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Autore: lovealways    02/07/2012    1 recensioni
Quella mattina mi ero svegliata, avevo aperto l’armadio per decidere che cosa indossare ritrovandomi invece qualche minuto dopo con la valigia aperta sul letto intenta a riempirla con qualche vestito di prima necessità. Per la prima volta dopo parecchio tempo avevo agito senza nemmeno pensare. E la cosa stranamente mi piaceva.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                “Emmy”
Per poco non mi strozzai con il caffè che stavo bevendo. Tra il chiacchiericcio di Starbucks quella voce arrivò nitida. Mi girai per niente sorpresa di trovarmi davanti il sorriso smagliante di Harry Styles. Dietro di lui vidi spuntare anche Zayn. Li salutai con un sorriso ed entrambi mi abbracciarono non appena si avvicinarono. Non dovetti nemmeno chiedergli di sedersi con me, entrambi presero posto al piccolo tavolo senza troppi problemi.
                “Sei sparita!” mi rimproverò Harry addentando il biscotto con le gocce di cioccolato.
                “Ho avuto da fare” mentii sperando che nessuno dei due indagasse sul vero motivo per cui non mi ero fatta vedere né sentire dalla famosa cena con sorpresa.
                “Ma se non hai nemmeno un lavoro!”
Zayn colpì l’amico per farlo zittire. Mi lasciai sfuggire un sorriso divertito. “Perché non mangi in silenzio, così eviti di dire cazzate!?” si voltò verso di me osservandomi con l’espressione di uno che ha già capito tutto. “Come stai? Liam ci ha detto del..”
                “Ve l’ha detto?” lo interruppi rischiando di strozzarmi con il caffè per la seconda volta nel giro di pochi minuti.
Zayn sorrise. “In realtà gli abbiamo praticamente tirato fuori le parole di bocca, era molto ostinato a mantenere il segreto”
                “Solamente Zayn riesce ad ottenere ciò che vuole da Liam” disse Harry continuando a gustarsi il suo biscotto. “Tra loro c’è questo rapporto mistico incomprensibile”
Annuì in silenzio incerta su ciò che aveva appena detto.
                “Stai zitto Harold” lo zittì di nuovo. “Davvero Emma, puoi fidarti di lui è che noi eravamo preoccupati per te”
                “Liam è fedele come un cagnolino”
Sorrisi appoggiando la tazza ormai vuota sul tavolo. “Non serve che vi preoccupiate per me” mormorai guardandomi distrattamente in giro. Guardai incuriosita Harry mentre si alzava all’improvviso, lo sguardo fisso sulla gente che camminava sul marciapiede.
                “Devo andare!”
                “Sei uno stalker, dovresti smetterla di seguire quella poveretta!” urlò Zayn provando a fermarlo, ma ormai l’amico era già sulla porta. Il moro sorrise sconsolato. “Fidati non vuoi sapere” mi disse accorgendosi della mia espressione confusa.
Non gli chiesi nulla.  Restammo per un attimo in silenzio, ma stranamente non mi sentivo per niente a disagio.
                “Ci siamo affezionati tutti a te, Em. Non ti sorprendere se vogliamo che tu sia felice” il suo sorriso mi scaldò il cuore. L’ultima cosa che mi immaginavo, venendo qui a Londra, era incontrare persone fantastiche come questi cinque ragazzi. Avevo l’impressione di essermi legata più a loro in questo poco tempo che a molte persone che avevo lasciato a Verona e conoscevo da tutta una vita. Forse perché semplicemente alcune cose devono essere così.
                “Magari è questo il posto che cercavo, quello a cui appartengo”
Zayn di fronte a me annuì del tutto convinto delle mie parole. “Non puoi più lasciarci, spezzerai il cuore di Liam” abbassai lo sguardo imbarazzata. Lui invece sembrava del tutto a suo agio con il suo sorriso stampato in volto e la malizia negli occhi. “Lo conosco da tanto, sai e anche se lui cerca di nasconderlo mi sono accorto di come parla di te”
                “Ti sbagli, Zayn” provai a controbattere, ma io stessa non ero convinta di ciò che dicevo. Liam Payne mi aveva mandato in confusione fin dai primi momenti. Mi aveva aiutata molto, mi aveva visto nei momenti peggiori, mi aveva fatto ridere. Semplicemente aveva contribuito a farmi sentire bene di nuovo, a volte solo con la sua presenza. Stavo combattendo contro me stessa per reprimere in un angolo del mio cervello il pensiero che magari, ipoteticamente parlando, Liam poteva potenzialmente piacermi.
Una chioma di capelli biondi catturò la mia attenzione. Quando la ragazza si voltò le mie intuizioni si rivelarono giuste, sfortunatamente. “Amber” e solo dopo mi resi conto di averlo detto a voce alta.
                “Oh, non pensarci! Si lasceranno , me lo sento” disse Zayn.
                “Cosa?! No, Amber è qui” dissi, tralasciando il fatto che aveva appena previsto un imminente rottura tra il suo migliore amico e la bionda che in quel momento si stava avvicinando a noi.
Attraversò il locale a falcate, le sue gambe snelle spuntavano fuori da un paio di shorts di jeans attirando lo sguardo di parecchi presenti. Le sue labbra si aprirono in un sorriso raggiante.
                “Salve ragazzi” ci salutò con entusiasmo. “Ho interrotto un appuntamento per caso?” chiese un secondo dopo facendomi l’occhiolino.
Io e Zayn ci guardammo trattenendo a stento una risata.
                “Ad essere sinceri.. si” rispose lui con espressione seria.
Abbassai lo sguardo, provando a nascondere un sorriso divertito. Amber guardò prima lui e poi me non sapendo bene cosa dire.
                “Allora buon proseguimento” e così dicendo sorrise e se ne andò.
Scoppiai a ridere, incapace di fermarmi. “Sei tremendo Malik, ingannare così una povera ragazza ingenua” lo rimproverai ironicamente.
                “L’ho fatto per te Em, un difetto di Amber è che è una gran pettegola”
                “Che cosa hai in mente Zayn Malik?” domandai improvvisamente preoccupata.
 
