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Autore: pizza girl    03/07/2012    12 recensioni
[Dal Capitolo 1. - Lettera]
Era ormai quasi giunta la fine delle vacanze e presto sarebbe stata ora di tornare a Hogwarts e lei non aveva ancora ricevuto la sua lettera con la lista dei libri da comprare per il nuovo anno e i soprattutto contenenti i risultati dei G.U.F.O.
Entrò in cucina e trovò sua madre seduta a tavola con un'aria sorridente che scambiava occhiate complici con suo padre. Davanti a loro c'era una lettera che evidentemente qualcuno aveva aperto e goffamente tentato di richiudere. Alison li guardò e capì. Prese la lettera e di corse salì in camera sua e chiuse la porta.
Ecco, il momento che aspettava da tutta l'estate era finalmente arrivato. Appoggiò la lettera sul suo copriletto e si allontanò un po' per osservarla. Non aveva il coraggio di aprirla (o meglio, sollevare il lembo della lettera che sua madre aveva già letto). Finalmente la prese con mani tremanti e iniziò a leggerla.
[STORIA IN PAUSA PER MOTIVI DI TEMPO.]
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro


12. Delusione.

Alison sentiva le urla d’incitamento provenienti dalla curva dei Grifondoro sulle tribune accompagnate dai commenti, talvolta rimproverati dalla Hasting,  di Harry sulla partita.
Il vento provocato dalla velocità le accarezzava il volto facendola sorridere d'istinto.
Se quando era con i piedi a terra era una ragazza timida e riservata, appena saliva su una scopa si trasformava nel esatto opposto. Diventava sicura di sé stessa, ogni cosa le sembrava possibile. Amava quello sport più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Dopo mezz'ora dall'inizio della partita le due squadre erano in una situazione di parità, entrambe lottavano con le unghie e con i denti per la vittoria, e la ragazza continuava a tenere d'occhio il Boccino d'Oro cercando di depistare il Cercatore avversario, Arthur McPenny, un ragazzo alto quasi due metri e due spalle che potevano essere misurate come il doppio di quelle di Alison.
Improvvisamente un Bolide le passò sibilante a pochi centimetri dall'orecchio facendole perdere l'equilibrio. La folla trattenne il respiro mentre lei si aggrappava alla scopa con solo una mano. Un ghigno soddisfatto comparve sul volto di McPenny e dei suoi compagni di squadra accompagnati dai due Battitori che si davano il cinque in segno di vittoria.
« Alison! - la chiamò Liam, preoccupato, avvicinandosi alla sua ragazza. - non perdere la concentrazione! »
Facile a dirsi quando si era comodamente cavalcioni di una scopa!
Finalmente, dopo svariati tentativi, la ragazza riuscì ad aggrapparsi anche con l'altra mano al manico, e con un enorme sforzo di addominali, riuscì a issarsi di nuovo sulla scopa. Dalle tribune si alzarono grida di sollievo e applausi, l'unico problema era che ora Alison aveva perso di vista il Boccino.
Iniziò a volare perlustrando ogni centimetro di campo in cerca di un bagliore dorato, ma gli unici che poté percepire furono quelli dei fermagli per i capelli che contornavano la testa di Haley che brillavano al lieve sole che faceva ogni tanto capolino dalle nuvole.
Il punteggio dava i Grifondoro in vantaggio per pochi punti sui Serpeverde e del Boccino ancora nessuna traccia. Liam le fece segno di porre fine alla partita, ma prima che Alison potesse anche solo comprendere ciò che doveva fare, il fischio dell'arbitro interruppe ogni suo movimento.
McPenny insieme a tutta la sua squadra era atterrato e, vittorioso, stringeva tra le mani lo scintillante Boccino acclamato dalla folla di spettatori smeraldo e argento.
Avevano perso.
L'intera squadra atterrò e Liam si diresse verso il capitano avversario per fargli i complimenti.
« Vi abbiamo fatti neri! » lo canzonò quest'ultimo.
« Tecnicamente eravamo in vantaggio noi. »
« Ma in pratica avete perso. » aggiunse McPenny, con un ghigno, inserendosi nella conversazione.
« Almeno noi abbiamo giocato pulito. »
« Come ti permetti Payne! » sbraitò Kutcher avvicinandosi con fare minaccioso.
« Kutcher, lo sappiamo entrambi che il Bolide lanciato contro Alison era fallo. »
« L'arbitro non ha fischiato, perciò non lo era. »
« Cosa gli avete promesso in cambio di quest'arbitraggio fallato? »
« Ritira quello che hai detto Payne! »
« Non credo proprio. Alla fine il torneo lo vinceremo noi, stai tranquillo McPenny. »
« Che succede qua? » chiese Alison arrivando alle spalle del suo ragazzo e stringendogli la mano destra tra le sue.
« Niente tesoro, è tutto a posto. » rispose lui voltandosi verso di lei e poggiando delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza.
« Niente tesoro, è tutto a posto. - lo scimmiottò Kutcher – ti sei rammollito Payne! »
A quelle parole Liam schizzò addosso ai ragazzi che aveva di fronte e, sgusciando dalla presa di Alison, sferrò un pugno in pieno volto al capitano avversario.
« Stavi dicendo? » chiese con un ghigno beffardo osservando Kutcher piegato in due dal dolore con le mani sul volto come a voler bloccare il flusso di sangue che usciva da naso.
« Payne! » una voce lo fece sobbalzare.
« Merda. » borbottò. Il professor Frank aveva assistito alla scena e ora si stava dirigendo con le sue corte gambette verso il ragazzo.
« Non mi aspettavo un comportamento del genere da uno come te! - esclamò aiutando Kutcher a rialzarsi. - Nel mio ufficio, subito! »
Liam si avviò verso l'ufficio del professore con la scopa ancora tra le dita e la divisa sporca di fango.
Alison fece per seguirlo ma lui la blocco.
« Tranquilla, torna dagli altri. » le diede un bacio e si allontanò lasciandola in mezzo alla folla di tifosi Grifondoro delusi dalla partita.
 
