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Autore: xsunnysideup    03/07/2012    1 recensioni
Una ragazza. Un fratello. Un gruppo di amici.
Solo questo? O ci sarà qualcos'altro a occupare i pensieri di una piccola Payne?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I parchi possono sembrare inquietanti, a volte.
Ma questo non è il caso del mio giardino.
Mi trovo di nuovo qui, sola.
Questa volta tengo in mano un quaderno e una matita, sono più o meno due ore che sto cercando di disegnare l'aiuola di rose di fronte a me, ma non sono ispirata, per niente direi.
Dopo il discorso di Liam di ieri non ho voluto sentire nessuno per tutto il giorno.
Ho bisogno di riflettere, di capire quali sono le mie priorità e i miei desideri, devo capire ciò che voglio davvero.
Delilah è partita, col permesso di mio fratello, per qualche tempo, perché i suoi genitori avevano importanti colloqui all'estero.
Forse mi manca avere una migliore amica.
Ma so che in questo momento non potrei mai parlare a nessuno.
Eccetto Niall.
Lui è l'unico che dice sempre la sua, senza dare preferenze a nessuno.
Louis si schiererebbe dalla parte di Harry, Liam pure, Julie e Erin da quella di Zayn.
Ma Niall che ne pensa?
Forse è di lui che ho più bisogno, ora come ora.
È sempre stato carinissimo con me, perciò spero gli faccia piacere aiutarmi.
Mi alzo dalla mia panchina preferita, quella immersa tra i fiori, e improvvisamente realizzo che non so dove andare.
Non so come arrivare da sola a casa sua, mi ha sempre accompagnato Zayn, o qualcun'altro.
La mia determinazione sparisce in un baleno, non oso accendere il cellulare, ho sempre paura di ricevere cattive notizie dall'ospedale.
E non voglio sentire Zayn, non oggi.
L'ultimo SMS che ho inviato è stato a Julie, diceva "Scusa, sono una pessima ospite".
Tutta la mia roba è ancora a casa sua, ma per ora non sopporterei nemmeno di vedere lei, nonostante io le voglia davvero bene.
Forse potrei usare una cabina telefonica per chiamare Niall e farmi venire a prendere.
Si, credo sia la decisione migliore.
Non ci metto molto a raggiungere quella che vedo dall'altra parte della strada, e con una vecchia scheda mai esaurita che trovo nella borsa digito il numero del mio amico.
Appena risponde gli spiego tutto nel dettaglio, e lui accetta di passare il pomeriggio con me.
Mentre aspetto di vedere la sua macchina arrivare, penso al fatto che abbia sicuramente chiamato qualcuno, probabilmente Zayn, per dirgli che sto bene.
Conoscendo il mio ragazzo, so che mi avrà chiamato minimo 10 volte. Mi dispiace farlo preoccupare, ma è più forte di me, non riesco davvero a parlare con nessuno di loro oggi.
Vedo la sua auto avvicinarsi a me e mi ci fiondo dentro.
Saluto Niall con un bacio sulla guancia.
- Forse è ora che io impari la strada, eh! - dico, facendolo ridere - ah, e perdonami per il poco preavviso, ma davvero ho bisogno di staccare per un po'.
- Non devi preoccuparti Sole - mi dice sorridendo - solo.. Come ti è venuto in mente?
- Ho bisogno del tuo aiuto - gli dico guardandolo negli occhi, mentre lui parcheggia la sua bella Jeep nera.
In casa non c'è nessuno. Meglio.
- Allora, posso offrirti qualcosa? - mi chiede aprendo il frigorifero.
- Oh, no grazie.
- Mi fai preoccupare così però, dai inizia a raccontare.
Ci accomodiamo sul suo divano, non mi ci sedevo dal giorno in cui Louis quasi mi ruppe una costola.
- Allora, da dove comincio? Beh, hai presente la storia di Harry?
Lui annuisce.
