Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: SalazarSerpeverde    03/07/2012    7 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo - Incredibile pensare che le professoresse abbiano degli amici che hanno a che fare con Claudio
 
Io: “Uffa, che palle ‘sta televisione, tutti programmi istruttivi.”
Autore: “COSA? E TI LAMENTI?”
Io: “Si perch... ehi, questa serie televisiva non l’ho mai vista.”
Autore: “Come si chiama?”
Io: “La scuola secondo Giovanni (e lo scrittore).”
Autore: “MMMMH, mi suona familiare, di che parla?”
Io: “Vediamo... parla di un ragazzo di nome Giovanni che prende  sempre ottimi voti a scuola e si comporta bene ma lo scrittore della sua vita è un rompipalle che lo mette sempre nei guai. Uao, sembra la mia vita.”
Autore: “Ma vaffanculo.”
Io: “Ok, ciao.”
DOPO 2 GIORNI, A CITTÀ DI FANCULO
Io: “Uao, Autore, qui è tutto bellissimo. Per non parlare del cibo. Però non sono molto gentili. Prima ad esempio c’era uno che mi mandava a Quel Paese, però non mi ha voluto dire qual era il paese di cui parlava.”
Autore: “Ma va a farti fottere.”
Io: “Dove si trova? Sulla cartina non c’è.”
Autore: “OVVIO! Prima perché era un’offesa, non un invito in città. Secondo, perché stai usando la fottuta cartina dei cereali Ococ Spop.”
Io: “Ehi silenzio, così la scimmietta dei cereali si offende.”
Autore: “Ma schiatta.”
Io: “Ci proverò, ma mi servono quattro bottiglie da due litri di OCA OLA.”
Autore: “Ma non prendere tutto ciò che dico per oro colato.”
Io: “Uao, sembri sbrodolina, ti è colato dell’oro sulla maglia.”
Autore: “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! PIANTALA!”
Io: “Ok, ops... ho finito i semi!”
BANG *Autore si spara*
Autore: “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH, è a pallini! Che dolore, la testa!”
Io: “EHI! Chi ti ha detto di prendere la mia pistola a pallini comprata in una bancarella in nero sotto casa mia e spararti?”
Autore: “Me l’ha detto la scimmietta degli Ococ Spop.”
Io: “Ah, ok. Lode alla scimmietta, lode alla scimmietta.”
Autore (pensiero): “Che idiota... un momento, anche se è a pallini la pistola, negli occhi un proiettile potrebbe davvero ucciderlo. Ci penserò *risata malvagia* ”
DIN DON
Io: “Chi è?”
Prof. Pitagora: “Sono la prof. Pitagora insieme ad altri professori.”
Io: “Cosa? Noooooooooooooooooooooo, non vi aprirò mai! Nemmeno se un serpente mi MORDEREBBE e voi AVRETE l’antidoto in tasca.”
Prof. Pitagora: “Un secondo, ho detto prof. Pitagora e altri professori? Volevo dire che sono la scimmietta Ococ Spop e la sua allegra compagnia.”
Io: “Che bello, vi apro subito.”
CREEEK (SI APRE LA PORTA)
Io: “Ehi, ciao Ococ Spop. Mamma mia quanto sei invecchiato. Sembri quella tr*** cogli*** stro*** bastar** della mia professoressa di Algebratica. E tu, Rinocerontino Coglionicino, sembri diventato donna e sembri quel rifatto del mio professore di Italianese.”
Prof. Pitagora: “Infatti siamo noi, quindi se hai finito di offenderci, passiamo oltre.”
Io: “NOOOOOOOOOOOOOO, che schifo. Ma perché siete qui?”
Prof. Pitagora: “Forse ti farà piacere sapere che io e la prof. Strabb... cioè, IL prof. Strabbubbulo, siamo amici di tua madre da prima che tu eri un semplice spermatozoo.”
Io: “No, veramente non mi fa piacere, quindi adesso fuori da casa mia. La mamma ha detto che in fondo in fondo vi odia e che non vi vuole più vedere per tutta la sua vita perché siete degli inetti coglioni che non sanno e non fanno ridere e si credono belli solo perché si truccano un po’ ma il trucco non fa miracoli su un trans e una 187enne.”
Prof. Pitagora: “Davvero pensa questo di noi? Allora resterò qui ferma ad aspettarla per dirgliene quattro.”
Io: “No, scherzavo. In realtà vi ha sempre amati e dice sempre come è bello stare con loro perché mi sento a mio agio. Le adoro con tutto il cuore. Ora andate.”
Prof. Pitagora: “Allora rimango lo stesso perché devo ringraziarla per quello che pensa di noi.”
Io (pensiero): “Non c’è modo di liberarsi di ‘sti due.”
DOPO MEZZ’ORA
Io: “Mia madre ritarda, sarebbe meglio che voi andiate sull’autostrada ad aspettarla.”
Prof. Pitagora: “Ma no che dici.”
Io: “Ho detto: sarebbe meglio che voi andiate sull’autostrada...”
Prof. Pitagora: “Ci sento, non mi sono ancora rincoglionita.”
Io: “HA! Guardandola non l’avrei mai detto.”
Prof. Pitagora: “Bene, che ne dici di scaldare l’atmosfera con una piccola interrogazione di recupero?”
Io: “Che ne dite invece, di scaldare l’atmosfera gettandovi nel caminetto?”
 
