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Autore: Zecho    02/07/2012    1 recensioni
(Fan Fic partecipante al concorso "Choose the pairing, the quote and the prompt") Se Harry incontrasse Cho dopo aver accompagnato i figli e lei gli raccontasse come era la sua vita dopo che Michael Corner l'ha lasciata (La Rowling dice che è sposata con un babbano, quindi Michael non può essere il marito)?
Pairing scelto: Harry/Cho
Quote scelta: L’amore è irrazionale, più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose
Prompt scelti: Armadio, Felicità, Quadro, Pupazzo
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Cho/Harry
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry stava ancora salutando i figli che si allontanavano nella nebbia quando Ginny lo avvertì, tenendo per mano Lily Luna: “Torniamo a casa con Hermione, tesoro. Dovremmo passare da George per parlare con lui della festa di inizio scuola e da Madama Mclean per comprare i vestiti a Rose e a Lily. Vuoi venire?” “No, amore, meglio se lascio fare a te!” Ginny gli scoccò un bacio sulla guancia e poi raggiunse l'amica.

Harry si smaterializzò a Diagon Alley e si diresse verso il Paiolo Magico, per bere un po' prima di tornare a casa, quando si scontrò con una giovane strega dai capelli neri e gli occhi a mandorla che teneva per mano un ragazzino di dieci anni. “Cho!” sussurrò mentre la donna lo guardava. “Harry?” disse esitante la donna.

I due si guardarono a lungo fino a che Harry chiese “Come va?” “Bene” rispose lei in tono piatto. Come quella volta che la invitò al Ballo del Ceppo, le parole uscirono dalla bocca di Harry prima di venir pronunciate“Vuoi prendere una burrobirra con me?” “No, ho già bevuto...” disse Cho. Il ragazzino, con dei bellissimi occhi neri, guardò la madre “Fu Lang, mio figlio” lo presentò Cho, con lo stesso tono secco di prima. “Dove lavori?”

“Al San Mungo. Guaritrice”

“E come ti trovi?”

“Molto bene.”

Harry era allibito: quella era la Cho Chang che, ventun anni fa, era scoppiata a piangere al suo primo bacio e che era sempre in bagno a piangere? “Che ne diresti di passare un attimo a casa mia?” chiese Harry “Va bene” Non una parola di più, non una nota di sorpresa o di gioia nel rivederlo! Ancora stupito, si strinse a Cho per materializzarsi.

Volteggiarono nel buio fino ad arrivare ad una casa piccola ma accogliente con un ampio giardino, un armadio per le scope e molti cespugli di gigli. “Ti faccio una tazza di te. Fu Lang potrà giocare con la scopa di Lily, se vorrà.” propose Harry, andando in cucina “Va bene.” rispose Cho mentre guardava intorno. Mentre Harry tornava col tè, Cho chiese, sempre fredda “Sei un Auror?”

“Capo dell'ufficio. Latte?”

“Liscio, grazie”

Cho sorseggiò lentamente il suo tè mentre nella casa il silenzio era rotto solo dal sonnecchiare di Albus Silente in un quadro e dalle risate di Fu Lang alle prese con la scopa di Lily.

Harry la guardò: la sua espressione era come quella di una donna chiusa in prigione per errore “Cho...” disse Harry “Mi sembri triste...Cosa c'è?”.

Cho lo guardò e le spuntarono delle lacrime “Devo confidarti una cosa, Harry.” L'atmosfera diventò quasi soffocante “Quando ci siamo allontanati, come tu sai, mi sono messa con Michael Corner.

Un giorno, abbiamo litigato e lui mi ha urlato “Non so come abbia fatto Potter a sopportarti! Sei sempre a piangere!”. Da allora ho capito: Quando stavo con Cedric, ero normale! Non facevo tutte queste cose irrazionali come mettermi a piangere all'improvviso o essere gelosa dei suoi amici! Quando è morto mi sono messa con te, sperando che mi aiutassi a superare il trauma e, quando ci allontanammo, mi misi con Michael per il motivo di prima.

Lasciato lui, capii che non potevo tornare quella che ero con Cedric. Allora ho deciso: se non potevo regolare l'amore, meglio eliminarlo del tutto!

Finita la battaglia, ho messo in pratica il mio proposito: mi sono buttata a capofitto nel lavoro, nelle iniziative benefiche (Fu Lang mi è stato dato da una donna che non poteva tenerlo), tutto per non avere tempo e modo di provare emozioni.

Di giorno ci riesco, ma di notte...Te, Cedric e Michael che fate a gara per avermi, i vostri cadaveri, te che uccidi Cedric. Non so più che fare; ti prego Harry, aiutami! Ho chiesto aiuto a tutti, ma niente è funzionato!”

Harry arrossì, come quando James Sirius gli aveva chiesto se poteva prendere quel vecchio pezzo di pergamena che era sulla scrivania.

Non sapeva cosa fare ma doveva fare qualcosa, non poteva lasciarla soffrire! Dunque iniziò “Cho, senti: L’amore è irrazionale: più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose. Il tuo amore per Cedric ti ha tenuto in una dimensione dove c'eravate solo te e lui. Gli altri erano comparse, dettagli, aria intorno a voi due.

Quando lui è morto, ti sei ritrovata circondata da persone, tutte differenti da lui...non hai fatto niente di irrazionale, hai solo reagito allo scoppio di quella bolla dove stavi con Cedric; purtroppo né io né Michael Corner eravamo e siamo come lui.

Per evitare di sentirti disorientata come ora, devi accettare che la storia con Cedric è finita e devi vivere. È dura, ma ce la farai. Sei una donna forte.”. Cho lo guardò e una luce, che prima non c'era, si accese nei suoi occhi e il viso riprese la sua espressione gioiosa che Harry aveva quasi dimenticato.

La donna si avvicinò ad Harry e gli scoccò un bacio sulle labbra, con tanta passione che quasi lo soffocò.

Harry la riprese, un po' seccato“Ok, ricostruisci il tuo mondo, ma non necessariamente con me! Sono già sposato!” “Infatti. Volevo solo darti il premio che ti spetta, per avermi ridato la felicità!” sorrise Cho, con gli occhi umidi.

“Saluta lo zio Harry, Fu Lang” fece Cho al figlio, prima di andarsene scoccando a Harry uno sguardo raggiante.

In questa fanfic ho fatto molto ragionamento, cercando di rimanere nell'IC più che potevo. Ho voluto mettere il bacio per ribadire che Cho ed Harry non si sono lasciati ufficialmente e per offrirmi un eventuale “spunto” per un seguito. Fu Lang è l'abbreviazione di Fúlǎngxīsī, Francesco in cinese; credo che, dicendo che io stesso mi chiamo Francesco, spiego tutto!

 

  
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