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Autore: Psychedelic Mushroom    03/07/2012    3 recensioni
Il nostro rapporto è così.
Il nostro rapporto è bello.
Il nostro rapporto è diverso.
Diverso dagli altri e diverso dall'ordinario.
Un rapporto da amici.
Veri amici.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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       AMICI

       (NOI)  



Ho sempre desiderato un rapporto così.
Un rapporto bello.
Un rapporto diverso.
Diverso dagli altri, diverso dall'ordinario.
Un rapporto da amici.
Veri amici.


                                                      ***


Ma che cazzo è la terza volta da questa mattina che mi faccio male!
1) Prima a casa mi sono bruciata con la piastra;
2) Poi ho bevuto il latte ed era bollente quindi me lo sono rovesciato quasi tutto addosso;
3) Adesso mi sono tagliata con questo cazzo di quaderno.
Non è normale!
Ho avuto molte giornate "no" ma questa fa proprio schifo.
Fuori piove a dirotto e io sono chiusa qui dentro contro la mia volontà e con un dito sanguinante!
Un vaffanculo ogni tanto ci vuole, quindi: VAFFANCULO!
Comunque sia, io sono Maddy Hermann e ho 16 anni. Studio in una scuola in cui non capisco bene quello che fanno, ma mi sembra tipo roba di chimica o cose così. Non so nemmeno come si chiama questa scuola perchè, sinceramente, poco mi importa.
Ho i capelli molto lungi e lisci, di natura biondi però li tingo tipo di due, tre colori. Di solito di faccio qualche ciocca verde, un'altra grigia e il resto lo lascio al naturale. Molte vorrebbero avere i capelli chiari come i miei quindi io preferisco farglieli vedere.
Non sono una snob o un'oca come quasi sicuramente state pensando, io semplicemente credo in me stessa, soprattutto nelle mie capacità, anche se a questo mondo le capacità servono a poco ormai!
Comunque tornando all'aspetto fisico: ho gli occhi tipo grigi, ma a volte diventano marroni. Che scherzi che fa la natura!
Sono magra e non molto alta, ma questa mia particolarità non mi piace, quindi metto sempre degli anfibi che mi rendano almeno di un paio di centimetri più alta.
Una cosa che davvero non sopporto di me, oltre l'altezza, sono le mie labbra: sono così chiare! Preferirei averle un pò più rosse.
Bhè alla fine non è che sia così brutta, però, tutti noi odiamo qualcosa del nostro corpo.
Caratterialmente sono una ragazza abbastanza estroversa, a volte un pò troppo forse. Sono solare e parlo con tutti o almeno con chi mi sta simpatico. Non prenderei mai, però, l'iniziativa di parlare con qualcuno che a pelle non mi sta simpatico.
Tornando alla questione del dito sanguinante, devo prendere un fazzoletto per pulirmelo.
Apro la borsa e comincio a cercarlo fra il libri e nelle varie tasche, ma non lo trovo.
Com'è possibile? Quando non mi servono ce li ho sempre davanti e adesso?! Bhà, che schifo di mondo!
Guardo verso la cattedra e vedo che c'è il prof di matematica. Quello è mezzo sordo, come cazzo glie lo dico che voglio andare in bagno?
Vabbè, forza e coraggio!
- Prof, posso andare in bagno? - nessuna risposta e nessuno sguardo rivolto verso di me. - Prof?... PROF!!! - lui si gira e mi guarda quasi arrabbiato.
- Perchè urli Hermann? -
- Perchè lei non mi sen... -
- Perchè stai bisbigliando? - ma che dice sto deficente? Stavo parlando normalmente!
- PROF IO DOVREI ANDARE IN BAGNO - alzo un pò la voce così almeno mi sente.
- Vabbè vai - mi alzo e corro fuori.
Fa un cazzo di freddo in questi corridoi. Di termosifoni accesi non ce ne sono mai, ovviamente!
Mi avvio verso il bagno, ma prima di entrare vedo un mio amico: Niko.
Lui mi saluta e mi chiede che cosa mi sia successo al dito, dopo le varie spiegazioni apro la porta e corro verso la fontana.
Sciacquo bene il piccolo taglio. Mi brucia un pò ma non ci faccio molto caso.
Ci soffio sopra e aspetto che il sangue si fermi.
Ah, bene... mi ero solo scordata che l'acqua di questi bagni viene direttamente dalle fognature. Magari il dito mi prende pure infezione!
