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Autore: Amy In Wonderland    30/06/2012    12 recensioni
Damon ha messo in chiaro i suoi sentimenti con Bonnie: non prova niente per lei.
così, dopo un anno, la strega è quasi indifferente al bel vampiro che è ancora in lotta contro il fratello per Elena.
ma, nel frattempo, arriverà in città un nuovo "cattivo ragazzo", vampiro anche lui, che si unisce al gruppo e punta le sue attenzioni su Bonnie.
Bonnie ricambierà il nuovo arrivato? ma sopratutto, Damon come reagirà?
ovviamente è una Donnie!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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25. EPILOGO 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I matrimoni in Settembre erano una pessima idea. Era umido, afoso e c’erano svariate possibilità che fosse brutto tempo - eventualità che in quel matrimonio, grazie anche al suo aiuto, non si era realizzata.

In generale, i matrimoni erano una pessima idea!

Insomma, tutte quelle promesse, quelle formalità! Non c’era mica bisogno di un pezzo di carta per essere felici con la persona che si ama, giusto?

Damon sbuffò rumorosamente, alzando gli occhi al cielo. 

Ma chi glielo aveva fatto fare di andare lì?!

Mentre la sua mente rispondeva alla propria domanda con un “Bonnie” derisorio, Damon prese dal tavolo l’ennesimo bicchiere di Champagne.

Ecco, un altro motivo per cui i matrimoni facevano schifo era che non esistevano né il bourbon né tantomeno il whisky, ma solo quello schifoso Champagne che gli umani trovavano perfetto in eventi come quello.

“Fosse buono! E’ anche scadente!”.

<< Caspita, fratello. Devo proprio dire che sei l’anima della festa! >> scherzò Stefan, andandogli incontro.

Damon non gli risparmiò una delle sue occhiatacce minacciose.

Insomma, ora ci si metteva anche Santo Stefano che tentava disperatamente di fare il simpatico?! 

<< Cavolo! Si vede che sei arrabbiato con Bonnie! Se fossi stato bello tranquillo mi avresti già dato un pugno in faccia o, almeno, avresti iniziato a insultarmi... >> constatò Stefan perplesso, cercando di fare della misera ironia e attaccare bottone.

<< Se tu non stessi iniziando a perdonare Elena per poi coronare il vostro sogno di amore eterno, direi quasi che ci stai provando con me, fratellino. Ma fai attenzione: si chiama incesto, e non è moralmente corretto! >> lo prese in giro Damon.

Almeno ancora un po’ di umorismo quel giorno gli era rimasto!

Stefan sorrise divertito.

Non appena ne aveva avuto occasione, Stefan tre mesi prima era andato a scusarsi con Damon. Per fortuna aveva trovato il vampiro estremamente stanco, quindi era riuscito a parlare e a dire tutto ciò che gli premeva senza essere interrotto da qualche battuta sarcastica.

Le scuse, ovviamente, erano state di obbligo, ma Stefan aveva osato di più facendogli presente il desiderio che aveva di ricostruire un buon rapporto con lui.

Il fratello certamente era stanco, ma non abbastanza da non cogliere la palla al balzo e deriderlo come suo solito. Stefan, tuttavia, era sicuro di averlo visto toccato da tutto quel suo discorso. 

Come si era dimostrato, infatti, i rapporti tra i due stavano nettamente migliorando di giorno in giorno. Certo, non erano pace e amore incondizionato come quelli di un rapporto fraterno qualsiasi, ma comunque c’era dell’affetto evidente tra i due nonostante Damon tentasse in tutti i modi di nasconderlo.

Stefan era diventato la valvola di sfogo di tutti i problemi di Damon. Ogni volta che lui era arrabbiato o frustato, andava a sfogarsi con Stefan, prendendolo ripetutamente in giro. A lui comunque andava bene, perché nonostante tutto Damon lo coinvolgeva nella propria vita.

D’altronde, Damon era fatto così! Non poteva di certo risparmiarsi uno dei divertimenti più grandi della propria vita, cioè punzecchiare Stefan con le sue battute, ma comunque i loro rapporti erano tornati ad essere... civili, ecco. E sia Stefan sia Damon ne erano entusiasti.

<< Bonnie è veramente bella oggi >> tentò Stefan. 

