Videogiochi > Assassin's Creed
Segui la storia  |       
Autore: ShimizuBookman_    28/06/2012    2 recensioni
Cosa mi prende?
L'assassina sbattè più volte la testa contro il muro, riprendendosi da quello che Cesare Borgia aveva appena fatto di lei. Lei, che era stata una delle allieve preferite di Ezio Auditore, aveva ceduto alle lusinghe e alle pretese di un principe viziato e narcisista. Lei, che aveva sempre posto il credo sopra di ogni cosa.
E se Cesare avesse scelto un'assassina, al posto di sua sorella Lucrezia? E se Xavier si trovasse tutto ad un tratto, a dover scegliere fra i due uomini più importanti della sua vita?
{ Cesare Borgia x Xavier ( Personaggio originale inventato)}
{Xavier sarebbe come dire -> Chiara. Solo che Xavier suona più figo.}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Trovandosi stranamente nel bel mezzo di una luce accencante, Xavier aprì lentamente le palpebre e mugugnò qualcosa di incompresibile, imprecando pesantemente su quel sole che le batteva sulle iridi castane scure.
- Do-dove sono?
Si mise a sedere, cadendo subito dopo con uno spasmo sulla pancia, dove osservò il proprio torso nudo con bende e tamponi imbevuti di sangue sul comodino. Le venne quasi da vomitare, quindi impose a sè stessa di non guardare. Normalmente il sangue altrui non le faceva effetto, ma il proprio la disgustava.
- Chi mi ha portata qui?
Solo allora scorse un uomo disteso di schiena sul letto opposto, anch'esso coperto di bende e ferite più serie delle sue.
- E-ezio?
Il suo mentore mormorò qualcosa, girandosi lentamente dalla sua parte e aprendo gli occhi, rivelandoli stanchi ed affaticati. Aveva la fronte sudata ed era accaldato, con il petto che si alzava freneticamente sotto il battito del suo cuore.
- Cosa ti è successo?!
Ignorando le fitte al torace si avvicinò a lui, imbevendo un tovagliolo d'acqua e poggiandoglielo sulla fronte, guardandolo con sguardo triste e distante.
- Tu stai bene, piccola? Ero in pensiero..
- Cesare aveva la spada avvelenata.. dovevo aspettarmelo, da una serpe come lui. Ma il medico ha detto che mi rimetterò presto, con tante tante attenzioni.
Sorrise lievemente, incatenando lo sguardo sul suo prima di tossire appena, rilassando il torace.
- Non sforzarti, ci sono io.
Si sfilò le bende sanguinanti e ne mise di nuove, indossando la veste da Assassina e continuando a medicarlo.
- Cesare ti sta cercando, siamo riusciti a portarti via prima che ti prendesse lui..
- Quel vile bastardo..
- Xavier, non mentirmi..
Tossì, portandosi una pezzuola davanti alle labbra, sputando del sangue.
- Basta, Ezio! Non ti sforzare..
- Xavier, tu provi qualcosa per lui da tanto, ormai. Non mentirmi, si vede parecchio.
- Si .. vede?
Bastò questa frase per sentirsi una lama che le penetrava il cuore, facendolo sanguinare.
- Si vede, provi qualcosa per lui, lo vuoi, lo desideri.. e lo hai avuto.
- Ma io amo te!
- Lo so, si vede anche questo. So che mi ami.. ma ho notato questa cosa da un pò, standoti accanto. Tu riesci.. come si dice.. a trovare il lato positivo in un uomo che di positivo non ha niente.
- Forse hai ragione, ma io.. a volte temo di odiarlo. Lo odio anche ora, vedendo come ti ha ridotto. Sa che sei la cosa più importante della mia vita e ti vuole portare via da me.
- O ti vuole portare via da me. Infondo, Xavier, anche tu sei la cosa più importante per lui. Oltre al suo grande regno non ha nient'altro. Amore, successo e fama non vanno molto d'accordo..
- Cosa dovrei fare, secondo te? Voi siete.. i due uomini più importanti della mia vita.
- Questo posso accettarlo, ma.. so che amerai sempre me più di lui.
