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Autore: bulletproofAliz    04/07/2012    5 recensioni
Avevo bisogno di scrivere qualcosa dopo ieri. Se ci sono errori, perdonatemi, sono nella tipica depressione post-concerto, euforia, stanchezza.
Ecco qui! Una scena immaginata dopo il concerto di Milano.
{Tomark} [Mark POV]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mark Hoppus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate gli errori di ortografia, gli errori di qualsiasi tipo su questa coppia -è la prima volta che scrivo di loro-
ma avevo troppa voglia di farlo dopo il concerto.
Ho immaginato quello che è successo dopo la fine dello show di Milano.
Spero vi piaccia, ci si vede giù :)


We've been here before a few times;

3.7.2012














''Hey Milano, are you ready for the grand finale?'' urlai, ormai mi divertiva inserire parole in italiano.
Quella era davvero la migliore folla, la migliore di tutto il tour. Ovviamente erano pronti, quegli italiani, non facevano che cantare, piangere, gridare e dimenarsi dall'inizio del concerto! Erano bellissimi, quasi quanto noi. Ed ecco il gran finale, mi divertì a buttare giù quel posto con il suono del mio basso.
Salutai tutti, dicendo chi siamo, come se non sapessero. Ci volevano ancora, ma Tom e Travis erano già usciti, era ora di andare.
Era finito anche questo concerto. Raggiunsi gli altri nel backstage, Tom si era già chiuso nel suo camerino, Travis era troppo impegnato con i suoi bambini -che per altro abbiamo anche fatto salire sul palco-.
Stetti un po' con Jack, che avevo anche salutato durante I Miss You, ma continuai a pensare che da lì non me ne volevo andare via, proprio no.
E Tom era ancora dentro il camerino (o meglio, bagno delle donne a cui è abbonato durante questo tour); volevo parlargli, ma ovviamente dovevo aspettare di vederlo come gli altri.
Migliori amici, certo, ma poi si faceva aspettare anche da me. Mentre lo aspettavo insieme a Jack, scoprì che stava amabilmente parlando con Tyson, cantante dei The All-American Rejects, che avevano aperto il nostro show. ''Hei Tom, ti stavo cercando!'' gli dissi, ma preferì finire di parlare con Tyson, poi mi degnò della sua attenzione.
''Che c'è Mark?''
''Hai intenzione di partire subito domani?''
''Dipende, possiamo anche restare qualche ora se hai qualcosa da vedere qui...''
''Certo che ho qualcosa da vedere! Volevo chiederti anche se ti andava di venire con me...''
''Travis? Gliel'hai già chiesto?''
''Uhm, no, era impegnato, glielo posso chiedere dopo.''
Mi fissò dritto negli occhi come per dirmi che aveva capito tutto quanto, quando io non avevo nemmeno iniziato a capire perchè fossi completamente preso da un senso di panico interiore, misto a nostalgia con un bel nodo in gola che mi faceva sbiascicare qualche parola.
''Mark, c'è qualcosa che devi dirmi?''
''Veramente solo questo, credo...''
''Sei sicuro? Non so, a me sembrava di no. Se c'è solo questo allora okay, possiamo restare, ma io non vengo a girare Milano.'' disse, si voltò per chiudersi di nuovo nel suo camerino.
''Aspetta!'' lo afferrai per il braccio, era ancora sudato dal concerto. Tom sbuffò. Con tutto quello che poteva dirmi per quel gesto, si limitò a sbuffare.
''Ci siamo già passati di qui.'' almeno era riuscito a dire qualcosa, dopo qualche istante parecchio imbarazzante.
Io rimasi in silenzio, probabilmente tutto rosso in viso. Mi vide in difficoltà perciò mi invitò a entrare nel suo camerino con lui.
Sbuffò di nuovo e mi chiese se avevo voglia di parlare, io ne avevo avuta fino a quel momento ma poi era sparito tutto. Feci di no con il capo, sperando che mi venisse un po' incontro, che mi aiutasse. Rimase seduto, io davanti a lui, in piedi, ci guardavamo senza fiatare.
''Questa sera è stato.. Perfecto, no no, perfetto!'' dissi, inserendo due paroline in italiano.
Tom annuì divertito e mi sorrise. ''Un po' come tornare ai vecchi tempi, la folla era fantastica.'' disse.
Durante tutto il tour per Neighborhoods non mi aveva parlato molto e quella sera eravamo riusciti ad avere una conversazione con più di venti parole.
''Mi mancano quei vecchi tempi'' aggiunse.
Il mio nodo alla gola si strinse pericolosamente. ''Anche a me'' risposi con un filo di voce.
Tom si alzò di scatto e venne verso di me, improvvisamente, e gettò le sue braccia intorno a me. Mi strinse molto forte, non succedeva da...così tanto tempo che non ricordavo nemmeno quanto fosse ingrassato in questi ultimi anni.
Arrossì al suo contatto, ma forse ero già viola in viso, sentivo le guance bruciare. Lo strinsi a mia volta in quell'abbraccio.
''Anche se mi mancano gli anni passati'' sussurrò ''ora noi siamo qui e qui ci restiamo. Io e te. E Travis ovviamente.''
''Mi sei mancato Tom'' cercai di sforzare la voce anche se veniva meno, sempre di più.
Sciolse l'abbraccio e in quel momento, nonostante fosse proprio lì davanti a me a meno di mezzo metro di distanza, sentì che mi mancava sempre di più.
''Cos'è quello sguardo triste?'' mi chiese. Io scossi la testa e sorrisi.
''Ti voglio bene, Tom.''
''Quanti sentimentalismi, ora.'' Si allontanò dal mio sguardo, ridendo, per prendere due birre, le stappò e me ne porse una.
Bevve, mi guardò, mi spogliò con lo sguardo, più che altro, o almeno ebbi questa impressione dato che in quel momento mi sentivo davvero nudo davanti a lui.
Si sedette di nuovo e mi invitò a farlo, ma io non volevo. ''Dai, Mark, vuoi rimanere in piedi tutta notte?''
Allora bevvi un sorso della mia birra e presi una sedia. ''Domani verrai, con me e Travis?''
''Non sai neanche se lui viene, non gliel'hai chiesto ancora.''
''Allora... Ci vieni con me?''
''Ti ho già detto che non lo so, ci penso.''
''Dai coglione!'' mi rise in faccia. Non allontanarti da me, Tom. Non di nuovo. Non ora che sei tornato, pensai.
Finì in pochi sorsi la sua birra, io appoggiai la mia per terra, non mi andava molto. Mi alzai per uscire dal camerino.
''A domani, Tom...''
Mi sentii afferrare per un braccio, proprio come avevo fatto io per fermare lui, e tirare indietro. Mi voltai in una frazione di secondo per scoprire che quegli occhi, che non erano cambiati di una virgola, mi guardavano a pochissimi pericolosi centimetri dai miei, mi fissavano, mi gridavano lo stesso bisogno di calore, come avevano sempre fatto.
Poi li chiuse e sentii le sue labbra umide sulle mie screpolate, avevo appena bevuto ma ero rimasto a bocca asciutta.
Chiusi gli occhi, imbarazzato, immobile, senza fiato.
Quando si staccò, era palesemente imbarazzato quanto me. ''Scusa, volevo farlo da quando sei entrato qui dentro.''
Scoppiammo in una fragorosa risata. Era bello scoprire che in fondo non siamo cambiati molto, tutto sommato.
''Tom, sei gay.''
''Mark, ti scopi i cani.''
''Verrai con me in piazza duomo?''
Sapevo non sarebbe venuto. Ma mi sorrise e mi baciò di nuovo, questa volta non con un semplice bacio a stampo.