Damon rivolse un’occhiata verso la Streghetta che si trovava in fondo al giardino del Pensionato in tutta la sua bellezza, intenta a parlare allegramente con Elena .

Era vero: era stupenda, come sempre d’altronde. 

Damon rimase per qualche secondo incantato ad osservare i morbidi boccoli che le incorniciavano quel delizioso visino a forma di cuore. Indugiò per qualche secondo anche su le morbide forme del suo corpo, fasciate da un vestitino bianco estivo che le stava tremendamente bene.

Non appena Bonnie alzò lo sguardo e incrociò i suoi occhi, Damon distolse i propri maledicendosi per essersi fatto beccare dalla ragazza a guardarla.

Lui era arrabbiata con lei, e che diamine! Doveva ricordarselo e Bonnie doveva capirlo!

<< Mah, c’è di meglio >> mentì il vampiro.

Stefan lo guardò esterrefatto, trattenendo a stento una risata.

Chi se lo sarebbe mai immaginato che la piccola e dolce Bonnie, una volta diventata vampira, avendo acquistato sicurezza sarebbe riuscita a tenere testa a Damon così audacemente su ogni fronte?

Era ormai evidente a tutti il fatto che quei due si amavano da impazzire.

Certo, all’inizio era stato un pochino strano vederli l’una nelle braccia dell’altro perché nessuno avrebbe mai immaginato che Damon provasse certi sentimenti nei confronti di Bonnie, ma già dopo pochi mesi era diventata un’abitudine vederli insieme. 

Stefan si era divertito molto a guardare la loro storia che si evolveva. Più Bonnie sviluppava le sue attitudini da vampiro, più acquistava un caratterino decisamente estraneo a quando era umana.

In realtà in Bonnie quella decisione e quella sfrontatezza c’erano sempre stati, solo che diventando vampiro si erano amplificati questi lati del suo carattere.

E beh... la cosa stava facendo letteralmente impazzire Damon che la trovava a tratti estremamente eccitante, a tratti frustante perché sentiva di non avere più sotto controllo il suo Uccellino. Odiava, infatti, il modo in cui a volte lo provocava e riusciva a scamparla!

Come ciò che era successo un giorno prima.

<< Insomma... ancora non vi parlate?! E’ quasi un giorno, state battendo il record! >> Stefan rideva sotto i baffi: vedere Damon in quelle situazioni di difficoltà lo divertiva da morire.

Damon gli rivolse un’occhiata tralice.

<< Se non mi chiederà scusa le cose tra noi si metteranno davvero male! >> borbottò Damon, storcendo il naso. Bonnie l’aveva offeso tremendamente.

Stefan ridacchiò.

<< Sì, come no... >>.

<< Ehi! Questa volta è tutta sua la colpa! >> disse in segno di protesta.

Stefan scosse la testa estremamente divertito. Certo che Bonnie aveva trovato una maniera perfetta per ottenere ciò che voleva da Damon!

Quello era uno dei soliti battibecchi tra Damon e Bonnie. 

Era scoppiato due giorni prima quando Bonnie si era spazientita e aveva fatto presente a Damon di quanto le desse fastidio che il moro andasse ancora a caccia e si nutrisse di ragazze. 

Certo, Bonnie sapeva perfettamente quale doveva essere la loro alimentazione - tanto che perfino lei dopo un primo momento di titubanza, beveva il sangue dalle sacche che Damon le procurava -, ma approfittare delle persone non era affatto carino. Per non parlare poi della gelosia! Damon cacciava solo donne che Bonnie considerava infinitamente più belle di lei.

Ovviamente Damon aveva afferrato solo la parte che riguardava la gelosia senza curarsi minimamente della parte più morale che Bonnie aveva tentato invano di spiegargli.

<< Io non direi! Te lo aveva detto che ti avrebbe dimostrato di avere ragione! >> gli fece notare Stefan.

Damon lo guardo con un’espressione alla “Ma sei impazzito?!”.

<< Tu sei mio fratello! >> protestò il moro, << dovresti stare dalla mia parte! E poi non è colpa mia se lei è così gelosa... >>. 

<< A me sembri più geloso tu >> gli fece presente Stefan.

Damon digrignò i denti.

<< Ma stai zitto! >> lo rimproverò, stizzito.

Lui non era geloso... e pure se lo fosse stato, Bonnie non aveva affatto ragione!

Insomma, un conto era lei, un altro era lui! 

