Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: goldfish    14/01/2007    30 recensioni
"Hermione alzò lo sguardo. Nel vederlo sbucare dal nulla sbiancò e si appoggiò all’auto, giusto per non sbattere per terra. “M-M-Malf…?” Due vite possono imboccare strade diverse. Ma a volte capita che le strade si incrocino di nuovo.
Parte da una One-shot, il seguito di 'Arrancare', che ho scritto mesi fa dopo le turbe da fine sesto libro (quindi mi giustifico così!).
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

16 – Ma questo, lei non poteva saperlo.

"Mi raccomando Rebecca, non combinare pasticci a scuola, d’accordo?"

"D’accordo…" rispose scocciata la bambina, incrociando le braccia.

"E’ inutile che sbuffi, signorina!"

"Ma ho preso 'Ottimo' di dettato, ieri!"

"E hai anche una linguaccia troppo lunga!"

"Non è vero…"

"Io dico di sì. E anche la maestra."

La bambina annuì, sapendo che avrebbe fatto meglio a non andare avanti con le giustificazioni. Mettendo un piccolo broncio salutò ed entrò a scuola sotto l’occhio vigile della madre. Sua figlia era in gamba, a sette anni ne aveva passate già tante ma non sembrava averne risentito, almeno in superficie.

Non avrebbe mai potuto fare finta che la parentesi con Draco non fosse mai successa, anzi, lasciava che ne parlasse e a volte glielo ricordava. Ma era stata semplicemente Rebecca stessa che, almeno in apparenza, sembrava non pensarci più. Magari l’aveva conosciuto troppo poco perché fosse davvero un padre per lei. Magari era ancora troppo piccola perché quell’abbandono la segnasse. O magari aveva semplicemente accettato la realtà per come veniva. Esattamente come lei.

Hermione era andata avanti: le donne forti non stanno a piangersi addosso, affrontano le difficoltà a testa alta e le superano. E comunque, anche volendo, lui era stato fin troppo chiaro.

"Non buttare via il tuo tempo con me."

"Io non sto buttando il mio tempo, Draco. Sei un ingrato."

"Forse, ma non riesco a vederti qua."

"Sono io a volerlo… così continui a farmi male, non capisci?"

Non che non ne comprendesse i motivi contorti. Lui non voleva toglierle il sacrosanto diritto di rifarsi una vita, magari con qualcuno di più affidabile e che non fosse rinchiuso in un carcere. Ma comprenderne i motivi non le impediva di provare rabbia: come al solito, Malfoy aveva fatto di testa sua.

Dannatamente testardo.

Diede un’occhiata veloce alla posta che le era stata recapitata a lavoro e, tra scartoffie burocratiche o relazioni da esaminare, la colpì una lettera anomala.

Ministero della Magia

Dipartimento di Giustizia.

La aprì con una mano tremante, provando ad indovinarne il significato.

E infatti. Draco non avrebbe mai smesso di fare parte della sua vita.

~

"Proprio una bella giornata."

Furono queste le prime cose che Malfoy pensò, tornando a vedere la luce del sole pallido di febbraio.

Aveva passato più di tre anni in quello schifo di posto e alla fine ne era uscito un po’ prima del dovuto, in parte per la condotta impeccabile e in parte perché era chiaro a tutti che non costituiva più un pericolo per la società. Una volta fuori dal Ministero della Magia degli Stati Uniti, dove la Passaporta come da prassi lo aveva condotto, si guardò un po' attorno prima di allontanarsi a passo lento. Doveva ricominciare da zero.

Chissà, magari doveva ricominciare da loro: la costante che lo aveva accompagnato in tutto quel tempo, il suo unico appiglio per un briciolo di evasione, almeno con il pensiero. Gli era costato molto mostrarsi freddo con Hermione e indurla a non cercarlo più, ma sul momento aveva ritenuto che fosse la cosa giusta da fare. Non sopportava l’idea di vedere una ragazza giovane, intelligente e che dalla vita meritava solo il meglio sprecarsi con lui. Gli bastavano le poche notizie che lei gli spediva via lettera, qualche foto. Ma adesso…

Adesso posso anche ritornare a tormentarti, Granger.