Guardai distrattamente l’orologio.
Sbuffai rallentando il passo mentre uscivo dalla metropolitana. Non potevo tornare all’appartamento senza interrompere il segretissimo appuntamento di Nicole, che non aveva voluto confidarmi con chi fosse.
Era stata tutto il pomeriggio a gironzolare per casa in preda all’ansia tentando di cucinare qualcosa di decente e fallendo miseramente quando bruciò tutto. Era perfino scoppiata a piangere, cosa che mi aveva lasciato letteralmente senza parole. “Deve essere tutto perfetto” mi aveva detto singhiozzando. Così le avevo detto di calmarsi, le avevo consigliato di farsi un bagno caldo e mentre lei si cambiava avevo preparato la cena mettendo alla prova le mie qualità di cuoca provetta. Non ero un fenomeno, ma di sicuro lei e il suo misterioso ragazzo non si sarebbero lamentati.
Ed ora mi stavo maledicendo in tutte le lingue che conoscevo per non aver pensato di portare con me il portatile, giusto per far passare il tempo.
Mi fermai davanti al portone del palazzo incerta se salire o lasciar perdere e cercare qualcos’altro da fare. Alzai gli occhi e feci una smorfia notando la luce accesa dell’appartamento.
                “Cosa stai facendo?”
Mi voltai sorridendo dopo aver riconosciuto all’istante la voce profonda di Liam. Mi stava guardando stranito. Chissà che aspetto avevo mentre sembravo una psicopatica su un qualunque marciapiede di Londra.
Si mise al mio fianco e a sua volta alzò lo sguardo, provando a capire che cosa stavo osservando.
Non riuscii a non ridere.
                “Quanto può durare un appuntamento?” domandai, sentendomi subito un idiota.
                “Sai credo di aver cambiato idea, non voglio più sapere cosa stai combinando” affermò convinto.
Mi voltai verso di lui, che ancora aveva gli occhi fissi verso l’alto. La luce dei lampioni gli illuminava il viso in modo a dir poco perfetto. Un brivido mi percorse la schiena e mi obbligai a guardare altrove.
                “Amber mi ha detto di averti vista” disse giocherellando con il mazzo di chiavi che aveva tirato fuori dalla tasca dei jeans incredibilmente stretti. “Con Zayn” borbottò subito dopo.
Pettegola. Cercai di non ridere. “Già, abbiamo preso un caffè insieme”
Non sembrava convinto. Gli scappò un piccolo sorriso. Cristo, perché doveva essere così dannatamente adorabile quando sorrideva? O semplicemente respirava? Ero ridicola.
                “Perché te ne stai qui a fissare il tuo appartamento?” domandò cambiando discorso.
                “Avevi detto di non voler sapere”
                “Ci ho ripensato”
                “Cambi idea troppe volte, Payne” la sua risata riempì il silenzio di quella sera. “Nicole ha un appuntamento, e la casa è off limits” spiegai brevemente.
                “Sei di nuovo senza casa, piccola Em, è un vizio allora!”
Gli diedi una gomitata fingendomi offesa nonostante non riuscissi a smettere di sorridere come un’ebete. Solo Nicole mi chiamava in quel modo.
                “Vieni, puoi farmi compagnia” disse incamminandosi sul marciapiede.
Lo seguii senza nemmeno chiedermi dove stavamo andando.
 
