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Autore: noneraunabattuta    04/07/2012    1 recensioni
Remus Lupin è al suo sesto anno quando scopre la verità su chi l'ha morso.
La casa rispecchiava perfettamente lo stato d’animo di Remus. Triste,povera,desolata. Una finestra rotta,che nessuno si era preso la briga di riparare.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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ALCUNE VOLTE LA VERITA' FA MALE

 
La casa rispecchiava perfettamente lo stato d’animo di Remus. Triste,povera,desolata. Una finestra rotta,che nessuno si era preso la briga di riparare.
Aveva ricevuto la lettera di sua madre solo due ore prima. Nonostante la confusione che regnava nei suoi pensieri,ricordava perfettamente com’era andata.
Era successo durante la lezione di Trasfigurazione. Lui,James,Sirius e Peter erano seduti nell’ultima fila di banchi,come sempre,ed erano sul punto di far esplodere di rabbia la McGranitt,perché,invece di esercitarsi su loro stessi nella trasfigurazione del colore dei capelli,continuavano a farsi scherzi l’un l’altro.
Quando Gazza era entrato,Remus aveva un ciuffo di capelli verde acido,mentre quelli di Sirius erano celeste chiaro.
Gazza aveva chiesto di lui.
-Il professor Silente vuole vederlo.-aveva detto.
-Sarà qualche stupidaggine da prefetti.-aveva detto agli amici,allontanandosi.
Poi,una volta seduto nell’ufficio di Silente,con ancora il ciuffo verde tra i capelli,gli era stata data la notizia.
-Ho ricevuto una lettera da tua madre pochi minuti fa.-aveva detto il preside,studiandolo con i suoi occhi azzurri perforanti.
Remus non aveva risposto. Non capiva per quale motivo la madre scrivesse a Silente e non a lui direttamente.
Silente gli porse una lettera,molto breve.
Le parole erano difficili da decifrare e con qualche errore di scrittura,come se chi le avesse scritte fosse in preda al panico o in stato confusionale,o qualcosa di simile.
Diceva così:
 
Carissimo professor Silente,
La prego di avvisare mio figlio,con tuto il tatto di cui è fornito,dela morte di suo padre John. Vorrei che non appena avese ricevuto la notizia,venisse subito condotto a casa.
I miei saluti,
                                                                                                                                                   Annabel Lupin
 
Remus rilesse la lettera tre volte,con le mani tremanti,come per trovare la prova che quelle parole erano false e prive di significato.
-Co-come sarebbe … mio padre … ?
Incontrò gli occhi di Silente. Il suo sguardo era fermo,deciso,ma allo stesso tempo denso di pietà e dispiacere.
Remus scoppiò a piangere.
Di solito non avrebbe permesso ai suoi sentimenti di ferire il suo orgoglio in quel modo,ma non poteva fermarli,questa volta. Non ne era in grado.
-Non è vero!-tuonò.
Strappò la lettera in mille pezzi e la gettò ai suoi piedi.
-Non è vero! Quella non è la scrittura di mia madre! E poi lei non farebbe errori così banali! È solo uno stupido scherzo! Stupido e infame!
Silente rimase ad ascoltare le sue parole in silenzio,aspettando che si calmasse.
Alla fine Remus si lasciò cadere sulla sedia,e nascose il viso tra le mani.
-Mi dispiace davvero,Remus. Tuo padre era davvero un’ottima persona.-cominciò -Ma tutte queste parole ti suoneranno inutili e scontate in circostanze come questa,quindi mi limiterò ad accompagnarti da tua madre senza altre interruzioni.
 