''Che stai facendo papà?''
''Twitter, Jack. Adesso arrivo''

@markhoppus: Milano! Perfecto! Grazie.....

Grazie Milano, grazie fans, ad ogni concerto riscopriamo quanto amiamo essere quello che siamo, insieme, sempre.
Oh, ho twittato sbagliato.


@markhoppus: Perfetto!











CIAO çwç
Ho poche cose da dire: AKSDJHFJSKLADKJFSKLDKFJDKSLD per ieri sera.
Grazie a quegli scemi che mi hanno fatto piangere come la Madonna addolorata.
Grazie a me stessa per essere riuscita a raggiungere la prima fila.

Spero vi sia piaciuta almeno un poco questa Tomark, mi sono fatta aiutare con qualche consiglio perchè è la mia prima XDDD
recensite e fatemi sapere che ne pensate :3

Dedico anche questa a Susan, che a quel concerto c'era, nel mio cuore.
(e in ogni lacrima che ho pianto anche perchè non riuscivo a chiamarla.)

a presto!


Bulletproof



5 e mezza - sveglia
7 - orario d'arrivo
12 - ore sotto il sole
2 - ore in piedi spalmata sulla transenna
1 - brutta scottatura
1 - scatto di corsa per tutto il forum con il biglietto fra i denti
1 - adesivo regalato con amore dal bodyguard tivibi
1 - metro che mi separava dal mento a culo di uno degli uomini della mia vita
1 - plettro di quest'uomo
1 - Hoppus che viene davanti a me a dire ''call me''
1000 - lacrime
10000000(...)182 sentimenti


3.7.2012
  
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