Sbuffo e mi giro per andarmene guardandomi attentamente il dito.
Puntualmente, come è ovvio che sia in una giornata di merda, mi sconto con qualcuno.
Alzo lo sguardo e vedo un tipo che non ho mai visto in questa scuola.
Un tipo strano, alto e per questo già lo odio, cresta nera abbastanza alta con un ciuffo biondo platino. Occhi nocciola e pelle non troppo scura.
Ma dove l'ho visto sto tipo?
Mi sembra di conoscerlo.
- Scusa - dico tirandomi leggermente indietro.
- Tranquilla - mi sorride e mi passa accanto.
Cavolo! Sono sempre più convinta di conoscerlo.
Aspetta! Questo è il bagno delle ragazze che ci fa lui qui dentro?
Mi giro e lo vedo seduto sul davanzale della finestra.
- Cosa c'è? - che figura di merda!
Ma perchè succedono tutte a me?!
- Niente è che tu... cioè... sei... io... mi sembrava di... -
- Conoscermi? -
- Ehm, sì... ma magari mi sbaglio -
- Forse no... mai setito parlare dei Wild&Dity? - lampo di genio!
- Ah sì... sei il ballerino - annuisce. - che ci fai a Loitsche? -
- Sto qui per studiare... come te -
- Ma tu sei famoso a che ti serve? - fa un sorriso sghembo.
- Dillo a mia mamma questo - bene.
Che tipo strano!
Cioè lui è un ballerino di una crew hip hop che già da qualche anno sta spaccando un pò dappertutto e si fa costringere dalla mamma ad andare a scula? E, soprattutto, a venire in un posto abitato da quattro cani?
- Vabbè... io comunque sono Maddy -
- Tom - annuisco e faccio per andarmene quando sento la sua voce bloccarmi.
- Aspetta... sai dirmi dove prende il cellulare? - mi volto e vado verso di lui annuendo ancora.
- Da qua - allungo la mano per farmi dare il cellulare e lui mi guarda un pò stranito. - Tranquillo non te lo rubo - sospira e mi lascia il cellulare in mano.
Mi avvicino ad una porta e la apro.
- Me lo butti nel cesso? - chiede ridendo.
- No, ma qui sopra di solito prende - metto i piedi sulla tazza e aspetto che prenda. - Io avrei una domanda da farti -
- Mh? -
- Che ci fai nel bagno delle ragazze? Vuoi rimorchiare? -
- Anche... però non ci vengo principalmente per quello... non mi piace stare in classe e così me ne vengo qua... nessuno cerca un ragazzo nel bagno delle ragazze -
- Giusto... ottima osservazione... comunque intanto il telefono ha preso 3 tacche... penso che ce la fai a chiamare - lo vedo comparire da dietro la porta.
Ci contorciamo e in qualche modo, per non far perdere tacche al cellulare, cambiamo di posto.
- Chi chiami? -
- Mio fratello... sta in Italia adesso - chissà quanti anni ha.
- Quanti anni ha? - storda che non sei altro! Perchè glie lo hai chiesto?
- 17... siamo gemelli -
- Ok... e tu stai qui e lui in Italia? -
- Lui sta lì con papà e io qui... solo come un cane - dice distrattamente mentre compone il numero.
- Abiti da solo? - gli chiedo sedendomi su quel poco di spazio che non è occupato da lui.
- Per il momento no... sto col mio menager che ha una casa qui lui controlla ogni mia mossa... quando avrò 18 anni me ne fregherò della scuola, del dover dipendere da qualcuno e mi dedicherò solo al ballo - sembra non vedere l'ora che arrivi quel momento.
- Vabbè io devo tornare in classe - mi alzo, ma mi blocca di nuovo.
- Aspetta... tu in che classe sei? -
- Perchè lo vuoi sapere? -
- Perchè mi sembri simpatica -
- E con questo vuoi dirmi che ti piacerebbe uscire con me? -
- Bene... simpatica, carina e un pò presuntuosa -
- Non sono presuntuosa e poi non ti ho chiesto di dirmi se sono carina o meno perchè non mi importa di quello che pensi di me - dico con susperiorità.
- Sai quando dico che sei carina non lo dico per rimorchiarti perchè io per rimorchiare ho altri metodi -
- Oh.. bhè allora non mi preoccupo -
- Dai in che classe sei? -
- 3D.. tu? -
- 3H -
- Non avevi detto di avere 17 anni? -
- Bocciato - risponde sospirando.
- Ah... vabbè io vado... ci si vede in giro -
- Ciao -
Esco dal bagno e torno in classe a passo spedito.
Certo che in giro ci sono persone strane!
Vabbè meglio concentrarsi e cercare di capire qualcosa di questa materia.


