Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Perla_Nera    03/07/2012    2 recensioni
Dal Prologo:
Sorrisi. Ma non era un sorriso come un altro. Era un sorriso amaro intriso di malinconia e piacere. Erano i ricordi a procurarmelo. Era la mia mente che assaporava nuovamente con i pensieri gli attimi vissuti due estati prima.
I miei occhi lucidi parteciparono a quel sorriso nostalgico che aveva il mio viso mentre la brezza del mattino prese a muovere le ciocche dei mie capelli nel vento.
Non era una domenica come altre. Sapevo cosa sarebbe accaduto quella mattina. Un gufo mi aveva avvertito qualche giorno prima.
Una carta bianca e costosa riportava in oro semplici parole:
"So che sei a conoscenza di ciò che sta per accadere nella mia vita.
Ma voglio comunque dirtelo di persona.
Verremo domenica, 10 giugno.
Draco"
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Missioneimpossibile

Cap 1° - Missione impossibile (ieri)

.

.

E’ il mio giorno libero. Non è affatto giusto.

Mi hanno avvisato dall’ufficio che hanno bisogno di parlarmi di un lavoro urgente ed estremamente importante. Non mi hanno dato dettagli per paura che i gufi possano essere rintracciati. Quando ho ricevuto il messaggio ero intenta a farmi un bagno profumato alla vaniglia, rilassarmi tra la schiuma e le bolle. Avrei poi fatto visita a Luna, spendendo la mattina con lei. Il pomeriggio era dedicato invece ad un buon libro in compagnia di Grattastinchi e la sera tutti a bere burrobirra insieme ad Harry e Ginny.
Ma ovviamente le cose non dovevano andare in questo modo. Mi ritrovo quindi al quarto piano del Ministero della Magia, all’Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale dove lavoro, pronta ad ascoltare Kurt Halliween, il mio capo, parlarmi di un importante lavoro, durante il mio giorno libero settimanale. Meglio di così?!?

Entro con la grazia di un elefante, mostrando a tutti il mio entusiasmo per la cosa e mi dirigo subito su una delle sedie che circondavano il lungo tavolo ovale dell’ufficio di Kurt.
- Signorina Granger. Grazie per essere qui. – mi dice comprendendo il mio stato d’animo da festa.
Abbozzo un sorriso ironico e mi do uno sguardo in giro. Oltre me e Kurt sono presenti la sua segretaria, due dirigenti degli uffici del quarto piano e sorprendentemente mi accorgo della presenza del vicepresidente del Corpo Magico Speciale, dedicato alle missioni più difficili e losche del nostro mondo.
Kurt si accorge del mio sguardo curioso e non esita a parlare spiegandomi finalmente il motivo per cui mi trovo qui.
- Bene, Granger ti presento Marcus Bluespot , penso tu sappia già chi è.
- Si, certo. – rispondo facendo cenno con il capo all’uomo alto e moro che sottostà al ruolo di vicepresidente del CMS.
- E’ qui per chiederci aiuto. Il ministero ha  un problema con dei traffici illegali di piante magiche con i babbani. Si pensa che in Italia, il ministro Basilio Pennaspina sia immischiato in questa faccenda.
- E noi della cooperazione cosa centriamo? – chiedo scettica. Solitamente i nostri casi riguardano la burocrazia degli scambi commerciali, riunioni noiose sulle idee contrastanti dei vari ministri nel mondo, proposte di pace, tregua e cose del genere tra nazioni in scontro.
- Abbiamo bisogno di un valido elemento della cooperazione che collabori per venire a capo di questa faccenda. Noi agiamo, voi ragionate. Vogliamo la mente della missione. – interrompe Bluespot.
- Quando Marcus mi ha messo a conoscenza della cosa ho pensato immediatamente a te Granger. Credo che nessuno meglio di te possa adempiere a questo lavoro. Ovviamente avrai una promozione nel caso accettassi.