« Ehi Katniss, bella partita! » esclamò Zayn raggiante avvicinandosi alla ragazza.
« Mi stai prendendo in giro? » chiese lei guardandolo con un sopracciglio sollevato.
« No, perché? »
« Ti sei accorto che abbiamo perso vero? O eri troppo impegnato a sistemarti il ciuffo? »
« Colpito e affondato. » rispose lui sfoggiando uno di quei suoi magnifici sorrisi che avevano fatto cadere ai suoi piedi centinai, o forse migliaia, di ragazzine.
« Comunque... grazie. » la ragazza abbassò lo sguardo e si fissò con insistenza i piedi.
« Ti accompagno agli spogliatoi, ti va? » lei annuì continuando a guardare in basso. Se avesse sfoggiato un altro dei suoi sorrisi mozzafiato, non avrebbe resistito alla tentazione di saltargli addosso!
 
Erano mesi che Zayn tentava di fare colpo su di lei e lei erano mesi cercava di resistergli.
Non voleva essere una delle tante ragazze usa e getta di Zayn Malik, perciò per tutto questo tempo lo aveva trattato con freddezza, a volte eccessiva, come per stabilire un confine invalicabile attorno a lei, per proteggersi da lui.
Le sue amiche continuavano a dirle che si stava sbagliando, che secondo loro avrebbe dovuto dare una possibilità a Zayn, in fondo lei era innamorata di lui da molto tempo e lui non si era mai interessato per così tanto tempo ad una stessa ragazza, ma lei, nonostante tute queste ragioni, non voleva cedere, non voleva essere illusa, ferita, non di nuovo. La sua prima storia seria l'aveva avuta qualche anno prima. Lui si chiamava Daniel. Era il prefetto dei Corvonero e aveva perciò ben tre anni più di lei, ma si sa, in amore l'età conta poco. Stavano insieme da più di un anno quando si erano incontrati per caso a Diagon Alley prima dell'inizio del nuovo anno. L'unico problema fu che lui non era solo. Katniss stava facendo compere da madama McClan quando, guardando fuori dalla vetrina lo aveva visto, avvinghiato a quella vipera di Haley Lawrence. Era stato uno shock. Si era sfilata il vestito che stava provando e, una volta rimessi i suoi abiti, era schizzata fuori dal negozio e aveva iniziato a correre per le vie affollate, senza una meta precisa, finché non era andata a sbattere contro degli addominali scolpiti. Due mani forti l'avevano afferrata per i polsi mentre lei cercava di divincolarsi e, quando finalmente decise di alzare la testa per vedere chi fosse quello sconosciuto, aveva trovato due pozzi color cioccolato che la fissavano perplessi. Da quel momento per lei non ci fu nessun altro che l'inavvicinabile Zayn Malik.
 
