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Autore: Acchi    14/01/2007    8 recensioni
Ci sono momenti in cui Sasuke non può scappare dai suoi pensieri.
Brevissima SasuNaru!
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sasuke si accasciò sul giaciglio che era il suo letto

Sasuke si accasciò sul giaciglio che era il suo letto.

Era ancora stremato dall’ allenamento appena concluso, Orochimaru gli aveva fatto esaurire tutto il chakra.

La stanza era silenziosa.

Sasuke cominciava ad odiare il silenzio, perché, non essendoci più abituato, la sua testa lo compensava con una voce fastidiosa.

“Sasukeeeee!!!!!”

“Ti batterò, Sasuke-teme!”

“Ti prego offrimi del ramen, Sasuke, sto morendo di fame…”

“Tu sei quel legame che ho a lungo cercato, Sasuke.”

Sospirò, coprendosi gli occhi e la fronte con il dorso della mano.

- Sta’ zitto, dobe-

Ma quella stupida risata continuò a risuonare nelle sue orecchie, accompagnata dall’ immagine di quel viso perennemente sorridente.

E l’ unico modo di distrarsi era l’ allenamento, però, era esausto. Succedeva tutte le mattine, quando si svegliava da un sogno di occhi blu e capelli dorati, prima che i ricordi lo sopraffacessero si gettava in uno strenuante allenamento concentrandosi esclusivamente sul chakra.

Fino a che il chakra non finiva ovviamente, come in quel caso, ed allora non c’ era più alcuna distrazione ad impedire che la sua testa si riempisse di immagini e suoni.

Sasuke odiava quei momenti.

Perché non poteva permetterseli.

Doveva diventare più forte, uccidere quel bastardo di Itachi e vendicare la sua famiglia; la cosa era semplice, la sua vita era semplice: perseguire il suo scopo senza mai guardarsi indietro.

Sasuke non poteva permettersi il rimorso.

Quel dolore che provava per aver lasciato una casa e un futuro e lui. Quella sensazione opprimente di aver sbagliato.

Sasuke non poteva sbagliare. Non poteva aver sbagliato.

Era quella la sua strada, la sua vita.

Ed in quel momento arrivò quel ricordo: la battaglia contro Haku.

Quella fu la prima volta dopo tanti anni che Sasuke permise al suo cuore di parlare, invece che alla sua testa. Lì, steso su quel letto nel silenzio, finalmente comprese che cosa gli aveva detto.

Naruto doveva vivere, non importava cosa costasse; il suo sogno, la sua vendetta, la sua vita…Sasuke avrebbe dato tutto perché Naruto vivesse, era questo che il suo cuore desiderava.

Sospirò di nuovo e spostò la mano a sfiorarsi le labbra, cercando di ricordare il sapore di quel leggero tocco, quel bacio che si era preso come ultimo ricordo del biondo prima di scappare dalla sua sconfitta.

Sì, era stato Naruto a vincere, perché non era morto, perché il cuore di Sasuke aveva parlato di nuovo. Il ragazzo, allo stesso tempo, temeva e sperava che Naruto avesse sentito quelle parole.

L’ unica cosa che ora lo spronava a perseguire il suo scopo era ciò che il suo cuore gli sussurrava in quei momenti di silenzio.

Quando tutto questo finirà, Naruto sarà lì, ad aspettarti a Konoha, e quando tornerai ti accoglierà a braccia aperte dicendoti “Bentornato, Sasuke-teme” e sorridendoti

E Sasuke si aggrappava a quei sussurri, a quella speranza.

Perché non poteva fare altro che credere nel suo cuore e in Naruto.

  
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