Bonnie sapeva perfettamente che Damon aveva occhi solo per lei! Le altre non erano altro che cibo!

Eppure, quale era stata la trovata geniale di quell’Uccellino maledetto?!

Andare a caccia anche lei e farsi beccare mentre, con le stesse tecniche di seduzione che utilizzava Damon, stava per mordere uno stupido umano.

Inutile dire che il vampiro si fosse affrettato a strapparla dalle braccia di quell’insulso e a portarla via. Quella doveva essere la dimostrazione che ciò che lei diceva fosse vero?!

Avrebbe dovuto provare sulla sua pelle ciò che aveva provato Bonnie?! Credeva seriamente di riuscire a farlo?

Diamine, ci era riuscita alla grande! Damon era corroso dal fastidio che aveva provato ritrovandosi il suo Uccellino intento a cacciare quel tizio!

<< Ragazzi, avete visto mia sorella? >>.

Damon sentì un tocco delicato sul suo braccio e si girò a guardare la sposa.

Il moro non poteva fare a meno di pensare a quanto Mary somigliasse a Bonnie, tranne per il fatto che lei fosse un’umana e la sua Streghetta un vampiro.

<< Ho fatto gli auguri alla sposa? >> sentì Stefan domandarle, per poi andare ad abbracciare Mary che sorrideva felice.

<< Figurati! Piuttosto, non vi ho nemmeno ringraziato per averci prestato il giardino del Pensionato per il rinfresco! >>.

Sì, l’aveva fatto almeno un milione di volte in realtà. Però andava bene lo stesso: la gentilezza era una grande virtù per una fanciulla!

Damon continuava a dire di odiare gli umani, ma doveva ammettere che la famiglia di Bonnie non era niente male. 

Quando lei lo aveva presentato ai genitori prima che andasse a vivere con lui, Damon si era sentito per la prima volta stranamente nervoso. Eppure era andato tutto alla perfezione e lui aveva fatto felice Bonnie conoscendo la sua famiglia.

Famiglia.

Era stato strano quando si era accorto che lui e Bonnie non erano solo una coppia, ma una vera e propria famiglia. Non l’avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, ma considerava parte di quella famiglia anche il resto dell’allegra brigata... perfino Mutt, in maniera molto limitata ovviamente! Era da umani idioti il concetto di famiglia, eppure... lo faceva sentire felice. 

<< Comunque, Bonnie era lì con Elena prima, ora non so dove sia andata >> sentì Stefan rispondere alla domanda posta dalla sposa.

Damon guardò nella direzione dove giusto qualche minuto prima aveva visto la rossa, ma ora non ce n’era più traccia.

Mary se ne andò ringraziandoli, mentre Damon continuava a guardarsi intorno per vedere se riuscisse a scorgere una chioma del colore delle fragole.

“Sarà andata a mordere qualche altro ragazzo volenteroso” pensò, con una punta di gelosia, ma subito la vide.

Era appoggiata a un albero dell’Old Wood, confinante con il giardino del Pensionato, mentre lo guardava con un sorrisino che aveva un non so che di malizioso.

Damon rimase incantato per qualche istante, ma questa volta non riuscì a distogliere lo sguardo.

La vide fare un cenno con la testa verso l’Old Wood e sparire velocemente tra gli alberi.

“No, Uccellino. Questa volta non te la caverai così!” pensò, cercando di reprimere la voglia di seguirla.

Lui aveva un orgoglio, e che diamine! Quella volta Bonnie aveva superato il limite e lo aveva provocato troppo senza una buona ragione - a detta sua.

No, non l’avrebbe seguita.

“Tu sei arrabbiato con lei. A-rra-bbia-to! Arrabbiato!!”.

Ciononostante, dopo qualche minuto di resistenza, si ritrovò a correrle dietro tra gli alberi inseguendo il suo odore di fragole e frutti di bosco maturi.

Si fermò quando non sentì più nessuna traccia del suo odore, guardandosi intorno con un sopracciglio alzato e un sorriso divertito.

Ebbene, voleva giocare? Perfetto! Avrebbe perso.

Si guardò intorno, aguzzando la vista e ascoltando attentamente ogni singolo rumore che potesse dirgli dove si fosse nascosta.

Nemmeno qualche istante, che sentì un respiro leggero sul collo seguito da un bacio delicato.