                                                                                  *3 anni dopo*

- Ma allora sei tu che mi consumi le lamette, STRONZA! - non fateci caso alla delicatezza di Tom.
- Tom dai non fare il bambino e chiudi la porta che fa freddo - chiude la porta e si siede sul bordo della vasca.
Mi guarda un pò incazzato.
- Che c'è? - chiedo alzando una gamba facendola fuoriuscire dall'acqua.
Mi ci passo la lametta lentamente cercando di non tagliarmi.
- Ma perchè non sei come le altre ragazze?! - si lamenta.
Una cosa che ho imparato di Tom in questi 3 anni è che è un ragazzo indipendente, serio quando c'è bisogno di esserlo e molto altruista, ma si lamenta in continuazione.
Avete presente un bambino a cui vengono negate le caramelle o i giochi? Ecco, Tom è proprio così!
- Lo so, sono speciale e ho un posto riservato nel cuore del puttaniere più conosciuto di Berlino -  dico teatralmente.
- Io volevo solo dire che non conosco una ragazza che si faccia i peli sulle gambe con le lamette... con le MIE lamette - io scoppio a ridere, ma lui è serio.
- Dai Kaulitz... che sarà mai... una in più una in meno - mi rendo conto da sola che in questi anni le sue lamette le ho praticamente consumate tutte io, ma non lo ammetterò mai!
- Sì come no! E io che pensavo le usasse Bill... fra un pò mi facevi dare la colpa a lui, deficente - sbuffa e si alza.
Si mette davanti allo specchio e si guarda.
- Guarda Kaulitz di prima mattina sei di una bellezza folgorante - dico ironicamente.
In fondo non è brutto però diciamo che nel pomeriggio migliora.
Mi fa un sorrisino antipatico e poi apre l'acqua per sciacquarsi il viso.
Dopo essersi asciugato la faccia esce dicendomi di muovermi ad uscire dalla vasca perchè Bill deve farsi la doccia.
Ovviamente a me non importa di quello che vogliono loro e resto nell'acqua quanto mi pare.
Forse vi importa sapere come siamo arrivati qui.
Se vi interessa ve lo dico subito.
Dopo quel giorno a scuola, Tom lo vedevo tipo tutti i giorni nell'atrio, ma non ci parlavamo. Un giorno ci incontrammo al parco e ci mettemmo a parlare. Scoprimmo di avere tante cose in comune e facemmo amicizia.
Come aveva detto Tom quel giorno, allo scoccare dei suoi 18 anni ha smesso di andare a scuola e si è dedicato completamente alla sua passione che poi è quello che lo fa vivere indipendentemente in una mega villa.
Diciamo che in questa casa non ci vive da solo. A suo carico viviamo anche io e Bill.
Bill l'ho conosciuto due anni fa. Diventammo amici quasi subito. Appena ci incontrammo ci stavamo un pò sulle palle entrambi, ma credo sia colpa sua. Era geloso perchè Tom passava molto tempo con me. Poi abbiamo trovato un nostro equilibrio e adesso ci vogliamo bene e viviamo come due ottimi coinquilini. Lui lavora come barman in uno dei locali più importanti nel centro di Berlino e non nego che la sua professione la continua spesso anche qui a casa.
Di solito durante quelle sere di festa, so a che ora iniziamo, ma non ricordo mai quando finiamo!
Tornando alla questione di Tom, lui continua a fare hip hop con i Wild&Dirty. Durante i periodi di pausa con la crew, Tom si dedica ai ragazzi che vorrebbero imparare a ballare. Questo lo fa insieme a Nora, l'unica ragazza dei Wild&Dirty.
Nora è anche la ragazza di Bill da qualche mese, saranno 6 o 7.
Lei è molto carina. Ha i capelli neri, lunghi e lisci come spaghetti perennemente legati in una coda alta, un fisico che anche io invidio ed è bassina. Comunque il suo fisico si adatta a quello che fa nella vita. Ha gli occhi verde smeraldo e la bocca rossa, beata lei!
