cercò di calmarsi e chinò la testa dispiaciuto.
- Scusami…in verità avrei voluto dirtelo, però…- un leggero rossore apparve sulle sue guance- mi sentivo così sciocco a non essere riuscito a fare una cosa così semplice.
- Ma Ash…è appunto questo il problema. Se era una cosa così semplice, perché non l’ hai fatto? Perché mi hai fatto aspettare così tanto per avere tue notizie? Io continuavo a vederti in tv e mi chiedevo perché tu continuassi a non farti sentire. Ho creduto che tu ti fossi veramente dimenticato di me.
- Il fatto è…- sospirò ancora più imbarazzato- che non si trattava di una semplice chiamata ad una amica…
- Che vuoi dire?- disse lei un po’ delusa.
Allora per Ash non era neanche una amica? Lei non contava niente per lui? Era una semplice conoscente?
Chissà perché, quando gli altri le avevano parlato di Ash, lei si era illusa di essere importante per lui.
- Mhh…- Ash si girò le dita nervosamente, evitando di guardarla in faccia- Intendo dire che sei speciale…suppongo. Volevo vederti, però mi bloccavo nel momento di chiamarti. Non ne capivo il motivo…e ancora non lo so. So solo che questo ha finito per farti soffrire.
- Ash…
- Ma non voglio più rifare lo stesso errore- sorrise- Non permetterò che l’incertezza mi blocchi di nuovo. Non voglio più farti soffrire.
- …grazie. A me basta che tu sia sincero con me. Vorrei che tornassimo amici come una volta.
- Ma certo. Noi siamo amici…i migliori.
I due si sorrisero e ripresero a camminare.
Pochi passi più in là si trovarono davanti ad una porta.
- Ecco, secondo il prof. Oak è questo il posto- disse Misty e tirò fuori un foglietto- Basterà digitare il codice d’accesso e saremo dentro.
- Ottimo- disse Ash- Sbrighiamoci allora, prima che arrivi qualcuno.
Misty si fermò dopo aver digitato alcuni tasti.
- Già…è vero- disse pensierosa- Non abbiamo incontrato nessuno.
- Come aveva detto Gary, gli altri saranno impegnati in superficie.
- Sì, però mi aspettavo di vedere comunque qualcuno di guardia alla porta.
- Avranno preferito andare tutti a combattere.
- Forse…
In quel momento la ricetrasmittente si accese.
- Gruppo B. Ragazzi, state bene? A che punto siete?- chiese la voce di Brock. La ricezione era un po’ disturbata e si sentivano di sottofondo le voci degli altri compagni.
- Gruppo D. Haruka e Shuu si sono dovuti separare da noi- spiegò Ash- Al momento ci troviamo davanti alla porta.
- Bene. Noi stiamo ancora combattendo…ma non sono tanto numerosi. Possiamo farcela.
- Anche noi del gruppo A- disse la voce di Lt.Surge- Li stiamo sconfiggendo! Ah, ah, credevano di essere i più forti!
Misty si voltò per guardare Ash, mentre digitava l’ultima cifra. La porta iniziò ad aprirsi.
- Ash, c’è qualcosa che non va…- disse la voce preoccupata di Misty.
La porta si era aperta del tutto.
- Ragazzi, una trappola! Presto, scappate!- disse d’improvviso la voce di Gary dalla ricetrasmittente.
Ma non fecero in tempo a reagire, che si sentirono passi dentro la stanza buia.
- Vi stavo aspettando…- disse una voce all’interno.
- Ma cosa…?
CONTINUA…

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Anteprima: Lo scontro con la Lega sembra proseguire liscio, ma qualcosa va storto. I ragazzi si troveranno davanti a degli imprevisti e dovranno agire diversamente. Riusciranno nel loro piano o la Lega avrà la meglio su di loro? Ash e Misty otterranno le informazioni che cercano?
Questo e altro nella prossima puntata! Non mancate!
"Nella luce e nell'oscurità, io ci sarò"
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