Il mio cervello cominciò a produrre idee contrastanti in pochissimi secondi. Accetto? Non accetto? Ce la farò? Sarò in grado? Deluderò loro o me stessa? I pensieri si scontrano come nella peggiore e scorretta partita di Quidditch mai vista. Certo sarebbe un’esperienza nuova e importante, che potrebbe comportarmi anche una promozione. Poi tutta questa faccenda mi sa tanto di avventura e io di avventure ne ho vissute in passato. La guerra è stata l’avventura più grande, pericolosa, dolorosa della mia vita. Non mi farei di certo fermare  da uno spacciatore italiano.
- Beh… accetto, certo!
Lo sguardo di Kurt si illumina felice. E’ entusiasta di mostrare alla CMS quella che definisce la migliore dei suoi uffici, cioè io.
- Fantastico!!! Marcus ti spiegherà immediatamente di cosa si tratta. – esclama contento come un bambino in una piscina di cioccolata alla parola “fantastico”, passando poi all’essere serio nella conclusione.
Kurt si volta verso Amber, la segretaria, e gli altri due componenti della compagnia, incitandoli con un cenno a lasciare l’ufficio. In fila, composti, escono lasciando che la porta si richiuda da sola. Restiamo solo noi tre e questo è forse di incipit a Marcus che inizia a illustrare la faccenda.

- Il soggetto si trova in Italia, precisamente nella località del lago di Como, dove possiede e vive abitualmente in una villa . Una soffiata ci dice che gli scambi avvengono proprio lì. Partirai la settimana prossima Granger insieme ad uno dei nostri migliori agenti. Fingerete di essere turisti, la vostra copertura dovrà rimanere intatta. Niente uso della magia quindi, se non in caso di estremo pericolo. Non tornerete fin quando non avrete scoperto qualcosa. Farete rapporto solo di persona, niente gufi. Manderemo qualcuno per assicurarci che la cosa proceda e lascerete a lui le novità del caso.
Marcus smonta la sua postura plastica, mantenuta durante tutto il discorso, avvicinandosi al tavolo per passarmi un fascicolo ricco di informazioni. Do uno sguardo veloce. Ci sono foto, pile di fogli scritti e che continuano a scriversi da soli. Lo richiudo tornando a Marcus che riprende il dialogo.
- Ovviamente il tutto è estremamente segreto per la sicurezza dei maghi e delle streghe coinvolte. Spie e traditori ce ne sono in continuazione, ma immagino tu lo sappia meglio di me. – dice alludendo probabilmente alla guerra.

Sono passati ormai due anni dalla fine del grande scontro ma le vite di coloro che ne sono stati coinvolti proseguono più o meno in maniera normale. Ovviamente c’è maggior controllo per la sicurezza di ognuno di noi. Giusto un paio di mesi fa Ron è stato immischiato in una faccenda con dei mangiamorte, i Sopravvissuti, così chiamano i seguaci del signore Oscuro scampati alla guerra. E’ stato attaccato ma fortunatamente tutto è andato per il meglio. Loro sono fuggiti ma Weasley se l’è cavata con qualche taglietto.
Non sento Ron da tanto tempo ormai. La nostra è stata una storia breve ma intensa. Un amore adolescenziale e superficiale, ma che lascia i ricordi più dolci delle prime esperienze. La relazione è finita civilmente. Entrambi abbiamo capito che non c’era più nulla da fare. Non litigavamo neppure e questo ci aiutò a comprendere che l’amore era finito o, almeno, non era così forte da far durare la nostra storia.
Harry e Ginny invece vanno alla grande. Lui è allenatore di Quidditch dei Chudley Cannons, che ha portato alla ribalta, e lei è giornalista sportiva per la Gazzetta del Profeta. Sono una coppia straordinaria ma soprattutto degli amici fedeli e sinceri. Da quando la guerra è finita le nostre vite sono slittate verso il successo personale, probabilmente per distrarci da tutto ciò che abbiamo passato. Non ci sentiamo più come prima, però sappiamo che possiamo sempre contare l’uno per l’altra.