Zayn e Katniss arrivarono allo spogliatoio nel giro di pochi minuti sgusciando tra la folla che si era ammassata al suo ingresso.
« Grazie Zayn. » gli sorrise lei.
« E di che Katniss, è stato un piacere. »
La ragazza sorrise di nuovo e si voltò per entrare nello spogliatoio quando una mano le cinse il polso. Il tocco con la pelle calda di Zayn le provocò non poche farfalle allo stomaco ma non erano minimamente paragonabili a quelle che le si sarebbero sprigionate per tutto il suo corpo da lì a poco.
Senza dire una parola, Zayn la avvicinò a sé e, con la mano libera, le cinse i fianchi.
I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, lui avrebbe senza problemi potuto contare le lentiggini presenti sul volto di lei. Rimasero a fissarsi negli occhi per qualche secondo, lasciando che le labbra dell'uno bramassero quelle dell'altra ancora per un po' per poi soddisfare quel desiderio con estrema dolcezza.
Il moro posò la sua bocca su quella di lei e lentamente iniziò a intensificare il bacio cingendole i fianchi più saldamente in modo che i loro corpi potessero aderire perfettamente.
Dal canto suo la ragazza non poté che lasciarsi andare al caldo e dolce tocco delle labbra di lui, infilando le proprie mani tra i suoi capelli e avvicinando ancora di più le loro teste.
Quel bacio era addirittura meglio di come se l’era immaginato, era vero, sincero.
« Non sai quanto ho aspettato questo momento. » sussurrò lui sulle labbra di lei durante una piccola pausa per riprendere fiato.
La ragazza si staccò leggermente e lo osservò cercando di capire se poteva fidarsi o meno di lui. Nei suoi occhi non c'era traccia di malizia, solo dolcezza.
 
Liam entrò nell'ufficio del professor Frank e si accomodò su una sedia situata proprio di fronte alla scrivania.
La stanza, priva di finestre, era illuminata solo da una fioca fiammella di origine magica situata a come di lampada sulla scrivania, la quale lasciava intravedere alcuni poster in movimento lungo le pareti. La maggior parte ritraeva squadre di Quidditch intente nel segnare gol memorabile, altri, invece, ritraevano creature magiche nel loro habitat naturale.
« Bene, Payne, - esordì l'omino entrando nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle. - davvero, un comportamento del genere non me lo sarei mai aspettato da una persona come lei, mi ha profondamente deluso! »
« Mi dispiace. » rispose il ragazzo chinando il capo in segno di pentimento.
« Che cosa ha scatenato questa tua reazione? »
« Niente. »
« Come niente? Non sei un ragazzo violento, Liam. » il tono dell’uomo era cambiato, sembrava più dolce, rilassato, come un padre che parla a suo figlio, non un professore che deve mettere in punizione un allievo.
« Ha ragione. McPenny e Kutcher mi hanno provocato a parole ed io non ci ho più visto. »
« Cosa le hanno detto precisamente? »
« Non è importante. »
« Come credi, figliolo. » aprì un registro e iniziò a scorrere una lista.
« Mi metterà in punizione, vero? »
L’uomo grugni qualcosa senza staccare gli occhi dal registro finché non trovò ciò che stava cercando. « Ecco qua. - affermò in fine. - per una settimana dovrà aiutare la professoressa Momsen con ripetizioni ai ragazzi del primo anno. »
« Va bene. »
« bene signor Payne. - il professore era tornato. - è tutto. » gli fece cenno di uscire e tirò fuori un libro che iniziò a leggere.
Liam si alzò e uscì dall’ufficio per dirigersi alla Sala Grande per il pranzo.
 