Ghignò da solo, noncurante di passare per uno svitato. Poi, quella voce alle sue spalle.

"Ce l’hai un posto dove andare?"

Si voltò piano e la guardò di nuovo, dopo anni. Era appoggiata ad un muro nei pressi dell’uscita, portava una sciarpa scarlatta sollevata fin quasi sulla bocca e i boccoli liberi di fluttuare al vento le circondavano il viso arrossato per il freddo. Bella come sempre.

"No che non ce l’ho."

"Sei contraddittorio, Malfoy. Prima mi dici di non sprecare il mio tempo con te e poi mi fai recapitare la lettera del tuo rilascio…"

"Lo sai come vanno queste cose… ti chiedono dei recapiti, chi devono informare… e tu sei l’unica persona che mi sia venuta in mente. Nonché la madre di…"

"...Nostra figlia."

"Già."

"E… come sta?"

"Bene. Adesso è a scuola."

Lui corrugò un po’ la fronte, a quel pensiero. Era una bambina, faceva quello che fanno tutte le bambine. Dopo anni, Rebecca stava riacquistando la consistenza di un persona reale, non di un semplice ricordo.

"E com’è che tu non sei a lavoro?" chiese, cercando di tornare beffardo.

"Ogni tanto anche noi stacanovisti ci prendiamo delle giornate libere, sai, per le occasioni speciali: matrimoni, funerali… la scarcerazione del padre della propria figlia…"

Entrambi sorrisero amaramente, poi di nuovo calò il silenzio tra di loro. Un pesante, scomodo, inevitabile silenzio, durante il quale Hermione lo osservò un po’ meglio. Non era messo poi così male come pensava di trovarlo, era obiettivamente dimagrito e con il viso un po’ sciupato, ma tutto sommato non c’era di che lamentarsi.

Prese a tamburellarsi il labbro con un dito.

"Cosa devo fare con te, Draco?"

L’unica sua risposta fu il silenzio di uno sguardo. Onestamente era il primo a non sapere che cosa dovesse fare con lui. Che poteva dirle? Che se si era comportato come un verme era stato a fin di bene?

"Dovevi fare come ti avevo detto" commentò dopo qualche attimo.

Hermione scosse il capo. "E liquidarti con disinvoltura?" gli rispose, estremamente calma.

"Potevi rifarti una vita, ne avresti avuto ogni diritto e io non volevo ostacolarti."

"Certe cose non si decidono a tavolino, non si può scegliere di dimenticare una persona. Se è destino, succede e basta."

Malfoy si portò di fronte a lei.

"Ed è successo?"

La vide abbassare le palpebre, quasi rassegnata. Hermione sapeva benissimo che non sarebbe mai successo.

"Tutte le volte che ti ho lasciato entare nella mia vita sono rimasta scottata. Troppo in profondità, troppe volte. Ma adesso dico basta."

"E’ comprensibile."

Aveva un tono di voce assolutamente neutro, il che non le facilitava di certo le cose. Il punto era che lei stessa non sapeva che pensare di loro, proprio come lui.

"Davvero non hai un posto dove andare?" gli chiese dopo qualche istante.

"Secondo te?"

Sospirò.

"Seguimi, forza…"

"Granger…"

"Eh, no. Adesso decido io." E facendosi minacciosa gli ordinò di seguirlo a casa sua.

Dopo una doccia bollente, Draco si lasciò sprofondare sul divano del salotto di Hermione, stirandosi: sembrava stanco e, comprensibilmente, lo era.

"Hermione, non sei tenuta a fare tutto questo."

Mutando espressione lo fissò per qualche istante con freddezza, poi cambiò argomento.

"Sei uno straccio, Malfoy, dovresti riposare. Ora sdraiati e..."

Fece per voltarsi, ma lui la strattonò per un braccio costringendola ad ascoltarlo.

"Io non voglio che tu faccia le cose perché ti senti in dovere, me la cavo anche da solo" bisbigliò tra i denti.

"Lo so. Mi va di farlo e basta."

