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Autore: Funeral of Hearts    01/07/2012    1 recensioni
Gli antichi Romani consideravano l'ozio parte fondamentale della vita. Si concedeva ai lavoratori un periodo di riposo dal lavoro, in seguito chiamato ferie, in modo che, una volta tornati alle proprie attività, fossero più efficienti e produttivi. E Pain, illuminato capo dell'Akatsuki, non veniva meno a questa regola, condendo le ferie ai suoi uomini.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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IN FERIE. MA DOVE?

 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto.

Fan fiction ispirata al caldo torrido che sta attualmente opprimendo l'italica penisola.

 

Gli antichi Romani consideravano l'ozio parte fondamentale della vita. Si concedeva ai lavoratori un periodo di riposo dal lavoro, in seguito chiamato ferie, in modo che, una volta tornati alle proprie attività, fossero più efficienti e produttivi. E Pain, illuminato capo dell'Akatsuki, non veniva meno a questa regola, condendo le ferie in estate.

Tuttavia la questione presentava non pochi problemi, primo fra tutti mettere d'accordo i gusti di dieci persone completamente diverse tra loro. Un'impresa titanica. Per questo, da qualche anno, aveva stabilito che sarebbe stato Kakuzu a decidere la meta, in quanto ragioniere/commercialista/ricattatore di professione avrebbe sicuramente accontentato tutti spendendo quote abbordabili.

Mai scelta fu tragicamente più sbagliata.

Il primo anno portò tutti in campeggio in alta montagna, arrivarono la sera tardi e montarono le tende al buio, col risultato che si reggevano a stento, mentre quella di Tobi crollò avvolgendolo come un telo da bagno. Inoltre il poveretto, avendo il sonno agitato, era riuscito a incastrarsi ed era diventato tutt'uno con la canadese: ci vollero tre giorni di tempo per capire dove era la testa (e come aveva fatto a ridursi così) e altrettanti per provare a smontarlo. Nel frattempo la vacanza era finita, l'Akatsuki non ne era venuta a capo e i ragazzi furono costretti a montarlo sul portapacchi così com'era; tornati a casa, Tobi raccontò ai suoi amici dell'asilo com'era stato divertente prendere tutti i moscerini in faccia, e mostrava orgoglioso la maschera tappezzata di macchioline nere.

L'anno successivo Kakuzu optò per la campagna: nella fattoria dei suoi vecchi zii. La zia, leggermente andata col cervello, pensò che si chiamavano Akatsuki perché abituati ad alzarsi all'alba per cominciare a lavorare. Così li svegliava tutte le mattine alle quattro e mezzo e li metteva a mungere le mucche, cogliere frutta e verdura e spargere il concime per il campo.

L'anno dopo Kakuzu riuscì a spuntare un'offerta al mare: uno stabilimento balneare nelle rigide acque del nord. Non c'era nessuno perché, giustamente, erano tutti andati ai caldi mari del sud.

Allora, per essere alla moda come ogni gruppo che si rispetti, Kakuzu, minacciando il tour operator, l'anno appresso aveva portato tutti al mare in una località del sud, nota per sversare in mare i rifiuti tossici delle sue aziende: l'acqua variava dal bianco sporco al marrone cacca, mandava uno strano odore di acido solforico e Tobi, che aveva osato immergere un alluce a riva per sentire la temperatura, venne ricoverato d'urgenza al pronto soccorso in preda alle convulsioni.

Infine, soltanto l'anno precedente, Kakuzu, aveva dato il meglio di se stesso, ideando la vacanza a costo zero: erano rimasti a casa. Il ragioniere/commercialista/enorme testa di cazzo aveva rubato delle biciclette alla stazione, le aveva affibbiate ai suoi compagni e li aveva portati a vedere le meraviglie della loro città: la banca, le poste, il tribunale, il carcere, il loro isolato, i giardinetti, il viale delle prostitute... tra l'altro tutti chiusi per ferie, viale compreso. Inoltre era piovuto tutto il tempo.

Ovviamente Kakuzu era orgogliosissimo di ciò che aveva organizzato negli anni – tanto da aver inserito nel proprio curriculum vitae la voce “progettatore di ferie per piccoli gruppi disomogeni” - molto meno lo era il resto dell'Akatsuki. Per questo Pain aveva deciso che non sarebbero tornati mai più in vacanza. Alle proteste del ragioniere/commercialista/novello organizzatore di eventi aveva risposto che anche quella era una vacanza a costo zero e che non rompesse tanto i coglioni.

Tuttavia il caldo africano che stava opprimendo la città in quei giorni era insostenibile, e Pain si trovò a riconsiderare le sue decisioni. In effetti i ragazzi non stavano proprio benissimo: Hidan aveva drasticamente diminuito il numero di bestemmie giornaliere, e quando le pronunciava lo faceva a mezza voce, e non urlando facendo piangere la vecchia coinquilina del piano di sopra. Zetsu si stava appassendo e Tobi si rotolava sul pavimento come fanno i gatti, mentre Konan girava per casa in bikini, cosa che fu molto apprezzata dai vicini uomini di tutto il palazzo, che organizzavano delle vere e proprie battute di caccia con tanto di canocchiale. Kisame si stava piano piano disidratando e persino Sasori e Itachi, persone più che rispettabili, indossavano solo le mutande. Il più pericoloso era naturalmente Deidara: grazie alla siccità che si era venuta a creare, non sarebbe stato più possibile domare eventuali incendi da lui appiccati per far esplodere la sua arte; inoltre l'argilla esplosiva, sciogliendosi, rischiava di buttare giù tutto il condominio in un colpo solo.

