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Autore: Aishia    01/07/2012    8 recensioni
una povera ragazza che non ha mai avuto l'occasione di scoprire il mondo e se stessa,vivrà qualcosa che le stravolgerà la vita.la sua esistenza cambierà,ma come?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vita da povera mortale

Non sono mai stata una persona facile da comprendere,nella mia vita ho preso tutto con troppa filosofia,cercando di dare spiegazione anche alle cose più basilari … non accontentandomi di una minima risposta … e dando il meglio di me in ogni circostanza.
Mi sono sempre sentita in disparte dal resto del mondo … o troppo avanti con il tempo o troppo indietro con la vita.
Generalmente l’essere umano è ambizioso e possiede dei sogni,ma sono sempre uguali tra loro,come ad esempio l’aspirazione di ogni donna, in linea di massima è sempre quello di incontrare il grande amore ed essere felice formando una famiglia,il mio stranamente non assomigliava lontanamente a quello delle mie coetanee,la mia più grande aspirazione era quello di trovare le risposta ad ogni frangente,scoprire il perché della vita e dell’universo.
Non ho mai creduto molto al destino,ho sempre pensato che ogni cosa accada per un motivo,nobile o meno che sia,siamo noi a controllare la nostra vita,non dobbiamo considerare la possibilità che le cose accadano perché già tutto è stato scritto,siamo noi gli artefici del tutto,siamo noi gli architetti della vita.
Da bambina avevo le idee già chiare,ero sempre li pronta a fare domande,molto matura per la mia età,forse perché la mia educazione si fondava su basi solide e concise che fondamentalmente si costruivano sul perché della vita.
E cosi,già da piccolina mi interrogavo su ogni dove,avendo ovviamente molti punti di riferimento a cui potevo porre qualunque quesito.
Da bambina,quando avevo dei dubbi, andavo vicino al camino dove si trovava la grande poltrona color avorio,dove ero sicura di trovare la fonte di ogni risposta,infatti mio padre era li,pronto ad aiutarmi in ogni circostanza … mentre fumava il suo amato sigaro e leggeva tra le righe del suo giornale colmo di notizie calcistiche.
Ricordo ancora ripensando ad un piccolo episodio …
<< papà,papà posso farti una domanda?>>
Andai vicino a lui e gli sedetti in braccio,guardandolo con una strana luce negli occhi
<< certo Allison,le domande sono fonte di formazione,sono loro che ti aiuteranno a crescere, figlia mia …>>
<< beh … ecco … stamattina Kate mi ha detto che la sua nonna è volata in cielo a fare compagnia agli angeli, ma io so come è in realtà,e ora mi chiedo: perché nasciamo se un giorno all’altro dovremo morire>>
Oggi sorrido al solo pensiero,una bambina così piccola,a solo cinque anni che già viaggiava con la mente alla ricerca di risposte,cercando di comprendere cosa ci fosse aldilà di questa vita … oltre i sogni.
Ma ormai non sono più una bambina,e credo di non esserlo stata neanche allora …
Ora sono un studentessa universitaria,ho ventitre anni,quasi ventiquattro e frequento la facoltà di lettere moderne e psicologia a Venezia,luogo in cui vivo.
Come ho anzitempo detto Vivo a Venezia con i miei genitori,mio padre è un avvocato divorzista mentre mia madre lavora nella scuola universitaria come professoressa.
Avvolte mi sento anni luce lontano da loro,dal resto del mondo, vedo persone che vivono per inerzia,trascinandosi come relitti nell’immenso mare della vita.
