Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: kuroichigo    01/07/2012    2 recensioni
Alec è andato a trovare il sommo stregone ma quest'ultimo a quanto pare non c'è! E mentre il presidente sonnecchia, anche Alec si concede un piccolo momento di tranquillità, perdendosi a riflettere :)!
Una piccola shot Malec interamente dedicata a _March_Hare, tremendamente dolce per i miei standard ma non penso sia da diabete XD! Auguri lepre, di cuore!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



_Reencuentro con mi angel_



[canzone dalla quale è tratto il titolo, ve ne consiglio l'ascolto:
http://www.youtube.com/watch?v=c5Wyc36M51s&feature=related ]

 
 
Fan fiction nata, solo di partenza, da una nostra ruolata e che ti dedico, lepre mia :3.
Niente di troppo porcelloso, solo tanta dolcezza  u,u
Spero ti piaccia sia la storia che la canzone, perchè è davvero molto bella quella, ancora tanti auguri ^^

Tutta tua <3

 






Si trovava in casa di Magnus, era entrato nell’appartamento vuoto nemmeno dieci minuti prima con le chiavi che lo stregone stesso gli aveva lasciato, e non con poco imbarazzo.

Ancora non riusciva a crederci, ancora non concepiva che lo stregone si fidasse così tanto di lui da dargli le chiavi di casa sua.

Lui probabilmente non lo avrebbe fatto, o meglio, non sarebbe stato in grado di dirglielo, timido com’era…

Casa sua era sempre un tripudio di colori sgargianti, alcuni dei quali, molto spesso, erano orribili se accostati come lo stesso Magnus li accostava.

Posò gli occhi sul Presidente Miao che sonnecchiava tranquillo nella poca frescura che aveva trovato sotto al tavolo, sorridendo.

Aveva lasciato Church a casa perché era stato male il giorno prima e non se la sentiva di fargli provare gli sbalzi di temperatura che c’erano, effettivamente forti, passando dalla strada all’appartamento climatizzato del suo ragazzo.

Ecco, una cosa che accumunava il potentissimo stregone di Brooklin e lo shadowhunter dagli occhi blu erano i loro due splendidi gatti.

Church e il Presidente Miao erano infatti ottimi amici, compagni di avventure indicibili e di conquiste. Più volte Magnus li aveva visti, quando portava il Presidente all’istituto,seguire e giocare con una gattina bianca che gironzolava lì intorno da molto.

Era una femmina di sicuro, portava un collaretto con un fiocco sul collo.

Church a volte li osservava e a volte si univa, altre semplicemente rimaneva perennemente attaccato ad Alec, così che le attenzioni dello shadowhunter fossero tutte per il suo adorato felino e non per lui.
Magnus era sempre geloso di questo, sapeva che quel gatto lo odiava, in qualche modo.

Il nephilim ricordò con una punta di divertimento e un sorriso sulle labbra quel giorno in cui quei due innocui gattini gli avevano quasi distrutto la camera, e di come Magnus si era affannato subito per rimettergli tutto allo stato originario.


Non potè fare a meno di pensare anche a quello che successe dopo…
 

Sentì più caldo di prima, specie sul volto, e sapeva benissimo che no, nonostante ci fossero quasi 40 gradi all’ombra, non era dovuta solo al caldo quella sensazione.

 
 Fondamentalmente, sei tu la causa dei miei problemi…
 
Tante volte glielo avrebbe voluto dire, perché era vero.
Poteva affrontare demoni, licantropi, vampiri, il conclave stesso forse, ma a volte non riusciva ad affrontare Magnus, né a capirlo, né a non volerlo comunque accanto, qualsiasi cosa succedesse.
E questo, maledizione, era un problema!
 
Si sedette su uno dei divanetti della sala, aspettando.

Non aveva voglia di far altro se non abbandonarsi su quel divano, sperando di non dormire, nonostante il caldo, la sonnolenza, il cervello che ormai diventava così ripetitivo continuando a mandargli immagini di lui e Magnus e di ogni loro piccolo momento…

 
 
 
 
Entrò in casa, stancamente, aveva appena portato a termine un incarico durato qualche ora e, anche se ormai aveva finito, il caldo non lo aiutava di certo a sentirsi meglio.