Si liberò dalla sua presa, chiuse le persiane e scomparve nell’altra stanza, sentendosi quegli occhi grigi puntati addosso. Quando tornò in salotto, vide che Malfoy si era addormentato e gli si avvicinò; sembrava rilassato, i lineamenti non erano tesi come li ricordava in passato. Gli passò leggermente una mano sulla fronte.

Forse aveva davvero trovato un po’ di pace.

~

"Che bello che oggi sei venuta a prendermi, mamma!" trillò Rebecca rientrando in casa. Hermione le annuì appena, volgendo subito lo sguardo al divano, che però era vuoto.

"Sai che oggi due di quarta si sono picchiati in corridoio?" continuò la bambina, che dopo essersi tolta in fretta il berretto di lana aveva tutti i capelli ritti per aria a causa dell’elettricità statica. "Alla fine li hanno dovuti dividere i maestr…"

Ma alla vista di chi la stava guardando dall’altro capo del corridoio, Rebecca si zittì di colpo, facendosi scivolare dalle mani il cappellino.

"Ciao..."

"Pa… papà?" bisbigliò impercettibilmente.

Draco si avvicinò di pochi passi a sua figlia. Era cresciuta moltissimo e nel vederla spalancare quegli occhi vispi e taglienti verso di lui, con i capelli fini fluttuanti a mezz’aria e le guance arrossate per lo sbalzo di temperatura, non riuscì non emozionarsi un po'.

"Ti ricordi di me?"

Lei annuì, incredula. "Che cosa ci fai qua?" mormorò.

"L’avevo detto che sarei ritornato appena possibile, piccola" rispose facendo qualche altro passo verso di lei, che restò immobile a torturarsi le mani.

"Sei stato via tanto."

"Mi dispiace, non avrei dovuto."

Cercò di restare controllato e si avvicinò ancora, portandosi di fronte a lei e guardandola dall’alto al basso.

"E quando te ne vai di nuovo?" gli chiese dopo qualche attimo. Erano parole che gli facevano male, in un modo mai provato prima.

"Non voglio andarmene di nuovo."

La bambina lo guardò silenziosa e corrucciata, abbassando un po’ la testa.

"La mamma mi diceva che dovevi andartene per forza… ma io non capisco perché."

Draco notò che nel parlare le tremava il mento, al che le sfiorò con delicatezza una guancia e le risollevò il viso con due dita. Inarcò leggermente le labbra, ricevendo in cambio un risposta molto simile.

"Mi spiace. Mi perdoni?"

"Davvero non vai di nuovo via?"

"Davvero…"

In quel momento, guardando quegli occhi spalancati, Draco capì che avrebbe recuperato il rapporto con lei ad ogni costo. Non sarebbe stato semplice, probabilmente, ma quella bambina era la cosa migliore che gli fosse capitata e l’idea di poterla finalmente guardare senza sentirsi in colpa, lo avrebbe motivato a fare di tutto.

Alzò lo sguardo verso Hermione, visibilmente preoccupata e impegnata a mordersi il labbro.

Avrebbe recuperato anche con lei.

~

Il fatto che lui frequentasse sua figlia aveva fatto riavvicinare anche i genitori, in quell'ultimo periodo.

"Rebecca oggi resta da Emily, dopo la scuola."

Lui fece una smorfia. "Mia figlia in una scuola babbana, circondata da babbani, con amici babbani. Ancora la mia mente si rifiuta di accettarlo."

"Un’istruzione a 360° costituirà sicuramente una marcia in più, per lei. Guarda me… ad ogni modo, ho in serbo una sorpresa per te, Malfoy."

La voce di Hermione non era naturale nel pronunciare le ultime parole, sembrava intaccata da una punta di malizia e divertimento, il che lo insospettì non poco.

"Ovvero?" chiese, stringendo gli occhi. La donna, che fino a quel momento aveva tenuto le mani nascoste dietro alla schiena, gli mostrò un paio di forbici. Draco sgranò gli occhi, terrorizzato.

"E’ giunto il momento di tagliarsi i capelli."