Autore: “No fermo, con tutta la plastica nel corpo del prof. Strabbubbulo, il buco dell’ozono si allargherà più di quanto tu ti allarghi con i professori.”
Io: “Non mi allargo con i professori. Io sono educato.”
IL GIORNO PRIMA
Prof. Pitagora: “Hai portato i compiti Claudio?”
Io: “C’erano dei compiti?”
Prof. Pitagora: “Certo, fa vedere il diario!”
Io: “Esiste un diario?”
Prof. Pitagora: “Certo, dove lo scrivi l’assegno, sul quaderno?”
Io: “Esiste un quaderno? Ma cosa sono tutte queste novità tutte insieme?”
Prof. Pitagora: “Dovrai pur avere qualcosa in quella cartella.”
Io: “NAH! Quella l’ho fregata ad un 6enne l’altro giorno.”
 
Autore: “Ecco spiegato perché hai la cartella dei Gormiti. A proposito, solo tu sei tanto idiota da dire 6enne.”
FINE FLASHBACK
Io: “AH! Stupidi flashback che contraddicono sempre ciò che dico.”
Autore: “ Già, io li mando in onda.”
Io: “Ti ho mai detto che ti odio?”
Autore: “Si, e con questa fanno 1730. Uao, una media di 13 volte al giorno.”
 
FINALMENTE (E LO DICO COL CUORE) LA PORTA SI APRE
Mamma: “Ciao Coglione, sono a cas... ehi, ma chi sono queste due?”
Prof. Strabbubbulo: “Veramente io sarei maschio.”
Io: “Ma come? Non sono tuoi amici d’infanzia?”
Mamma: “Non li ho mai visti in vita mia.”
Prof. Pitagora: “Ops, abbiamo sbagliato casa. Non è lei la nostra amica d’infanzia.”
Io: “Io passo due ore di merda sentendo le vostre noiose voci nelle orecchie e viene fuori che avete sbagliato casa?”
 
Autore: “Non dovrei dirtelo, però ora non siamo a scuola, puoi anche PRENDERLE a calci nel sedere.”
Prof. Strabbubbulo: “Vi ho già detto che sono un uomo. Non dire PRENDERLE.”
Autore: “Mamma mia, come sei pignolo.”
Io: “Allora andrete d’amore e d’accordo.”
Prof. Strabbubbulo: “SI, VIENI QUI BEL MASCHIONE!”
Autore: “Ma vai via, lattina di plastica!”
Oca Ola: "Accidenti, io pensavo che fosse amore vero."
Autore: "Non sono innamorato ne di un rifatto cronico ne di una lattina di un prodotto ovviamente NON copiato da una famosa marca di bibite famosa in tutto il mondo."
Prof. Strabbublulo: "Allora vedremo come la metterai quando ti farò ingelosire limonando con la lattina di Oca Ola."
Autore: "Si certo."

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: SalazarSerpeverde