Ed ora Remus attendeva sulla soglia che la madre gli aprisse la porta.
Quando la vide,il cuore gli si spezzò.
Sembrava invecchiata di anni rispetto all’ultima volta che l’aveva vista,a Natale.
-Mamma!-sussurrò.
Lei lo fece entrare,e Remus la strinse in un abbraccio forte,rassicurante. Almeno così sperava che fosse.
La guardò meglio. I capelli erano più radi e spenti di un tempo,gli occhi arrossati e cerchiati da profonde occhiaie. Rughe profonde le incorniciavano il viso,una volta bello.
La disperazione,lo sconforto e la paura si potevano leggere in ognuna di esse.
Remus,non sapendo cosa fare,si sedette,e la madre lo imitò.
-Qu-quando è successo?-domandò Remus,con la voce che gli tremava.
Si rese conto si essere stato indelicato. Saltare subito al punto non era stata una mossa accorta. Infatti la madre scoppiò a piangere per quella che doveva essere l’ennesima volta in poche ore.
Le prese le mani tra le sue,per darle conforto.
-Mamma.-disse di nuovo.
Dopo alcuni minuti,la donna si calmò abbastanza per parlare,anche se la voce le tremava in modo incontrollabile.
-Questa notte.-cominciò -Sono stati …
Remus attese pazientemente che la madre continuasse.
-Sono stati gli scagnozzi di Tu-Sai-Chi.-spiegò lei.
Remus lo fissò,confuso e terrorizzato.
-Come? Perché? Che cosa vuole Tu-Sai-Chi da noi? È a causa mia?
-Non lo so. No. No,non credo. Non sanno di te.-disse lei.
Remus deglutì. La madre lo fissò per alcuni secondi,poi riprese.
-Tuo padre è andato a Londra.-spiegò -Doveva sbrigare alcuni affari per il nuovo lavoro.
Che cosa poteva essere successo? I suoi genitori avevano condotto una vita isolata da quando lui era stato morso. Non avevano più relazioni importanti con il mondo magico,se non considerava Hogwarts e Silente,e i saltuari lavori del padre. La convinzione che fosse a causa sua,per quello che era,lo assalì e gli fece venire la nausea,nonostante la madre gli avesse detto che non sapevano cos’era.
-Loro hanno aggredito tuo padre e altri maghi.-raccontò Annabel,tremando in modo convulso.-Sono morti tutti. E anche uno dei Mangiamorte.
La rabbia crebbe dentro Remus. In quel momento giurò che se avesse potuto fare qualcosa per fermare Tu-Sai-Chi lo avrebbe fatto.
Scattò in piedi,e gridando iniziò a prendere a pugni la parete di fronte a lui.
-Non centrava niente. Tuo padre.-proseguì.-Era solo lì …
-Nel posto sbagliato al momento sbagliato.-terminò Remus.
Le si avvicinò e la abbracciò,facendole posare la testa sul suo petto,e le lacrime gli inzupparono la divisa di scuola.
Si lasciò andare al pianto per la prima volta da quando era entrato.
-Io amavo tuo padre,lo sai,vero?-fece lei.
-Si,lo so,lo so.-mormorò Remus tra le lacrime.
Passarono alcuni minuti prima che qualcuno dei due parlasse.
-C’è un’altra cosa che ti devo dire.-cominciò Annabel.
Si scostò da lui,per guardarlo negli occhi. Una nuova luce determinata brillava nelle iridi verdi.
Remus la fissò incuriosito.
-In realtà io e tuo padre pensavamo di dirtelo quando avessi compiuto diciassette anni,cioè tra un mese. Ma,visto quello che è successo … -trasse un respiro profondo,cercando di calmare il tremore nella voce-Potrebbe darsi che io muoia stanotte,o domani …
-Mamma,no … -la interruppe Remus.
-E io non voglio morire senza averti detto la verità.-concluse lei,decisa.
-Sono stato adottato.-ridacchiò Remus,cercando di sdrammatizzare.
-No. Non questo.-disse lei,senza ridere- Riguarda … la verità su chi ti ha morso.
Remus alzò lo sguardo su di lei. Ormai la madre aveva catturato la sua attenzione. I suoi genitori sapevano chi l’aveva morso? Perché non glielo avevano mai detto?
-Ti ricordi quel periodo,e cosa dicesti quando decidemmo di tornare alla casa in campagna?
-Sì.-fu colto da un’intuizione,che però non c’entrava con lui -E’ stato Greyback a uccidere papà?