"Ma non sono mica lunghi… e poi dove credi che sia stato in questi anni?"

"Poche storie, su."

"Io non mi sottopongo a queste pratiche barbariche! Non puoi usare un incantesimo?"

"Ma così non mi diverto! E poi, che ti aspettavi da una mezzosangue?" disse ironica.

Lui boccheggiò qualche istante, ma alla fine si trovò costretto a cedere, bofonchiando qualcosa su purosangue, barbarie e assolutamente inammissibile mentre lei lo costringeva su una sedia.

Ma dovette anche ammettere che la situazione in sé era quasi sexy. Il volto della ragazza era concentrato nell’esecuzione di un taglio il più possibile simmetrico, le dita affusolate scorrevano sensualmente tra le ciocche umide dei suoi capelli e i loro corpi erano molto vicini, lasciando via libera a quel consueto scambio di vibrazioni.

Mi ha sempre fatto impazzire quell’abitudine di mordicchiarti il labbro…

In quel momento Malfoy ebbe come il dubbio che andare da un parrucchiere babbano non fosse proprio così, ma non indagò oltre, quelle mani intrecciate ai suoi capelli erano un piacere troppo bello da interrompere con stupide frasette provocatorie.

Dopo aver sferruzzato per un po’, Hermione posò le forbici e diede un'ultima controllata al taglio.

"Ecco, direi che così va meglio…" disse, anche se quelle dita proprio non volevano smettere di scorrere tra i suoi capelli morbidi.

"Decisamente" commentò malizioso. Lei gli lanciò un’occhiataccia, ma poi sorrise e lasciò che la attirasse un po’ a sé per la vita, facendo in modo che gli cadesse in braccio.

"Granger, adesso io ti bacerò e tu non potrai fare nulla per impedirmelo."

"Sei troppo sicuro di te."

"Pessimo difetto, lo riconosco" disse, così vicino che le loro labbra parvero quasi sfiorarsi, muovendosi. Hermione improvvisamente realizzò quanto fosse stufa di farsi violenza da sola per resistergli, stufa di decidere a tavolino che non ci sarebbe cascata di nuovo; anche perché era troppo tardi.

Lei gli apparteneva, nulla avrebbe mai cambiato quel dato di fatto.

Allontanandosi un po’ gli prese il volto tra le mani, carezzandone con i polpastrelli la nuca adesso di nuovo scoperta, e lo fissò. Le dita ripresero in automatico a scorrergli tra i capelli ancora umidi e il suo sguardo, fino a quel momento proiettato nel suo, scese fino a soffermarsi sulle sue labbra. Sorrise leggermente, ricambiata. 

Poi lo baciò.

Lentamente, assaporandone ogni minimo dettaglio, perché ormai non avevano più fretta. Nessun senso di colpa avrebbe inquinato quel bacio, che rappresentava semplicemente il legame indissolubile tra due persone.

Si appartenevano, nulla avrebbe mai cambiato quel dato di fatto.

Ignorando le proteste della ragazza, Malfoy si staccò un poco e appoggiò la fronte sulla sua, facendo sfregare l'una sull'altra le punte dei loro nasi.

"Hermione voglio che tu…"

"Shh…" lo interruppe, posandogli un indice sulle labbra. "Niente spiegazioni, né inutili promesse. Mi basta guardarti negli occhi."

Aveva ragione lei, non servivano troppe parole. Velocemente cercò di nuovo il contatto con la sua bocca e, alzandosi, la trascinò verso il materasso poco lontano, facendola ricadere su di lui. L’aveva desiderata dal primo momento che l’aveva rivista, avvolta in quella sciarpa scarlatta e con le guance arrossate per il freddo. 

Era sdraiata su di lui, quando di scatto si rialzò un po’ sui gomiti e lo osservò seria, ma serena. "Dannazione, avevo giurato di non innamorarmi mai più di te…"

Lui sorrise.

"Beh, sappi che la cosa è reciproca" disse, affondando la bocca nel suo collo.

Hermione si allontanò un po’ e lo guardò incuriosita. "Cioè?"