Involontariamente, rabbrividì.

<< Ancora non mi parli? >> la senti domandare, innocentemente.

Damon fece l’errore di girarsi e si ritrovò così davanti a due bellissimi occhi da cerbiatto color nocciola.

La ragazza sorrideva divertita, quasi intenerita.

<< Ancora non ti scusi! >> ribatté lui.

La vide mettere su un cipiglio imbronciato assolutamente delizioso.

“No, non questa volta. Devi resistere!” si ricordò mentalmente non appena ebbe l’impulso di saltarle addosso.

Resistere. Una parola! Se solo si fosse levata di dosso quello sguardo così malizioso.

<< Oh, andiamo! Sai che ho ragione io! Devi smettere di cacciare, o altrimenti inizierò a cacciare anche io! >>.

Cacciare anche lei?! Ma era completamente impazzita?!

Damon ghignò divertito.

<< Dolcezza, non riusciresti a cacciare neanche volendo. Primo, non hai esperienza. Secondo, sei troppo buona per rischiare di fare del male alle persone >>.

Era la verità e Bonnie lo sapeva bene. Già era tanto che non si nutrisse di sangue animale e che bevesse quello umano dalle sacche!

<< Beh, potrei cacciare dei vampiri! >> ribatté lei.

Damon ridacchiò.

<< Non si cacciano i vampiri! Il loro sangue non sfama! >>.

Bonnie sgranò gli occhi leggermente. In effetti, non ci aveva pensato.

Ma non si sarebbe mai arresa! Damon doveva capire di stare sbagliando!

Un guizzo furbo gli passo negli occhi.

Pian piano prese a girare intorno a Damon, palesemente confuso.

Dove cavolo aveva imparato a muoversi con quell’andatura da predatore?! 

Quando Bonnie gli fu alle spalle la senti avvicinarsi e alzarsi in punta di piedi per abbracciarlo da dietro.

Lui non era poi così alto, quindi riuscì facilmente ad arrivare al collo per lasciargli una scia di baci infuocati dalla spalla all’incavo del collo.

“Tu sei arrabbiato con lei... Sei arr-... al diavolo! E’ così dannatamente eccitante!”.

Ed era vero, non si era mai trovato ad essere lui la vittima di un corteggiamento del genere! Di solito le posizioni erano invertite.

Damon fremette quando sentì la punta dei canini di Bonnie sfiorargli la pelle e poi, con delicatezza, lacerargliela fino a fare uscire il sangue di lui.

Il moro alzò il mento e tese il collo, trattenendo un gemito nel momento in cui la ragazza iniziò con quella dolcezza che la contraddistingueva a nutrirsi di lui, leccandogli in maniera eccitante la pelle.

Con grande disappunto da parte di entrambi, Bonnie si staccò solo per continuare a torturargli la pelle, risalendo con dei baci fino alla mandibola, poi la guancia e infine l’orecchio.

<< Peccato, il tuo è così delizioso >> sussurrò con fare suadente.

Quella Streghetta era una continua sorpresa! Ogni tanto, del tutto inaspettatamente, al suo solito carattere dolce e quasi da bambina si alternava quello estremamente seducente. Aveva seriamente una dote da cacciatrice!

Damon mandò al diavolo ogni buon proposito di mettere il broncio e non accontentarla. 

Si girò di scatto e la inchiodò con violenza ad un tronco di un albero, mettendogli una mano sulla schiena per evitare che l’impatto le facesse male o la ferisse.

Lei lo guardò per un’istante seria, ma subito il suo viso s’illumino di uno dei più bei sorrisi che Damon le avesse mai visto fare.

Un sorriso di vittoria. L’ennesimo.

<< Damon Salvatore, ti ho appena cacciato >> esclamò con un’espressione buffa, alzando trionfalmente la testa e guardandolo con aria di sfida.

Lui si ritrovò a ghignare divertito.

<< Mi hai preso in contropiede! >> si giustificò, facendola scoppiare a ridere.

Non appena l’attacco di ridarella le passò, trovò Damon intenta a fissarla intensamente, con quella passione che le dimostrava di avere giorno dopo giorno e che, invece di affievolirsi, continuava a crescere smisuratamente.

Bonnie arrossì sotto il suo sguardo.

