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Autore: ValeAki    03/07/2012    6 recensioni
[...]Girò e rigirò una scatolina tra le mani, con un’espressione indecifrabile sul volto. Sospirò, alzando lo sguardo dalla scatola e osservando l’alba.
“Gliela consegno... o no? Con Nami non si può mai sapere...” [...]
1000 parole esatte sul compleanno di Nami! Scritta in un quarto d'ora, semplice e senza pretese. Spero vi piaccia ^^
Buona lettura!
Vale Aki ^w^
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3 Luglio
L’alba sorgeva lentamente tra le nuvole, un po’ di vento soffiava leggero, quasi tutto fosse dipinto da un abile pittore. Una nave solcava il mare, la polena che rappresentava un leone, la bandiera che raffigurava un teschio con un cappello di paglia. E, seduto proprio sulla polena, un ragazzo meditava.
Girò e rigirò una scatolina tra le mani, con un’espressione indecifrabile sul volto. Sospirò, alzando lo sguardo dalla scatola e osservando l’alba.
“Gliela consegno... o no? Con Nami non si può mai sapere...” pensò Rufy, sospirando ancora una volta. Dalla notte prima era di vedetta, avrebbe avuto un sacco di tempo per pensarci prima che gl altri si svegliassero, prima che lei si svegliasse. Guardò di nuovo la confezione: arancione, a forma di mandarino, con un nastrino verde. La voleva esattamente così, una confezione che rispecchiasse ciò che Nami amava di più. Ciò che lo preoccupava era il suo interno. “Nami non è decisamente il tipo per certe cose...” pensò, quando finalmente si decise. “Non importa, gliela consegnerò lo stesso!”
 
Era mattina sulla Sunny, e Sanji s’era svegliato prima di tutti e particolarmente di buon umore. Oggi Nami avrebbe fatto il compleanno, doveva essere una cosa indimenticabile e perfetta per lei. Decorò tutta la nave con festoni e palloncini vari, e quando finì si ritirò in cucina per preparare tutto.
 
Nami si svegliò un po’ stordita, ricordando vagamente che giorno era. Diede un’occhiata al calendario. 3 Luglio. Il suo compleanno. Si alzò e velocemente si preparò, uscendo a controllare le correnti. Fortunatamente era tutto calmo. Per qualche strana ragione, la Sunny era deserta. Nella cabina non aveva visto nemmeno Robin.
“Che strano... spero che non mi stiano facendo qualche scherzo! Oggi non ho voglia di picchiare nessuno...” pensò, dirigendosi verso la polena. Rufy non c’era. Questo l’allarmò ancora di più. “Ma cos...” Non aveva assolutamente voglia di giocare a nascondino, perciò si ritirò nella sua cabina.
 
 
<< E-e-etciù! >>  << Sssh, non farti scoprire! >> il cuoco rimproverò il cecchino, astenendosi dal dargli una sberla per fare ancora più rumore. << Sanji, ma perché dobbiamo stare qui? >> chiese il capitano, portando con nonchalance un dito al naso. << Beh, quando la dea aprirà la porta, urleremo ‘Sorpresa’  e le faremo gli auguri. >> Esclamò, con gli occhi che avevano già assunto la forma di cuoricini. << Non ho per niente voglia di festeggiare il compleanno di quella befana. >> Disse Zoro, ricevendo un calcio da Sanji. << Come l’hai chiamata, marimo?! >> << Befana, se vuoi te lo sillabo, cuoco da strapazzo! >> stava per iniziare una lite se non fosse stato per Robin. << Finitela ragazzi. >> Disse, pacata. “Spero solo che Nami arrivi presto...” pensò Chopper.
 
 
Nami si era preparata perfettamente per quel giorno, con un vestito che arrivava sopra le ginocchia di colore arancio. Niente trucco o gioielli, semplice e perfetta –a detta sua. Stufa di non vedere nessuno, cercò gli altri, aprendo una porta dopo l’altra. “Proviamo qui...” meditò, sospirando per l’ennesimo tentativo andato a vuoto. Accese la luce, quando coriandoli si levarono in aria. “AUGURI NAMI!” esclamò tutta la ciurma, lasciando Nami sorpresa. “Grazie ragazzi!”
La serata passò in allegria, tra gli sketch di Usopp e Chopper e l’esibizioni di Franky. Arrivò il momento della torta, e prima di apprestarsi a mangiarla si scartarono i regali. Ricevuto l’ennesimo libro da Robin, un delizioso vestito da Sanji, una bottiglia di ottimo sakè da Zoro, un potenziamento per il Clima Sansetsukon,   e varie altre cose, si accorse che mancava un regalo. Quello del suo capitano. La sua bocca s’incurvò in una smorfia, in fondo ci teneva ad un regalo da parte di Rufy. Finito di mangiare, si festeggiò fino a tarda notte, dove si potevano scorgere i corpi addormentati dei vari membri della ciurma. Nami s’incamminò  verso l’agrumeto, inspirando a pieni polmoni quel dolce profumo, e poi s’avvicinò ad osservare il mare. Appoggiò i gomiti alla ringhiera e chiuse gli occhi, ringraziando mentalmente i suoi amici che le avevano fatto passare un compleanno degno di tale nome. Tutto d’un tratto, sentì un braccio avvinghiarsi intorno alla vita e... sfrecciare in aria arrivando dal suo Capitano. << Che c’è Rufy, non riesci a dormire? >> gli chiese, inginocchiandosi alla sua altezza. Il ragazzo negò con la testa, e uscì dalla tasca la confezione. << Auguri  Nami. >> La ragazza aprì la scatola e, ancor prima che potesse dire qualcosa, il ragazzo cantilenò delle scuse. << So che certe cose non ti piacciono, quindi scusa... >> esclamò a testa bassa, passando da un tono di voce normale ad un sussurro. Nami scorse finalmente il contenuto:  due orecchini rotondi e arancioni; probabilmente Rufy li aveva scelti per la loro somiglianza con i suoi mandarini. La rossa si sedette accanto al ragazzo, poggiando la sua testa contro la sua spalla. << Grazie Rufy >> sussurrò, voltandosi verso di lui e mostrandogli uno dei suoi sorrisi più belli. Il ragazzo ricambiò, stringendola più a se. Erano passati due anni, quando si erano ritrovati non avevano fatto altro che festeggiare, e lui aveva centomila cose da dirle. No, quando si trovava con Nami tutto era diverso, e uno strano calore lo percorreva, molto più intenso del suo Gear Second. << Nami... sai che non sono bravo con le parole... >> iniziò, mentre sul volto della navigatrice si formava un’espressione interrogativa << quindi potrei mostrarti una cosa? Dopo se vuoi puoi uccidermi, non farò niente, giuro! >> esclamò. << Certo Rufy. >> rispose lei un po’ incuriosita da ciò che il capitano volesse fare. Avendo carta bianca, Rufy azzerò la distanza tra le loro bocche, poggiando delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza. Un bacio intenso, ma dolce. Si staccarono pochi secondi dopo, mentre Nami portava le dita alle labbra.  << Non sono bravo a parole... ma credo che... >> << Sì, ti amo anche io Capitano! >> esclamò la rossa, poggiando nuovamente le sue labbra su quelle del ragazzo. Quello era di sicuro il compleanno più bello del mondo!
   
 
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