Si demoralizzò vedendo la maglietta verde e i suoi splendidi jeans a fasce rosse e nere umidi di sudore, appena comprati cavolo!

Corse quasi fino in camera sua, cambiando i jeans con un paio di pantaloncini corti e comodi e la maglia con un’altra, molto più leggera e sgualcita, tanto non doveva più uscire, almeno per quel giorno.

Tornò in sala, bloccandosi un attimo.

Il Presidente stava tranquillamente disteso sotto al tavolo, i suoi tomi di riviste e magia erano impilati con cura sul tavolino di vetro e tutti i cuscini erano gonfi e arancioni.
Ma c’era però un piccolo dettaglio che, incastrato in quel quadretto, era perfetto.

Magnus aveva visto altre volte Alec dormire, ma ogni volta era sempre più strano vedere un nephilim riposare come ogni comune mortale, anche se nemmeno lui non era né comune né mortale, ma dettagli…

Doveva essersi assopito mentre era seduto, o non si potevano spiegare le gambe mollemente appoggiate a terra e il busto fletto sul sedile del divano.

Aveva un viso estremamente rilassato, Alec, le ciglia scure e lunghe distese, le palpebre abbassate, la testa reclinata su un cuscino arancione, i capelli sempre più disordinati, le braccia appoggiate col dorso fin sopra la testa.

A una persona qualunque sarebbe potuto sembrare indifeso, eppure Magnus sapeva perfettamente che quegli occhi così azzurri e vivi potevano essere tanto dolci quanto duri, che quella lingua poteva essere sia comprensiva che tagliente, che la sua stessa persona poteva essere sia bianco che nero, un totale mix di opposti che, ormai lo sapeva, lo faceva impazzire.

Quel mezzo angelo, nella sua impura forma divina e terrena, in quella mescolanza fra sangue, racchiudeva in sé l’essenza stessa della bellezza.

Si sedette accanto al moro, sollevandogli la testa per poi poggiarla sulle sue gambe, accennando un sorriso, stanco.

Tanta dolcezza con Alec ultimamente era davvero strana per lui, ma non gli importava, sapeva che era l’effetto collaterale più probabile dell’amore.
Ed era ignaro di tutto, il suo mezzo angelo, forse anche dei suoi stessi veri sentimenti, ma avrebbe fatto di tutto per farglielo capire.

Lo amava.

Tutto di Alec era stranamente affascinante, anche i suoi balbettii quando era in imbarazzo –o meglio, quando lo metteva in imbarazzo-, le occhiaie che spesso gli solcavano il viso rendendolo forse meno dolce ma più misterioso, i toni bruschi che usava quando era arrabbiato, la sua gelosia, le sue mani ancora incerte su di lui, tutto, davvero.

Sfiorò delicatamente le ciocche spettinate del suo ragazzo, rialzando poi gli occhi felini sul resto della stanza.

Era rimasta come prima, il Presidente stava tranquillamente disteso sotto al tavolo, i suoi tomi di riviste e magia erano impilati con cura sul tavolino di vetro e tutti i cuscini erano gonfi e arancioni.

Ma c’era però un piccolo dettaglio che, incastrato in quel quadretto, era perfetto.

Sorrise soddisfatto, lanciando un’occhiata ad Alec.

Si.

Tutto era al posto giusto.




______________________________________________________________________________


Non vogliatemene se Magnus è troppo dolcioso, ma se ho capito il suo modo di amare, è totalmente devoto alla persona alla quale affida la sua felicità, quindi credo possa andare bene questo loro piccolo momento ^^
il titolo è ripreso dal video in alto, ed è ovviamente del legittimo proprietario, Victor Santal, grande arpista a parer mio *w*!
Spero vi sia piaciuta, soprattutto a te lepre.

Tua Magnus X°D <3
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: kuroichigo