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Autore: Mezzo_E_Mezzo    16/01/2007    2 recensioni
Oh Mio Tesoro
la tua casa si sta sfasciando
la tua casa sta sanguinando dalle tegole
e con la pioggia non va via.
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fallimentare, superba [Lungamente]

Speravo tu mi dicessi come toccare la verità
come restare fuori dall'inutile,
e perdermi dietro il dolce segno delle ombre, al mattino.
Non oso lisciare le lenzuola seriche
del giaciglio Acceso della mia dissolutezza.

Ridi, mio diletto.
L'angelo si mozzò un dito per errore
e mi guardò boccheggiando, sperso.

E [Dovevo pur iniziare da qualche parte - ]
Sventolava una mano nel vuoto
cercando di dissipare il buio
come vapore -
Che angelo stupido.
Signore, Vostro Onore,
potrei giurare di aver visto -
di averlo visto ridere
quando il corteo chinò il capo.
Signore
potrei giurare
di aver chinato il capo e riso.
E cianfrusaglie, sollaccher ( i ) e e frastornati sgomenti,
me li comprò la vecchia strega per tre soldi.

Oh Mio Tesoro
la tua casa si sta sfasciando
la tua casa sta sanguinando dalle tegole
e con la pioggia non va via.
Sconfitta, mi disfaccio (anch'io)
in rovine acrimoniose
Io Rivoglio
Io Rivoglio il Mio Maggiordomo ciarlatano!!
[Le voci delle padrone lo chiamano, in lontananza]
<< ..Do- oove te ne sei andato, Roobert?..
.. Non trovo più la cinta della mia vestaglia, Roobert. !! >> . . .
Ooohh.
Vieni Via con ME, Roobert.
E sorrido.
Io Sono
Maliarda e ipnotica ed innocua. Come la bocca spalancata di una marionetta. O la mano aperta d'una veggente, che si muove davanti al volto
di colui cui ella destina la propria profezia. Dita sottili. Un anello di poco valore con una grossa pietra.
Starò in una strada
e soltanto ai passanti gentili
leccherò le dita
in un gesto di puro amore
- nessuno sfondo erotico -
come fa il mio gatto,
oppure sarà una tattica
per far assorbire dai loro polpastrelli
Medicamentum [veleno/medicina]
Sono
Maledettamente lacerante
Tremenda
Galassiale travaricante ragione
lacrimosa di esplosione
come l'emozione del disperato amante
- Lo vedo, aggrappato alle sbarre al di fuori di un (convento? Portale cosmico? Prigione di mondi banditi?)
Che si sporge con tutte le proprie forze e grida straziato -

<< No! Ti Prego! Ti PREGO! Aah! Torna! Da! MEEE!! >>
Un ruggito lugubre di dolore e denso
e fragoroso
e scrosciante.
Come se lo trattenessero per le braccia
e se si dibattesse bestemmiando.
Sono
Un'angoscioso fiore bianco (molto piccolo)
ma sono anche triste
un cavaliere in armatura seduto rannicchiato ed impotente [E ha la testa -nell'elmo ancora- fra i palmi].
Sono inane
come inchiostro indelebile sulle mani
[Quando si abbassa lo sguardo a notarlo]
come sole che non scalda e non fà chiaro
come fonte di rumore di Bianco Battito di Denti
Come il rumore di Nartha (ex- soldato, minuta) che si sgretola: pioggia, ghiaia o riso che
cade piano
Sono fallita e Non Ancora Ridicola.

Trassformati!
T r a s s s - s s f o r m a m i ! !
Sono Macerie, Infante, Olezzo,
Latte (caglio, caglio e sciacquetto)
Una livida lubrica lusinga uno strale trucido truce e fiero
algida voltagabbana trista causa
flutto belluino meticcio
effusione esalata fervida languida
Cerco coccole.
Sono fatta di un pezzo d'erotismo che si appisola e una metà di spirito che sbatte le braccia (sciocca) nuotando nell'aria. Spazientita e
docile, e con strati di vaniglia esotica e piccante.
Becco scorticato che non sanguina. Tossisce.

Roobert!!
Non Voltarti!!
Posso seppellire la mia scala
di inverosimile stregoneria
dietro il tuo orto cheto -
possiamo scenderla, se vuoi,
trovarci un buco
corrotto e candido
dove nascondere la nostra luna,
- Dopo averla tramortita,
la spieremo attraverso spiragli,
lei terrà le spalle contro il muro,
cercando di celare ancora il suo Lato Non Noto. -

Posso
incriminare le tue promesse
allinearle, sperando di fare centro.
Posso
(Fallire nel mio intento),
la luce è troppo forte e la mente troppo lucida.

Costernata e Insipida
mi randello le costole
con disapprovazione mentre
Qualcuno mi abbraccia le [supplica] ginocchia.

Vorrei essere una statua sotto una cascata, con la testa gettata all'indietro, così che l'acqua scavi nel mio sterno e
scorra dentro, bagnando.

Fatemi
Fatemi
Fatemi Sdimenticare.
Che tutto il caduco esistere del mio orgoglio e l'innocenza (solo, non sono rea) sia spazzato via dalla mia carne.
Che siano trascinati oltre il mare più cereo e poi
NELLE VISCERE DELL'ORCO.

. . .
Sbocconcellino
Distaccatamente
I
Miei
Esperimenti -di-
Nitore,
Traccino
Ispide
Cicatrici,
Ardano
Ritrattanti,
Empi.



Diverrò ombra che si fa penombra che si fa nebbia bianco sporco con rumore di ciottoli che clickano clickano.

Voglio
che di me non rimanga


nulla.
  
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