Nora e Bill sono davvero bellissimi insieme e anche se non stanno da una vita insieme si amano da impazzire, questo si capisce dal fatto che passano la maggior parte del giorno al telefono e quando sono insieme si tengono sempre per mano. Bill ha gli occhi a cuore tutto il giorno e, stranamente, ogni cosa può essere un riferimento a lei.
E' una bella cosa che sia inamorato, ma diventa insopportabile a volte quindi io e Tom ci chiudiamo in una camera e non usciamo nemmeno per andare in bagno. Può sembrare assurdo, ma se ti becca Bill, sei fragato.
Cos'altro potrei dirvi? Ah, ci sono due persone che non ho nominato ancora: Georg e Gustav.
Li ho conosciuti solo l'anno scorso perchè vivevano a Magdeburgo.
Sono dei tipi strani, soprattutto Gustav. Ci sono giorni in cui ti parla in cantinuazione e giorni in cui se ne sta in disparte, però, è un bel tipo e mi sta simpatico.
Io e Georg siamo come fratelli. Mi fa ridere e poi non si crea problemi per niente, per lui tutto può risolversi facilmente. Diciamo che con Georg vale molto il detto: a tutto c'è rimedio, tranne alla morte.
Il rapporto con Tom è davvero indefinibile. Ci vogliamo molto bene e ci prendiamo a parolacce tutto il giorno. Non abbiamo litigato nemmeno una volta. Per litigare intendo un litigio di quelli che non ti parli per giorni interi. Credo di odiarlo e di volergli bene contemporaneamente. Penso che, però, quel giorno al parco abbia cambiato del tutto il corso della mia vita. Se non avessi conosciuto più a fondo Tom, adesso sarei ancora a Loitsche con i miei genitori, probabilmente.
Davvero Tom è una parte importante di me. Ormai è diventato fondamentale e non rinuncerei a lui per niente al mondo.
Se vi devo dire qualcosa di me vi dico solo che la mia vita gira intorno a questi ragazzi. Passo la maggior parte del tempo con loro tranne quando vado a lavorare per un'agenzia di viaggio.
Se vi devo raccontare altro vi posso dire che non abito più con i miei genitori da 2 anni. Io e Tom, cioè più lui che io, abbiamo speso tanti di quei soldi per acquistare questa villa che ad oggi non li abbiamo ancora recuperati, credo. Però lui fa un lavoro che gli permette il lusso che si gode e io non dipedo proprio da lui perchè comunque ho un lavoro stabile, ma mi piace fargli spendere i soldi per cavolate. Lo so, posso sembrare molto superficiale, ma non è così perchè ci dedichiamo anche alla beneficenza. Semplicemente i soldi che facciamo io, Tom e Bill, li spedndiamo al meglio.
Credo di avervi raccontato tutto quindi adesso tornerei un attimo a quello che stavo facendo prima.
Dicevo, esco dal bagno con un asciugamano intorno al corpo e vado nella mia camera.
Fra le urla di Tom che dice di muovermi perchè dobbiamo uscire, mi vesto e scendo a fare colazione.
Sul tavolo vedo un dolce al cioccolato.
Wow! Che bella sorpresa di prima mattina!
Ne prendo un'enorme fetta e comincio a mangiarla ad enormi cucchiaiate.
- Ti piace? - mi chiede Bill sorridente.
- Buonissimo - ne prendo un altro pò e lo mangio.
- Sono felice che ti piaccia... l'ho preparato io con le mie manine - a questa strana affermazione, sputo tutto quello che avevo in bocca nel piatto.
-Dio Bill vuoi uccidermi?! - prendo un fazzoletto e mi pulisco le labbra.
- No, perchè non avete fiducia in me? Ti piaceva - piagucola e io lo guardo allibita.
Bill ha sempre fatto pena ai fornelli, ma devo ammettere che questo dolce gli è riuscito. L'ho sputato per la sorpresa, perchè non immaginavo che potesse averlo fatto lui.
- Bill io quel coso non lo mangio più, ma sai perchè? Perchè sennò ingrasso e... e non sta bene -
- Bugiarda non te ne sei mai fregata di ingrassare... ti odio - mette il broncio e comincia a bere il su succo di frutta.