- Ecco, all'inizio io mi sono arrabbiata, tanto che ho smesso di parlare a mio fratello, a Deli e a Harry stesso, poi mi sono fidanzata con Zayn e tutto sembrava.. Filare. Ma dall'incidente io ho rivalutato tutto quanto, ho perdonato Liam, non ho avuto l'occasione di farlo con Delilah ma credo lo farò appena sarà possibile, e non so che fare con Harry. L'altro giorno mi ha addirittura baciata.
Niall spalanca gli occhi, ma non mi interrompe.
- Poi ieri Liam mi ha fatto un discorso sul fatto che lui mi ama davvero, non finge più. E il bello è che sono tutta scombussolata, credevo di avere tutto quello che desideravo con Zayn, ma non è così, non più. Mi sono accorta di non poter fare a meno di entrambi. E non so davvero cosa fare.
Per qualche secondo Niall tace, poi mi prende la mano.
- Chiudi gli occhi - mi dice piano.
Io obbedisco, senza sapere cosa intende fare.
- Se io ti chiedessi di pensare alla persona che ti fa stare meglio in assoluto, chi mi diresti?
Forse Zayn.
Forse? Perché, non ne sono sicura? Zayn è la persona più premurosa del mondo, e anche la più dolce, è ovvio che sia lui.
Ma Harry..
- Zayn. Si, Zayn.
- D'accordo. E se ti chiedo di pensare a chi ti crea più farfalle nello stomaco?
Ci metto poco a rispondere.
- Harry.
- Come pensavo - risponde lui.
Butto la testa indietro contro il poggia schiena del divano.
- Non so davvero che fare Niall.
- Io credo tu senta la mancanza di Harry. Perdonalo, vedetevi.
- Si, ma non posso fare questo a Zayn.
- Zayn capirà. Ti aiuterò se serve.
Forse ha ragione. Forse ho davvero bisogno di riavvicinarmi a Hazza, per avere le idee più chiare.
- Grazie mille, sei davvero il migliore - gli dico abbracciandolo.
- Non c'è di che - sorride - vuoi che lo chiami io poi te lo passo?
- Grazie, si per favore.
Lo sto a guardare mentre prende il bianco telefono di casa e digita quelle cifre che da tempo ricordo a memoria.
Sto impazzendo, tremando per la precisione, non so perché io mi agiti tanto.
Sento Niall rispondere.
- Ciao Harry. Io sto bene grazie, sono qui con Sole, che ti voleva parlare.
Sento quel filo di voce dall'altro capo del telefono che tace. Poi dice qualcosa del tipo "per favore, passamela".
Con un sorriso enorme, Niall mi passa il telefono e mi osserva, vuole vedere come procederà tutto.
- Hey Harry.
- Ciao Sole. Come stai?
- Potrebbe andare meglio, ma sopravvivo. Tu come stai?
- Ora che ti sento, molto meglio.
Non posso evitare di sorridere.
- Volevo parlarti Harry, ma so già che non ce la farei guardandoti negli occhi, perciò ho preferito chiamarti.
Niall mi alza il pollice in segno di approvazione, così vado avanti a parlare.
- Mi dispiace averti trattato male ultimamente, e credo che sia tutta acqua passata. Sai di cosa parlo. Mi dispiace esserti così distante, e a dire il vero mi manchi da morire. Ora sai che sto con Zayn, e questo mi fa stare meglio, odiavo il fatto che tu non ne fossi a conoscenza, ma se ti sta bene comunque io vorrei davvero riavvicinarmi a te.
Niall quasi esplode dalla felicità, mentre io cerco di capire se Harry non abbia intenzione di rispondere o sia svenuto sul telefono.
Finalmente lo sento parlare ancora.
- Non avrei potuto sentire parole più belle. Grazie Sole, grazie. Vorrei vederti al più presto.
- E riusciremo a vederci - gli dico.
Sorrido.
È questo quello che voglio?
Non lo so.
Ma questo è quello che sto facendo.
Riattacco e Niall mi stringe a sé.
- Non pentirtene ora, è quello che volevi - mi dice, capendo esattamente come mi sento.