- Questa è una cosa scontata. Di te mi sono innamorata al primo istante in cui ti ho visto, lui.. non so descrivere quello che provo.
- Non c'è bisogno. A me basta quello che provi per me, è quello per cui vivo, prima della confraternita.
Le stampò un piccolo bacio caloroso e dolce, prima di lasciarla uscire per la missione che l'attendeva.
- Come mi devo comportare, cosa devo fare..
I suoi passi la portarono come sempre a Castel sant'angelo. Ma arrivata all'entrata invece che venir attaccata fù accolta dalle guardie che la scortarono fino alla camera privata di Cesare.
Entrò a passi pesanti, aprendo entrambi i pesanti portoni di legno ed entrando,guardandosi attorno.
Cesare si girò, dal tavolo su cui era appoggiato e le rivolse un crudele sorriso di benvenuto, poggiando le mani sui fianchi.
- Bene bene bene..Come pensavo, l'assassina è tornata da me di sua spontanea volontà..
- Non sono qui di mia spontanea volontà, bastardo! Come hai osato?!
- Osato fare cosa, principessa?
- Avvelenare Ezio! sei una serpe, un vile serpente!
- E' così che mi chiamano no? Oltre ai mille modi in cui mi nominano.. La serpe.
- Strozzi le tue prede fino a soffocarle per poi mangiarle? Sei disgustoso.
- Quali effimere parole, Xavier.. se non sbaglio, fino a una settimana fa eravamo distesi sul mio letto nuziale e mi stavi pregando di renderti mia. Non è forse questo ciò che ho fatto? Pecchi di memoria, novizia.
- Novizia? Attento a come parli, vile serpente!Non ti ho mai pregato di rendermi tua! ero solo debole!
- Debole?
Mormorò avvicinandosi pericolosamente a lei, fino a sfiorarle l'orecchio con le labbra umide.
- Debole? Era il desiderio che parlava al posto tuo, il piacere che si prova quando ci si abbandona ai sensi. Il tuo autocontrollo, è davvero fuori allenamento.
- Ho abbastanza autocontrollo per rifiutarti una volta ancora!
Cercò di prendere la spada con la punta delle dita, quando le vennero bloccati i polsi e la lama calciata via, abbandonata in un angolo della stanza.
- Ho solo assecondato la richiesta dei nostri corpi, ma è proprio ciò che hai fatto. Ti sei concessa a me.
Chiuse con forza le palpebre, arrossendo.
- Solo perchè sei affascinante, non credere di poter ottenere sempre tutto!
Si liberò, scappando fuori dalla sala prima che potesse fermarla e uscì dal castello, senza andare subito al covo.
Infondo non sapeva perchè era andata lì. Non aveva ottenuto niente con quei discorsi con lui. Era partita vincente e ne era uscita perdente, imbarazzata per quello che le aveva sussurrato all'orecchio.
- Ma dimmi te.
Sfilò dalla tasca una collana che le aveva donato tempo prima lo stesso Cesare, con una rosa nera in pietra. Se la legò attorno al collo, insieme al portafortuna di Ezio che era sempre rimasto al suo collo da quando era una ragazzina.
Fissò le due collane insieme in una piccola pozza d'acqua e storse le labbra, chinando il cappuccio e facendo una smorfia.
Come poteva essere accaduto a lei?
Non era destinata a scegliere nessuno dei due, benchè entrambi le facessero battere il cuore a mille.
Da una parte, l'amore. Dall'altra il desiderio.
Ma i ruoli non si potevano invertire. Provava desiderio per entrambi, ma amava solo e solamente uno.
L'aquila era destinata a mangiare il serpente?
O la serpe avrebbe morso l'aquila, soffocandola con il suo veleno?
Entrambi si sarebbero attorcigliati, finchè non ne fosse rimasto solo uno vincente?
Il veleno avrebbe soffocato il suo mondo, o l'aquila l'avrebbe resa libera?


E qui ringrazio infinitamente tutti quelli che hanno seguito questa storia soporifera, davvero -.-" E poisonous è finalmente finita! Strano che c'abbia impiegato così poco tempo! Ma in ogni caso, grazie a tutti!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: ShimizuBookman_