- TOM... COGLIONE SE NON SCENDI ADESSO TI SPACCO LA FACCIA - Bill non lo calcolo più, tanto fra 5 minuti gli è già passato tutto.
- Idiota che ti urli?! - Tom scende le scale e si siede accanto a me.
- Volevo solo avvisarti che sono pronta per uscire e tu che mi mettevi fretta devi ancora metterti i pantaloni... ma tanto che posso pretendere da te! E' già tanto che porti le mutande - mi da uno schiaffo sul braccio e borbotta qualcosa, ma non lo ascolto.
Prende una fetta di dolce e ne mangia un pò.
Mentre lo sta masticando gli dico che lo ha preparato Bill e quel pezzo di torta come è antrato nella bocca di Tom, ne esce anche.
- Bill ma che ti salta in mente? Sei scemo... il dolce ti è venuto abbastanza bene, ma non farlo mai più perchè ci tengo a questa casa... non vorrei che prendesse fuoco! -
- Sì, fate i deficenti voi! - Bill sbuffa e si alza per sedersi sul divano.
- Allora, dove dobbiamo andare oggi? - chiedo a Tom.
- Dobbiamo andare a prendere Nora per lasciarla a scuola... poi andiamo a prendere Gustav all'aeroporto -
- Aspetta... perchè? -
- Perchè va a vivere a casa di Georg... non lo ricordi? Te l'ho detto l'altra sera alla festa! -
- Rincoglionito tu lo sai benissimo che non ero molto lucida e le cose importanti non me le devi dire quando sono ubriaca - Tom e Bill ridono e io sbuffo per la loro stupidità.
Ma non è colpa mia se quando bevo un pò di più non ci capisco niente!
Comunque sia, dopo tutte le cose che si dovevano fare, usciamo e facciamo quello che ci spetta.
Passiamo a prendere Nora e la portiamo alla scuola di ballo. Ovviamonte ci saranno volute un paio d'ore prima che scendesse dall'auto visto che si era appiccicata a Bill. Probabilmente era cosparsa di colla visto che non si staccavano più!
Dopo passiamo a prendere Gustav e lo portiamo da Georg che abita poco lontano da noi.
Passiamo un'oretta a casa sua e dopo torniamo a casa.
Di sera decidiamo di andare in un locale per passare una bella serata tutti insieme.
Verso le 02:00 torniamo a casa, ma stavolta solo io e Tom perchè Bill è andato via con Nora.
- Che facciamo? - mi chiede Tom entrando in bagno.
- Per il momento prendimi le salviette per struccarmi e poi vai in camera tua e accendi la tv -
- Agli ordini Her Kommandant - rido e lui fa quello che gli ho detto.
Faccio tutto quello che devo fare cioè struccarmi, lavarmi un pò e mettermi il pigiama e poi vado in camera di Tom.
- Finalmente... stavo quasi pensando che ti avessero rapita gli alieni... anzi quasi ci speravo! -
- Ah ah ah... Kaulitz quando ti ci metti sai essere molto divertente - dico ironicamente e mi tuffo nel letto accanto a lui.
- Lo so -
Guardiamo un film e litighiamo per le coperte. Vorrei precisare che questa battaglia delle coperte la vinco sempre io quando dormiamo insieme.
Congelati Kaulitz!
Ok, dopo il film ci alziamo e andiamo in cucina.
Anche se è una cosa contro ogni logica e pudore personale, prendiamo la torta di Bill e la mangiamo tutta.
- Andiamo a dormire? -
- Sì, però muoviamoci altrimenti mi addormento per le scale - ridiamo e saliamo al piano superiore velocemente.
Io mi dirigo in camera mia e lui nella sua.
Mentre sto entrando mi blocca.
- Troia... ti voglio bene - mi giro verso di lui e gli sorrido.
- Anche io... viscido verme - mi sorride anche lui e ci chiudiamo nelle nostre stanze.


                                                    ***


Il nostro rapporto è così.
Il nostro rapporto è bello.
Il nostro rapporto è diverso.
Diverso dagli altri e diverso dall'ordinario.
Un rapporto da amici.
Veri amici.



 

         Fine





 

  
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