« Allora? Che ti ha detto Frank? » lo accolse Harry non appena vide Liam.
« Che sono in punizione, che altro doveva dirmi? » chiese il ragazzo stupito.
« Non ti ha espulso dalla squadra? »
« No. » rispose sedendosi al fianco della sua ragazza e dandole un lieve bacio.
« Si vociferava sarebbe stato così… » si giustificò il riccio.
« Ehi! Qualcuno ha visto Zayn dopo la partita?» riemerse finalmente Niall dalle braccia di Meg. Fino a qual momento nessuno si era accorto della sua assenza essendo tutti presi dalla possibile espulsione di Liam.
« No, - rispose tranquillo Louis - mi aveva detto che doveva andare a… »
« Eccolo! » esclamò Meg indicando l’ingresso della Sala Grande.
« Un momento… vedete voi anche quello che vedo io? »
« E cioè Liam? »
« Guardate un po’ con chi è il nostro Malik! » Meg era tutta eccitata, come se aspettasse quel momento da secoli. Katniss Fabray camminava al fianco di Zayn e, non appena si avvicinarono un po’ di più, notarono le loro mani intrecciate.
Harry schizzò in piedi e si avvicinò all’amico, lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla portata di orecchie indiscrete.
« Finalmente! » esclamò il riccio non appena si furono distanziati abbastanza dagli altri.
« Cosa? »
« Ti sei deciso a mettere la testa a posto! »
« Sì, bè… »
« Complimenti amico, davvero! Katniss è proprio una gran fi… »
« Non dirlo Harry! » lo rimproverò il moro lanciandogli uno sguardo assassino.
« Non ti scaldare! Stavo solo dicendo che Kat… - Zayn gli tirò un pugno, non poi così delicato, sulla spalla interrompendo Harry. - Non c’era bisogno di picchiarmi! - affermò massaggiandosi il punto in cui era stato colpito. - Era una semplice osservazione! »
« Sì, me era sulla mia ra… » Zayn si fermò a riflettere. Non gli era mai capitato di chiamare nessuna “la mia ragazza”!
« Continua Malik. » Harry gli rivolse un sorrisetto, come se non aspettasse altro che la conclusione di quella frase.
« Che frase? » chiese Zayn vago.
« Attenzione, attenzione! - iniziò Harry voltandosi verso la Sala Grande come se dovesse fare un annuncio importante. - Malik è inna… » prontamente il moro gli tappò la bocca, ma ormai era troppo tardi tutte le teste vicino a loro si erano girate nella loro direzione.
« Harry, stai zitto! »
« Scusa bro. » sghignazzò allontanandosi da lui e tornando dai suoi amici.
Zayn si diresse verso Katniss e, dopo averla presa per mano, si riunì anche lui alla comitiva.
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Ed ecco a voi l’ultimo capitolo prima di una pausa.
Che ne pensate? Non ve l’aspettavate il risultato della partita vero? Eheh
E il nostro Payne che si è fatto mettere in punizione? Inaspettato anche questo eh?!
Lo ammetto, questo capitolo è molto incentrato su Katniss e Zayn…SI SONO BACIATI FINALMENTEEE!
Mi sono divertita un sacco a scriver, anche se, come avete potuto constatare voi stessi, ero priva di ogni minima ispirazione!
Comunque dicevo prima che metterò la storia in pausa, ora vi spiego il perché, i motivi sono due:
1.      Lunedì parto per Londra e starò via due settimane perciò non potrò aggiornare
2.      La storia non ha molto successo, non mi aspetto quello che sta avendo l’altra mia fan fiction, ma almeno qualche piccola recensione in più…
Detto questo vi lascio, a presto mie care :)
 
xoxo
B

 
Ps su twitter ho “cambiato” nick, ora sono @horanscupcakes, se vi va seguitemi anche su @iwannabeapanda_!
Pps scusate eventuali errori, qualora ne aveste trovati potete scrivermeli? Grazie mille :)
   
 
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