- Sei un amico fantastico, grazie davvero. Ora però mi accompagneresti da Julie? È fin troppo tempo che non mi faccio sentire da lei.
Ovviamente accetta, vedere la sua ragazza lo rende davvero felice.
E spero che chiarire con Harry mi aiuti a capire qual è la cosa giusta.

La famiglia Carter si è sempre comportata divinamente con me, hanno subito capito la mia situazione, perciò non si sono arrabbiati per il fatto che io non mi sia fatta sentire in questi giorni, e ciò mi tranquillizza.
Voglio lasciare Julie e Niall insieme per questo pomeriggio, io devo parlare con Harry.
Ho davvero paura.
Ho paura di non riuscire a contenermi, dovrò pensare a Zayn ogni secondo, non posso permettermi di ferirlo ancora.
L'appuntamento è a casa sua, almeno non ci sarà rischio di essere visti; l'ultima cosa che voglio sono i fraintendimenti.
Mi faccio accompagnare fino ad un certo punto in auto dalla madre di Julie, poi decido di proseguire da sola.
Quella strada la ricordo a memoria, troppe cose sono successe.
Ma certamente non posso dimenticare quel giorno dopo il ballo.
Ero con Zayn e Harry, a casa sua.
Insieme, dopo quella notte di follia. E forse anche la migliore.
Immersa nei miei pensieri arrivo davanti alla sua porta, esito qualche secondo prima di suonare il campanello.
Viene ad aprire Anne, come sempre.
La saluto calorosamente, e mi fa entrare con un sorriso.
Appena la porta dietro di me si chiude sento qualcuno correre sulle scale, e lo vedo.
Il viso è quello di sempre, indossa una camicia bianca e dei pantaloni larghi beige.
Lo guardo negli occhi, lui fa lo stesso con me.
Senza dire nulla mi avvicino a lui, salgo gli scalini superandolo, ed entro nella sua camera.
Dopo neanche un secondo lo vedo arrivare, ancora non dice una parola.
Ci sediamo uno di fronte all'altro sul suo letto, questo silenzio imbarazzante mi snerva parecchio.
- Come stai? - mi chiede.
- Sto.. Tu come stai?
- Io sono contento. Contento di averti qui, oggi.
Sorrido. Prendo la sua mano e la stringo forte, lui me la accarezza delicatamente.
- Ho parlato con Liam - dico piano, e lui si volta di scatto, quasi preoccupato - e mi ha detto che sei andato da lui.
- Si, io..
- Non interrompere, so quel che vi siete detti. Ho chiarito con mio fratello ieri, e sono pronta a chiarirmi con te.
- Cosa vuoi che faccia? - mi chiede.
- Parti dal principio e raccontami tutto. Sai da dove cominciare.
- Allora.. Beh, all'inizio noi eravamo il solito gruppo, stavamo bene, o almeno così sembrava. È stato strano per me vedere Liam stare così male, è sempre stato uno dei miei migliori amici. Quando ho cercato di capire qualcosa in più ho scoperto che non stava bene per te, per tutta la tua situazione. Diceva che doveva trovare un modo per farti stare bene, per farti reagire, per farti uscire da quegli stati d'animo che ti stavano lentamente uccidendo.
- Così è stata un'idea di Liam.
- Si, direi di si. Ma ti posso giurare che le nostre non erano cattive intenzioni, anzi. Io l'ho fatto solo per te. Non ti conoscevo bene, ma non mi sono mai sentito così per nessuna prima d'ora. So che la prima cosa che hai pensato è stata che io non abbia fatto altro che fingere, ma credimi, non è così. Io mi sono lentamente innamorato di te, scoprendo ogni tuo lato, e mi sei piaciuta esattamente per come sei. Spero che almeno questo ti sia chiaro.
La mia reazione qualche tempo fa sarebbe stata saltargli al collo e riempirlo di baci, ma quello che in realtà faccio è piangere.
- Ti prego Sole, non piangere, non ora, non così. Non per me.