Incredibile come ancora non riuscisse a farci l’abitudine! Certo, aveva acquistato un po’ più di sicurezza ed autostima grazie all’amore del vampiro, ma non c’era niente da fare: Damon Salvatore, vampira o no, le faceva sempre lo stesso effetto.

Ogni volta che la guardava in quel modo, che la stuzzicava o la baciava lei arrossiva necessariamente e iniziava a balbettare.

L’unica cosa che mancava all’appello era il cuore che batteva a mille e il sudore... Beh, almeno quelli!

Damon sorrise soddisfatto e, prendendola per i fianchi, la cinse a sé iniziando a rigirarsi un boccolo rosso tra le dita.

Bonnie lo guardava incantata mentre studiava quel ricciolo che aveva in mano e non la degnava di uno sguardo.

Tutta la sua attenzione era concentrata su quel boccolo rosso.

Bonnie mise su un’espressione frustrata: non aveva ancora ottenuto quello che voleva.

Da quando aveva scoperto che poteva benissimo battere Damon in quelle piccole sfide quotidiane, Bonnie ne approfittava. A volte vinceva, a volte perdeva ma l’importante era che ogni volta si divertivano entrambi da morire.

Le sfide erano iniziate il giorno in cui Damon stava prendendo in giro Stefan quando lei aveva scommesso quello che il vampiro voleva che non sarebbe mai riuscito a nutrirsi di un animale. Dopotutto, gli scoiattoli e gli uccelli erano terribilmente difficili da prendere!

Con sua sorpresa, invece di ritenerla una pazza Damon aveva accettato la scommessa.

Inutile dire che l’avesse vinta! Beh, tanto meglio: la penitenza che aveva dovuto pagare Bonnie era stata veramente piacevole per entrambi. Bastava dire che per due giorni non erano usciti dalla camera da letto nemmeno per mangiare.

Da lì era iniziato tutto e, pian piano, Bonnie era venuta a conoscenza non solo delle proprie capacità ma anche dell’effetto che aveva su Damon. Specialmente i suoi occhi: quelli erano l’arma finale che utilizzava per stordirlo.

Inoltre aveva scoperto un lato del suo carattere seducente, che non credeva proprio di avere! Eppure era tutto così estremamente facile da fare... e divertente.

Ovviamente, riusciva a tirarlo fuori solo con Damon.

Comunque, quella più che una sfida era stato un vero e proprio litigio. Bonnie non voleva cambiare Damon perché lo amava esattamente così com’era, ma non poteva accettare che continuasse a cacciare esseri umani senza neanche un po’ di riguardo! Specialmente poi se erano donne.

Okay, forse un po’ di gelosia c’era, ma era anche un principio morale! Quindi, se quella era considerata una sfida, doveva per forza vincerla.

Bonnie prese la mano di Damon e, accarezzandogliela con affetto, gli tolse il ricciolo con cui stava giocando.

Il vampiro la guardò interrogativo.

Lei, prendendolo di sorpresa, riuscì a invertire le posizioni e a inchiodarlo all’albero. Osservò con piacere lo sguardo a metà tra il meravigliato e il divertito di Damon.

<< Sai non è stato così male cacciare, comunque! >> disse, con aria di finta innocenza.

Vede immediatamente gli occhi di Damon scurirsi.

<< Hai ragione tu, capisco perché ti piaccia tanto e perché non bevi dalle sacche... Dimentichiamo questo piccolo litigio, okay? Puoi tranquillamente cacciare... >> continuò.

A lui scappò un sorriso di vittoria prematuro che, tuttavia, fu costretto a indossare poco.

<< Dato che è proprio ciò che farò io d’ora in poi >> aggiunse lei.

Damon la guardò tremendamente serio, trattenendo a stento la rabbia che lo stava sormontando.

<< Ma se nemmeno l’hai morso! Come fai a dire che ti piace?! >> sbottò.

<< Beh, la parte prima è stata divertente! >>.

Non era affatto vero, si era sentita tremendamente in colpa! L’aveva fatta solo per una buona causa, ma aveva pensato tutto il tempo a Damon e a quel povero ragazzo vittima del loro battibecco.

Se possibile, gli occhi di lui si fecero ancora più neri.

Lei sgranò innocentemente i propri, tirando fuori quello sguardo da bambina che aveva imparato a fare nei momenti opportuni.

