Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: ashtonssmile    28/06/2012    7 recensioni
Non darò ancora retta a te, stupido cuore, per una volta cercherò di dare retta al mio cervello, così almeno non potrò stare male. Dimmi che bisogno c'era ora di farti a pezzi? Sei un po' masochista, piccolo cuore.
-FF con Conor Maynard.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Favoloso -pensai.
«Dai, Kelsey, non fare quella faccia!» mi disse mia madre. «'Non fare quella faccia'?! Qui sta per venire a vivere il tuo fidanzato e non sopporto suo figlio» dissi incrociando le braccia, furiosa. Sembrava che a mia madre non importasse ciò che pensavo io, si era separata da mio padre, volevo stare con mio fratello e lei mi ha portata con sè, ora si stava per risposare con un uomo che aveva un figlio di nome Conor, che non sopportavo. «Kelsey, stanno per arrivare, fatti trovare presentabile». Sbuffai ed andai in camera, accesi lo stereo e cominciai ad ascoltare un po' di musica. «Kelsey, abbassa quello stereo!». Feci finta di nulla e non mi alzai dal letto. All'improvviso la porta di aprì e trovai mia madre e Conor. «Questa è la tua stanza, Conor». Mi alzai di scatto ed andai di fronte a mia madre. «Prima mi dici che sarebbero venuti a vivere qui e ora mi dici anche che dovrò condividere la mia camera?! Grande!» urlai buttando le braccia al cielo. «Conor, quello là è il tuo letto, accomodati». Mia madre mi squadrò ed uscì. Mi gettai di nuovo sul letto, con lo stereo ancora acceso. Conor si era sdraiato sul letto, senza dire nulla ed aveva messo le cuffie. Quel ragazzo non lo sopportavo e mi dava sui nervi. Se ne stava lì, sdraiato e zitto. Mi alzai senza dire nulla, spensi lo stereo e non mi voltai, ma sentivo che Conor mi stava guardando. Uscii dalla camera ed andai in cucina a prendere della Cola, mia madre stava preparando la cena. «Abbassa i toni, Kelsey, e cerca di essere amichevole con Conor» . «Dai, Caren, non prendertela con lei, magari è una situazione difficile» disse Jeremy, il padre di Conor. «Fatevi gli affari vostri» esordii e mi avviai per la camera. Mi bloccai davanti alla porta, sentendo Conor che probabilmente cantava. Aveva davvero una voce stupenda. Scossi la testa ed entrai velocemente, senza dire nulla con il viso basso. Conor smise subito. «Ehi, potevo non avere i vestiti» disse lui, cercando di creare un qualcosa. «Lì c'è una cabina e lì il bagno. E' anche camera mia, di certo non entrerò bussando» dissi con il viso dentro la borsa. «Dovremmo cercare di andare d'accordo» . «Oh, certo. Non ci sopportiamo, sarà una cosa complicata» . «Dovremmo almeno provarci, per mio padre e tua madre» . «Sì, d'accordo» mentii. «Sii sincera, Kelsey». Si avvicinò a me e mi porse la mano. Io restai lì a fissarla, lo scansai ed andai in bagno. Mi ricordai di essermi dimenticata la maglia ed uscii in reggiseno. Conor mi guardò perplesso, poi si soffermò a guardarmi la schiena. «Che hai fatto lì?» mi disse indicandomi la cicatrice che avevo. «Non sono affari tuoi». Presi la maglia e la indossai. «Kelsey, dai, cerchiamo di andare d'accordo» . Sospirai. «Non andavamo d'accordo quando eravamo in classe insieme, figurati se ora ci riusciremo» . «Comincia con il dirmi che hai fatto per procurarti una cicatrice del genere» . «Non voglio parlarne» dissi ricordando ciò che era accaduto. «Dai, Kelsey». Lo guardai e mi sedetti. Presi fiato. «C'era un ragazzo che lavorava nel bar dove andavo spesso, si chiama Josh, lo trovavo carino. E' successo che poi ci siamo messi insieme. Non avevo ancora avuto rapporti..di quel genere e non volevo ancora averne» Sospirai. «Una sera Josh era ubriaco fradicio, ero assieme a lui, fortunatamente sobria e lo stavo per portare a casa, ma mi condusse dietro un vicolo dove c'erano tutti i suoi amici che ci stavano aspettando, o meglio, aspettavano me. Mi hanno costretta, mi hanno picchiata..» Finii con le lacrime agli occhi. Tirai su con il naso e ritirai le lacrime. «Mi dispiace» disse Conor. Mi alzai ed uscii di casa. Conor rimase seduto a fissare il vuoto.

Conor.
Stavo cercando di fare amicizia con Kelsey, dato che ci saremmo ritrovati a vivere assieme per un bel po'. Ma forse avevo sbagliato a chiederle che era successo per essersi procurata una cicatrice del genere, è ovvio che ci stava male e che cercava a tutti i costi di dimenticarsi di tutto quello. Per colpa mia, ci aveva ripensato ed era uscita senza dire nulla. Avevo sbagliato, avrei dovuto stare zitto. Mi alzai ed uscii anche io, camminavo lento con le mie cuffiette. Il leggero vento che c'era profumava d'estate e scostava di qualche millimetro le foglie, mi soffermai a cogliere ogni singolo dettaglio del paesaggio. Non c'erano molte persone ed era molto tranquillo. Mi andai a sedere su una panchina e raccolsi un piccolo sasso, cominciai a scrutarlo. Pensai. Forse era il caso di lasciare Martha, non ci stavo più bene come un tempo. Certo, era carina e adorabile, ma non riuscivo più a starci così bene. Ma avrei aspettato un po' prima di lasciarla. Mi voltai leggermente verso la strada e notai Kelsey che abbracciava un ragazzo, gli era praticamente saltata addosso. Chissà chi era. Sapevo poco di lei, quindi non potevo nemmeno immaginarmelo. La guardai andarsene a braccetto con questo ragazzo, chiaramente più grande di lei, poi tornai a fissare il sassolino che avevo in mano.


 

Buongiorno! Questa è la mia nuova FanFiction su Conor Maynard.
Ovviamente "An hour, a day or little more" sta per finire. Ho detto 'sta' quindi
non è ancora del tutto completa. Comunque spero che questa vi piaccia come 
è piaciuta la mia prima storia. Come primo capitolo non è riuscito bene, almeno
così penso io. Grazie a tutti.
Un bacio!

   
 
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