La madre abbassò lo sguardo.
-No. Non ha ucciso John,ma si è vendicato in un altro modo.
Remus attendeva.
-Remus,il lupo mannaro che ti ha morso era Greyback.
Fu come se un iceberg di una tonnellata gli fosse caduto sullo stomaco.
-Cosa?-domandò.
-Greyback è un lupo mannaro. Tu non sei la sua prima vittima e nemmeno l’ultima-la madre sembrava aver riacquistato la forza mentre parlava di lui -E’ per questo che tuo padre cercava di farlo arrestare. Se qualcuno lo offendeva in qualche modo,lui attendeva la luna piena in posti vicini alle loro case,e poi aggrediva loro,oppure i figli. E’ sempre stato così. E quando ha giurato a tuo padre di fargliela pagare,l’ha fatto. Mordendoti e trasformandoti in un lupo mannaro. Si è vendicato.
Remus strinse i pugni. E pensare che aveva sempre avuto pietà del licantropo che lo aveva morso!
-No,non è vero. Non si è vendicato.-ribatté,deciso-Se fosse così io adesso sarei un mostro come lui. Invece io ho scelto di essere un mago,di stare dalla parte giusta,di essere ciò che voi mi avete insegnato. Lui non mi ha avuto.
La madre lo studiò per alcuni istanti,e poi sorrise,per la prima volta da quando era tornato a casa. E il suo sorriso era pieno di orgoglio.
Una nuova domanda si fece strada nella mente di Remus,e con questa anche la rabbia.
-Perché non me l’avete mai detto?
-Aspettavamo che fossi maggiorenne.
-Ma perché?-insisté.
Lei abbassò lo sguardo.
-Tuo padre temeva che l’avresti ritenuto responsabile.- confessò.
-Cosa? Mai! Sono vostro figlio,mi conoscete,sapete che non potrei mai portarvi rancore!-strillò.
-Lo so. Ed infatti questo era solo il secondo motivo per cui te l’abbiamo tenuto nascosto.-sussurrò Annabel.
-E qual è il vero motivo?
-Remus!-lo supplicò lei.
Ma Remus scosse la testa con decisione. Voleva saperlo.
-Avevamo paura … -fece una pausa-Che saresti andato a cercarlo.
Remus sorrise.
-Allora posso dire che mi conoscete molto bene. -disse.
-Remus,no!
-E invece si,mamma! Certo che lo andrò a cercare! Quel figlio di puttana merita di essere fermato! Non sto parlando per me! Io ho la mia vita e i miei amici. Ma di sicuro ci sono tanti ragazzi come me che non hanno avuto le mie stesse opportunità,che non avevano genitori meravigliosi come voi,che sono stati abbandonati o che altro. E tutti questi devono essere vendicati!
La madre era di nuovo scoppiata in singhiozzi.
-No,Remus,ti prego!
-Perché?-sbottò lui.
-Ho appena perso tuo padre … non voglio perdere anche te! Sei la cosa più preziosa che ho,l’unico ricordo concreto che ho di tuo padre! Gli somigli così tanto!
Remus deglutì.
-Io non credo che Greyback sia un mago molto abile.-si giustificò.-Posso batterlo senza fatica.
-Non mi importa,Remus! Promettimi che non lo cercherai!
Remus avrebbe voluto ignorare la supplica di sua madre,ma lo sguardo che gli rivolse,la disperazione impressa sul suo volto,gli fecero cambiare idea.
-Va bene,mamma. Ti prometto che non lo andrò a cercare.-disse -Ma se dovessi incontrarlo per caso,gliela farò pagare.

 
 
Ecco a voi la FF in cui Remus scopre la verità su chi l’ha morso.
Bene. È triste,insomma,la morte del padre,ma io me la sono sempre immaginata così questa scena. Avevo in mente fin da subito l’immagine della madre di Remus tra le sue braccia che gli diceva che amava suo padre. E anche la promessa che fa alla madre,l’ho sempre immaginata. Insomma,io credo che prima o poi Remus abbia affrontato Greyback. Chiarisco anche che gli errori nella lettera di Annabel Lupin sono voluti.
Comunque,spero che vi sia piaciuta. Lasciatemi una recensione per dirmi cosa ne pensate. Please!
Ringrazio particolarmente Fellibyl,che mi ha invitata esplicitamente a scrivere questa FF.
Grazie anche a tutti quelli che leggeranno.
Marghe

  
  
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