<< Che c’è Damon?! Non sarai mica geloso? Dopotutto, è come hai detto tu no? E’ solo uno stupido morso! >> disse, rigirando a sfavore del moro la frase che aveva pronunciato giorni prima durante il loro litigio.

Gli carezzò leggermente i capelli, mentre sentiva che tratteneva un ringhio irritato.

<< Tanto lo sai che io amo solo te! >> continuò, citando nuovamente il suo vampiro.

<< Ma tu... tu non puoi cacciare! >>.

<< Come no?! E’ la mia natura! >> era estremamente divertente utilizzare le frasi di Damon ritorcendogliele contro. Beh, divertente per lei, lui lo trovava estremamente irritante, << Se lo fai tu, perché non posso farlo io? >>.

<< Perché tu sei mia! >> disse lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Lei assottigliò lo sguardo e lo scrutò con attenzione, sembrava quasi seria.

<< Staresti insinuando che tu non sei mio?! >> sibillò, facendo finta di essersi offesa, << Bene! se è così... >>.

Fece per andarsene, ma immediatamente Damon la prese per la vita e, attirandola a sé, l’abbracciò da dietro.

<< Sai bene che ti appartengo esattamente come tu appartieni a me! Comunque bel tentativo, Uccellino... C’ero quasi cascato! >> le sussurrò all’orecchio facendola rabbrividire.

“Diamine! Ha capito il mio gioco!”.

Bonnie si mosse leggera e uscì da quell’abbraccio, girandosi per essere vista in viso mentre con fare pensieroso si guardava intorno.

<< Potrei tornare da quel ragazzo... Com’è che si chiamava? Ah sì, Chris. Oppure, la mia prima “vittima” potrebbe essere Matt! Con lui sicuramente non correrei il rischio di ferirlo, gli voglio troppo bene! >>.

<< Tu non scambierai il sangue né con Mutt né con nessun altro >> tuonò Damon, tradendosi.

Bonnie lo guardò sorridendo furbescamente.

<< Allora tu smetterai di cacciare! Almeno per un anno, così vedrai che non è poi così male! >> ribatté.

Lo vide stringere i pugni con fare irritato.

Si massaggio la fronte, mentre tentava di non iniziare a ringhiare contro alla ragazza. Aveva una dannata voglia di saltare addosso a Bonnie! Gliel’avrebbe pagata prima o poi.

<< Okay, va bene. Hai vinto tu! Smetterò di cacciare per quest’anno, va bene? Ma te stai lontana da Mutt, per carità! Avesse mai a trasmetterti la sua idiozia... >>. Aveva voglia di prendersi a schiaffi da solo per aver ceduto.

Bonnie sorrise raggiante. A quanto stavano? dieci a cinque per lui? Sì, in tre mesi lui aveva vinto dieci di quelle sfide, lei sei contando quella. Beh, stava rimontando alla grande.

Presa com’era dai suoi pensieri non aveva notato lo sguardo malizioso che Damon le stava lanciando.

<< Ovviamente, tu dovrai fare qualcosa per alleviare questa mia immensa pena! >> insinuò, iniziando ad avvicinarsi.

Bonnie lo guardò.

<< Mah, veramente ho un po’ da fare! Sai... mia sorella si è appena sposata, dovrei proprio tornare al matrimonio! >> disse, talmente seria che Damon neanche si era accorto che stesse scherzando. La guardò esterrefatto.

<< E poi... >> continuò sporgendosi con il busto verso di lui fino a far scontrare i loro respiri, << Scommetto che se anche provassi, non riusciresti comunque a trattenermi! >>.

Senza nemmeno dargli il tempo di ragionare, iniziò a correre verso il giardino del Pensionato.

Neanche qualche secondo che Damon la riacciuffò, prendendola per la vita, cadendo poi di schiena con lei sopra mentre entrambi ridevano.

<< Ti ho fatto vincere! >> si giustificò lei, ridacchiando divertita.

Damon per qualche secondo si godé quel meraviglioso suono, poi la guardò con un sopracciglio alzato facendole intendere che non se l’era bevuta affatto.

Iniziarono di nuovo a guardarsi intensamente, mentre lui aveva preso a massaggiarle i fianchi con una mano, mentre con l’altra percorreva il profilo del suo viso.

<< Incredibile... >> mormorò lei, << ti serve sempre un concorrente per farti capire le cose! >>.

Damon la guardò divertito.