Perché è questo ciò che mi fa rabbia. Il fatto che io stia piangendo per lui. Per quanto io abbia faticato a dimenticarlo, mentre lui ora sta male per me.
- Tu mi ami Harry? - dico tra i singhiozzi.
Lui rimane spiazzato dalla domanda così diretta, ma risponde comunque.
- Io.. si, Sole, si.
Lo abbraccio forte. Niente di più, niente di meno.
- Anche Zayn deve sapere - dico staccandomi - e entrambi dovete sapere una cosa da me.
- Per me va benissimo - si alza e camminando nervosamente per la sua stanza.
- Sicuro?
- Sicuro - dice accennando un sorriso.
- Bene.. Sono contenta di aver capito tutto, grazie.
- Mi dispiace, lo sai.
- Lo so - dico abbracciandolo ancora.
Amo il fatto che lui sia più alto di me, mi ha sempre attratto questa sua caratteristica. Ma non posso pensarci.
- Ora devo proprio andare da Liam - dico prendendo la mia borsa e avviandomi verso la porta della sua stanza.
- No, aspetta.. Posso accompagnarti? - mi chiede, desideroso di un "si" come risposta.
- D'accordo - dico tendendogli la mano, che lui afferra con stupore.
Appena scendiamo, Anne nota che io e Harry siamo davvero vicini, come non lo eravamo da tanto tempo, e quasi si commuove per questo.
Non riesco a fare a meno di sorriderle, e basta quello per congedarmi e farmi uscire da casa Styles.
Hazza mette in moto la sua macchina, poi mette della musica per spezzare quel silenzio orrendo.
- Lo sai che se Zayn ci trova insieme all'ospedale, prima uccide te poi me? - dico a Harry, che non può fare a meno di ridere.
- Quando sono con te niente mi spaventa più dell'idea di perderti.
Mi lascia spiazzata, mi guarda negli occhi e mi volto verso il finestrino, dalla parte opposta rispetto a lui.
- Scusami, io..
- Tranquillo, sono solo confusa. Apprezzo quello che fai, ho bisogno di te ora.
Nasconde un sorriso e proseguiamo la strada senza aprire bocca.
Ormai conosco i corridoi dell'ospedale a memoria, e mano nella mano con Harry mi dirigo verso la camera di Liam.
Vedermi arrivare con Harry gli fa spuntare un enorme sorriso sul viso, capisce che ho dato ascolto al suo consiglio.
- Per caso Zayn ti ha detto se ti viene a trovare oggi? - chiedo a mio fratello dopo un po'.
- Si, ma più che altro mi ha chiesto circa un milione di volte dove eri finita.. perché non ti sei fatta sentire da lui?
- Non ho sentito nessuno in questi giorni, non ce l'ho fatta.
- Beh, in ogni caso dovrebbe essere qui più tardi.
- Benissimo - rispondo - perché devo parlare con lui.
Solo qualche minuto e Liam si addormenta, gli antidolorifici gli causano sonnolenza.
È in quel momento che chiedo ad Harry di accompagnarmi da mia madre. Era con me la prima volta che l'ho vista, e lo voglio al mio fianco anche oggi.
Immediatamente accetta, e in nemmeno due minuti siamo davanti a mia mamma.
Ci sediamo accanto, lui mi stringe la mano mentre io sono sul punto di piangere.
Non mi merito tutto questo, mia madre non se lo merita, mio fratello meno di tutti.
- Non ce la faccio più a vederla soffrire - dico a Harry, poggiando la mia testa sulla sua spalla.
- Non dire così Sole, poi sono convinto che lei non stia soffrendo.
Comincio a fissare le mie scarpe per riprendermi, è un'azione che faccio abitualmente per tranquillizzarmi.
- Puoi cantarle qualcosa?
Harry rimane vivamente sorpreso dalla mia richiesta, ma dopo qualche secondo mi sorride e intona qualche verso che non ho mai sentito prima, credo sia una canzone scritta da lui.

"'cause you don't need to worry
I'll be here by your side
All the happiness and glory
can be found without the light
I'll take care of her
I'll take care of your life
If you just take my hand
I'll be here by your side."