"Niente…" ghignò lui, prima di tornare a baciarla.

Avrebbe voluto dirle meglio che per lui ero la stesso. Avrebbe voluto dirle che, nonostante tutti i suoi irritanti difetti e quella maledetta cocciutaggine da Grifondoro, l’amava da impazzire e che davvero non avrebbe più sofferto a causa sua. Avrebbe voluto dirle tutto ciò, ma Draco Malfoy non esternava con facilità le proprie emozioni; anche Hermione ne era pienamente consapevole.

"Mi basta guardarti negli occhi."

Parole sue.

Forse, un giorno si sarebbe lasciato andare e le avrebbe confessato tutto (o quasi). Forse, quel giorno non avrebbe poi tardato molto ad arrivare.

Ma questo, lei non poteva saperlo.

~ FINE ~

~

EBBENE SI', LA STORIA ADESSO E' DAVVERO FINITA!! A PENSARE CHE QUANDO L'HO PUBBLICATA ERA UNA ONESHOT CHE NON AVREI MAI CREDUTO DI CONTINUARE MI FA SORRIDERE...

COMUNQUE, CHE VI DICEVO? IO NON RIESCO PROPRIO A FARE A MENO DEL LIETO FINE, E' PIU' FORTE DI ME!! SPERO CHE VI SIA PIACIUTA LA CONCLUSIONE, A ME E' PIACIUTO MOLTO SCRIVERLA, ANCHE SE NON E' STATO SEMPLICE (ANSIA DA PRESTAZIONE? MAH...).

INNANZITUTTO VORREI RINGRAZIARE TUTTI QUELLI CHE L'HANNO SEGUITA CAPITOLO PER CAPITOLO, ERAVATE IN MOLTI E LA COSA NON POTEVA CHE FARMI CONTENTA (ANCHE SE TANTI AVRANNO CLICCATO LA' PER CASO, CHISSA'...). POI UN SALUTO PARTICOLARE A TUTTI QUELLI CHE CON COSTANZA LASCIAVANO I LORO COMMENTI, IN QUESTO CASO A:

gemellina (davvero ti ho commosso il cap scorso? Cavoli, credo sia una cosa molto difficile -anche io, come te, sono donna difficielmente commuovibile, o come caspita si dice... Piaciuta la happy ending? spero di sì, sai, io non riesco a farle finire male, le storie... è più forte di me! Un bacio!)

anfimissi (Draco ad Azkaban ti ha sorpresa? Meno male, io credevo che si capisse fin dall'inizio particamente!! mi hai fatto felice nel dirmi che sono riuscita a regalare un ultimo 'colpo di scena'-vedi, basta poco- Giuro! boh, magari dipendeva dal fatto che io sapevo come sarebbe andata avanti la storia, ma mi sembrava ovvio! ciao e un  bacio!)

lunachan62 (Ciao!! io sono una dipenente da happy ending, come vedi. Con tutti i problemi e le delusioni che ci troviamo a sopportare normalmente credo che almeno nelle storielle che scriviamo un po' di abusato e scontato lieto fine sia meritato! Grazie per aver commentato tutta la storia, capitolo per capitolo e sempre con opinioni molto belle, mi ha fatto piacere!!)

Alessandra (sono commossa se mi dici che sono stata io a ispirarti una d/hr! E mi spiace, non volevo farti partire le coronarie con la faccenda di Azkaban ma era inevitabile. Ma hai visto che la fine happy-happy poi è arrivata?! Io non ci riesco a far finire una storia 'e vissero tutti infelici e scontenti'. Perché? ci sono già tante cose tristi nel mondo reale, non toglieteci pure le fan fiction a lieto fine! Un bacio bella!!)

SweetChocolate (sarò sadica, ma pur sempre devota agli happy ending, visto?! anche se non hai mai commentato mi fa piacere che abbia seguito dall'inizio, vuol dire che non ti ho annoiato in tutto questo evolversi di problemi! PS: viva il cioccolato, concordo!! Ciao!) 