<< Un concorrente? >>.

<< Sì! voglio dire, un avversario, qualcuno che faccia scattare in te la competizione! Insomma, hai accettato di non cacciare più solo per il pensiero di Matt come concorrente. Poi, se non fosse stato per Trevor, tu ed io... >>.

Damon suo malgrado sorrise.

Quando aveva scoperto ciò che aveva fatto per loro Trevor, forse era riuscito a perdonarlo. E poi, Bonnie aveva ragione: se quel biondo Ossigenato non fosse intervenuto, lui sarebbe stato ancora dietro a Elena! 

<< Tu credi che lui ed Elise stiano bene? >> le domandò lei, assumendo un’espressione triste.

Quella storia l’aveva proprio toccata! D’altra parte aveva toccato tutti, perfino lui! Era proprio per la tristezza che gli aveva messo addosso che aveva deciso di provare a migliorare i propri rapporti con il fratellino.

<< Sicuramente sono insieme. Quindi sì, trovandosi insieme ovunque siano stanno bene! >> rispose, sicuro di ciò che diceva.

<< Non ti mancherà per caso l’Ossigenato?! >> domandò Damon, assottigliando gli occhi e prendendo a osservarla con attenzione.

Bonnie sorrise dolcemente.

Sentì il suo profumo invaderlo quando lei gli diede un bacio dolcissimo sulle labbra.

<< Mmm... E perché mai? Ora ci sei tu! >> rispose sulle sue labbra.

Damon sorrise compiaciuto.

Sì, aveva ragione Stefan: il loro litigio non era durato molto come lui aveva programmato.

E no, non gli dispiaceva.

Mentre stringeva Bonnie a sé, calando giù la zip del suo vestito e invertendo le posizioni, sentì il proprio petto ribollire di quel calore che non lo abbandonava mai.

Era felice, dopo secoli e secoli, si sentiva finalmente felice, innamorato e con un posto nel mondo. E quel posto era Bonnie.

Sì... Sarà proprio una bella eternità, la mia”.

 

 

 

 

 

FINE.

 

 

 

 

 

 

 

 

*Angolo autrice *

 

Okay, posso mettermi a piangere? ç_ç

Non posso credere che sia finita! Okay, ci ho messo quasi due anni ma insomma... l’ho portata a termine!

Sì, ebbene ora inizierò con la grande parentesi dei ringraziamenti.

Volevo ringraziare di cuore chiunque abbia anche solo letto la mia fanfiction e chi ha avuto il coraggio di arrivare fino alla fine! 

Era la prima storia in assoluto che scrivevo e che ho avuto il coraggio di pubblicare e beh... devo dire che sia stata veramente un successo e per ciò il merito è solo vostro!

Grazie davvero, soprattutto a chi non ha disdegnato di lasciarmi un suo parere aiutandomi a migliorare!

Ammetto che sia stata una bella impresa scrivere questa ff, anche perché per una alle prime armi come me aveva una trama abbastanza complicata e, inoltre, c’era l’ostacolo Damon da superare!

Quindi eccoci arrivati! La mia Bonnie vampira l’ho sempre immaginata così: sempre la nostra dolce Streghetta ma che, con le capacità da vampira e l’autostima che Damon lentamente le sta facendo costruire, sviluppa un caratterino niente male che infondo ha dimostrato più volte di possedere durante la sua vita da umana nei casi di pericolo.

Damon... Beh, come potevo negargli l’happy ending? Adoro troppo questo personaggio e odio il fatto che gli autori gli lascino un destino sempre così triste.

Quindi non potevo assolutamente permettere che non trovasse la sua felicità!

Che altro dire? Boh.

Spero che non vi abbia deluse e che la ff vi sia piaciuta, lo spero veramente di cuore e ci terrei a saperlo! Mi fareste verameeente felice ^^

P.S. purtroppo non vi libererete facilmente di me!

Non so quando, ma probabilmente inizierò un’altra long dopo l’estate. Ho già diverse trame in mente che tuttavia devo sviluppare ancora e sopratutto scegliere quale fare! Comunque, tutte tranne una sono mooolto più leggere di questa long e a tratti perfino comiche! Quindi, tremate! Ci rivedremo (rileggeremo?! O.o) presto! Sì, è una minaccia XD 

Un grazie infinito ancora!

 

 

Amily

   
 
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