Appena finisce mi alzo in piedi, lui fa lo stesso, e lo stringo a me come mai prima.
- È stata la cosa più bella che potessi fare, grazie - gli dico con le lacrime agli occhi.
Mi dà un bacio sulla guancia in segno di risposta.
- Non c'è di che. Sai, in questi giorni anche senza di te io venivo spesso qui a trovarla. Mi ha ispirato. La sua storia, la sua vita.
Non so esprimere la mia gioia. E sono sicura che parlasse di me quando intendeva dire 'mi prenderò cura di lei'.
- Ti ringrazio, anche da parte sua. E la canzone è bellissima.
Finito il tempo a disposizione per le visite, torniamo in camera di Liam, e vedo Zayn seduto su una sedia, la testa contro il muro e le braccia incrociate.
Automaticamente mi stacco dalla mano di Harry e, facendogli cenno di aspettare un minuto, mi avvicino al moro.
Alza gli occhi e mi vede, in men che non si dica me lo trovo appeso al collo a stringermi forte.
- Ho avuto paura Sole, perché non rispondevi mai? - respira affannosamente, così mi stacco da lui.
- Mi dispiace Zayn, non è colpa tua - gli do un bacio sulla guancia per poi portarlo fuori dalla stanza - non voglio svegliare Liam, vieni con me.
Appena vede Harry i suoi occhi diventano rabbiosi.
- Qualunque cosa tu stia pensando è sbagliata - dico a Zayn con tono cattivo, e lui cerca di trattenersi.
- Cosa ci fai qui? - chiede avvicinandosi a Harry.
- Lo stesso che stai facendo tu, sono qui per lei - risponde Hazza indicandomi.
- Se dovete discutere così me ne vado, vi avviso! - dico rivolgendomi ad entrambi, che sembrano placarsi.
- Scusa - dicono i due, per poi guardarsi.
- Questo non è un luogo adatto, andiamocene fuori.
Ci dirigiamo verso il giardino dove sono stata due giorni fa con Liam e Louis, mi siedo su una panchina e vengo raggiunta da Zayn e Harry, che si siedono rispettivamente alla mia destra e alla mia sinistra.
Hanno l'aria confusa, scaturita quasi sicuramente dalla situazione insolita in cui li ho coinvolti.
- Allora.. - dico nervosamente - vi ho chiesto di venire insieme esclusivamente per parlarvi, ho bisogno di dirvi alcune cose che riguardano tutti e due. Anzi, tutti e tre.
Credo che Zayn e Harry si scambino uno sguardo, ma io sono troppo concentrata su ciò che devo dire per esserne certa.
- Ricordate il giorno dopo la serata del ballo?
Loro mi guardano straniti, poi annuiscono.
- Beh, avrei dovuto capire tutto al tempo. Quella sera eravamo sicuramente ubriachi, ma abbiamo agito d'istinto. Sta di fatto che io esprimevo amore a tutti e due. A voi non sembrava dare fastidio, ed era tutto ciò che volevo io. Non so se mi sono spiegata, ma io sono più che certa di amarvi, ancora, entrambi.
I loro sguardi sono assenti, ma negli occhi di Zayn vedo una certa consapevolezza, io credo che lui sapesse da tempo cosa sentivo.
- Dovevate saperlo. E dovete sapere che non so cosa fare.
Li lascio li seduti. Io cammino, mi allontano, nessuno dei due mi segue.
Mi sale un pensiero veloce: potrei averli appena persi entrambi.
Ma non ho tempo di disperarmi per questo.
Non quando, rientrando in ospedale, vengo fermata da un'infermiera che ha una notizia da darmi.





myspace.
ciao mondo <3 come butta? io sono sempre ovunque tranne che a casa, ma le vacanze mi stanno dando tempo per scrivere :3
e la canzone che canta Harry l'ho inventata io ahahha è molto melensa ma mi sono sentita fiera di me c':
recensite eh, voglio sapere che ne pensate!
love ya,
Sole.
  
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