Kurt mi distoglie dai miei pensieri portando la mia attenzione nuovamente al presente.
- Granger questo è il contratto da firmare che non serve ad altro se non ad ufficializzare il tuo impegno nella missione. Tutto ciò che c’è da sapere te lo ha illustrato Marcus. Sei la persona ideale per questo lavoro, per la tua intelligenza, razionalità ma soprattutto per la tua fedeltà. Posso assicurarti una promozione con i fiocchi che, so già da ora, meriterai a pieno.
Le sue parole mi fanno risalire i goccioloni agli occhi. Mi emoziono ogni qualvolta una persona si complimenta o esalta la mia personalità. Soprattutto se questa persona è il mio capo. Afferrò il foglio che mi ha passato. Lo leggo con calma ritrovandomi con tutto ciò che Marcus Bluespot mi ha già spiegato. Prendo una penna dal portaoggetti al centro del tavolo e firmo entusiasta il contratto.
- Perfetto. Sono orgoglioso di te – fa Kurt quasi sottovoce.
Sorrido e prendo a torturami i ricci che scendono ormai sul mio seno. A volte cose semplici come la crescita dei capelli mi fanno pensare a quanto velocemente il tempo scorra lasciandosi dietro ricordi ed emozioni.
- Vedo se è arrivato. – esclama di punto in bianco Marcus lasciando l’ufficio.
Il mio viso si volta istantaneamente verso Kurt mostrandogli la mia espressione incuriosita e dubbiosa.
- E’ l’agente che hanno scelto per la missione. Vi incontrerete solo ora e qui prima di partire la settimana prossima con un normalissimo aereo che vi porterà in Italia. Quindi tutto ciò di cui dovrete discutere, chiarire e parlare riguardo la missione o altro lo farete in questo ufficio – dice tutto d’un fiato.
Il suo tono di voce incalza con uno strano accento sulle parole “discutere”, “chiarire” e “altro”. Kurt fa così solo quando è nervoso o preoccupato, come quando ad esempio abbiamo da sostenere un’importante riunione o conferenza.
Non ho il tempo di elaborare e sciogliere i miei dubbi che lascia l’ufficio sibilando un sottile e flebile “Lo faccio entrare…”.

Accade tutto velocemente. Kurt lascia l’ufficio, la porta si chiude, io avvolgo le mie dita nei riccioli, abbasso lo sguardo pensierosa, la porta si riapre, una figura entra, rialzo lo sguardo, i miei occhi si sbarrano e la mia bocca si spalanca traumatizzata.
Talmente che il mio sistema nervoso sta andando in tilt ho bisogno di riconoscere il soggetto attraverso collegamenti sensoriali. Capelli dorati chiarissimi, un po’ più lunghi e disordinati, occhi ghiaccio, serpeverde, tre chili di profumo e movenze di altri tempi. Tutto mi riporta, ahimè, ad un solo nome: Draco Lucius Malfoy.
- Tu? – dice la sua voce con disprezzo quando anche la sua bocca si richiude come la porta alle sue spalle.
- O beh, come se per me questa sia una piacevole sorpresa. Kurt mi ha preso in giro facendomi firmare quel dannato contratto. Sapeva che con Malfoy non ci avrei lavorato. – dico sobbalzando dalla sedia pronta a fiondarmi alla porta.
- E’ inutile che ci provi Granger, è chiusa con un incantesimo. – butta fuori disgustato.
- Tu lo sapevi?  – gli urlo quasi in viso.
- Certo che no sciocca! Pensi davvero avrei accettato?! Sono sorpreso quanto te non lo capisci?!
- No, ma non posso lavorare con Malfoy… ci dev’essere un modo per disfare il contratto.