 

... quindi, per cause di forza maggiore, ho deciso che anche quest'anno andremo in vacanza!”

SIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!”

Tuttavia”, disse Pain, interrompendo al volo Kakuzu che stava alzando una mano e aprendo bocca, “questa volta decideremo INSIEME” (occhiataccia al ragioniere/commercialista/ex operatore turistico) “dove andare.”

La prima a parlare fu Konan: “Voglio andare in un centro benessere, con massaggi terapeutici, saune, fanghi, bagni termici, docce emozionali, con un albergo minimo di quattro stelle col servizio in camera e...”

...e cosa te ne fai, tanto nel periodo che andiamo via hai le mestruazioni!” disse Hidan tranquillo. Konan lo fulminò con lo sguardo. Tenevano il conto delle sue cose?!?

Non sarebbe invece meglio una missione umanitaria di vangelizzazione?” continuò l'albino “L'ho già fatto molte volte, unisce l'utile al dilettevole e se ne esce arricchiti di un'esperienza unica nel suo genere...”

Traduzione: per 'opera umanitaria di vangelizzazione' si intende appostarsi nel bosco con la tuta mimetica e quindi dare l'assalto armati di falce ai bambini degli oratori parrocchiali che hanno commesso l'orribile peccato di cantare le lodi a Nostro Signore invece che a Jashin, oltre a mangiarsi biscotti con le gocce di cioccolato che, come tutti sapranno, durante il periodo di raccoglimento e preghiera sono vietati” interpretò Itachi.

Mentre per 'l'ho già fatto molte volte' si intenda una volta ogni due mesi; 'unisce l'utile al dilettevole' vuol dire che con la scusa che è un dovere fa una strage e, last but not least, 'un'esperienza unica nel suo genere' indica un nuovo reato da inserire sia nel codice penale che nelle nostre fedine.” completò Sasori. Gli altri guardarono Hidan scandalizzati.

Potremmo invece” riprese a parlare il rosso “andare ad una mostra d'arte. Prenotando in agenzia, avremmo degli sconti sia sull'alloggio che sul biglietto; che inoltre ci dà anche delle riduzione se vogliamo vedere altre attrazioni.”

Ci sto!” disse entusiasta Deidara, cominciando a mettersi in tasca quantità industriali di tritolo. L'idea, per quanto buona, fu purtroppo abbandonata.

Io proporrerei...” iniziò Kakuzu.

Te hai già proposto gli anni scorsi, quindi BASTA. Chiuso il discorso.” lo interruppe incazzato Pain.

Ma nessuno pensa al povero Tobi? Bisogna andare in un posto con delle attività per bambini con disturbi nell'apprendimento!” esclamò disperato Kisame.

Di' la verità: vuoi andare all'acquapark.” sentenziò a braccia conserte Zetsu.

Sì!” rispose Kisame, con gli occhi che brillavano come quelli di un'emoticon.

Perché invece non andiamo al festival rock? Arriviamo di giorno” l'Akatsuki annuì, “per montare le tende, il camping è gratuito e ci godiamo una quattro giorni di musica.” propose la pianta.

Ci sono per caso ragazzini adolescenti?” chiese Itachi un po' in apprensione. La domanda non era casuale: il moro stava sviluppando una certa fobia nel ritrovarsi, ovunque andasse, il fratellino che gli rompeva i cosiddetti in ogni maniera e mezzo immaginabile.

No, Itachi, non ce ne sono, stai tranquillo.” lo rassicurò Zetsu.

Mi piace l'idea del concerto...!” disse Konan con un tono strano. Sembrava eccitata.

Certo che ti piace. Sei stata la groupie degli headliner per più di un anno!” constatò Hidan.

CHE COSA HAI DETTO?!?” urlò alzandosi Pain.

Ma come, non lo sapevi?” chiese stupito Kisame.

Lo sanno tutti!” incalzò Deidara.

La possiamo vedere anche nella copertina del disco!” disse Zetsu mentre Tobi prendeva suddetto disco e lo mostrava al capo.

Guarda! È proprio qui!”

Pain sbattè le mani sul tavolo. Era rosso come un pomodoro, faceva pendant con i capelli. Sibilò: “Decido io. Non andremo al centro benessere, non andremo a attaccare gli oratori, non andremo alla mostra d'arte, non andremo all'acquapark e, soprattutto, NON ANDREMO AL CONCERTO. Staremo a casa. Kakuzu.” l'interpellato si mise sull'attenti. “Compra ventilatori, condizionatori, ghiaccio, tutto quello che serve per tenere l'appartamento al fresco. Hai carta bianca. E assicurati che NESSUNO esca di qui senza la mia autorizzazione.” Detto questo se ne andò in camera sua sbattendo rumorosamente la porta, mentre Konan lo seguiva provando a spiegargli tutto.

E la vacanza a costo zero vince anche quest'anno!” proclamò il ragioniere/commercialista/vincitore.

 

 

 

 

 

 

 

Come ho già accennato, è una fan fiction ispirata soprattutto a questo gran caldo afoso, oltre a alcuni fumetti che ho letto, e un film che ho visto recentemente. Non mi metto a fare nomi per non fare pubblicità o altro, ma più che altro perché il cervello, inaridito da questo clima, non me lo permette. A presto! E spero che la prossima volta sia più fresco, sennò siamo del gatto.

  
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