Con lo sguardo spento e l’anima rassegnata vagano sconsolate senza una meta. Non cercano, non lottano, non combattono più. Sono vittime del loro passato,hanno patito dolori e delusioni,nel loro cuore regna sovrana la paura d’amare,nei loro volti regna la paura di affrontare la vita, temono di fare un passo falso;di sbagliare,ma io non sono d’accordo,secondo me nella vita i passi falsi si devono compiere … gli sbagli si devono fare, si deve cercare con ogni mezzo di capire il perché delle cose,di intuire cosa ha portato qualche forza superiore a farci vedere la luce … ci dovrà pur essere un motivo no?
E mentre interrogo me stessa su questa mia fissazione,gli altri cercano in ogni modo di starmi dietro,di capire cosa voglia dire … ma nulla … non comprendono e avvolte credono che nella mia genialità,ci sia anche un po’ di follia,che molto spesso -anzi troppo- prende il sopravvento.
--<< tesoro,come sempre mi fai paura! Credo che non capirò mai le tue delucidazioni>>
<< certo Sergio … non ti sforzi neanche!>>
Sergio è il mio ragazzo,il solito bravo ragazzo,consapevole delle sue qualità e dei suoi vizi;voi vi chiederete come una fanatica come me possa avere altri interessi,oltre a quello di farsi continuamente domande,ebbene si,sarò un po’ pazza ma il sangue non arriva solo al cervello,dopo un lungo giro passa anche dal cuore…
<< no … qui ti sbagli amore,è colpa tua,sei troppo filosofica!>>
Io e Sergio stiamo insieme da due anni e mezzo,il nostro rapporto è un po’ eccentrico,lui è troppo attaccato ai beni materiali,e si fida unicamente di ciò che sente sotto la pelle e ciò che il suo cuore realizzava e prova,mentre io sono molto riflessiva,l’unico organo da me utilizzato è il cervello,gli altri si trovano su un piano diverso come il cuore che serve solo a pompare sangue.
Non dico che quest’organo non sia utile,perché anzi è indispensabile,ma secondo il mio parere non si può ragionare con il cuore,perché si farebbe solamente la scelta sbagliata … è la mente l’unica via per arrivare alla verità
<< Sergio,ti ricordi della richiesta che avevo fatto la settimana scorsa?>>
<< quella di andare a Londra per un approfondimento dell’inglese?>>
<< esattamente… hanno accettato! Partirò la settimana entrante>>
Mi sorrise,sapeva che quello di studiare era il mio sogno fin da piccola,amavo imparare,amavo l’eccellenza
<< e i tuoi cosa ne pensano al riguardo?>>
Mi chiese l’uomo abbracciandomi e poggiando le sue caldissime labbra sulle mie
<< non gliel’ho ancora riferito,so benissimo che me lo negherebbero,sono convinti che io non sia in grado di stare via un mese dalle loro ali colme di protezione,ma si sbagliano Sergio,ho ventitre anni,sono matura per la mia età e loro ne sono consapevoli>>
<< hai detto un mese eh?>>
Mi chiese sobbalzando al suono delle mie parole e guardandomi circospetto
<< esattamente,la programmazione dura quel tangente e se voglio superare gli esami universitari devo approfondire anche le lingue straniere,non vorrai negarmi anche tu questa opportunità, no?>>
Sergio mi stette a fissare a lungo,sentivo che voleva dirmi qualcosa,non approvava,ma sapevo anche che non lo avrebbe fatto,non sono di certo il tipo che si lascia abbattere così facilmente e accetta un no come risposta, lui ne è consapevole …
Non mi abbatterò al primo ostacolo a cui vado incontro! Questa è solo il primo muro in cui mi imbatto e nella vita ne troverò tanti … ma li varcherò sempre a testa alta,so chi sono e quanto valgo.



NOTE DELL'AUTRICE:
salve signori e signore... ben venuto al primo capitolo della storia,cosa ne pensate?
ringrazio chi legge e chi recensisce =)
spero che la storia sia stata di vostro gradimento =) scusate se ho fatto qualche errore -.- non è colpa mia ma della mano XD ( o la testa )
bando alle cance,se qualcuno non ha ben capito qualche cosa,io sono sempre qui,anche se mi dite che fa schifo XD
grazie
un bacio
Aishia
  
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