Pensa, pensa Hermione. No! Rivedo il contratto nella mia mente. La mia benedetta memoria fotografica. Rileggo a sommi capi il tutto arrivando alla frase che desta in me delusione e rabbia. “Contratto non scioglibile. Sigillato magicamente”. E’ sigillato cavoli. Ciò significa che potrei perdere tutto, persino la mia magia se non agisco così come promesso su quel dannato foglio di carta.
- E’ sigillato! – esclamo battendo una mano sul tavolo a denti stretti.
- Ci hanno incastrati…
La sua voce è un sussurro. Il suo capo è chino  fin quando non alza gli occhi per guardami.
- Dobbiamo farlo… per forza… - sento il suo disgusto e la sua contrarietà in ogni sillaba.
Sono scettica. Ed arrabbiata, ovvio.  Io dovrei lavorare con Malfoy, colui che per la durata di tutti gli anni trascorsi ad Hogwarts non ha fatto altro che prendermi in giro e sminuirmi ogni qualvolta poteva farlo. L’ultima volta che l’ho visto era quasi in lacrime, mentre stava per decretarsi la fine di un’era. Pensandoci, non l’ho più rincontrato e la cosa strana è il fatto che lavora anche lui qui, nel CMS. Ora ci devo anche trascorrere una finta vacanza in Italia. Infondo però c’è il sigillo. E la promozione. Non posso dargliela vinta. E’ troppo importante per me.  Ne va della mia carriera, della mia serietà professionale e della magia stessa.
- Anche a te hanno promesso una promozione vero? – dice con un sorrisino losco agghiacciandomi con gli occhi.
- Cosa ne sai tu, Malfoy?
- Ci stai pensando troppo e ancora non hai cominciato a sbraitare come una quindicenne contrariata.
- Non osare ad insultarmi! Non sono più la ragazzina che prendevi in giro tanto tempo fa.
- Non ho detto questo Granger, cerca di essere intelligente una buona volta!
- Oh mio caro, io lo sono, certo che lo sono. Quello senza cervello qui sei tu! E poi fammi il piacere, il Corpo Magico Speciale? Come hanno fatto a prenderti?
- Non sono affari che ti riguardano ragazzina. Non devo spiegazioni della mia vita a te!
- Beh intanto però dovremo convivere per un po’ di tempo Malfoy, come pensi di fare?
- C-o-n-v-i-v-e-r-e! Non di certo scambiarci racconti d’infanzia e dividere un thè insieme. Mi sorprende che abbiano scelto te. Non è di certo una passeggiata. Si tratta di una missione, non credo tu sia capace di affrontarla o di capire anche solo cos’è!
- Cosa? Ti devo ricordare un qualcosina chiamata guerra? Ti devo ricordare il fatto che ne sono uscita fuori viva e che è soprattutto grazie a me e ad i miei amici che questa sia finita per il meglio?

Il suo sguardo si assottiglia improvvisamente e, se è possibile, i suoi occhi diventano ancora più grigi di quello che sono già. Abbassa il capo e le sue labbra si arricciano, ma non sembra nervoso o furioso. Le sue nocche diventano ancora più bianche del tono naturale della sua pelle mentre stringono forte il bordo del tavolo. Non riesco a decifrare la sua espressione, questo suo atteggiamento, non lo conosco abbastanza forse per comprendere.
- Facciamo che andiamo in Italia, arrestiamo questo Pennaspina e ce ne torniamo a prendere questa benedetta promozione. Nessuno ci obbliga a diventare amici.
- Amici? Tsè! Perfetto, guarda che sono una persona professionale io. – rispondo di tono.
Di nuovo quel sorrisino malizioso e beffardo sul suo viso. Di nuovo quei denti bianchi che risaltano tra le sue labbra sottili e compiaciute.
- Vedremo….
La sua voce è quasi gelida ma la cosa che mi fa aggrottare la fronte è la nota di malinconia sporca e debole che c’è nel suo tono. Non alza più lo sguardo, non mi lincia più con il ghiaccio dei suoi occhi. Si volta, elegante e nobile come sempre lui ha ostentato di apparire, ed esce fuori dall’ufficio lasciando la porta semi aperta.

In questo momento, svanisce la razionalità. Non m’importa neanche più di Malfoy, sono solo arrabbiata per essere stata presa in giro.
- KURT!!! – urlò non curante a braccia conserte aspettando il mio capo
.

 

 

................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo che introduce il passato. Grazie a tutti anche solo di averlo letto. 
Sono molto entusiasta di questa storia. 
E bene si, tutto ebbe inizio così! Fatte le valigie? Si parte per il lago di Como!!!!

 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Perla_Nera