Davanti a me si materializzò una birra. La terza ad essere sinceri.
Guardai Liam.
                “Davvero credi sia una buona idea?” chiesi. “Stai cercando di ubriacarmi, Liam Payne?”
Scoppiò a ridere, ed io con lui.
Il locale era pieno di gente e tutti sembravano divertirsi.
Bevvi un lungo sorso di birra e mi rilassai sulla sedia appoggiandomi allo schienale. Sorrisi senza saper bene il motivo e continuando ad osservarlo. Mi piaci da impazzire, pensai. E tutte quelle sensazioni e pensieri che avevo provato a nascondere e a reprimere improvvisamente furono liberi di agire indisturbati.
Mi alzai e mi misi di fronte a lui, la mano tesa in avanti. Mi guardò incuriosito. “Dai, andiamo a ballare” dissi e vedendo che non si muoveva gli presi entrambe le mani e lo trascinai in mezzo alla gente che si muoveva a tempo.
                “Non sono un gran ballerino” disse tra la musica alta e le persone che ci spingevano da una parte all’altra.
Feci spallucce e sorrisi. “Non mi interessa! Devi solo ondeggiare da un piede all’altro”
E così fece nonostante sembrasse un pezzo di legno. Mi prese la mano e mi fece fare un giro su me stessa. Sorrisi e rabbrividii sentendo le sue mani poggiarsi delicatamente sui miei fianchi. Intrecciai le mani dietro il suo collo giocherellando con i suoi capelli.
Sulle sue labbra spuntò un sorriso disarmante che mi tolse il fiato. Liam scosse la testa.
                “Cosa c’è?” domandai incuriosita.
                “Sembra un appuntamento” mi sussurrò in un orecchio. “Un gran peccato che non lo sia” continuò poi fissandomi negli occhi.
Persi un battito non volendo mettere fine per nessun motivo al contatto con i suoi occhi. il suo viso si avvicinò pericolosamente al mio. I nostri nasi si sfiorarono. I nostri respiri si mescolarono.
                “Già, un gran peccato” mormorai prima che Liam racchiudesse le mie labbra in un bacio.
Liam Payne possedeva le labbra più morbide e vellutate che avessi mai baciato. Sentii la sua mano tra i miei capelli.  Mi strinsi di più a lui approfondendo ulteriormente quel bacio.
In un attimo avevo dimenticato come mi chiamavo, dov’ero, che giorno era e cosa stavo facendo.
Mi sentii mancare quando si allontanò. Morsi il labbro inferiore sentendo i suoi occhi su di me.
Se questo fosse un appuntamento, sarebbe certamente il migliore di tutta la mia vita. 






#v zone
eccola qui la svolta! 
altra notiziona bomba.. ho preso la teoria della PATENTE woohoo
quindi quale modo migliore di festeggiare se non postare il nuovo capitolo (?)
mi sento molto ispirata in questi giorni, saranno le vacanze o il fatto che ascoltare in sottofondo
l'ultimo album dei Maroon5 rende tutto più piacevole :)
beh fatemi sapere come al solito cosa ne pensate

adios bitches ♥









 

   
 
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