Sere85 (adesso, una beatificazione... non credo di meritare l'aureola, no no... scherzi a parte, sono contenta che la pensi come me sul fatto che la tristezza del capitolo prima ci voleva tutta. Altrimenti sarebbe rimasto sempre qualcosa in sospeso. spero che anche la conclusione -happy!- ti sia piaciuta... ciao!!)

truelena (grazie per un'altra recensione davvero piacevole. dico piacevole, nel senso che è bello sentirsi dire che ti è piaciuta più di una storia che ho scritto... è un po' come un premio fedeltà! dai, scherzo... comunque, era inutile, Draco doveva mettere assieme tutti i pezzi, prima di passare al lieto fine!! un bacio!)

Lady_Eowyn (visto che il lieto fine è arrivato? non riesco a farne a meno, davvero... però sapere che ti sarebbe piaciuto anche una conclusione triste mi fa piacere, anche perché per un po' ammetto di esserne stata tentata. questo prima che il mio lato buono prevalesse. Ciao!)

Valemione (se davvero ti ho commosso sono commossa -ehm, dai ci siam capite- perchè credo che sia molto difficile riuscirci! però hai visto che bella happy ending? tutti felici e innamorati... la vita è piena di tristezze, purtroppo, non voglio farle subire pure nelle mie storie. Un bacio!)

Olivia86 (wow, mi sono scampata Azkaban -ma sappi che è solo perchè mi hai detto che draco non era incluso nel pacchetto detenzione- lieto fine, visto?! con me comunque si va abbastanza sul sicuro, io mi sento in colpa a far finire le storie male, davvero! mi dico 'ma perchè poverini? poi ce l'hanno con me...'. lo so, parlare con le ff è da malati di mente. Bellaaaaaaaaa!)

merryluna (tesoro, questa sì che era una recensione, perchè avrei dovuto prenderla a male nel vederti scendere nei dettagli?! Mi hai detto una serie di cose splendide, una più splendida dell'altra e che non credo neanche di meritami del tutto -non lo dico per falsa modestia, davvero-... sì, sono commossa. come vedi mi basta poco. credi sul serio che le tragedie mi vengano bene? secondo me sono più difficili da scrivere, mi sembra sempre di scivolare nel banale e io ODIO le banalità con tutta me stessa. concordo anche sul fatto che forse ho fatto 'lacrimare' un po' troppo herm, ma in questo mi sono lasciata condizionare da me stessa: io in una situazione così avrei perso diverse diottrie a furia di imprecare contro tutti i santi! Ti mando un bacio grandissimo, sperando tanto che anche il finale ti sia piaciuto e non ti abbia delusa... Ciaooooo!!!)

Hila smemo4ever (visto che non gli ho dato troppi anni? sarò sadica, ma alla fine mi redimo sempre, perchè sotto la scorza spessa ho un cuore tenero tenero. Un po' come un sofficino. -che bella similitudine, poetica. molto nel mio stile, comunque, che di poetico temo di aver ben poco.- Spero che l'ultimo capitolo non ti abbia delusa!! Un baciooooo!!!)

luz79 (Ciao Rita!! fu così che Bea finì la sua storia e non riuscì a non scrivere una bella happy ending. Ma sì, perchè dobbiamo convivere con l'amaro in bocca pure nel mondo 'ovattato' di efp? io già mi faccio del gran sangue marcio tutto il giorno!! ripeto però che le storie lunghe sono estenuanti, e credo che dopo questa tornerò alle mie amate oneshot... tu però non abbandonarci, ok? voglio proprio vedere cosa combinano i nostri pucci che si lasciano andare al richiamo della foresta in luoghi pubblici...-che herm si sia 'immolata' con tanta fatica alla causa non me la racconta, mi spiace-. Un bacio e alle prossime rece anti-maschio. smack!)

DAVVERO, RAGAZZE, UN GRAZIE ENORME A TUTTE... SIETE GRANDI!! E AMMETTO CHE VEDERE QUEL NUMERINO ACQUISTARE LA TERZA CIFRA E' STATO DAVVERO UN PIACERE...

UN BACIOOOOOO!!

BEA - GOLDFISH

  
Leggi le 30 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: goldfish